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  • Il vizio del tabacco — è conciliabile col cristianesimo?

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  • Il vizio del tabacco — è conciliabile col cristianesimo?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
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  • IN CONTRASTO COL PRIMO COMANDAMENTO
  • INCONCILIABILE CON L’AMORE DEL PROSSIMO
  • NESSUNA RAGIONE PER L’USO DEL TABACCO
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 15/1 pp. 56-60

Il vizio del tabacco — è conciliabile col cristianesimo?

“Poiché dunque noi abbiamo queste promesse, diletti, purifichiamoci d’ogni contaminazione di carne e di spirito, perfezionando la santità nel timore di Dio”. — 2 Corinzi 7:1, NW.

ERA il 18 luglio 1953, il giorno prima dell’inizio dell’Assemblea Internazionale della Società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova da tenersi nello Yankee Stadium della città di New York. Fra gli ansiosi e curiosi spettatori che si trovavano sul campo del congresso fuori dello stadio si vedeva un giovane che fumava una sigaretta. Sebbene ci fossero altri che fumavano, tuttavia questo giovane in particolare suscitò la nostra attenzione. Perché? Per il fatto che portava un distintivo facendosi riconoscere come testimone di Geova. Tirandolo in una conversazione venimmo a sapere che abitava nelle vicinanze dello stadio e che soltanto da poco tempo si era interessato dell’opera dei testimoni di Geova e che l’argomento del fumare non era stato mai trattato dal testimone che teneva lo studio biblico in casa sua.

Perché i testimoni di Geova si oppongono all’uso del tabacco? Proibiscono forse le Scritture in modo assoluto e con specifiche parole il fumare? No, non fanno questo. Però, dall’intera sostanza delle Scritture risulta che l’uso del tabacco non si addice al vero cristiano.

Cristo Gesù descrisse in poche parole il vero cristianesimo quando disse: “Tu devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutta la forza tua”, e “devi amare il tuo prossimo come te stesso”. (Mar. 12:30, 31, NW) L’uso del tabacco non può essere conciliato con l’osservanza di questi due grandi comandamenti, e questo per almeno dieci diverse ragioni.

IN CONTRASTO COL PRIMO COMANDAMENTO

Amare Geova con tutta la nostra forza significa dedicare al servizio di Dio il meglio possibile che i nostri corpi possono dare. Ma non possiamo fare questo se ci mettiamo a compiere atti che recano danno al nostro corpo, non è vero? E l’uso del tabacco nuoce. Scienziati, che lavoravano in quattro dei centri di ricerche più rispettati degli Stati Uniti, si riunirono recentemente per annunciare pubblicamente che la colpa della crescita del cancro ai polmoni e di certe malattie di cuore dev’essere attribuita indubbiamente all’aumento delle sigarette fumate. E un medico e scrittore, che per dieci anni è stato il consigliere scientifico di una delle più grandi case di tabacco, ammonisce che il tabacco contiene trenta diverse sostanze come nicotina, arsenico, alcool ed ammoniaca. Egli disse che “il tabacco contiene la più bella collezione di veleni che si possa mai trovare in un piccolo pacchetto”.

I cristiani hanno molto importante lavoro da compiere e hanno bisogno di tutta la forza che i loro corpi possano fornire. Se il riguardo dovuto al nostro corpo è sufficiente per scoraggiare dall’uso del tabacco, certamente il riguardo dovuto al servizio di Dio è maggior motivo per non usarlo. Non si può conciliare l’uso del tabacco con il comandamento di amare Dio con tutta la nostra forza.

Amare Geova con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima, e con tutta la forza significa anche adorarlo con corpo puro. Geova e tutto ciò che ha relazione con lui, la sua Parola e la sua organizzazione, sono puliti, puri e retti. Il tabacco insudicia il corpo, il fiato, gli abiti e la casa. Le Scritture ci ammoniscono di non toccare e di non aver nulla a che fare con ciò che è impuro, e questo si riferisce sia all’impurità letterale che a quella figurativa: “Poiché dunque noi abbiamo queste promesse, diletti, purifichiamoci d’ogni contaminazione di carne e di spirito, perfezionando la santità nel timore di Dio”. “Ogni contaminazione di carne” comprende la contaminazione del tabacco. Inoltre, siamo consigliati di evitare “l’impurità d’ogni specie” e di ‘mettere da parte ogni sozzura’. — 2 Cor. 7:1; Efes. 5:3; Giac. 1:21; 2 Cor. 6:17; Col. 3:5-9, NW.

I nostri corpi sono vasi per lo spirito santo di Dio, vasi di terra che contengono il tesoro del ministero, e quindi devono essere mantenuti puri. Corpi, abiti e case macchiati e insozzati di tabacco non si addicono ai cristiani. — 2 Cor. 4:7.

Inoltre, amare Geova con tutta l’anima significa anche amarlo con tutti i mezzi a nostra disposizione, il nostro denaro compreso. Dato che il tabacco non è essenziale al nostro benessere, anzi reca danno alla nostra salute, non c’è nessuna scusa per dover sciupare così il nostro denaro. Se si fuma un pacchetto di sigarette al giorno, dopo un anno sarà stata spesa per tabacco una somma di circa cento dollari o più di sessantamila lire. Molte persone fumano più di un pacchetto al giorno. Quanto sarebbe meglio usare quel denaro per aiutare a divulgare la verità del regno di Dio in altri Paesi oppure per sostenere la testimonianza del Regno nel nostro territorio locale. Oppure, il denaro che viene così risparmiato potrebbe essere usato per finanziare il nostro viaggio ad un’assemblea internazionale dei testimoni di Geova, o per provvedere sano divertimento e ricreazione a noi e le nostre famiglie. Veramente, il vizio del tabacco rappresenta uno sciupio di denaro che non si può conciliare col vero cristianesimo.

Oltre a ciò, amare Geova con tutta l’anima significa che dobbiamo fare la sua volontà, sottomettendoci unicamente a lui. Le Scritture dimostrano che, poiché siamo stati riscattati mediante il sangue di Cristo e poiché ci siamo dedicati a fare la volontà di Dio, noi siamo suoi schiavi e quindi non possiamo essere schiavi degli uomini o di qualche vizio. (1 Cor. 6:20; 7:23) Dobbiamo agire come uomini liberi eppure non usare la nostra libertà come un manto per cattiveria morale. — 1 Piet. 2:16.

Pertanto, è un fatto ben noto che il tabacco è un narcotico, quello più estesamente usato di tutti i narcotici. I narcotici sono stupefacenti che inducono il consumatore a diventarne schiavo. Molte persone ammettono che il solo motivo per cui continuano a fumare tabacco è perché non possono smettere. Mentre alcuni si vantano di poter smettere se vogliono, è più che probabile che tale vanteria sia una semplice giustificazione perché non vogliono ammettere che sono schiavi del vizio del tabacco. Noi siamo schiavi di quello a cui ubbidiamo, e la schiavitù del vizio del tabacco non è conciliabile col cristianesimo, che è libero.

Se amiamo Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza, dobbiamo anche evitare qualunque cosa contaminata dal suo nemico, Satana il Diavolo. Agl’Israeliti fu rigorosamente proibito di aver a che fare col demonismo pagano in qualsiasi forma, e la legge per i cristiani non è meno rigorosa. (1 Cor. 10:19-24) I fatti storici dimostrano che gli Indiani americani usarono il tabacco principalmente in relazione con le “più solenni e più significative cerimonie di tribù”, le quali furono, certamente, contaminate di demonismo pagano. Questo uso originale del tabacco è un altro motivo perché il suo uso oggi non è conciliabile col cristianesimo.

INCONCILIABILE CON L’AMORE DEL PROSSIMO

Il vero cristianesimo, come fu insegnato da Cristo Gesù, non solo esige che amiamo Geova Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza, ma anche significa che dobbiamo amare il nostro prossimo come noi stessi. — Mar. 12:31.

Date le molte dannose sostanze che il fumo di tabacco contiene, amiamo noi il nostro prossimo come noi stessi, facciamo noi agli altri quello che vorremmo facessero a noi, quando contaminiamo l’aria che respirano col fumo di tabacco, malgrado che molti non fumino e trovino il fumo del tabacco molto sgradevole? No, di certo! Potremmo anche soffiar via da noi il nostro fumo e così diminuire il danno recato a noi stessi non aspirando il fumo, ma quale effetto avrà su altre persone? E tutto questo è inescusabile specialmente quando è fatto nelle case, nei luoghi di lavoro o nelle vetture pubbliche durante il cattivo tempo. Sicuramente tale mancanza di considerazione è inconciliabile con l’amore del prossimo insegnato dal cristianesimo.

Amare il nostro prossimo come noi stessi esige inoltre che diamo un buon esempio. Come non vorremmo che altri ci facessero inciampare o ci conducessero per strade sbagliate, così dovremmo essere attenti a non far inciampare altri né guidarli scorrettamente. Paolo avrebbe anche rifiutato di mangiare certa carne se tale atto avesse fatto inciampare qualcuno. Pertanto seguiamo noi il consiglio che diede a Timoteo: “Sii modello dei fedeli in parola, in condotta, in amore, in fede, in castità”. (1 Tim. 4:12, Co; 1 Cor. 8:13) È la mancanza di considerazione per il benessere spirituale del nostro prossimo o conservo cristiano conciliabile col cristianesimo?

C’è un’altra ragione: la società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova ha guadagnato la stima di essere un’organizzazione pulita, ed è riconosciuta come società di ministri. Come ministri dovremmo essere molto gelosi del nostro potere di avere buona influenza su altri. Molti che sono “consci del loro bisogno spirituale”, che hanno “fame e sete di giustizia”, potrebbero essere influenzati a non accettare il nostro aiuto se vedono che usiamo tabacco. Noi siamo uno “spettacolo teatrale al mondo”, dobbiamo seguire l’esempio di Gesù Cristo, siamo ambasciatori nelle sue veci. (Matt. 5:3, 6; 1 Cor. 4:9; 1 Piet. 2:21; 2 Cor. 5:20, NW) Potremmo mai immaginarci Cristo Gesù nell’atto di fumare? Se non lo possiamo, dobbiamo ammettere che fumare tabacco è inconciliabile col cristianesimo.

Infine esiste la speranza della vita eterna nel giusto nuovo mondo di Geova. In quel nuovo mondo gli uomini non useranno narcotici, perché non esisterà allora nessun dolore né cordoglio né morte. Sarà un mondo pulito e i suoi abitanti saranno puliti. Saremo noi in grado di godere quel nuovo mondo se vi entriamo come schiavi del vizio del tabacco? Questa speranza di un pulito nuovo mondo dovrebbe aiutarci ad essere puliti sin da ora, e infatti non dobbiamo vivere ora secondo le norme e i princìpi che avranno vigore in quel tempo? Fumare tabacco oggi e nello stesso tempo estendere ad altri come cosa desiderabile la speranza di un bello e pulito nuovo mondo in cui non si fumerà non è consistente, non vi pare?

NESSUNA RAGIONE PER L’USO DEL TABACCO

Alcuni sostengono che poiché la Bibbia non vieta con parole specifiche l’uso del tabacco non esista nessuna obiezione al suo uso. Però, tali persone trascurano il fatto storico che prima che fosse scoperto l’Emisfero Occidentale l’uso del tabacco era limitato agli Indiani che abitavano in quell’Emisfero; quindi non era il caso di menzionare o proibire il tabacco fra i servitori di Geova.

Inoltre, alcuni pretendono che sia inconsistente essere così rigidi in quanto al tabacco eppure permettere l’uso delle bevande alcooliche, come fanno i testimoni di Geova. Però, si noti bene che la Bibbia ci dice che Geova Dio provvide il vino per rallegrare il cuore dell’uomo, e Paolo ordinò a Timoteo di prendere un po’ di vino per il suo stomaco. Questo era vino fermentato, perché senza i mezzi moderni che abbiamo per preservarlo il succo d’uva non poteva stare senza fermentare. Ma se voi non ne avete bisogno non c’è necessità di farne uso. (Sal. 104:15; 1 Tim. 5:23) Naturalmente, non è giusto bere troppo, come non è giusto mangiare troppo, e per questo motivo la Bibbia condanna sia la ghiottoneria che l’ubriachezza. Certamente i ministri cristiani nei Paesi come Francia, Germania e Italia che bevono vino o birra regolarmente durante il pasto non recano nessun vituperio su Geova, né recano danno ai loro corpi seguendo l’abitudine del popolo. L’uso moderato del vino e di simili bevande è conciliabile col cristianesimo, col comandamento di amare Geova Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza e col comandamento di amare il prossimo come noi stessi. Ma non dimenticate, moderazione; mai ubriacarsi!

Ma il tabacco non è cibo; è un stupefacente, un narcotico. Quando si prende per la prima volta di solito produce malessere, indicando che il corpo si ribella a tale veleno. Il vizio del tabacco reca danno alla salute, è sporco, è uno sciupio di denaro, conduce alla schiavitù; la sua origine è associata con l’adorazione dei demoni, e tutto questo è inconciliabile col nostro desiderio di amare Geova con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza. E dato che contamina l’aria che altri devono respirare e dà loro un cattivo esempio e una cattiva impressione della società del Nuovo Mondo, il suo uso indica mancanza di amor del prossimo. Il fatto che quelli che fumano hanno la tendenza di restare indifferenti ai diritti di altre persone è indicato dal numero di incendi causati da incauti fumatori: quasi il 15 per cento, o approssimativamente 100.000 incendi all’anno sono provocati da negligenti fumatori solo negli Stati Uniti. Nel nuovo mondo di Geova fumare tabacco non sarà permesso.

Alcuni fumano a causa di tensione mentale, nervosismo o irrequietudine. Però, essi dovrebbero cercare di trovare la causa della loro condizione invece di prendere una dannosa droga per mitigarne i sintomi. Un esame della propria persona potrebbe rivelare che la causa è l’avidità, la rivalità o l’ambizione; o potrebbe essere una mente volubile; oppure il pungiglione di una coscienza colpevole. In tali casi il rimedio è “la pietà con animo contento del proprio stato”. — 1 Tim. 6:6.

Diecine di migliaia di ministri cristiani di Geova avevano una volta il vizio del tabacco, ma, trovandolo inconciliabile col cristianesimo, decisero di smettere. Tutti quelli che considerano seriamente il fatto d’essere cristiani vorranno eliminare questo vizio se ne sono contaminati. Si può smettere di fumare se si è determinati. È importante essere pienamente convinti che fumare tabacco dispiace a Geova Dio, mostra mancanza di amor del prossimo e non fa bene alla persona che fuma, sia fisicamente, mentalmente o moralmente. A proposito, finché la persona non avrà vinto il vizio, mostri amore del prossimo tenendo il suo vizio per se stessa, e non esibendo la sua follia. (Prov. 13:16) Come l’apostolo Paolo disse appropriatamente: “Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica”. In questo è compresa la forza di vincere il vizio del tabacco. — Filip. 4:13.

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