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Svegliatevi! 1996
g96 22/7 pp. 22-24

Fiori spirituali nella via dei saloon

IN EPOCHE lontane l’attività vulcanica fuse rame, argento e oro nelle profondità della terra. La pressione dei gas spinse questi minerali su per le fessure e li depositò in quelle che ora si chiamano le Mule Mountains dell’Arizona meridionale (USA). Nel 1877 Jack Dunn, un esploratore dell’esercito in servizio nel vicino Fort Huachuca, era in cerca di acqua e scoprì le tracce di questo immenso giacimento minerario. Egli sovvenzionò un cercatore d’oro, George Warren, perché sfruttasse la concessione.

George Warren ottenne molte concessioni, ma disonestamente tenne all’oscuro il socio, Jack Dunn. Con quelle concessioni Warren sarebbe potuto diventare ricchissimo, ma sotto l’effetto del troppo whisky, scommise stoltamente quello che aveva scoperto affermando di poter superare nella corsa un cavallo. Naturalmente perse tutto. Le concessioni alla fine diventarono un’importante miniera, la Queen Mine. In anni di operazioni minerarie su vasta scala dalle Mule Mountains si estrassero quasi quattro milioni di tonnellate di rame e incalcolabili quantità di oro e argento, prima della chiusura delle miniere nel 1975.

Per scavare la dura roccia ci vogliono minatori duri come la roccia. Questi vennero da Inghilterra, Germania, Irlanda, Italia e Serbia. A motivo dei programmi di incentivazione offerti dalla maggior parte delle miniere, i minatori erano anche forti lavoratori. Essendo lontani migliaia di chilometri dalla famiglia, diventarono anche forti bevitori; perciò un intraprendente birraio tedesco costruì una fabbrica di birra vicino alle miniere. La birra richiede poca lavorazione. Molti preferiscono che sia servita fresca, in un’atmosfera amichevole e con qualche trattenimento. Quindi in una strada vicina alla birreria sorsero moltissimi saloon che si riempirono di minatori, forti lavoratori e forti bevitori. Il trattenimento non mancava: alcool insieme a prostituzione e gioco d’azzardo, una miscela non meno esplosiva della dinamite. Questa via divenne nota come Brewery Gulch (Gola della birreria) e si fece la reputazione di essere più pericolosa della malfamata cittadina di Tombstone, distante solo 40 chilometri.

Infine quasi tutti i minatori si sposarono e si costruirono una casa in cui allevare la famiglia. I minatori provenienti dall’Inghilterra costruirono case adatte a minatori inglesi del XIX secolo; quelli provenienti dalla Serbia, case di stile serbo; quelli provenienti dalla Germania, case di stile tedesco, e altrettanto fecero italiani e irlandesi. La città originale, la vecchia Bisbee, era stata costruita in un ripido canyon, perciò le case sorsero lungo i pendii, ovunque si potesse scavare un pezzetto di terreno roccioso. Questa singolare collezione di alloggi finì per accogliere più di 20.000 persone, quasi tutti minatori e le loro famiglie, e ora attira turisti di tutto il mondo. Bisbee prese nome da un uomo che investì molto denaro nelle miniere, ma non mise mai piede nella città che porta il suo nome.

Man mano che la città cresceva, si moltiplicavano anche i saloon della Brewery Gulch. In un certo periodo in due isolati ce n’erano oltre 30, e più avanti prosperava anche un vasto quartiere a luci rosse.

Verso il 1950 alcune famiglie di Testimoni si trasferirono a Bisbee. Grazie alla loro predicazione si formò una congregazione di testimoni di Geova, che nel 1957 contava 12 proclamatori. Occorreva un locale in cui radunarsi, perciò ne affittarono uno a un prezzo accessibile, che dava sulla Brewery Gulch, di fronte al saloon Sant’Elmo. Ebbero pochi problemi con i frequentatori dei locali immorali che li circondavano. Ogni tanto un ubriaco faceva una capatina durante l’adunanza serale, ma si limitava a starsene seduto in fondo e ascoltare: qualcuno faceva persino una contribuzione prima di andarsene.

In seguito la congregazione acquistò un terreno per costruire una Sala del Regno a 11 chilometri dalla Brewery Gulch e dalla sua atmosfera immorale. La sala fu costruita e dedicata nel 1958. L’edificio è stato riparato e ampliato tre volte e serve ancora bene la congregazione.

Quando nel 1975 le miniere chiusero, la città quasi chiuse insieme a loro. I minatori e le loro famiglie si trasferirono in città in cui c’erano ancora miniere in funzione. Quelli che rimasero erano quasi tutti minatori in pensione e le loro famiglie.

Ora la famosa Brewery Gulch non è altro che un’attrazione turistica. Un solo saloon è aperto e la fabbrica di birra attualmente ospita un ristorante a gestione familiare. Il quartiere a luci rosse è stato abbattuto, ma se ne possono vedere le tracce nei recinti intorno ad alcune case della zona, fatti di reti e telai di letti arrugginiti. La Brewery Gulch un tempo profondamente immorale adesso è solo una stranezza che attira i curiosi.

La congregazione ha attualmente 48 proclamatori ed è in crescita. Predicare di casa in casa è molto interessante. I Testimoni trovano minatori in pensione originari di Inghilterra, Germania, Irlanda, Italia e Serbia e anche molti artisti, alcuni dei quali espongono le loro opere davanti a casa.

Parte della crescita è dovuta al fatto che una donna che un tempo frequentava l’unico turbolento saloon rimasto nella Brewery Gulch, il Sant’Elmo, ora non lo frequenta più. Si chiama Julie. Julie non solo ci andava, ma era uno dei clienti più scalmanati. Partecipava a tutte le varie forme di trattenimento immorale offerte, come pure alle frequenti risse, a volte con uomini. Julie fu attratta dal messaggio dei testimoni di Geova per la straordinaria differenza che notò nelle persone che vennero alla sua porta. Dovette fare enormi cambiamenti, e ciò richiese parecchi anni, ma ora è un’attiva Testimone battezzata. Anche il marito e i tre figli assistono alle adunanze regolarmente e fanno progressi.

Bisbee diventò una città grazie al tesoro depositato nel suo sottosuolo in epoche lontane. Gli uomini non cercano più questi tesori, ma molti cercano il vero tesoro, la conoscenza del vero Dio, Geova, e del suo Regno. L’atmosfera intorno alla vecchia Sala del Regno sulla Brewery Gulch era quella di grave degrado morale, ma in quella sala si coltivarono fiori spirituali. Dei 12 proclamatori originali che si radunavano nella vecchia sala, sette erano pionieri regolari. C’erano anche sette bambini. Sembra che la positiva atmosfera spirituale di cui godeva nella sala quello zelante gruppetto sia stata più forte dell’immorale atmosfera esterna.

Sei di quei bambini intrapresero qualche forma di servizio a tempo pieno come ministri dei testimoni di Geova. John Griffin ha frequentato la Scuola missionaria di Galaad (Watchtower Bible School of Gilead). Anche se non svolge più il servizio missionario, serve sempre Geova come anziano nel paese in cui è stato mandato, la Costa Rica. Sua sorella, Carolyn (ora Jasso), è pioniera regolare a Sierra Vista, in Arizona. Anche Nancy Pugh è andata a Galaad, ha servito come missionaria in Cile, ed è rimasta lì, pur non essendo più missionaria. Suo fratello Peter ha iniziato il servizio di pioniere ed è andato in Spagna dove c’era più bisogno. Susan e Bethany Smith hanno svolto il servizio di pioniere regolare a Bisbee per un totale di 50 anni e servono ancora lì.

La Parola di Dio davvero “esercita potenza”, al punto di far crescere fiori spirituali nella via dei saloon. (Ebrei 4:12) — Da un collaboratore.

[Immagine a pagina 23]

La Sala del Regno un tempo si trovava al piano superiore di questo edificio

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