Domande dai lettori
◆ Riguardo al mangiare la carne degli animali dopo Harmaghedon, non sarebbe questo determinato dal patto eterno che Geova fece con Noè dopo il diluvio, piuttosto che dalle disposizioni stabilite in Eden per Adamo? — C. N., Stati Uniti.
Se l’uomo mangerà carne dopo Harmaghedon, si applicheranno i termini del patto noetico. Le sue regole sull’uso del sangue di animali uccisi per nutrimento dureranno tanto quanto durerà la pratica di mangiare carne. Considerando una domanda riportata in questa rubrica, La Torre di Guardia del 1º febbraio 1952 disse circa gli animali nel nuovo mondo: “Si ritiene che gli uomini non li uccideranno per alimento”. La dichiarazione non è dogmatica, e seguita dimostrando che è ragionevole attendersi che il proposito originale di Geova relativo alla provvisione del cibo, come fu espresso nell’Eden prima della caduta dell’uomo, sarà definitivamente adempito nel nuovo mondo. — Gen. 1:29, 30.
Il patto fermato con Noè che consentiva cibo animale non ebbe altro scopo che quello di fornire un cibo supplementare, altamente concentrato, per il genere umano in decadenza. Questa provvisione diede modo di fare sacrifici dopo il diluvio dei quali i sacrificatori potevano mangiare parte della carne, come l’agnello pasquale e altri sacrifici in Israele. Diede anche motivo a Gesù di parlare dei suoi seguaci come se mangiassero la sua carne e bevessero il suo sangue, per avere la vita in se stessi. Ma tale provvedimento non fu fatto per la perfetta coppia umana nel principio, e non ci sarebbe nessuna ragione per il genere umano elevato alla perfezione di includere la carne animale nella sua dieta. Quanto tempo dopo Harmaghedon una eventuale eliminazione della carne dalla dieta dell’uomo possa aver luogo non si può dire.