Geova è stato per me una “forte torre”
DAL mese di settembre del 1987 sono felicemente impegnata a tempo pieno nell’opera di predicazione dei testimoni di Geova. Comunque, quando torno con la mente al passato, i miei ricordi non sono certo felici. Ho vissuto in modo disordinato, senza punti di riferimento, come una sbandata. Sono nata nel 1951 da genitori non ancora sposati. A soli sette anni fui violentata da mio padre: una ferita difficile da rimarginare. Successivamente subii altre violenze e in seguito passai da un ragazzo all’altro. A soli 15 anni rimasi incinta e abortii. Probabilmente conducevo una vita così immorale come reazione alle imposizioni e alla morbosa gelosia di mio padre.
Di nuovo incinta mi sposai, e in seguito andai ad abitare per qualche tempo in casa di mia suocera. Lì rimasi incinta per la terza volta. Mia suocera decise che quel bambino non doveva nascere e lei stessa chiamò dottore e ostetrica per farmi abortire. Io non ebbi il coraggio di reagire essendo lei assai influente nella casa.
Dopo tre anni di matrimonio ero sul punto di suicidarmi. Col ragazzo che amavo, ora non facevo che litigare. Ero frustrata. Lui aveva detto di avermi perdonato il mio passato burrascoso, ma il suo comportamento faceva pensare il contrario. Ad aggravare il mio stato intervenne la quarta gravidanza. Fu in quel periodo che accettai il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna da un’anziana signora testimone di Geova che predicava di casa in casa. In poco tempo lessi il libro e capii subito che si trattava della verità; quando quella signora anziana tornò a trovarmi iniziai uno studio biblico.
Diventare una testimone di Geova non fu facile, visti i miei cattivi precedenti. Oltretutto ero incinta per la quinta volta. Ora mi trovavo con un figlio di tre anni e mezzo, una figlia di sei mesi e in attesa di un terzo. Molti parenti, e soprattutto mia suocera, volevano che abortissi ancora. Ma quel poco che avevo imparato di Geova fino a quel momento mi consentì di mantenere la mia decisione di rispettare la vita umana sin dal suo inizio. Nacque una bambina.
Nel 1976 ho dedicato la mia vita a Geova e mi sono battezzata. Naturalmente, i problemi non sono spariti da un giorno all’altro, ma egli mi ha sempre provveduto una via d’uscita. Non mi ha mai abbandonato. Ho fatto del mio meglio per allevare i miei tre figli nelle sue vie; le due figlie mi seguono nella via della vita e una di loro si è battezzata nel corso dell’assemblea di distretto “Confidiamo in Geova!” del 1987.
Ora svolgo il ministero a tempo pieno come pioniera regolare in una congregazione della Puglia e ho la gioia di condurre undici studi biblici a domicilio. La mia vita è serena e anche il matrimonio va meglio grazie ai miei sforzi di seguire i princìpi della Sacra Bibbia. Ho sempre confidato nelle parole di Proverbi 18:10: “Il nome di Geova è una forte torre. Il giusto vi corre e gli è data protezione”. Sono davvero grata che Geova si sia mostrato una “forte torre” per me e mi abbia concesso di appartenere alla grande famiglia dei suoi adoratori. — Da una collaboratrice.