Aumentano le speranze per i giovani handicappati
FRA i più preziosi doni che il Creatore ha concesso al genere umano vi è la facoltà di riprodurre la propria specie, di avere figli. La nascita di un bambino reca ai genitori grande felicità. È ciò che disse Gesù, il grande Insegnante: “Una donna, quando partorisce, ha dolore, . . . ma quando ha generato il fanciullino, non ricorda più la tribolazione a causa della gioia che un uomo è nato al mondo”. — Giov. 16:21.
Ma a volte questa felicità dura troppo poco. Quando? Quando un bambino nasce con qualche specie di handicap, mentale, emotivo o fisico. Attualmente si dice che negli Stati Uniti ci siano sette milioni di bambini che sono handicappati in un modo o nell’altro. In modo particolare è un terribile colpo quando i genitori apprendono che il loro bambino neonato ha qualche forma di ritardo mentale, come il mongolismo.a
Anni fa c’erano pochi istituti specializzati a cui i genitori potevano rivolgersi per consiglio e aiuto al fine di assistere nel modo più amorevole e utile tali bambini ritardati. Ma oggi la situazione è diversa, specialmente nelle grandi città. La situazione è talmente cambiata che secondo alcuni il presente potrebbe ben essere “l’alba di un’età d’oro per i ritardati”.
Per cominciare, tra le recenti notizie ce n’è una pubblicata in Psychology Today (aprile 1975) che considera la tendenza ad aver cura il più possibile dei bambini handicappati in stretta associazione con bambini comuni o normali. Invece di tenere tali ragazzi handicappati tutti insieme in istituti solo per loro, come era abitudine, essi sono sempre più assistiti in un modo che permette loro di associarsi ai ragazzi normali. Questo risulta molto utile.
Progresso nelle terapie
Un esempio del miglioramento nel modo di curare i ragazzi handicappati è il programma promosso dal Dipartimento della sanità, dell’istruzione e della previdenza sociale di Washington (Distretto di Columbia), negli Stati Uniti. I ragazzi sono tolti dagli istituti psichiatrici e ricevono addestramento specializzato; nello stesso tempo si diminuiscono progressivamente le dosi di medicinali di cui gli istituti fanno notevole uso nel trattamento di pazienti ritardati o affetti da altre malattie mentali. Come risultato, molti di questi giovani sono in grado di frequentare scuole regolari, o se hanno superato l’età scolare di occupare un posto di lavoro.
Oggi in tutti gli Stati Uniti ci sono “Programmi per lo sviluppo infantile” preparati per aiutare i ragazzi ritardati. Secondo una relazione, questi “ragazzi di qualsiasi livello d’intelligenza possono svilupparsi e imparare se l’addestramento speciale di cui hanno bisogno inizia abbastanza presto”. Ancor più incoraggiante è la posizione assunta dal Pacific State Hospital di Pomona (California), secondo cui “non c’è nessun livello a cui i fanciulli siano ‘senza speranza’”.
Si è appreso che la maggioranza dei bambini sono desiderosi di esplorare il loro ambiente, e così sono in grado di svilupparsi mentalmente e fisicamente da sé anche quando il loro ambiente non è ideale. Tuttavia ne può derivare un ritardo quando l’ambiente è decisamente molto cattivo. D’altra parte il fanciullo ritardato dev’essere trattato con molto affetto perché faccia progresso intellettualmente. Infatti la madre deve dedicare tutto il tempo che può a tali manifestazioni d’affetto. Ciò significa parlare al fanciullo, farlo divertire, incoraggiarlo a essere fisicamente attivo.
Per svolgere questo compito nel modo più efficace ci vogliono istruzione e addestramento, e la madre può riceverli in molte grandi città. Alcuni di questi servizi provvedono assistenza professionale; assistenti trascorrono un’ora e mezzo alla settimana insegnando sia alla madre che al bambino nella loro stessa casa. Alcune comunità provvedono anche affinché i ragazzi ritardati possano trascorrere alcune settimane in tali centri, dove ricevono istruzione e addestramento. Quelli che svolgono quest’attività dicono che ‘è una tragedia arrendersi e mandare un figlio ritardato in un istituto’.
Il comitato dell’Accademia americana di pediatria dà risalto all’importanza dell’attività fisica per i ragazzi ritardati. Il bambino ritardato ha bisogno di un’attività fisica maggiore di quella del bambino normale, tuttavia è probabile che ne faccia meno. La trascuratezza in questo senso può aggravare la sua condizione mentale e danneggiarlo fisicamente, dando luogo a scarsa coordinazione e ad obesità. A Filadelfia (Pennsylvania) un ente privato incoraggia le madri a cominciare ad addestrare il loro bambino mongoloide quando ha solo cinque settimane.
Metodi nuovi ed efficaci
Un’altra forma di trattamento che ha dato risultati straordinari in bambini gravemente ritardati è quella nota come metodo “palla-uccello-bastone”. Si basa sulla premessa che tutte le lettere dell’alfabeto siano formate o da un cerchio (palla), o da un triangolo (uccello) o da un’asta (bastone). Con questo metodo gli psicologi sono stati in grado di insegnare a leggere e scrivere a bambini che avevano un Q. I. (quoziente d’intelligenza) di solo venti o trenta. E questo miglioramento mentale comporta anche un miglioramento della personalità.
È tipico il caso di una diciottenne gravemente ritardata che aveva continui accessi di collera, parlava ben poco spontaneamente e trascorreva la maggior parte del giorno dondolandosi su una sedia a dondolo. Come risultato del metodo “palla-uccello-bastone”, ora parla liberamente, di rado va in collera, non passa più le giornate dondolandosi e ha acquistato il senso dell’umorismo. Infatti, i ritardati educati con questo metodo, perfino alcuni di quarantanove anni, di regola migliorano grandemente la personalità, hanno un portamento eretto anziché cascante, e non trascorrono più il tempo dondolandosi su una sedia. Per di più, si curano del proprio aspetto personale, volendo essere presentabili. Questi sono tutti segni di miglioramento. Il personale di tali centri riferisce che, mentre sul principio questi ritardati sembravano privi di personalità, per ciò che riguardava la comunicazione con loro, in seguito a tale addestramento danno l’impressione d’essere veramente delle persone.
Un altro efficace metodo di curare i ritardati mentali, affetti da mongolismo o da qualche tipo di lesione cerebrale, è stato l’impiego della musica. Richard Weber di Peoria (Illinois), che diede origine a questo metodo, ha impiegato un sistema musicale per mezzo del quale molti fanciulli ritardati imparano a suonare uno strumento. Un bambino, col quale era impossibile vivere e che sembrava incapace di apprendere qualsiasi cosa, presto divenne quasi normale con l’aiuto di questo sistema. Grazie a questo metodo, che Weber chiama “Musicall”, centinaia di bambini, alcuni dei quali erano gravemente ritardati e non avevano mai pronunciato una parola, sono stati condotti al punto di “imparare a imparare”. Riguardo a questo metodo, il direttore di un centro per bambini ritardati affermò: “Le innovazioni di Weber distruggono diverse nozioni stereotipate. Da quando abbiamo cominciato a seguire i suoi metodi, vediamo bambini cambiare da vegetali a persone”.
Bambini iperattivi
Il bambino menzionato sopra, col quale sembrava impossibile vivere, era in realtà un bambino iperattivo. L’iperattività (nota anche come ipercinesìa) affligge un crescente numero di bambini, per lo più maschi. È caratterizzata da estrema irrequietezza e diminuita capacità di concentrazione, poiché tali fanciulli iperattivi non sono in grado di tenere la loro giovane mente in via di sviluppo rivolta a un solo soggetto abbastanza a lungo da accrescere il loro deposito di conoscenza. Le cose sono complicate dal fatto che tali bambini sono probabilmente insubordinati, testardi e destinati a mettersi nei guai cinque volte più degli altri fanciulli. Sono veramente un problema per i genitori.
Il metodo più comune e popolare di curare questi ragazzi è quello di ricorrere a vari farmaci, farmaci che, strano a dirsi, stimolano gli adulti ma sembra calmino questi bambini. Ma si levano sempre più voci che fanno obiezione all’uso di farmaci per risolvere questo problema. Da una parte c’è sempre il pericolo che i bambini siano indotti all’assuefazione e divenuti adulti abbiano bisogno di queste droghe. Inoltre c’è la questione del danno che questi farmaci possono recare. E per di più, è probabile che tali farmaci nascondano problemi o disordini della personalità che spesso sono alla base della iperattività. Per questa ragione, sempre più psichiatri per bambini raccomandano ai genitori d’essere molto fermi con tali figli.
Un fatto sfortunato è anche che, come osservò uno psichiatra, spesso si trascura l’esame fisico, che, in realtà, dovrebbe essere il primissimo passo. Questo psichiatra ha più volte riscontrato che l’iperattività del bambino dipendeva da qualche difetto fisico come una valvola cardiaca difettosa o qualche deficienza metabolica. Secondo lui “non ha nessun valore scientifico sopprimere l’iperattività con i farmaci senza diagnosticare e poi correggere il problema medico o fisiologico che è alla base”. Per citare un esempio, un ragazzo iperattivo continuava ad appiccar fuoco al divano di casa. Dopo che gli furono somministrati dei farmaci, desisté. Ma quando sospesero il trattamento con i farmaci, supponendo che fosse guarito, che cosa fece? Incendiò il garage!
Vari programmi “somatici”
Un altro metodo ancora, risultato più volte efficacissimo, è quello dietetico. Abbastanza stranamente l’iperattività infantile è spesso causata da un disturbo chiamato ipoglicemia, abbassamento del glucosio nel sangue. Questo può essere curato con una dieta molto rigorosa che sia ricca di proteine e povera di carboidrati e, in particolare, che eviti tutti i “cibi sofisticati”, comprese bibite gassate, tutte le “chicche” a base di zucchero raffinato, e patatine fritte. Nel contempo, la terapia metabolica include che si diano al ragazzo notevoli dosi di certe vitamine, e anche essenziali elementi minerali. Tale trattamento è stato molto efficace anche nella cura di bambini affetti da autismo, cioè l’opposto dell’iperattività, e anche di quelli affetti da schizofrenia.
Inoltre, parecchi psichiatri hanno riscontrato che gli additivi alimentari, come coloranti, aromi artificiali e antiossidanti (che si aggiungono per non far deperire gli alimenti) possono rendere il bambino iperattivo. Quando questi furono eliminati dall’alimentazione di bambini iperattivi, essi divennero normali. Questo costituisce un problema non indifferente, poiché circa il 90 per cento degli alimenti che piacciono ai ragazzini contengono tali sostanze, e fra quelli più nocivi vi sono i würstel.
Lo scorso anno è stato indicato un altro fattore come probabile causa dell’iperattività infantile, cioè l’illuminazione artificiale, specialmente la luce fluorescente. Così uno psichiatra riscontrò che, dopo aver cambiato l’impianto d’illuminazione in modo da includere i raggi luminosi dello spettro naturale e aver protetto i bambini dai raggi X di solito emessi dai catodi di queste lampade, i fanciulli iperattivi divennero normali.
Né si dovrebbe trascurare il metodo proposto dal premio Nobel Nicholas Tinbergen per alcuni tipi di problemi emotivi. In Science del 5 luglio 1974 egli parla del valore del trattamento muscolare, che potrebbe definirsi un massaggio leggero ma ben percepibile, fatto dovutamente dalla testa ai piedi per far rilassare il corpo e indurre i muscoli e i nervi a funzionare normalmente. Tinbergen, da una parte, si compiace di notare quanti uomini noti per il loro grande sapere ne hanno parlato in maniera favorevole, ma, dall’altra, si preoccupa “perché abbiamo riscontrato che questo campo della psichiatria è in uno stato di scompiglio, e perché abbiamo scoperto che molti dei noti esperti, medici, insegnanti e terapisti, sono così poco aperti alle idee nuove e perfino ai fatti nuovi”.
Metodo dei “voti”
Tutti i precedenti modi di curare l’iperattività potrebbero chiamarsi metodi “somatici”, in quanto cercano di risolvere il problema per mezzo del corpo. In contrasto è il programma dei “voti” che usa mezzi psicologici, cioè metodi di addestramento e insegnamento. In questo nuovo programma educativo ai bambini vengono dati “voti” e “punti” secondo come si comportano e riescono bene, e questo permette loro di scegliere certe ricompense. Richiede una gran quantità di pazienza e comprensione da parte degli insegnanti, poiché i ragazzi hanno bisogno di costante attenzione individuale. Circa l’80 per cento dei bambini iperattivi tornano a essere normali in circa diciotto mesi, gli altri richiedono più tempo.
Veramente da tutto ciò che è stato detto si capisce che c’è maggiore speranza per i bambini affetti da ritardo o iperattività. Non solo i loro genitori possono scegliere fra le molte specie di assistenza specializzata disponibile, ma è anche evidente che i genitori stessi possono fare molte cose che potrebbero risultare assai utili.
[Nota in calce]
a Il mongolismo è causato da un difetto cromosomico, avendo il nucleo delle cellule 47 cromosomi invece di 46. Negli Stati Uniti un neonato su seicento è mongoloide.