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  • g78 22/6 pp. 13-15
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  • Retroscena di un dramma biblico
  • Svegliatevi! 1978
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Svegliatevi! 1978
g78 22/6 pp. 13-15

Retroscena di un dramma biblico

LA MUSICA si spense, e l’uditorio espresse il suo apprezzamento applaudendo. Dietro le quinte, visi insolitamente coperti dal trucco e dalle barbe si guardarono l’un l’altro e sorrisero. Si era appena concluso a Laurel (Maryland, U.S.A.) il dramma intitolato “La provata qualità della nostra fede, causa di lode e onore”.

Quella sera migliaia di persone tornarono a casa con un migliore intendimento sulla vita dell’apostolo Paolo. Ma circa 150 testimoni di Geova delle congregazioni locali avevano fatto anche un’altra eccezionale esperienza: avevano partecipato alla rappresentazione di un dramma su avvenimenti narrati nella Bibbia.

Efficace mezzo educativo

Dal 1966 i drammi biblici sono stati uno degli aspetti salienti del programma alle assemblee annuali dei testimoni di Geova. Per esempio, alle assemblee “Operai Gioiosi” della scorsa estate, assemblee durate quattro giorni e tenute in oltre cento città, furono rappresentati due di questi drammi. Uno si basava sulle vicende del re giudeo Ezechia ai giorni in cui Gerusalemme era assediata dagli Assiri, e l’altro su avvenimenti del tempo del governatore israelita Neemia e del profeta Malachia. — Isa. capp. 36–39; Mal. 1:12-14; 3:10.

Negli anni passati i drammi hanno avuto per tema i racconti biblici di Iefte e sua figlia, Ester e Mardocheo, Rut e Naomi, Giuseppe e i suoi fratelli, Davide e Betsabea, la caduta di Gerico, il diluvio del giorno di Noè, Naaman e l’innominata ragazzina israelita, il giovane Samuele, e Sadrac, Mesac e Abednego, per menzionarne solo alcuni.

A volte questi drammi sono teletrasmessi. In Liberia, nell’Africa Occidentale, fu magistralmente rappresentato un dramma di un’ora su avvenimenti che videro protagonisti Giosuè e gli Israeliti. Il regista del programma, un Inglese, ne fu molto compiaciuto ed elogiò i Testimoni per l’equilibrio e la disciplina. Molti spettatori meravigliati chiesero quando sarebbero stati rappresentati altri drammi simili.

I drammi, sebbene siano spesso avvincenti, non sono messi in scena allo scopo di divertire. Lo scopo principale è quello educativo. Primo, fanno conoscere agli spettatori, in modo pittoresco e drammatico, avvenimenti biblici che possono produrre sulla mente un’impressione duratura. Inoltre, il copione è preparato in modo da insegnare un’importante lezione. Per esempio, il dramma dell’apostolo Paolo, menzionato nel paragrafo iniziale, diede risalto all’importanza della fede. Il dramma di Ezechia, della scorsa estate, pose in rilievo il valore della preghiera.

Primi preparativi

Gli attori del dramma di Paolo cominciarono a provare a metà aprile, due mesi prima della rappresentazione alle assemblee. Il responsabile ricevette i nastri e i copioni del dramma. Sul nastro sono registrati la musica, gli effetti sonori e tutte le parole pronunciate. I provini per l’assegnazione delle parti si fecero in una locale Sala del Regno, dove si fecero le prove successive.

Il dramma di due ore su Paolo era in tre atti, per un totale di diciotto scene. Il cast includeva settantacinque attori e quaranta comparse. Per supplire alla mancanza di attori, molti fecero due parti. Le comparse furono utilizzate per le scene di massa. Per la fine di aprile la maggioranza delle parti era stata assegnata.

Durante le prime prove si badò alla disposizione delle scene e a imparare le battute. Sì, è necessario che gli attori dicano effettivamente le battute mentre ascoltano il nastro. In questo modo si assicura che le parole siano appropriatamente sincronizzate coi gesti, e l’attore è anche aiutato a rimanere “nel personaggio”.

Sino alla fine di maggio le prove si fecero in quattro parti distinte. In tal modo il regista poté stabilire più facilmente nelle singole scene il giusto calcolo del tempo, le entrate e le uscite, i gesti e i movimenti sul palco.

Costumi

A questo punto, erano stati misurati tutti i costumi, e le donne incaricate si stavano dando da fare per vestire oltre cento personaggi. Sebbene la maggioranza apprezzi la bellezza dei costumi, pochi si rendono conto delle ricerche necessarie per farli apparire autentici. Furono comprati o donati metri di stoffa dai vivaci colori, a quadri o a righe, vinilpelle e guarnizione. Articoli di bigiotteria, copricapi e spille per le toghe furono prestati dagli attori stessi e da altri Testimoni.

Fu interessante vedere come drappeggiare la toga per i costumi greci e romani. Le toghe misuravano circa un metro e venti di larghezza e cinque metri di lunghezza. Una volta fermate sulla spalla con tre spille di sicurezza, e una spilla decorativa sopra, il lavoro era fatto. Per i cappelli dei sacerdoti si presero dei portavasi di plastica e si ricoprirono di seta bianca o grigia. Furono procurati alcuni autentici elmi di scena, e sul modello di questi vennero fatti gli elmi per i soldati romani. Un casco, della carta dorata, setole di scopa e un pizzico d’ingegnosità permisero di creare delle copie che potevano andare.

Ultime prove e rappresentazione

A partire dal 1º giugno, quasi tutti i sabati e le domeniche furono dedicati alle prove. Il gruppo cominciò a rappresentare il dramma per intero, fermandosi per ripetere i punti difficili, e quindi proseguendo. Durante l’intervallo del pranzo, molti attori si raccoglievano a gruppi sotto gli alberi, suonando e cantando.

Quell’anno si tennero due assemblee a Laurel (Maryland), e fu impiegato lo stesso cast a entrambe. La prova generale venne fissata per la settimana prima della prima rappresentazione. I membri del cast invitarono familiari e amici, e alla prova generale assisterono circa 250 persone.

Gli attori dovettero presentarsi per il trucco circa quattro ore prima dell’inizio del dramma. Prima venne applicata la base del trucco, poi il trucco vero e proprio. Alcuni furono truccati semplicemente, senza cambiare le fattezze, ma solo per farli risaltare a distanza. Altri furono truccati in modo speciale. Molti dovettero essere invecchiati per adattarli alla parte, alcuni di ben quarant’anni. Ai membri del Sinedrio fu applicato un pesante trucco scuro agli occhi, per dar loro uno sguardo sinistro. Le donne greche avevano molto ombretto sugli occhi e rosso sulle guance.

Alla maggior parte degli uomini fu applicata la barba. Erano barbe finte molto realistiche, attaccate con una colla speciale. Poi vennero spruzzate di colore per adattarle al colore dei capelli dell’attore. In seguito si fecero brevi prove sul palco dell’assemblea affinché gli attori conoscessero bene quell’ambiente.

Il giorno della prima rappresentazione, il 21 giugno, era molto caldo; la settimana successiva, ci fu un acquazzone. Ma entrambe le rappresentazioni riuscirono bene. Man mano che le scene si susseguivano le une alle altre si poteva veramente sentire la partecipazione dell’uditorio, che applaudì a più riprese. Si adirarono giustamente quando Stefano fu condannato a morte dal Sinedrio. Sentirono la forza manifestata da Paolo quando fu lapidato. Avvertirono la potenza dello spirito santo di Dio allorché Paolo cacciò il demonio dalla ragazza e fece camminare lo zoppo. Furono presi dal realismo del terremoto che liberò Paolo e Sila dai legami. Provarono la tristezza di Paolo quando disse addio ai suoi buoni amici Luca, Timoteo e Marco.

Anche gli attori provarono le stesse emozioni. Avevano dedicato molte ore e si erano impegnati al massimo, ma ebbero la soddisfazione di fare un buon lavoro. Lavorando come una sola grande famiglia, avevano imparato il valore della cooperazione, della pazienza, dell’umiltà e di altre qualità cristiane, e fu davvero incoraggiante sapere che il dramma rafforzò la fede di tanti.

Perché non cogliete l’occasione di assistere a un dramma biblico? Saranno inclusi anche nel programma delle assemblee dei testimoni di Geova della prossima estate.

[Immagine a pagina 14]

Ripetute prove aiutano a fare rappresentazioni drammatiche realistiche, come mostra questa scena in cui Natan, profeta di Geova, riprende il re Davide per il suo peccato con Betsabea

[Immagine a pagina 15]

Gli attori sono truccati per rendere più realistico il dramma biblico

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