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  • Battesimo: per immersione o per aspersione?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
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  • L’ORIGINE DEL BATTESIMO
  • CIÒ CHE DICONO GLI STORICI
  • I COMMENTI DEI “PADRI DELLA CHIESA”
  • QUANDO AVVENNE IL CAMBIAMENTO
  • CAMBIANDO LA CERIMONIA CAMBIA IL SIGNIFICATO
  • CONSEGUENZE DEL PRENDERLO SUL SERIO
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
w60 1/11 pp. 645-648

Battesimo: per immersione o per aspersione?

Un po’ di storia fa molta luce sull’origine e sul significato di questa importante cerimonia cristiana.

MIGLIAIA di turisti vi passano dinanzi senza pensarci due volte. Non si chiedono mai la ragione del cambiamento o, se se la chiedono, difficilmente trovano risposta alla domanda.

La scena potrebbe verificarsi in quasi ogni chiesa veramente antica, ma prendiamo per esempio quella italiana di Firenze. Migliaia di visitatori attraversano Piazza del Duomo al centro della città, guardano il magnifico edificio di marmo verde e bianco dell’ampiezza di 25 metri. Sanno che è un battistero, ma raramente si chiedono perché ci volesse un edificio così ampio.

Vanno a Pisa, distante circa ottanta chilometri. Nella piazza, dove sorgono la cattedrale e la famosa torre pendente, vi è un altro battistero, dal diametro di 35 metri. Ma i visitatori vi passano davanti pensando di rado al cambiamento che dev’essere avvenuto nei battesimi da che fu stabilito il disegno di questi edifici.

Guardando un battistero simile a Poitier, circa 300 chilometri a sud-ovest di Parigi, divenni veramente curioso di questa differenza. Il suo fonte battesimale ha il diametro di quasi due metri. Più a sud, a Marsiglia, nell’ex Cattedrale di S. Maria Maggiore, il fonte battesimale era di circa due metri e mezzo. Ovunque volgiate lo sguardo, sia al famoso edificio laterano di Roma, alle rovine di Tipasa, settanta chilometri a ovest di Algeri nell’Africa Settentrionale, alle piccole località dell’Italia settentrionale come Albenga, Grado, Parma, Pistoia, Torcello o Volterra, che ad altri luoghi dove sono chiese molto antiche, trovate questi speciali battisteri. Alcuni d’essi hanno ancora i grandi fonti battesimali (che gli Italiani chiamano piscine; la stessa parola che si usa per la vasca dei pesci o per il nuoto!) che son resti dei tempi nei quali il battesimo era molto diverso da come si fa oggi.

Se avete una mente inquisitrice vi chiederete perché fu fatto il cambiamento.

L’ORIGINE DEL BATTESIMO

Benché la Bibbia mostri che il battesimo si faceva prima di Gesù Cristo, il primo battesimo cristiano fu ovviamente il battesimo di Cristo. Giovanni Battista battezzava le persone nel fiume Giordano, nell’anno 29 della nostra èra. Egli battezzava, come narra il fidato storico, “quelli che si pentivano per il perdono dei peccati”. Egli li preparava per la venuta del Messia, il cui sacrificio avrebbe realmente recato il perdono di quei peccati. — Mar. 1:4; Ebr. 9:22.

In ciascuno di questi battesimi si usava una gran quantità d’acqua. Nessuno era sottoposto alla semplice aspersione. Né Gesù fu battezzato mediante infusione (acqua versata sul capo) o aspersione (spruzzamento). Matteo dice: “Gesù uscì subito dall’acqua”. Anche Marco dice che Gesù salì “fuori dell’acqua”. Gesù vi era stato dentro, poiché era stato effettivamente immerso nel fiume Giordano. — Matt. 3:16; Mar. 1:10.

Ci voleva una gran quantità d’acqua per immergere, o tuffare sott’acqua, quelli che si battezzavano. Si legge infatti nelle Sacre Scritture: “Ecco, uno specchio d’acqua; che cosa m’impedisce d’essere battezzato?” Era necessario non solo un piccolo bacino, ma uno “specchio” d’acqua, perché questi battesimi si facevano tutti per immersione. (Giov. 3:22, 23; Atti 8:36) Questo fatto è dimostrato non solo dalla Bibbia, ma anche dagli storici secolari e religiosi, perfino dagli storici delle religioni che non fanno più il battesimo per immersione!

CIÒ CHE DICONO GLI STORICI

Larousse du XXe Siècle, la più nota enciclopedia di Francia, dice: “I primi cristiani ricevettero il battesimo per immersione ovunque si trovasse acqua”.a L’antenato dell’attuale Larousse, il maggiore Grand Dictionnaire Universel du XIXe Siècle, per quasi cent’anni ha detto: “Battesimo per immersione. Battesimo somministrato immergendo il catechista nell’acqua. Nei primi secoli della Chiesa si somministrava il BATTESIMO PER IMMERSIONE”.b Il Dictionaire Encyclopédique Quillet aggiunge: “I più antichi fonti battesimali consistono di una vasca sufficientemente ampia da potervi immergere gli adulti; perché, ai primi giorni della Chiesa il battesimo si faceva per immersione”.c

Le Baptême des Adultes, scritto con approvazione ecclesiastica da Robert Lesage come guida per i nuovi membri, dice a pagina 18: “In realtà il battesimo era somministrato per immersione nei primi secoli della chiesa”.

L’abate cattolico Jules Corblet, onorario canonico di Amiens, funzionario dell’Accademia e direttore della Revue de l’Art Chrétien, scrisse due volumi sul battesimo intitolati Histoire Dogmatique, Liturgique et Archéologique du Sacrement de Baptême. Il suo secondo volume comincia con questo paragrafo:

“L’esempio del nostro Signore battezzato nel Giordano indurrebbe naturalmente a scegliere i fiumi come primi luoghi di battesimo; nulla potrebbe altrove essere più favorevole di questi grandi corsi d’acqua per l’immersione delle folle che si convertivano al cristianesimo. Ma, poiché non vi erano fiumi dappertutto, gli scrittori dei primi secoli [Giustino, Clemente, Vittore I, Tertulliano, ecc.] ebbero cura di osservare che mari, laghi, stagni e sorgenti erano ugualmente indicati per le immersioni battesimali”.

I COMMENTI DEI “PADRI DELLA CHIESA”

Corblet cita antichi padri della Chiesa per provare che nei primi tempi si compiva l’effettiva immersione. Gregorio di Nyssa (331-396 circa) disse dell’acqua: “Noi ci nascondiamo in essa come il Salvatore fu nascosto nella terra”. Cirillo di Gerusalemme (315-386) disse che la persona è completamente circondata dall’acqua. Epifane osservò che le acque bagnavano non soltanto un membro, ma che circondavano e purificavano il corpo intero. Giovanni Crisostomo (345-407) disse: “L’immersione del capo nell’acqua battesimale rappresenta la tomba dell’uomo vecchio, che vi è immerso come in una tomba per venirne fuori a nuova vita alla quale egli è risuscitato”. Gerolamo (340-420 circa) parlò di una triplice immersione del capo, e Agostino (354-430), dice Corblet, parlò della purificazione completa del corpo.

L’Encyclopædia Britannica, in lingua inglese, al Volume 3, pagina 83, cita la descrizione di Cirillo di Gerusalemme d’un battesimo compiuto verso l’anno 340 della nostra èra. La persona da battezzare entra in una stanza interna, si prepara, è condotta alla vasca battesimale ed “è sommersa ad ogni domanda, perciò tre volte”.

Quantunque il battesimo cristiano non sia secondo la Bibbia né per la purificazione del corpo né per la remissione dei peccati, e nonostante che si debba fare una sola volta, queste dichiarazioni mostrano chiaramente che la pratica dell’immersione stabilita da Gesù era ancora seguita centinaia d’anni dopo la sua morte, e che solo da quel tempo in poi è stata cambiata.

L’abate Corblet disse in Des Lieux Consacrés à l’Administration du Baptême, a pagina 13: “Il battistero era stato specialmente costruito per il battesimo degli adulti. Quando, nell’ottavo secolo, divenne generale quello dei piccoli bambini, si abbandonarono un poco alla volta questi monumenti isolati per sostituirli mediante vasche battesimali poste nelle chiese. Dove si continuarono a usare i battisteri, i grandi fonti furono sostituiti da vasche per l’immersione dei bambini”.

Questo cambiamento, e il programma di edifici religiosi dal nono al tredicesimo secolo, fecero distruggere molti bacini usati precedentemente per l’immersione degli adulti. Ma alcuni di essi ancora rimangono, muti, tuttavia eloquenti testimoni di questo cambiamento.

QUANDO AVVENNE IL CAMBIAMENTO

Corblet dice: “La maggioranza dei teologi e dei liturgici ammettono generalmente: 1º, che si fece l’immersione totale dai tempi evangelici fin verso il quattordicesimo secolo; 2º, che dal tredicesimo al quindicesimo secolo, l’immersione parziale del corpo era praticata con l’infusione [versamento] sul capo; 3º, che dal quindicesimo secolo la sola infusione sostituì l’infusione accompagnata dall’immersione”.d Questo storico della Chiesa indica che un concilio ecclesiastico tenuto a Liegi, nel Belgio, indicò nel 1287 che l’immersione era ancora la sola forma di battesimo praticatavi. “San Tommaso [1225-1274] parlò di [aspersione] come di una pratica fuori dell’ordinario e disse che il ministro avrebbe peccato gravemente battezzando in modo diverso dall’immersione, perché non avrebbe osservato la cerimonia della Chiesa Latina”.e

Nel 1526 un’assemblea ecclesiastica a Chartres, in Francia, lasciò ai sacerdoti la libertà di seguire un metodo o l’altro. Ma più di cent’anni dopo, nel 1655, il Rituale di Poitiers ancora raccomandava che i sacerdoti “immergessero abilmente il fanciullo tre volte, badando a non fargli del male”.

Ma l’ondata di cambiamento era stata da tempo definitamente contro il principio dell’immersione stabilito da Gesù. Aveva già eliminato l’idea che il battesimo, come si faceva ai giorni di Gesù, era per persone abbastanza mature da avere conoscenza e fede e da annunciare pubblicamente la dedicazione della loro vita a Dio. Al posto di quel significato originale, il battesimo era stato ridotto a poco più di un atto cerimoniale da compiersi dopo la nascita.

Louis Réau, membro dell’Istituto Francese e storico di arte ecclesiastica, crede che fosse questo cambiamento del battesimo dei soli adulti a portare un po’ alla volta al cambiamento dall’immersione all’aspersione. Il cambiamento fu necessario, egli dice, perché era pericoloso tuffare completamente i bambini sott’acqua. Egli mostra, comunque, che questo cambiamento non avvenne tutto in una volta, ma che “bisogna riconoscere un lungo periodo di transizione nel quale la cerimonia del battesimo fu nello stesso tempo un’immersione parziale e un versamento”.f La prova di ciò è che alcuni antichi battisteri sono troppo stretti per consentire l’immersione, e che le opere d’arte dell’epoca mostrano una persona in piedi nell’acqua, che le giungeva forse alle ginocchia, mentre altra acqua le veniva versata sul capo.

CAMBIANDO LA CERIMONIA CAMBIA IL SIGNIFICATO

Cambiando la cerimonia ne sono stati mutati l’importanza e il significato. L’idea della dedicazione personale è stata completamente eliminata. Il cambiamento è giunto al punto di cui parla Témoignage Chrétien, settimanale cattolico pubblicato a Parigi. Esso disse che la maggioranza delle persone ora vengono in Chiesa “come i loro padri e nonni”, solo per il battesimo, la comunione, il matrimonio e la sepoltura. Per queste persone, esso disse, il battesimo semplicemente santifica l’avvenimento della nascita. “Altre religioni, altre civiltà tradurrebbero questo con altre azioni, ma il significato non sarebbe affatto diverso”.

Come dice Réau, la Chiesa ha cambiato il significato del battesimo. Non è più per gli adulti, “preparati per un lungo periodo di tempo e del tutto consci del loro impegno”. È divenuto invece qualche cosa per i bambini, che non hanno né la conoscenza né la capacità di prendere un impegno personale.

La Chiesa, battezzando i bambini invece degli adulti, e aspergendo invece di immergere, “ha cancellato il simbolico significato del battesimo primitivo”, in cui, fra le altre cose, “l’immersione significava la morte dell’‘uomo vecchio’ seppellito nell’acqua e l’uscita dal bagno battesimale [significava] la nascita a nuova vita”.g

CONSEGUENZE DEL PRENDERLO SUL SERIO

Ma oggi vi sono persone che veramente si attengono a quel battesimo primitivo stabilito da Gesù. Essi non ritengono che sia necessario fare immediatamente il battesimo per la remissione del peccato innato dei bambini; accettano il riscatto di Cristo, ritenendolo per questo sufficiente. Non considerano il battesimo come atto di associazione alla chiesa, ma, sanno invece che esso simboleggia pubblicamente la propria dedicazione a Dio.

Essi sanno che il battesimo è un’esigenza cristiana, ma battezzano solo le persone abbastanza mature da prendere le proprie decisioni, capire la Parola di Dio e dedicarsi a lui. Inoltre, battezzano solo con l’immersione totale, come fu immerso Gesù nel fiume Giordano. In tal modo, essi rispettano l’importante simbolo del battesimo, quello di morire volontariamente alla propria condotta di vita precedente per sorgere a vita nuova nel servizio di Dio.

Considerando queste cose seriamente, come fecero Gesù e i suoi apostoli, non trovano necessario lamentarsi, come si fece sulla copertina di Témoignage Chrétien, perché un solo parrocchiano battezzato su dieci è cristiano. Le loro file di zelanti lavoratori cristiani, veri insegnanti volontari di altri, crescono invece in gran numero in tutta la terra. Regolarmente centinaia di nuovi dedicati si battezzano alle semestrali e annuali assemblee che si tengono in tutta la terra. Più di settemila persone si battezzarono ad una assemblea nel 1958 nella città di New York.

Perché tante persone prendono questo “giogo” che Cristo disse ai suoi seguaci di portare? Non solo perché questo è un comando cristiano, ma perché questi princìpi, come erano veramente in vigore ai giorni di Gesù, son così rallegranti che quando sono appresi si comprende di doverli dire ad altri.

Quando i testimoni di Geova dicono che il battesimo deve farsi per immersione e che dev’essere un simbolo della propria dedicazione a Dio, seguono l’esempio stabilito da Gesù, dai suoi discepoli e da tutti i primi cristiani. A quelli che non sono d’accordo con questo principio stabilito da Gesù, essi semplicemente rispondono che nessun uomo che pretenda di seguire Cristo ha alcun diritto di negare il suo esempio o semplicemente di far supporre che fosse sbagliato.

[Note in calce]

a Volume 1. pagina 551.

b Volume 21, pagina 187.

c Volume 1, pagina 366.

d Histoire Dogmatique, Vol. 1 pag. 223.

e Histoire Dogmatique, Vol. 1, pag. 236.

f Louis Réau, Iconographie de L’Art Chrétien, Vol. 1, pag. 240.

g Louis Réau, Iconographie de l’Art Chrétien. Vol. 1, pag. 241.

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