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  • Dobbiamo dare a Dio la colpa?
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
w59 15/10 pp. 611-613

Dobbiamo dare a Dio la colpa?

MOLTI uomini di questo mondo pensano che Dio sia in qualche modo responsabile della triste situazione della famiglia umana. Forse pensano che quando Dio fece il primo uomo sapeva quali sarebbero state le conseguenze e, per questo, il peccato, le sofferenze, le guerre e la morte che affliggono l’umanità vengono per sua volontà. Quando la morte li priva di una persona cara, dicono con rassegnazione: “È la volontà di Dio”. E molte calamità sono definite “atti di Dio”. Ma la Bibbia indica chiaramente che la colpa non è di Dio.

Dopo aver creato la terra e il regno vegetale e animale su di essa, Geova Dio ne abbellì in special modo una parte, Eden, e in questo piacevole ambiente pose Adamo e la sua bella moglie Eva. Erano perfetti, l’ultima delle creazioni terrestri di Dio, le cui opere sono tutte perfette. “Quindi”, dice il racconto ispirato, “Dio vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono”. — Gen. 1:31.

Fu preso ogni provvedimento per soddisfare le necessità dell’uomo. Avendo il suo Padre celeste preso tutti questi amorevoli provvedimenti per lui, fu data all’uomo l’opportunità di apprezzarli ubbidendo spontaneamente. “E Geova Dio diede all’uomo anche questo comando: ‘Di ogni albero del giardino puoi mangiare a volontà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, perché nel giorno in cui ne mangerai sicuramente morrai’”. (Gen. 2:16, 17) Ma Adamo ne mangiò e morì. Non prova questo che l’uomo era imperfetto? Alcuni potrebbero sostenere che chi è perfetto non può sbagliare.

Senza dubbio, il fallimento del razzo Pioneer, che fu lanciato dall’Aviazione degli Stati Uniti l’11 ottobre 1958, da Cape Canaveral, in Florida, e che non riuscì a raggiungere la luna né ad entrare in orbita attorno ad essa, dimostrò che era imperfetto. Quel razzo era stato costruito con lo scopo preciso di raggiungere la luna e tutti i suoi comandi con tale mèta in vista. Il suo fallimento dimostrò che era imperfetto.

Tuttavia, l’uomo non fu fatto come un razzo, con comandi elettronici mediante i quali l’Onnipotente avrebbe potuto muovere e guidare la sua condotta. Non è un automa, che funziona automaticamente ed è privo di sensibilità. L’uomo aveva il dono divino del libero arbitrio. Pertanto, Giosuè poté dire in seguito: “Se è male agli occhi vostri servire Geova, scegliete oggi voi stessi chi volete servire”. (Gios. 24:15) Se l’uomo, dotato del libero arbitrio, fosse stato incapace di scegliere il male, tale capacità di scegliere sarebbe stata incompleta, quindi imperfetta. Perciò, il fatto stesso che l’uomo potesse scegliere sia il bene che il male conferma, non che era imperfetto, ma piuttosto che anche sotto questo aspetto era una creazione perfetta. Il suo peccato derivò dal coltivare cattivi desideri. — Giac. 1:13-15.

Un’altra idea che sorge nella mente di alcuni è che Dio sia responsabile del peccato dell’uomo perché Egli pose nel giardino l’albero della conoscenza del bene e del male, mettendo in tal modo la tentazione davanti all’uomo. Se non ci fosse stato l’albero, non ci sarebbe stato il peccato. Perciò essi pensano che l’albero portò cattive conseguenze e quindi il suo Fattore dev’essere responsabile. Questo ragionamento è sbagliato.

Per esempio, supponete di comprare in una farmacia una medicina e di ricevere queste istruzioni: “Veleno. Solo per uso esterno”. Usata dovutamente, la medicina ha un effetto benefico; ma se qualcuno ignora le chiare istruzioni scritte e inghiotte la medicina, può morire. È colpa del farmacista? Ha forse messo la tentazione davanti al cliente? No di certo!

Né Dio danneggiò l’uomo piantando l’albero della conoscenza del bene e del male. Fu un gesto del tutto buono che diede all’uomo l’opportunità di esercitare il suo libero arbitrio nel modo giusto e quindi imparare ad ubbidire. Considerato dovutamente, avrebbe avuto un effetto benefico; ma quando, spinto dal Diavolo e mosso dal suo cattivo desiderio, ignorò l’esplicito avvertimento che aveva ricevuto secondo cui “nel giorno in cui ne mangerai sicuramente morrai”, l’uomo attirò su di sé la condanna di morte. Quindi la dichiarazione di Deuteronomio 32:5 è proprio verace: “Da parte loro hanno agito male; . . . la colpa è loro”!

Lo stesso si verifica oggi quando le famiglie si dividono a causa del divorzio e della delinquenza. La colpa non è di Dio. La sua volontà è espressa nella Bibbia. Quando viene fatta, le ‘mogli sono soggette ai loro mariti’, i ‘mariti continuano ad amare le loro mogli’, ed insieme allevano i loro figli “nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova”. Per coloro che ascoltano i consigli di Dio, la vita familiare è fonte di ricche benedizioni e di profonda soddisfazione. — Col. 3:18-21; Efes. 6:4.

Né fu per opera di Dio che le cinquantasette nazioni implicate nella seconda guerra mondiale distrussero, secondo i calcoli, 10.000.000 di vite umane. Al contrario, fu violata la Sua dichiarazione sulla santità della vita umana. Lo stesso si verificò per il peccato e per la morte; la colpa non è di Dio. Le scritture illustrano che non fu per l’operato di Dio, ma “per mezzo di un sol uomo [Adamo] il peccato entrò nel mondo e per mezzo del peccato la morte, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché essi ebbero tutti peccato”. — Gen. 9:4-6; Rom. 5:12.

In Eden fu il Diavolo a cominciare la ribellione contro Dio, e l’uomo lo seguì. Ed oggi Satana il Diavolo “sta traviando l’intera terra abitata”, e l’uomo lo segue dando a Dio la colpa di tutte le afflizioni e ignorando la Sua Parola, la Bibbia. — Apoc. 12:9.

L’Onnipotente Dio è l’Autore di “ogni dono buono e ogni regalo perfetto”. Diede amorevolmente al primo uomo un inizio perfetto in una dimora paradisiaca. Quando l’uomo peccò, la bontà di Dio non venne meno. Provvide misericordiosamente che i componenti della famiglia umana non ancora nati avessero l’opportunità di ottenere ciò che Adamo aveva perduto. Mediante il Suo regno, per cui tutti i cristiani pregano, egli farà sì che i malvagi, compreso il Diavolo, responsabili dei guai dell’uomo, siano annientati. “Ma i mansueti stessi possederanno la terra ed essi realmente troveranno la loro squisita delizia nell’abbondanza della pace”. — Giac. 1:17; Sal. 37:9-11.

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