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  • g87 8/6 pp. 14-16
  • I doni dell’albero

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  • I doni dell’albero
  • Svegliatevi! 1987
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Finché è vivo
  • Dopo essere stato abbattuto
  • Un ultimo servizio
  • Perché costruire col legno?
    Svegliatevi! 1995
  • Legno odoroso
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
  • Molto più che legname
    Svegliatevi! 1975
  • La creazione attesta che Dio ha un proposito
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
Altro
Svegliatevi! 1987
g87 8/6 pp. 14-16

I doni dell’albero

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Marocco

COS’HANNO in comune l’arca di Noè, un clarinetto, uno stuzzicadenti e la rivista che state leggendo? Provengono tutti da una fonte comune: gli alberi. Sono pochi i campi dell’attività umana in cui gli alberi non abbiano svolto, o non stiano ancora svolgendo, una funzione. Sia quando si erge nella foresta che dopo essere stato abbattuto, l’albero offre molti doni al mondo delle creature viventi, specialmente all’uomo.

Finché è vivo

Nella foresta gli alberi sono belli e maestosi. Chi riesce a rimanere indifferente davanti alle argentee foglie della betulla mosse dal vento, e chi non si meraviglia osservando il bel fogliame dell’acero nordamericano quando si tinge dei suoi meravigliosi colori autunnali? A chi non piace respirare a pieni polmoni la salubre aria della foresta, dopo essere vissuto nell’atmosfera viziata e inquinata di qualche città? Inoltre gli alberi offrono alloggio a un gran numero di uccelli, roditori e altri animali selvatici. Sapevate che di notte un albero può ospitare varie migliaia di uccelli? Qui in Marocco c’è un albero, l’Argania spinosa, che ospita perfino le capre, le quali vi si arrampicano e ne mangiano avidamente le foglie.

Dall’albero vivo l’uomo ricava sughero, latice, sciroppo, resina, trementina, tannino e coloranti. Altri doni che l’albero vivo offre all’uomo sono gomma, materiale isolante, preparati medicinali, sapone, vernici, tinte, profumi, balsamo, cosmetici, farmaci e perfino tisane.

Gli alberi svolgono un’altra importante funzione. Tramite le foglie assorbono dall’atmosfera l’anidride carbonica (che è nociva all’uomo), trattengono il carbonio e liberano l’ossigeno, indispensabile per la vita. Contribuiscono così a mantenere l’atmosfera respirabile per gli animali e per l’uomo. Gli alberi impediscono inoltre l’erosione del suolo trattenendo l’acqua nel suolo e ostacolando il deflusso superficiale. Dal momento che gli alberi contengono una considerevole quantità d’acqua, le foreste sono meno colpite dalle siccità. Per giunta gli alberi cedono parte della loro umidità alle piante più delicate. Nelle regioni semidesertiche, come l’Algeria meridionale, nelle fertili zone create da grossi alberi fioriscono piccoli orti.

Dopo essere stato abbattuto

Quando viene il momento di abbattere l’albero per utilizzarlo, lo si può impiegare in tre modi diversi: come combustibile (sotto forma di legna da ardere, carbone di legna o metanolo); come pasta di legno per la fabbricazione della carta (e questo è forse il modo principale in cui si utilizza il legno); come materiale da costruzione (o allo stato naturale o come truciolato o legno compensato). Ottimo come isolante, il legno è un prezioso materiale da costruzione nell’America del Nord e in Scandinavia, dove gli inverni sono rigidi. In quei paesi molte case sono fatte interamente di legno, che però è nascosto dal rivestimento di mattoni o di pietra.

Se il tipo giusto di albero viene abbattuto al momento giusto ed è usato in maniera giusta, il legno può avere un’eccezionale longevità. Una ventina d’anni fa, mentre si facevano dei lavori nel porto di La Pallice, in Francia, vennero scoperte palificazioni di legno che risalivano a 2.000 anni fa. Alcuni tipi di legno sono molto durevoli, come il cedro, di cui erano fatte le pareti interne del tempio di Salomone, e l’acacia, usata per fare l’arca del patto. (Esodo 25:10; 1 Re 6:14-16) In molte città europee si conservano ancora case medievali fatte di legno. Pur avendo parecchi secoli, quando ostacolavano il moderno sviluppo urbano alcune di queste costruzioni sono state smantellate e ricostruite altrove.

Fino al secolo scorso tutte le navi erano fatte di legno. Non molto tempo fa il capitano di una delle poche navi di legno ancora usate per trasporti commerciali è stato intervistato in una trasmissione radio francese. Interrogato sull’età della sua nave, ha espresso con vigore il suo pensiero dicendo: “Quando una nave d’acciaio ha 25 anni, non è altro che un mucchio di rottami, mentre una nave di legno è ancora nuovissima”.

I falegnami sapevano come rendere più durevole il legno. Ad esempio, si dice che i maestri d’ascia tenevano le parti in legno della nave sepolte nel fango del porto per dieci anni e poi montavano l’imbarcazione. Si supponeva che questo trattamento proteggesse il legno e rendesse la nave inattaccabile dalle termiti. Si sapeva inoltre che il legno trasportato mediante fluitazione durava di più se rimaneva in acqua a lungo prima d’essere essiccato. Il legno che rimane nell’acqua salata fino a saturazione non si deforma. Oggigiorno la gente ha troppa fretta per usare questi metodi tradizionali di conservazione del legno.

Per quasi un secolo le carrozze ferroviarie furono fatte di legno. Quando avevano 50 anni queste vetture potevano essere antiquate, ma erano ancora in ottime condizioni. Fino agli anni ’20 il legno è stato ampiamente usato nell’industria automobilistica, sia per la carrozzeria che per gli interni. Oggi molti appassionati di automobili ripensano con nostalgia al tempo in cui gli artigiani erano fieri del buon lavoro che facevano. Quante vetture moderne si potrebbero usare per 20 anni o più e poi esporre nei musei in perfette condizioni?

Alcuni tipi di legno, come la quercia, sono due volte più resistenti di un’ugual massa di acciaio dolce o alluminio. Ecco perché in passato il legno era largamente usato in aviazione. Anche il legno resinoso trova molteplici applicazioni nei campi della meccanica e dell’elettricità.

C’è un campo in cui il legno eccelle: quello dei mobili. Gli arredatori d’avanguardia hanno introdotto l’uso di altri materiali come acciaio al cromo, vetro e plastica. Eppure nulla dà a una stanza quel senso di calore che le dà il legno naturale. Questa è forse la ragione per cui spesso si conferisce l’aspetto del legno alla formica, uno dei materiali che meglio sostituisce l’impiallacciatura in legno.

Il legno agisce perfino sulle nostre papille gustative. Quando invasero la Gallia (l’odierna Francia), Giulio Cesare e le sue legioni scoprirono un ottimo vino. La ragione era che, a differenza di altri popoli mediterranei, i galli conservavano il vino in fusti di legno. Le botti di legno trasformano in un’ottima bevanda l’alcool che, appena distillato, ha un sapore acre. L’alcool del vino, invecchiato in fusti di legno, perde l’acetone e l’etere indesiderati e assorbe il tannino.

Nel campo della musica, le qualità armoniche del legno non hanno paragone. Nella fabbricazione di strumenti musicali di alta qualità è indispensabile scegliere con cura il tipo e la qualità del legno. Tuttavia, quando si tratta di strumenti musicali, il legno va lavorato con delicatezza. Si è provato ad applicare i metodi della catena di montaggio per costruire violini, ma con risultati mediocri. Nella costruzione di strumenti di ottima qualità armonica, l’amore e l’esperienza dell’artigiano sono insostituibili.

Il legno è stato utilizzato per fare quasi ogni cosa. Con esso si sono fatte carrozze e si sono pavimentate strade. La verga di legno è stata usata per impartire disciplina e la bacchetta di legno è servita per dirigere orchestre. Sono state costruite tubazioni di legno per l’acqua e con il legno si sono fatti persino orologi, cuscinetti e perni inclusi. La Gioconda, forse il quadro più famoso del mondo, fu dipinta su un pannello di legno. Anche il primo stetoscopio, costruito dal dott. René Laënnec, era fatto di legno.

Un ultimo servizio

Infine, quando i mobili, gli strumenti o altri oggetti di legno si sono consumati e vengono bruciati, il legno può esserci ancora utile. La cenere del legno bruciato, ricca di potassio, viene impiegata nella fabbricazione dei saponi e come fertilizzante. Che dire però della fuliggine presente nel fumo? Non è un’inutile seccatura? Tutt’altro! Perfino quest’ultimo residuo del legno è un ottimo fertilizzante.

Perciò, sia quando si erge nella foresta che dopo essere stato abbattuto, l’albero offre molti doni all’umanità. È vero che l’uomo ha usato il legno anche per fare navi da guerra e armi micidiali. Oggi, però, le armi di legno sono in gran parte superate. Ed è giusto! È molto meglio che il maestoso albero renda un servizio all’uomo anziché contribuire a distruggerlo. Che benedizione ha elargito Geova creando gli alberi! Come ebbe a cantare il salmista (forse accompagnandosi con uno strumento musicale di legno a corde), “alberi fruttiferi e tutti i cedri, . . . lodino il nome di Geova”. — Salmo 148:9, 13.

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