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  • g91 8/1 pp. 25-27
  • Città di Messico: Un mostro che cresce?

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  • Città di Messico: Un mostro che cresce?
  • Svegliatevi! 1991
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  • Città di contrasti
  • I problemi della grande città
  • Il “mostro” riesce a respirare?
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Altro
Svegliatevi! 1991
g91 8/1 pp. 25-27

Città di Messico: Un mostro che cresce?

Dal corrispondente di Svegliatevi! in Messico

“CITTÀ di Messico è un mostro . . . che sorprendentemente funziona ancora”, ha dichiarato l’architetto messicano Teodoro González de León. La rivista National Geographic l’ha definita “Un inquietante colosso”. Per Carmen, che vi è nata una trentina d’anni fa, “è una città movimentata, piena di persone umili che sanno essere felici e godere le cose semplici della vita, inclusi i loro cibi messicani preferiti, come enchilada, tamale, tortilla e mole”.

Città di Messico, con una popolazione di circa 15 milioni di abitanti, è ora una delle città più grandi del mondo ma è una fiorente metropoli da secoli.a Fu fondata verso il 1325 col nome di Tenochtitlán e divenne la capitale dell’impero azteco. Gli aztechi cominciarono a costruire la città quando si stabilirono su un’isola del lago Texcoco. Col tempo riempirono di terra il lago e così la città poté espandersi, ma era una città di canali e sempre circondata dall’acqua. Al loro arrivo nel 1519, gli spagnoli rimasero sbalorditi per la grandiosità, la bellezza e l’organizzazione di una città con circa 200.000-300.000 abitanti.

Città di contrasti

Città di Messico, come quasi tutte le grandi città, ha un lato negativo, quello della povertà e del crimine, ma da molti altri punti di vista è piuttosto attraente. È stata definita “caotica” per la sua enorme crescita; eppure, al centro della città c’è uno dei più grandi parchi del mondo, il Chapultepec, con una superficie di 647 ettari e mezzo. Ci sono boschi, parecchi laghi, ristoranti e musei; ospita anche i più disparati avvenimenti culturali. “Il lago dei cigni” di Ciaikovski, un balletto rappresentato ogni anno in un ambiente naturale sulla riva di uno dei laghi, è una bella tradizione. Per quelli che nel fine settimana non possono lasciare la città, il parco è un luogo di svago e divertimento.

Anche se non può competere con New York o Chicago, Città di Messico ha i suoi rascacielos, o grattacieli. La Torre Latino-Americana, un edificio di 44 piani ultimato nel 1956, è un esempio di costruzione antisismica. È edificata su 361 pilastri di sostegno il cui scopo è quello di proteggere l’edificio dai movimenti tellurici. Dal ristorante situato al 40º e 41º piano, si può ammirare la città, specie di notte quando una moltitudine di luci scintilla su uno sfondo di velluto nero. Il grattacielo più alto della città, il Centro Mondiale del Commercio del Messico, non è ancora finito. Ha 54 piani e ospiterà gli uffici internazionali del commercio mondiale nonché altri servizi.

Città di Messico è cresciuta e si è estesa a tal punto che l’Aeroporto Internazionale Benito Juárez, che un tempo si trovava fuori città, ora è praticamente in centro. È uno degli aeroporti più trafficati del mondo, da cui passano circa un milione di persone al mese.

I contrasti sono stridenti a Città di Messico. Immensi e lussuosi palazzi, alberghi esclusivi e costosi, attraenti condomini e centri commerciali sorgono accanto a quartieri poveri e squallidi. Ma a differenza di molte altre grandi città del mondo, le strade sono piene di vita sino a tarda notte.

I problemi della grande città

Città di Messico, come una piovra in continua espansione, copre ora un’estensione di circa 1.000 chilometri quadrati e occupa tutto il Distrito Federal nonché parte dello Stato di México. Molti villaggi e sobborghi, un tempo autonomi, sono stati raggiunti dai tentacoli della città.

Naturalmente una città di queste dimensioni ha enormi problemi. Il principale è quello della sovrappopolazione, con i conseguenti problemi di inquinamento, scarsità di alloggi e gravi carenze delle risorse indispensabili per vivere, oltre a un continuo aumento della criminalità. Sono state fatte regolari campagne educative per cercare di ridurre il tasso di natalità nel paese, ma in Messico le famiglie numerose fanno parte del retaggio culturale e vengono considerate un segno di virilità maschile e di fertilità femminile. Per di più, molti si trasferiscono dalle zone rurali alla città, in cerca di una vita migliore. Sebbene il terremoto del 1985 abbia costretto migliaia di persone ad abbandonare la città, la popolazione è in aumento. La gente si trasferisce dove c’è lavoro e una migliore speranza di sopravvivenza.

Il “mostro” riesce a respirare?

Nell’ultimo decennio l’inquinamento atmosferico a Città di Messico ha raggiunto livelli critici. Negli anni ’60 c’era una parte della città detta “la zona più trasparente”. Ora nessuna parte di Città di Messico è “trasparente”. I mezzi di informazione hanno lanciato l’allarme. “Nella valle di Città di Messico l’inquinamento atmosferico ha raggiunto livelli pericolosi”, diceva un periodico scientifico. La rivista Time ha detto: “Tre milioni di auto e 7.000 autobus diesel, molti dei quali vecchi e in cattivo stato, vomitano nell’aria sostanze inquinanti. Altrettanto dicasi delle circa 130.000 fabbriche dei dintorni che costituiscono oltre il 50 per cento di tutte le industrie messicane. Ogni giorno l’aria viene inquinata da qualcosa come 11.000 tonnellate di sostanze chimiche. Si calcola che il solo respirare sia come fumare due pacchetti di sigarette al giorno”.

La situazione va peggiorando. Il giornale El Universal del 12 ottobre 1989 citava il direttore dell’Istituto Autonomo di Indagine Ecologica che avrebbe detto: “A Città di Messico il tasso di inquinamento è allarmante, dato che nell’area metropolitana ogni persona riceve una media giornaliera di 580 grammi di sostanze nocive”. Ogni anno vengono emesse nella città oltre quattro milioni di tonnellate di sostanze inquinanti.

Recentemente sono stati presi alcuni provvedimenti urgenti per combattere l’inquinamento. È stato istituito un programma per impedire ogni giorno a un certo numero di auto di circolare in città, perché, secondo un rapporto governativo, “i mezzi di trasporto generano 9.778,3 tonnellate di inquinanti al giorno”; di queste, 7.430 sono prodotte da auto private. La gente era già stata invitata a ridurre spontaneamente l’uso delle auto mettendosi d’accordo per viaggiare su una sola auto per andare al lavoro o altrove, ma non ha funzionato. Cos’ha fatto l’amministrazione comunale?

Ora, in base al programma “un giorno senza macchina”, a tutte le auto private è vietato circolare un giorno la settimana a rotazione, secondo l’ultimo numero o il colore della targa. Questo vuol dire che ogni giorno il 20 per cento dei tre milioni di auto private della città resta fermo. In origine questo programma doveva essere attuato solo d’inverno nel tentativo di impedire l’inversione termica, ma ora le autorità stanno cercando di attuarlo su base permanente. Per chi non si adegua ci sono pesanti multe oltre al fastidio di andare a ritirare l’auto sequestrata. Queste misure draconiane hanno convinto la maggioranza degli automobilisti a collaborare.

Un altro provvedimento è quello di migliorare la qualità della benzina, riducendo la quantità di piombo. Inoltre ora si richiede che tutte le automobili vengano controllate periodicamente in quanto alle emissioni inquinanti. Per di più, nuove leggi richiedono che le fabbriche siano dotate di sistemi antinquinamento. Alcune fabbriche sono state chiuse perché non si erano adeguate. Questi provvedimenti hanno ridotto un po’ il problema dell’inquinamento, che però non è ancora risolto. Come il resto del mondo, il Messico ha bisogno di una soluzione universale dei suoi problemi.

Un giorno, fra breve, sotto il dominio del celeste governo di Dio, l’umanità farà saggio uso delle sue risorse, e tutte le creature umane potranno vivere non in città affollate, ma in spazi aperti disponendo di tutto quel che occorre per essere felici. Nel frattempo a Città di Messico non c’è altro da fare che sopportare il sovraffollamento e i disagi, pur godendo delle molte cose buone che la città offre, incluso lo stupendo mosaico degli ospitali messicani. — Rivelazione 11:18; 21:1-4.

[Nota in calce]

a In base al Censimento Nazionale del 1990, le precedenti stime della popolazione sono state abbassate.

[Immagini a pagina 26]

Grattacieli e traffico a Città di Messico

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