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  • g95 8/2 pp. 18-19
  • Quando il celibato è un dono

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  • Quando il celibato è un dono
  • Svegliatevi! 1995
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Un ostacolo che impedisce di essere felici?
  • Ciascuno ha il suo dono
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Altro
Svegliatevi! 1995
g95 8/2 pp. 18-19

Il punto di vista biblico

Quando il celibato è un dono

‘MI SENTO sola’, dice una cristiana che è vedova da diversi anni. ‘Spero di trovare un marito. Darsi da fare aiuta. Avere amici aiuta. Ma io mi voglio sposare’.

Se desiderate sinceramente sposarvi ma non siete riusciti a trovare un coniuge, è difficile che il celibato vi sembri un dono: forse vi sembra piuttosto di essere stati condannati ad essere prigionieri di sentimenti negativi che vi lasciano esausti e depressi. Oppure, se avete già famiglia ma non avete un coniuge, la responsabilità di provvedere ai bisogni dei figli potrebbe ricadere tutta sulle vostre spalle.

Pertanto, può darsi che non consideriate la vostra condizione di non sposati come un dono. Ma c’è chi attribuisce grande valore al celibato e sceglie di vivere da solo. Perciò, il celibato è un dono? E se lo è, in quale caso e perché? Cosa dice la Bibbia?

Un ostacolo che impedisce di essere felici?

Il matrimonio può essere fonte di grande piacere. (Proverbi 5:18, 19) Alcuni “sono convinti che la sola strada per realizzarsi ed essere felici è quella che conduce all’altare”, osserva il Los Angeles Times. Un certificato di matrimonio è l’unico passaporto per la felicità?

Secondo il Los Angeles Times un’esperta di igiene mentale, Ruth Luban, avrebbe detto: “Per le donne [e gli uomini] sarà una sorpresa scoprire quanta soddisfazione possono provare se smettono di tenere la loro vita in sospeso nella speranza che un uomo [o una donna] li liberi dalla condizione di single”. Sì, il celibato non è un ostacolo che impedisce di avere una vita felice e soddisfacente. Molti divorziati diranno che il matrimonio non è automaticamente la strada che porta alla felicità. La vera felicità è il risultato di una buona relazione con Dio. Il cristiano può quindi essere felice sia da celibe che da sposato. — Salmo 84:12; 119:1, 2.

Oltre a menzionare tutti gli intoppi che ci si crea da soli, Marie Edwards ed Eleanor Hoover, nel loro libro The Challenge of Being Single (La sfida di essere single), indicano un altro potenziale ostacolo al raggiungimento della felicità: le pressioni degli altri. Dicono che “si parte dall’idea che se non siete sposati soffrite di qualche grave e oscuro problema emotivo. . . . Senz’altro c’è qualcosa che non va in voi”.

Anche amici benintenzionati possono inconsapevolmente fare pressioni su chi non è sposato chiedendo di continuo: ‘Quand’è che ti sposi?’, o: ‘Come mai un bell’uomo come te non ha ancora trovato moglie?’ Anche se commenti del genere forse vengono fatti per scherzo, possono far male come “i colpi di una spada”, ferendo i sentimenti o mettendo in imbarazzo. — Proverbi 12:18.

Ciascuno ha il suo dono

L’apostolo Paolo non era sposato quando viaggiava come missionario. Era forse contrario al matrimonio? Niente affatto. L’apostolo Paolo non era sposato perché aveva scelto di rimanere in tale condizione “per amore della buona notizia”. — 1 Corinti 7:7; 9:23.

Paolo aveva la forza di rimanere senza sposarsi, tuttavia riconosceva che non tutti possono essere come lui. Disse: “Ciascuno ha il proprio dono da Dio, uno in un modo, uno in un altro”. — 1 Corinti 7:7.

Il celibato può diventare la strada che conduce alla felicità, anche se forse non è quella su cui intendevate incamminarvi. Di sicuro il matrimonio è uno dei molti doni che provengono da Geova. Ma la Bibbia indica che anche il celibato può essere un “dono”, a patto che possiate ‘farvi posto’. (Matteo 19:11, 12; 1 Corinti 7:36-39) Quali sono, dunque, alcuni vantaggi del non essere sposati?

Paolo disse che chi è sposato si preoccupa di avere l’“approvazione” del coniuge, mentre chi non è sposato “è ansioso delle cose del Signore”. Questo sottolinea uno dei più grandi vantaggi del non essere sposati: la possibilità di servire Geova “senza distrazione”. — 1 Corinti 7:32-35.

La Bibbia non dice che chi non è sposato non ha mai nessuna distrazione. Tuttavia, chi vive da solo in genere ha meno distrazioni di chi ha una famiglia sulle spalle, in quanto non deve tener conto di altri quando prende una decisione. Ad esempio, quando Dio comandò ad Abraamo di lasciare Haran e di trasferirsi nel paese di Canaan, la Bibbia dice: “Abramo prese dunque Sarai sua moglie e Lot figlio di suo fratello e tutti i beni che avevano accumulato e le anime che avevano acquistato ad Haran, e uscirono”. (Genesi 12:5) Anche se la sua situazione familiare non gli impedì di trasferirsi, senza dubbio Abraamo ci mise un bel po’ a organizzare la famiglia per tale missione.

Ora paragonate lo spostamento di Abraamo con quello dell’apostolo Paolo. Mentre Paolo e Sila predicavano la buona notizia nella città di Tessalonica si raccolse una folla inferocita contro di loro. Quella stessa notte i fratelli mandarono immediatamente sia Paolo che Sila a Berea. In un’altra occasione, mentre era a Troas, Paolo ricevette una visione in cui gli veniva detto: “Passa in Macedonia e aiutaci”. Appena ebbe visto la visione Paolo partì per la Macedonia. È chiaro che non avendo una moglie poteva avere una grande libertà di movimento in tempi brevi, cosa che sarebbe stata più difficile con una famiglia. — Atti 16:8-10; 17:1-15.

Un altro vantaggio di chi non è sposato è una maggiore libertà di scelta. Quando si vive da soli in genere è più facile decidere dove vivere, cosa e quando mangiare, o anche a che ora andare a letto. Questa libertà include anche le attività spirituali. Si ha più tempo per dedicarsi allo studio personale della Parola di Dio, per partecipare al ministero pubblico e per cogliere le occasioni per essere d’aiuto agli altri.

Pertanto, che non siate sposati a motivo di una scelta o delle circostanze, siate decisi a usare saggiamente il tempo a vostra disposizione. Avrete una vita più felice se userete il vostro celibato per aiutare altri. (Atti 20:35) Se desiderate sposarvi, non imprigionatevi in una rete di sentimenti negativi né vivete la vostra vita come se foste incompleti perché non è ancora arrivata la persona dei vostri sogni. Tenetevi occupati nel servizio di Dio e, come disse Paolo, potrete riscontrare che il celibato può essere un dono.

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