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  • Uno sguardo al mondo
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  • Nuova “malattia da jeans”
  • Attenti ai detersivi
  • Coniugi sovietici stressati
  • Il meglio
  • “Furti d’arte” nelle chiese italiane
  • I viaggi del papa
  • Filtro naturale contro l’inquinamento
  • Sono veri “aiuti”?
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Svegliatevi! 1985
g85 8/5 pp. 29-31

Uno sguardo al mondo

Spese militari

● Un trilione di dollari! Questo, dice l’Agenzia per il Disarmo e il Controllo degli Armamenti degli USA, è quanto verrà speso quest’anno in tutto il mondo per scopi militari. Secondo questa agenzia, le spese militari nel mondo sono costantemente aumentate da 290 miliardi e 900 milioni di dollari nel 1972 a 889 miliardi e 600 milioni di dollari nel 1983 e si prevedeva che nel 1984 avrebbero raggiunto i circa 970 miliardi di dollari. Le spese sono aumentate due volte più in fretta nei paesi in fase di sviluppo che in quelli industrializzati, con Medio Oriente e Africa in testa. Le spese militari effettive potrebbero essere superiori a quelle dichiarate, ha detto un funzionario dell’agenzia, perché alcune nazioni hanno la tendenza a minimizzare quello che spendono per scopi militari. Dal 1977 i paesi del Medio Oriente sono in testa a tutti nelle importazioni di armi.

Da dove vengono le armi? Secondo il rapporto, che abbraccia il periodo dal 1972 al 1982, l’Unione Sovietica è la principale fornitrice dal 1978, e nel 1982 aveva fornito il 30,1 per cento delle armi sul mercato. Gli Stati Uniti venivano al secondo posto con il 26,2 per cento. Altri importanti esportatori sono Francia, Regno Unito, Repubblica Federale di Germania, Italia, Cecoslovacchia, Polonia, Romania e Cina. L’agenzia ha pure riscontrato che diversi altri paesi — Brasile, Israele, Corea del Nord e del Sud, nonché Turchia — sono divenuti in anni recenti importanti esportatori di armi.

Nuova “malattia da jeans”

● In seguito all’osservazione in diversi giovani tra i 12 e i 15 anni di strani dolori alla parte anteriore delle cosce e alle anche, alcuni pediatri svizzeri sono riusciti a individuarne la causa nell’uso di cinture troppo strette e di jeans troppo attillati. Questi infatti comprimono il nervo cutaneo femorale laterale nel punto in cui incrocia superiormente la cresta iliaca. Quando lo stadio di degenerazione del nervo è avanzato, è necessario un intervento chirurgico. I pediatri elvetici hanno definito questa una particolare “malattia da jeans”, riferisce Medical Tribune, edizione italiana, del 26 maggio 1984.

Attenti ai detersivi

● Si sospetta che i piatti lavati col detersivo ma non sciacquati possano costituire un pericolo per la salute. Come riferiva il Daily Telegraph, un’équipe di ricercatori di un ospedale di Londra (University College Hospital) ha fatto esperimenti su ratti, riscontrando che quando si aggiungeva detersivo diluito alla loro acqua da bere “le cellule del rivestimento dello stomaco e dell’intestino erano danneggiate, si formavano ulcere e le pareti dell’intestino si assottigliavano e diventavano trasparenti”. Pur non essendo sicuri che le piccole quantità di detersivo che rimangono sui piatti e sulle posate possano avere lo stesso effetto sull’uomo, i ricercatori avvertono che la possibilità esiste, specie per quanto riguarda i bambini molto piccoli. Essi temono che se i poppatoi non sono sciacquati, i bambini potrebbero ingerire una dose tale di detersivo che l’intestino non perfettamente sviluppato potrebbe soffrirne.

Coniugi sovietici stressati

● Lo stress della spesa e delle file per comprare beni di prima necessità è una delle principali cause di contrasti coniugali, dice la Pravda, organo del partito comunista. Un lettore avrebbe detto che si potrebbero evitare molti problemi familiari “se solo fosse possibile acquistare tutti i beni di prima necessità al negozio all’angolo o se si potesse uscire e fare un pasto decente in un ristorante”. Si perdono annualmente un totale di 37 miliardi di ore solo per fare la fila, dice il giornale, dai 30 miliardi che andavano persi a metà degli anni ’70. Un sovietico adulto passa in media 190 ore all’anno a fare la fila. Altri motivi di stress nel matrimonio sarebbero l’atteggiamento degli uomini, che in genere non vogliono collaborare con le mogli che lavorano nell’educazione dei figli e nelle faccende domestiche, e la mancanza di moderni elettrodomestici per facilitare i lavori in cucina e le pulizie.

Il meglio

● “Coloro che dicono di non potersi permettere di dare ai figli il meglio ce l’hanno già”, dice il dott. C. Everett Koop, ufficiale medico, capo dei servizi del ministero di Sanità negli USA. E soprattutto, ha fatto notare, è gratis. Koop si riferiva al latte materno, che considera “insostituibile”. Egli ha esortato i datori di lavoro e gli ospedali a fare di più per incoraggiare l’allattamento materno affinché entro il 1990 sia raggiunto l’obiettivo del governo che il 75 per cento di tutti i neonati siano allattati al seno. Il latte materno provvede al bambino la nutrizione più completa possibile, nonché un’ottima protezione contro le malattie, grazie agli anticorpi che contiene. Inoltre, l’allattamento rafforza il legame affettivo tra la madre e il bambino.

Per di più, i ricercatori hanno recentemente scoperto che le madri di bambini prematuri producono un latte speciale che è indispensabile per la crescita e lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso del bambino nato prematuramente, e che questo latte è digerito più facilmente di quello delle madri che hanno portato a termine la gravidanza. Perciò è importante che i bambini prematuri ricevano il latte della madre e non quello di altre madri che allattano.

“Furti d’arte” nelle chiese italiane

● Dal 1970 al 1984 si sono verificati 5.331 furti in chiese di varie parti d’Italia. Il bottino consiste di 53.762 oggetti artistici. Il problema, secondo gli esperti, è da attribuire in parte alla scarsezza di impianti antifurto dovuta al loro elevato costo di manutenzione e anche al fatto che, ‘per evitare seccature’, non sempre tali apparecchiature vengono inserite. Un caso esemplare è quello della Certosa di Pavia, che nel 1984 ha subìto la ‘sottrazione’ di un prezioso trittico intagliato: “l’antifurto esisteva, ma non era in funzione”, dice Il Messaggero del 20 novembre 1984.

I viaggi del papa

● I viaggi del papa continuano a suscitare le più disparate reazioni. Un giornalista che a fine gennaio avrebbe dovuto seguire Giovanni Paolo II nel suo viaggio in America Centrale e Meridionale è stato escluso dalle autorità vaticane dall’aereo papale per aver scritto su La Repubblica del 15 gennaio 1985 un articolo dal titolo “Ma quanto viaggia questo Papa”, che riportava alcune dichiarazioni di storici e teologi cattolici su questo aspetto caratteristico del pontificato di Giovanni Paolo II.

Garcia Perez, gesuita e direttore del centro culturale “Loyola” di Madrid, ha dichiarato: “È vero, la gente accorre a vedere il papa, ma poi? Questi viaggi mi sembrano come un gran vento, che arriva, smuove un po’ e poi scompare, lasciando tutto come prima. Mi pare che così sia avvenuto anche qui in Spagna”.

“Un viaggio papale, per essere apostolico”, ha aggiunto José Maria Gonzalez Ruiz, teologo di Malaga, “dovrebbe svestirsi di tutto il trionfalismo di cui è circondato. Ma al papa piacciono queste cose. . . . questa è una tentazione del diavolo. Cristo è stato perseguitato dai potenti. Il papa viene ricevuto dai potenti. . . . Gesù Cristo non fu mai ricevuto dai sadducei o dai principi dei sacerdoti, né Ponzio Pilato andava a salutarlo quando usciva da Gerusalemme né Erode Antipa si recava ad ossequiarlo quando si portava all’altra riva del fiume Giordano. Il papa cede alla tentazione diabolica. È stata la grande tentazione di Gesù: i popoli della terra ti applaudiranno, avrai ai tuoi piedi i regni del mondo . . . Vade retro, Satana! E invece io, papa, ho visitato tutti i regni del mondo e mi hanno applaudito. Ma questo è quello che diceva il diavolo a Gesù”.

Filtro naturale contro l’inquinamento

● È stato scoperto che il giacinto d’acqua, “considerato peggiore della peste in molte parti del mondo”, avrebbe alcune “ottime qualità”, dice il Toronto Star. Il fiore color porpora, che galleggia sull’acqua, si moltiplica a un ritmo incredibile. “In condizioni normali, 10 piante di giacinto possono diventare 600.000 e occupare in soli otto mesi una superficie di quattromila metri quadrati d’acqua”, dice il giornale. “Man mano che crescono, si avviluppano producendo un groviglio così fitto che può rendere impraticabile un corso d’acqua”. Ma avendo le radici sospese nell’acqua da cui assorbono direttamente le sostanze nutritive, queste piante sono un ottimo filtro contro l’inquinamento. Per sopravvivere esse hanno bisogno delle sostanze che inquinano normalmente l’acqua — nitrati, fosfati, potassio — e assorbono anche rifiuti tossici, metalli pesanti e pesticidi. Pertanto in alcune città queste piante vengono ora coltivate per usarle nel trattamento delle acque di rifiuto, a un costo inferiore alla metà di quello dei sistemi convenzionali.

Sono veri “aiuti”?

● Come mai, malgrado gli aiuti alimentari internazionali, pari l’anno scorso a 4 miliardi di dollari, la tragedia della fame in Africa si aggrava? Secondo il settimanale Mondo Economico del 13 dicembre 1984, ciò avviene perché “l’affollamento di enti assistenziali sui luoghi di intervento moltiplica gli sprechi”, e si verificano “duplicazioni di iniziative, rivalità negli interventi e lotte accanite per accaparrarsi gli stanziamenti disponibili”. In Senegal, per esempio, “le autorità locali hanno riconosciuto che su mille tonnellate di cereali fornite gratuitamente dalla Cee, il 44% scompare per strada o marcisce nei depositi”.

La CEE inoltre avrebbe accertato che “gli aiuti alimentari forniti gratis o a prezzi irrisori soffocano l’attività produttiva degli agricoltori dei paesi ‘beneficati’. I delicati meccanismi dei prezzi interni saltano sotto la pressione del cibo gratuito di provenienza occidentale e gli agricoltori abbandonano i campi per le città, alla ricerca di un’alimentazione ‘facile’”. È quindi sempre valido, asserisce il settimanale, il vecchio detto: “Se dai un pesce ad un uomo, si nutrirà una volta. Se gli insegni a pescare, si nutrirà tutta la vita”.

Contro l’esantema da pannolino

● Molte madri si chiedono cosa fare quando nel loro bambino si manifesta l’esantema da pannolino. Un dermatologo dell’Università di Filadelfia (Pennsylvania, USA) dice che il modo migliore per ridurre l’attrito che causa l’esantema è quello di applicare sulle parti colpite farina di granturco. Secondo il Medical Post del Canada, un tempo i pediatri non lo avrebbero raccomandato perché si pensava che la farina di granturco “favorisse lo sviluppo di Candida albicans e di altri funghi”. Ora però si crede che la farina di granturco vada anche meglio del borotalco per ridurre l’attrito.

“Giotto” e la Cometa di Halley

● “Giotto” è il nome della sonda spaziale che sarà lanciata il 2 luglio 1985 per incontrare, dopo un volo di 247 giorni, la Cometa di Halley, a circa 150 milioni di chilometri dalla Terra. Il lancio sarà effettuato a cura di un’équipe europea dalla base equatoriale della Guiana Francese nell’America del Sud.

Ma perché il nome “Giotto”? La Stampa del 2 gennaio 1985 afferma che è stato scelto il nome del pittore fiorentino perché fu lui, nel 1301, proprio nell’anno in cui la Cometa di Halley fece una delle sue spettacolari apparizioni, a dipingere (nella Cappella degli Scrovegni a Padova) una cometa rappresentandola in modo molto realistico, discostandosi dall’iconografia tradizionale. La serie di esperimenti e ricerche che gli scienziati sperano di compiere con questa sonda dovrebbe costituire “un enorme passo . . . verso la risoluzione di uno dei problemi astrofisici di maggiore interesse: quello sulla natura, origine e composizione delle comete”.

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