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  • g92 8/4 pp. 24-27
  • “Ho pianto dalla gioia”

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  • “Ho pianto dalla gioia”
  • Svegliatevi! 1992
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  • “Geova ci capisce davvero e ha tenera cura di noi”
  • “Ho ritrovato la gioia di vivere”
  • “È finita la mia prigionia!”
  • ‘Improvvisamente sono tornata a vivere!’
  • “Non tutti riescono a dimenticare”
  • Affrontare la realtà
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  • I lettori ci scrivono
    Svegliatevi! 1993
  • ‘Un tempo per guarire’
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    Svegliatevi! 1992
  • Le ferite nascoste degli abusi subiti nell’infanzia
    Svegliatevi! 1991
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Svegliatevi! 1992
g92 8/4 pp. 24-27

“Ho pianto dalla gioia”

I lettori esprimono sentito apprezzamento per gli articoli “Abusi subiti nell’infanzia: Si può guarire”

UNA recente serie di articoli dal tema “Abusi subiti nell’infanzia: Si può guarire”, comparsi su Svegliatevi! dell’8 ottobre 1991, ha spinto molti lettori di ogni parte del mondo ad esprimere sentito apprezzamento. Questo indica che tale materiale accuratamente preparato ha raggiunto il suo scopo, che era triplice: (1) mostrare comprensione e dare una speranza alle vittime; (2) mettere in guardia i genitori così che possano vigilare sulla sicurezza dei figli; (3) aiutare gli anziani che assistono vittime di abusi ad essere meglio informati, così da poter offrire un’assistenza più qualificata. — Proverbi 21:13; confronta 27:23.

Ecco un commento che riassume ciò che hanno scritto molti lettori: “Ho sempre apprezzato il privilegio di essere una testimone di Geova. Ma il mio apprezzamento e il mio amore per Geova e per il suo ‘schiavo fedele e discreto’ (Matteo 24:45-47) si sono centuplicati da quando ho letto Svegliatevi! dell’8 ottobre 1991”.

“Geova ci capisce davvero e ha tenera cura di noi”

Tantissimi hanno espresso gratitudine per un punto importantissimo che gli articoli mettevano in luce: il fatto che Dio ascolta, si interessa, sa che la vittima non aveva colpa, e può sanare queste ferite. Una lettrice afferma: “Grazie di cuore per Svegliatevi! dell’8 ottobre. I vostri articoli mi hanno aiutata mostrandomi che Geova ci capisce davvero e ha tenera cura di noi”. — Gran Bretagna.

Una donna scrive: “Alcuni mesi fa volevo chiedervi di scrivere sul tema degli abusi all’infanzia. Non l’ho fatto ma ho pregato Geova al riguardo. Potete quindi immaginare quanto sono stata contenta quando ho visto la copertina della rivista dell’8 ottobre. Sono scoppiata in lacrime e ho ringraziato Geova, il nostro amorevole Dio, dal profondo del cuore”. — Grecia.

Un’altra dice: “Quando penso a ciò che ho subìto piango, piango tanto. Ho quindi letto con particolare attenzione la serie ‘Abusi subiti nell’infanzia: Si può guarire’, che ho trovato molto efficace. Essa dimostra chiaramente il vostro amorevole interessamento per noi che abbiamo subìto certe cose”. — Italia.

Molti hanno formulato questo pensiero: “Ringrazio Geova per aver provveduto queste informazioni, i migliori articoli che abbia mai letto sull’argomento. Prego che questo aiuti non solo le vittime ma anche chi non si è mai sentito di trattare questo argomento e ha trovato difficile parlarne”. — Stati Uniti.

“Ho ritrovato la gioia di vivere”

Una donna la cui figlia era stata violentata non riusciva ancora a superare le conseguenze psicologiche di quell’episodio. “Ma i vostri articoli mi hanno messo sulla strada giusta”, ha spiegato. “Sono andata dallo psicoterapista ogni settimana per undici mesi per guarire dall’ansia, dagli attacchi di panico e dalla depressione. Questi articoli mi hanno aiutata più di tutte le terapie del mondo! Ho ritrovato la gioia di vivere, mentre prima di leggere la rivista mi sentivo ancora in colpa per una cosa che non avevo potuto evitare”. — Gran Bretagna.

Molti hanno detto che le informazioni lette hanno segnato una svolta nella loro vita: “Non potrò mai ringraziarvi abbastanza per gli articoli. Sono arrivati quando ero più a terra che mai. A volte mi rannicchiavo da qualche parte e scoppiavo in singhiozzi. Questi articoli, che ho letto e riletto, mi hanno aiutata a capire che Geova e la sua organizzazione sono sensibili al mio dolore, e a quello di tutti. Queste informazioni mi hanno dato la volontà di cominciare a guarire. Già mi sento di nuovo più vicina a Geova”. — Stati Uniti.

Ma quello degli abusi all’infanzia non è un problema solo occidentale, come dimostra questo esempio: “Quando ho ricevuto la rivista dell’8 ottobre sugli abusi all’infanzia l’ho letta subito. Ci ho messo un bel po’ per leggere gli articoli perché avevo le lacrime agli occhi! In quelle pagine c’era scritto esattamente come mi sentivo e quello che pensavo. Ora sono felice di sapere che qualcuno capisce. Sono stata incoraggiata vedendo in che modo Geova aiuta benignamente chi soffre all’insaputa di altri. Vi sono davvero grata per aver pubblicato questi articoli. Per guarire dalle mie ferite continuerò a mettere in pratica ciò che essi dicono. Con un amore e una gratitudine che le parole non riescono ad esprimere”. — Giappone.

Un’altra lettrice scrive: “Ho lottato tutta la vita con i traumi dovuti agli abusi sessuali che ho subìto da piccola. Quando ho ricevuto la rivista dell’8 ottobre ho capito che Geova sa di cosa abbiamo bisogno prima ancora di noi, e che ci ama davvero. Non riuscivo quasi a vedere a causa delle lacrime, e mi sembrava che il cuore mi scoppiasse di amore e di gratitudine per il nostro amorevole Padre celeste. Svegliatevi! dell’8 ottobre è una rivista di cui farò tesoro fino al tempo in cui ‘le cose precedenti non saranno ricordate, né saliranno in cuore’”. (Isaia 65:17) — Stati Uniti.

“È finita la mia prigionia!”

Una donna che ha sofferto molto per buona parte della sua vita scrive: “Grazie per gli articoli sugli abusi all’infanzia. Finalmente, a 53 anni, è finita la mia prigionia! La chiave della mia liberazione è stata la frase che mostra che queste giovani vittime ‘non sono in grado di difendersi quando sono minacciate, perciò Dio non le ritiene responsabili’”. Leggendo Svegliatevi! dell’8 ottobre e capendo che, come diceva la rivista, “NON È STATA COLPA VOSTRA!”, questa donna è stata aiutata a valersi del sacrificio di riscatto di Gesù per cominciare a guarire. — Gran Bretagna.

Un’altra donna dice: “Da quando ero molto piccola fino ai primi anni in cui andavo alle elementari fui ripetutamente vittima di molestie sessuali. Come menzionavano gli articoli, fuggivo mentalmente. Tuttavia i ricordi continuavano a tornare. Ho sempre pensato: ‘Sono una persona impura. Geova non mi accetterà mai’. Perciò ho sempre pregato Dio dicendo: ‘Probabilmente non mi accetterai nel Paradiso, ma ti prego almeno di lasciarmi rimanere nella tua organizzazione fino al giorno che morirò’. Questo perché pensavo, come le vittime menzionate negli articoli, che ‘non ero abbastanza pura per entrare nel Regno di Dio’ e che sarei morta ad Armaghedon. Era come se la vergogna e la disperazione mi stessero uccidendo. Per questo il contenuto degli articoli, che erano molto calorosi e comprensivi, mi ha aiutato moltissimo. Li ho letti con le lacrime agli occhi”. — Giappone.

Un’altra scrive: “Voglio ringraziarvi per i vostri articoli scritti con molta sensibilità e cognizione di causa. Per anni ho sofferto nel mio intimo il grave trauma psicologico degli abusi sessuali. Per molti è facile capire chi ha subìto abusi o torture in guerra o per motivi politici. Capiamo i superstiti dell’Olocausto. È più facile accettare il male commesso da estranei. Ma perché alcuni non capiscono quando a farci del male è nostro padre, nostra madre, uno zio, una sorella, un fratello, proprio coloro che avrebbero dovuto confortarci, nutrirci e proteggerci? Ho visto su me stessa cosa si prova in questi casi, e ho imparato cosa significa la disperazione. Se sto guarendo è perché Geova, il mio Padre spirituale, mi ha ripetutamente sostenuta quando ero a pezzi, trattenendomi dall’autodistruggermi”. — Stati Uniti.

‘Improvvisamente sono tornata a vivere!’

Una donna che dice di essersi sentita una reietta per 28 lunghi anni ha scritto: “Ho letto gli articoli d’un fiato, la stessa sera che ho ricevuto la rivista, e ho pianto per l’emozione e la gratitudine. Sono felice di sapere che Geova capisce così a fondo i miei sentimenti. Mi sembra di essere improvvisamente tornata a vivere! Gli articoli sottolineano che i bambini che subiscono abusi non sono in alcun modo responsabili di ciò che accade, perciò mi rendo conto di non avere alcun motivo per biasimarmi. Ho trovato vera pace mentale”. Il suo cuore ha subito sentito i benefici effetti della Parola di Dio. — Giappone.

Le violenze sessuali ai minori sono un problema anche in paesi in via di sviluppo, come è chiaro da questa lettera che arriva dall’Africa: “Gli articoli sono arrivati quando più ne avevo bisogno. Che sollievo leggere frasi come ‘non disperate, potete guarire’ e ‘NON È STATA COLPA VOSTRA!’ Leggendo gli articoli, per la prima volta nella mia vita mi sono sentita davvero tranquilla e confortata. Mi sono stati di vero conforto per la mente, l’anima e il corpo. Ora avrò la forza di percorrere la strada che porta alla completa guarigione”. — Nigeria.

Un’altra scrive: “Non ho parole per esprimere la mia gratitudine e il mio stato d’animo dopo aver letto Svegliatevi! dell’8 ottobre sugli abusi all’infanzia. Avevo le lacrime agli occhi ogni paragrafo che leggevo, ogni pagina, ogni versetto. Tutto era scritto con grande comprensione, tenerezza e amore. Avendo fatto questa triste esperienza ho dovuto lottare con i miei sentimenti. Ora mi sento un po’ sollevata dal peso del dolore che mi porto dentro. Grazie ai vostri articoli e a un’amica fidata e paziente che mi ascolta e mi sostiene, posso cominciare a guarire”. L’Iddio di ogni immeritata benignità, mediante il sacerdozio di suo Figlio, sta ‘rendendo ferme e forti’ molte vittime come questa. (1 Pietro 5:6-11) — Stati Uniti.

Una vittima dell’incesto era così sconvolta che cercò di togliersi la vita appiccando fuoco al garage in cui si trovava. Fu tratta in salvo e ricoverata in ospedale. Non appena uscì la rivista dell’8 ottobre, le fu portata. Pianse molto nel leggerla, e rilesse gli articoli più e più volte per trarne sostegno ed essere aiutata a vincere gli impulsi suicidi. Una sua amica che l’ha aiutata molto ha scritto: “A volte penso che Svegliatevi! dovrebbe chiamarsi Superate i problemi, perché è questo che ci aiuta a fare”. — Stati Uniti.

“Non tutti riescono a dimenticare”

Un’altra lettrice che ha apprezzato gli articoli ha detto: “Gli articoli sugli abusi subiti nell’infanzia sono molto equilibrati. Mi sono piaciuti i versetti biblici usati. Gli articoli sono scritti così bene che potrei lodarvi per ogni paragrafo. Mi fa piacere che abbiate spiegato che non tutti riescono a dimenticare. Sono tre anni che i ricordi mi tornano alla mente, e ciascun ricordo è accompagnato da un dolore fisico. Ma ora che sto imparando ad affrontare i ricordi mi sento meglio. Grazie ancora per questi articoli così equilibrati”. (Stati Uniti) Questi articoli basati sulle Scritture hanno aiutato questa vittima, e molte altre, a rallegrarsi di nuovo dei provvedimenti spirituali di Geova. — Filippesi 4:4-9.

“Sono anni che leggo Svegliatevi!”, scrive una donna, “ma nessun articolo mi ha commossa più della serie intitolata ‘Abusi subiti nell’infanzia: Si può guarire’. L’argomento è delicato, ma l’avete trattato con tatto e benignità. Avendo io stessa subìto di questi abusi, sono stata aiutata e confortata immensamente. Terrò questa rivista da parte così da poterla rileggere spesso. Davvero non so come ringraziarvi per il tempo e lo sforzo che vi sarà costata, nonché per la comprensione e soprattutto l’amore che avete mostrato a chi soffre in silenzio”. — Stati Uniti.

Affrontare la realtà

Per le vittime che non riescono a dimenticare il male che è stato fatto loro si è dimostrato molto utile poter parlare con un anziano comprensivo, affrontare il problema in maniera realistica, vedere come Geova considera la cosa e trattare l’argomento in maniera scritturale, così da permettere che avvenga la guarigione in virtù del riscatto di Gesù. A questo proposito, una donna dichiara:

“Non so dirvi quanto sono stati tempestivi gli articoli. Ero meravigliata per quanto erano accurati. Soffro di depressione e bulimia da vent’anni, e ho cercato aiuto e soluzioni dappertutto: psichiatri, psicologi, medici, terapie di gruppo, cliniche per scendere di peso: per me sono stati tutti vicoli ciechi.

“Ora sto meglio grazie a informazioni come quelle pubblicate nel numero dell’8 ottobre, informazioni di cui ho disperato bisogno. Non so spiegarvi la disperazione che provo a volte, al punto che la morte sembrerebbe un sollievo. Ora però capisco che non è stata mia la colpa di quello che mi è successo da bambina, e che Dio non mi considera impura. Sono stata una vittima. Grazie a informazioni come queste vedo che Geova ha cura di me, che posso fidarmi di lui. A 33 anni sento che lo spirito di Geova comincia a spezzare le catene della mia prigionia. Grazie perché ci amate tanto da aver fatto lo sforzo di creare una gemma meravigliosa come questo numero di Svegliatevi! Vi prego di continuare a pubblicare articoli come questi e di altro genere, perché sono essenziali per la nostra spiritualità”.

La seguente lettera, scritta da un lettore, riassume i sentimenti di molti. Quest’uomo, che soffriva da più di 50 anni a motivo degli abusi subiti da bambino, dice: “L’amorevole cura che Geova manifesta attraverso la sua organizzazione terrena non finisce mai di stupirci e di infondere in noi una sempre maggiore devozione e fiducia in lui. Dopo aver studiato con attenzione le informazioni di Svegliatevi! dell’8 ottobre 1991 sugli abusi all’infanzia ho pianto dalla gioia e ho cominciato a cantare un cantico dopo l’altro a Geova, il nostro rifugio, la nostra roccia e fortezza. Continuate a stampare questi articoli, fratelli. Geova vi sta usando in modi che non potreste mai immaginare”.

Dai sorveglianti

È interessante questa lettera scritta da un sorvegliante viaggiante che sovrintende all’attività di diverse congregazioni dei testimoni di Geova:

“Grazie per Svegliatevi! dell’8 ottobre, dal tema: ‘Abusi subiti nell’infanzia: Si può guarire’. Sono state presentate eccellenti informazioni di cui abbiamo vero bisogno. Gli articoli erano molto accurati. Ho riscontrato più volte che le vittime di questi abusi fanno molta fatica a vedere Geova come un Padre amorevole. Quando noto questa difficoltà chiedo loro, con discrezione, se da piccoli hanno subìto violenze. Nella stragrande maggioranza dei casi la risposta è sì! Ogni volta che una persona capisce il legame che c’è fra la violenza subita e il fatto che ora si sente turbata e depressa comincia a star meglio”.

Questo breve commento di un altro lettore riassume il pensiero di molti anziani: “La rivista dell’8 ottobre sugli abusi all’infanzia era ottima e necessaria. In qualità di anziani di congregazione abbiamo bisogno di capire il più possibile questi problemi così da mostrare l’interesse e la pazienza di cui le vittime hanno bisogno. Man mano che questo sistema peggiora, questo tipo di problemi diventa sempre più diffuso. Grazie ancora per il vostro aiuto”.

È stato molto incoraggiante ricevere lettere come queste. Comprendendo appieno che ‘non è stata colpa loro’, e grazie al potere trasformatore della Parola di Dio, queste persone che hanno subìto violenza nell’infanzia riescono ad affrontare i brutti ricordi. Si rallegrano della loro speranza, certe che nel nuovo mondo di Dio “le cose precedenti non saranno ricordate, né saliranno in cuore”. (Isaia 65:17; Romani 12:12) Fin d’ora, grazie al potere sanatore del sangue di Gesù, godono di una condizione pura presso Dio. (Ebrei 9:14) E hanno bisogno di rivolgersi agli anziani per avere aiuto. Questi anziani possono agire come “un luogo per riparare dal vento” nei confronti di quelli che sono nel bisogno, parlando in maniera consolante e pregando con loro. (Isaia 32:2; 1 Tessalonicesi 5:14; Giacomo 5:14, 15) In questo modo le vittime degli abusi possono essere aiutate ad andare avanti e a provare gioia in tutte le attività della congregazione cristiana.

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