I giovani chiedono...
Cosa posso fare perché i miei genitori mi concedano più libertà?
JIM sorride parlando del fratello minore Ron. “Ci sono soltanto 11 mesi di differenza tra noi”, dice, “ma i nostri genitori ci hanno trattato in modo molto diverso. A me hanno concesso molta libertà. Anche quando ero piccolo mi permettevano di portare i miei fratelli al cinema. Quando sono diventato più grande mi hanno lasciato guidare la macchina. Un anno mi permisero addirittura di accompagnare a New York un mio fratello più piccolo per assistere a un congresso religioso.
“Con Ron le cose sono andate diversamente, però”, continua Jim. “Non ha ricevuto molta libertà. Quando è diventato maggiorenne papà non si è neppure preso la briga di insegnargli a guidare la macchina. E quando pensava d’essere abbastanza grande da cominciare a uscire con le ragazze i miei genitori non glielo permettevano”.
Man mano che cresci è naturale che tu desideri più libertà, più privilegi propri degli adulti. Eppure spesso i giovani si imbattono in un muro di resistenza da parte dei genitori. Sono questi troppo protettivi o forse fanno preferenze? Non necessariamente. Jim spiega: “Ron aveva la tendenza a essere irresponsabile. Era privo di iniziativa. Spesso non assolveva i compiti assegnatigli. E mentre io non rispondevo mai male ai miei genitori, Ron diceva loro quando non era d’accordo. Questo si ripercuoteva invariabilmente su di lui”. Perché mai a Jim era concessa tanta libertà?
“Sarà dato dell’altro”
Una volta Gesù parlò di un ricco che affidò del denaro a ciascuno dei suoi schiavi. Due di essi investirono immediatamente il denaro e lo fecero fruttare. Ma uno schiavo semplicemente “se ne andò, e scavato in terra nascose il denaro d’argento del suo signore”. Quando il signore tornò da un viaggio, ricompensò gli schiavi operosi concedendo loro maggiori privilegi. Lo schiavo pigro? Il Signore ordinò di togliergli il denaro, dicendo: “Poiché a chiunque ha, sarà dato dell’altro e avrà abbondanza; ma quanto a colui che non ha, gli sarà tolto anche ciò che ha”. — Matteo 25:14-29.
La parabola di Gesù contiene una lezione pratica: Vuoi maggiore libertà e responsabilità? Dimostrati fidato. ‘Ma come posso farlo se i miei genitori non mi lasciano fare nulla?’, potrebbe lamentarsi un giovane.
Questo può sembrare un vero problema. In passato, quando le famiglie vivevano in campagna, i giovani avevano frequenti occasioni di dimostrare quello che valevano lavorando sodo e contribuendo al benessere della famiglia. Ma ora in molti paesi la maggioranza degli uomini lavora negli uffici e nelle fabbriche anziché nei poderi. E i giovani hanno meno da fare. Ciò nondimeno, ci sono ancora opportunità per dimostrare che sei cresciuto!
Anzitutto, qualsiasi compito i tuoi genitori ti affidino, prendilo seriamente. Non essere come il giovane di una parabola di Gesù al quale il padre disse: “Figlio, va a lavorare oggi nella vigna”, e che rispose: “‘Vado, signore’, ma non vi andò”. (Matteo 21:28, 29) Convinci i tuoi genitori che se ti chiedono di fare una cosa, per quanto sia piccola, è come se tu l’avessi già fatta.
Jim aveva libertà da ragazzo proprio perché faceva questo. “Mostrai ai miei genitori che ero capace di assolvere le responsabilità”, rammenta. “Anche quando ero piccolo mi mandavano in banca, mi facevano pagare le bollette, andare al supermercato e fare la spesa. E quando la mamma dovette trovare un lavoro fuori casa, preparavo anche da mangiare per la famiglia”. Ma il desiderio di libertà era forse l’unica ragione per cui Jim metteva tanto impegno nelle cose? Egli dice: “Vedere i miei genitori contenti era ciò che mi appagava. Se potevo alleviare un po’ il loro peso, preparando ad esempio un pasto, ne ero veramente felice”.
Prendere l’iniziativa
Ma che dire se i tuoi genitori non ti affidano compiti del genere? Prendi l’iniziativa sotto vari aspetti. Nella parabola di Gesù, il signore non diede agli schiavi istruzioni specifiche su come usare il denaro. Usarono la loro abilità e le loro capacità. Tu puoi fare altrettanto.
Ad esempio, la rivista Seventeen dichiarava: “Offriti di preparare un pasto per la famiglia e di’ ai tuoi genitori che vuoi fare tutto tu: preparare il menu, fare l’elenco delle cose da comprare, fare un preventivo, la spesa, cucinare e pulire”. E se cucinare non è il tuo forte, guardati attorno e vedi quali altre cose puoi fare. Non hai bisogno di un particolare ordine dei tuoi genitori per darti da fare quando vedi che ci sono piatti da lavare, pavimenti da spazzare o stanze da rassettare.
Il libro Adolescence (Adolescenza) osserva ulteriormente: “I genitori più saggi . . . si aspettano che i loro ragazzi . . . acquistino le capacità accademiche, professionali e sociali che li renderanno più indipendenti dalla famiglia”. I voti sono un indice delle tue “capacità accademiche”. Rispecchiano veramente quello che sei in grado di fare? Se a scuola non riesci bene, non sorprenderti se i tuoi genitori limitano la tua libertà.
E che dire delle ‘capacità professionali’? Molti giovani sono ansiosi di dimostrare la loro abilità nel lavoro dedicandosi a un lavoro a mezza giornata durante l’estate o nel fine settimana. Comunque, guadagnare è solo un aspetto della questione. Hai dimostrato di saper risparmiare e amministrare il denaro? Hai un libretto di risparmio, per esempio? E ora che hai un po’ di denaro tuo, ti sei offerto di contribuire per la tua stanza e il vitto? (Forse rimarrai sorpreso se chiedi quanto costa affittare una stanza nella tua zona). Così facendo potresti avere meno denaro per le piccole spese, ma osservando come usi il denaro in modo sensato i tuoi genitori saranno senz’altro portati a concederti più libertà.
Controllo meno stretto
Alcuni ragazzi però dicono che fanno queste cose eppure sono ancora chiusi in un cerchio di restrizioni. La rivista Seventeen, però, citava il dott. Michael Solomon il quale avrebbe detto: “Alcuni adolescenti si chiedono perché i loro genitori li controllino tanto. Ma questi stessi adolescenti continueranno a interpellare i genitori per ogni cosa . . . anche per sapere come vestirsi”.
È ovvio che non si devono respingere i genitori o disprezzare i loro consigli. La Bibbia ci incoraggia ad ascoltare i genitori anche dopo che siamo diventati adulti. (Proverbi 23:22) I genitori dovrebbero essere i nostri ‘amici confidenziali’, ai quali attingere abbondanti suggerimenti e consigli. (Confronta Geremia 3:4). Un uomo sposato ha detto: “I genitori di mia moglie sono ancora vivi e sebbene ora siamo vicini alla cinquantina, ogni tanto ci danno ancora consigli. Accettiamo i loro consigli e spesse volte (non sempre) li seguiamo”.
A volte quindi è appropriato che tu ‘dia il tuo cuore’ ai tuoi genitori e ti confidi con loro. (Proverbi 23:26) Questo può dirsi specialmente quando sorge un problema serio. Ma ciò non significa che tu debba ricorrere a loro per ogni piccola decisione. In un’occasione la scrittrice Shirley Gould ha avvertito i genitori: “Tenendo una figlia attaccata alle vostre gonne . . . la menomate così sicuramente come se le rompeste entrambe le gambe e anche le braccia”. Anziché essere emotivamente menomato, vorrai sviluppare ciò che qualcuno ha definito “le proprie riserve interiori di stima e di fiducia in se stessi”. È soltanto usando quelle che la Bibbia chiama “facoltà di percezione” che acquisti questa fiducia. — Ebrei 5:14.
Perciò invece di correre dai tuoi genitori non appena hai una piccola difficoltà, cerca prima di risolvere il problema nella tua mente. Anziché essere troppo frettoloso o impulsivo nelle cose, segui il consiglio biblico di ‘considerare la conoscenza’ prima. (Isaia 32:4) Fa qualche ricerca, specie se entrano in gioco dei princìpi biblici. Dopo aver soppesato con calma le cose, va dai tuoi genitori. Anziché dire sempre: ‘Papà, cosa devo fare?’, oppure: ‘Mamma, cosa faresti tu?’, spiega la situazione. Di’ loro come hai ragionato sulla cosa. Dopo di che chiedi cosa ne pensano.
Ora i tuoi genitori vedono che parli non come un bambino ma come un adulto. Inevitabilmente cominceranno a esercitare su di te un controllo meno stretto. Certo, non vorrai tagliare completamente i ponti, perché apprezzerai sempre i consigli dei tuoi genitori. Ma avrai fatto un grande passo avanti per dimostrare che stai diventando adulto. Con quale risultato? I tuoi genitori cominceranno a trattarti da adulto.
[Immagini a pagina 15]
Hai riflettuto su come amministrare il tuo denaro?