Uno sguardo al mondo
Le donne sono in svantaggio
“Le donne povere delle campagne sono le persone più indigenti del mondo”, afferma la rivista UN Chronicle, pubblicata dalle Nazioni Unite. “Hanno una maggiore incidenza di malattie e di analfabetismo rispetto agli uomini e non hanno le opportunità di migliorare che hanno i maschi”. Questa è la triste conclusione che emerge da due importanti studi sulla povertà nel mondo condotti nel 1990 da due organismi internazionali, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite e la Banca Mondiale. “Circa mezzo milione di donne, il 99 per cento delle quali si trova nei paesi in via di sviluppo, muore ogni anno di parto”, scrive UN Chronicle.
Impegno per l’ambiente
“Noi esseri umani siamo diventati un pericolo per noi stessi. Dobbiamo agire finché siamo in tempo”. Queste inquietanti parole sono incluse in un impegno per l’ambiente preso da rettori di università di 22 paesi di Africa, Asia, Europa e America Settentrionale e Meridionale. Essi si sono impegnati a far sì che nei loro istituti l’insegnamento dedichi più spazio ai problemi dell’ambiente e si riservino più risorse scolastiche alle ricerche sull’ambiente. I funzionari che si sono riuniti lo scorso ottobre a Talloires (Francia) hanno pure dichiarato di avere obiettivi comuni in vista di “un futuro ecologicamente sostenibile”.
Miracoli “razionati”
A causa della siccità, l’“acqua miracolosa” della famosa piscina di Lourdes è stata razionata, creando allarme fra i visitatori in cerca di guarigioni miracolose. Le autorità religiose permettono ai pellegrini di attingere solo un quarto di litro d’acqua ciascuno dalla sorgente che, secondo la tradizione, scaturì nel 1858 dopo un’apparizione della Madonna. Tutte le bottiglie in eccesso vengono sequestrate, e l’acqua viene riversata nella piscina. “In tutte le chiese di Francia si prega la Vergine della Pioggia. Invano. E del resto Lei non potrebbe far piovere solo su Lourdes”, osservava il Corriere della Sera del 20 settembre 1990.
Problemi con gli animali da compagnia
La crescente popolarità dei cani come animali da compagnia è divenuta fonte di preoccupazione per le autorità comunali e sanitarie francesi. Il settimanale francese L’Express riporta che ogni giorno vengono raccolte dalle strade e dai marciapiedi di Parigi 20 tonnellate di escrementi canini, con una spesa di oltre 400 franchi (quasi 90.000 lire) al chilo. Ma a prescindere dal costo e dal fastidio, è venuto a galla un aspetto più serio. I rifiuti dei cani diffondono una malattia provocata da un parassita, il Toxocara canis. Si è riscontrato che a Parigi metà dei luoghi e delle buche piene di sabbia dove giocano i bambini è contaminata dalle uova microscopiche e molto resistenti di questo parassita che entra nelle case sotto le suole delle scarpe e sulle zampe degli animali da compagnia. La sua presenza nell’uomo è stata molto sottovalutata. Stanchezza, dolori addominali, allergie, disturbi di cuore e delle arterie sono i primi sintomi di questa malattia.
Diminuiscono i fedeli
I registri dei fedeli delle maggiori denominazioni protestanti rivelano una continua tendenza alla diminuzione negli Stati Uniti, secondo l’annuario delle chiese americane e canadesi per il 1990 (1990 Yearbook of American and Canadian Churches). Sebbene l’annuario, pubblicato dal Consiglio Nazionale delle Chiese, indichi che nella maggioranza dei casi la diminuzione sia inferiore all’1 per cento, dalla metà degli anni ’60 è stata costante. I Discepoli di Cristo, la Chiesa Episcopale, la Chiesa Presbiteriana (USA), la Chiesa Unita di Cristo, la Chiesa Metodista Unita, la Chiesa Evangelica Luterana d’America e le Chiese Battiste americane hanno tutte registrato una diminuzione. Tuttavia il rapporto include i testimoni di Geova tra le religioni che hanno registrato un aumento nelle loro file. Negli Stati Uniti i testimoni di Geova hanno avuto un aumento del 3 per cento nel 1989 e del 4 per cento nel 1990.
Cattive notizie per i fumatori
Il 25 settembre 1990 i Centri americani per il Controllo delle Malattie hanno pubblicato un rapporto intitolato “Smettere di fumare giova alla salute: Rapporto del Surgeon General [la massima autorità americana in campo sanitario], 1990”. Alcune delle principali conclusioni raggiunte sono: “1) Smettere di fumare ha notevoli e immediati effetti positivi sulla salute, indipendentemente dall’età . . . ; 2) gli ex fumatori vivono più a lungo di chi continua a fumare; 3) smettere di fumare riduce il rischio di contrarre tumori del polmone o altri tumori, d’avere attacchi cardiaci, colpi apoplettici e altre affezioni polmonari croniche”.
Vendita di tabacco ai sovietici
Recentemente, nell’Unione Sovietica, una folla adirata di fumatori stava per scatenare un tumulto a causa della scarsità di sigarette nel paese. Due ditte degli Stati Uniti si sono impegnate a fare qualcosa. Esse intendono vendere ai sovietici 34 miliardi di sigarette, più del fabbisogno di un mese. Fatto degno di nota, i portavoce delle ditte americane hanno detto che sui pacchetti di sigarette non sarà stampato l’avviso sanitario circa il cancro e altre malattie connesse all’uso di tabacco (come avviene invece per le sigarette vendute negli USA).
Leccano le secrezioni velenose dei rospi
Il dott. Alan Emery del Museo Canadese della Natura ha detto al Globe and Mail che negli scorsi dieci anni, in tutto il mondo, si è registrato un aumento fenomenale nella popolazione dei rospi giganti. Il rospo gigante, detto anche bufo marino, secerne un liquido bianco lattiginoso tossico contenente alcaloide chiamato bufotenina, che la DEA (l’agenzia antidroga americana) ha inserito fra le sostanze stupefacenti. Nel Queensland (in Australia) questo rospo è diventato un tale flagello che il governo ha “classificato le secrezioni di rospo fra le sostanze illegali” in base a una legge sull’abuso di droga. Le secrezioni prodotte dal rospo gigante sono infatti tossiche e causano “allucinazioni, forte vomito e convulsioni”. Il Globe riferiva che due canadesi che si erano leccati le dita dopo avere toccato un rospo che tenevano in casa sono stati presi da coliche violente e hanno dovuto essere ricoverati in ospedale.
Il cervello ha bisogno di dormire
Perché abbiamo bisogno di dormire? A una recente conferenza tenuta a Strasburgo (Francia) è stata proposta una controversa teoria secondo cui il sonno, più che al corpo, fa bene al cervello, che può mediante esso riprendersi dalle fatiche della giornata. I test indicano che mentre “le funzioni del corpo umano continuano praticamente inalterate anche dopo che si è stati diversi giorni senza dormire”, scrive Die Zeit, “per il cervello è diverso”. Da esperimenti è risultato che quando erano privati del sonno i soggetti soffrivano di “mancanza di attenzione e concentrazione, disturbi della memoria, rallentamento dei processi mentali e problemi di orientamento”.
Rimandata la ricostruzione di Babilonia
L’antica Babilonia, la famosa città del re Nabucodonosor coi suoi giardini pensili, cadde nelle mani dei suoi conquistatori oltre 2.500 anni fa. Una Babilonia di dimensioni molto più piccole sopravvisse fin verso il IV secolo E.V., quando cadde completamente in rovina. Di recente il moderno stato dell’Iraq aveva progettato di ricostruire l’ex roccaforte del potere imperiale riportandola allo splendore di un tempo. (Vedi Svegliatevi! dell’8 marzo 1988, pagina 30). Tuttavia, le recenti vicende politiche del Medio Oriente hanno fermato questi progetti di costruzione, scrive il New York Times. Isaia 13:19, 20 contiene un’interessante profezia circa la sorte di Babilonia; dice infatti che “non sarà mai abitata, né risiederà di generazione in generazione”.
Tassa religiosa in Germania
Nella Repubblica Federale di Germania le chiese ricevono aiuti finanziari per mezzo di una tassa religiosa, che i datori di lavoro detraggono dalla busta paga. Un datore di lavoro si è rifiutato di versare la tassa religiosa detratta dalle paghe dei suoi dipendenti. Perché? Nel 1664 i suoi antenati furono accusati di stregoneria, torturati e mandati al rogo, e lui ne ritiene responsabile la chiesa. È stato citato in tribunale, che ha ritenuto ingiustificata la sua azione. “Altrimenti”, scrive la rivista Polizei, “tutti quelli i cui antenati hanno sofferto ingiustamente . . . potrebbero rifiutarsi per motivi di coscienza di adempiere un dovere imposto loro” dallo Stato.
Musica lenta e consumo di alcool
Da ricerche condotte nei bar dove si suona musica country e western risulta che “più lenta è la musica, più cresce il consumo di alcolici”, scrive il periodico Psychology Today. Lo studio è stato condotto nell’arco di due anni e includeva 2.000 gruppi di bevitori. James Schaefer, che ha preso parte alla ricerca, ha detto che “i forti bevitori preferiscono ascoltare musiche dai ritmi più lenti, dai toni lamentosi, malinconici, tristi”. Schaefer precisa: “Spesso i clienti conducono il tipo di vita delle canzoni che vogliono ascoltare”.