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  • Trovato il proprio posto nel proposito di Dio

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  • Trovato il proprio posto nel proposito di Dio
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
w66 1/9 pp. 539-542

Trovato il proprio posto nel proposito di Dio

Narrato da Juan Muñiz

COM’È evidente che il Magistrale Disegnatore di questo meraviglioso universo è un Dio di proposito! Quando ripenso alla mia lunga vita, mi rallegro di aver avuto il privilegio di acquistare conoscenza dei suoi propositi, e di essere stato spinto a mettere la mia vita in armonia con essi. Permettetemi di condividere con voi alcune esperienze che mi hanno convinto che dobbiamo individualmente adattare la nostra vita ai propositi di Dio.

La mia vita cominciò il 29 ottobre 1885, come componente di una modesta famiglia delle Asturie, in Spagna. Dopo aver frequentato una comune scuola di campagna, andai a una scuola diretta da frati, dove ricevetti istruzione teologica. Ma era difficile per me mettere in armonia ciò che insegnavano con ciò che praticavano, così decisi di abbandonare gli studi e fare qualche cosa nel mondo, forse qualche cosa di buono per l’umanità. Nella fabbrica dove lavoravo, entrai nel partito socialista. Avevo allora diciannove anni.

Ma non passò molto prima che m’accorgessi che era una causa persa. Ero sbalordito dell’ignoranza dei lavoratori, delle loro continue risse e del loro spregevole linguaggio. Non solo scorgevo contraddizioni nelle loro adunanze, ma vedevo l’ipocrisia dei loro capi. Così nel 1909 decisi di lasciare il partito. Risolsi di andare a vivere negli Stati Uniti per allontanarmi dalla politica e dalla religione.

TROVATA LA VERITÀ

Insieme a mio fratello, nel 1910 mi stabilii a Filadelfia, in Pennsylvania. Dopo aver lavorato due anni nell’edilizia, decidemmo di impiantare insieme un piccolo negozio. Fu lì che ebbi l’opportunità di conoscere la verità.

Un bel giorno un uomo venne a predicare la Bibbia. Non ricordo ciò che disse, ma questo ravvivò il mio desiderio di leggere la Bibbia. Come negoziante avevo tempo per leggere quando non c’erano clienti. Cominciai a leggere, e quando arrivai al libro di Giobbe mi commossi profondamente. Malgrado la dura apparenza, sono un uomo molto sentimentale. Mi scendevano le lagrime dagli occhi quando lessi delle sofferenze di quell’uomo giusto.

Ma leggere non è abbastanza, e il necessario aiuto arrivò quando uno del popolo di Geova visitò il mio negozio. Comprai da lui il libro Il Divin Piano delle Età (inglese). Quando tornò, presi gli altri volumi della serie degli “Studi sulle Scritture”.

Nel 1916 cominciai a frequentare le adunanze nell’unica congregazione di Filadelfia, che a quel tempo aveva circa trecento membri. Osservai che nessuno fumava. Io ero un inveterato fumatore. Figuratevi che nel mio negozio c’erano addirittura trentasette marche di sigari! Ma ogni volta che ne accendevo uno, mi sentivo a disagio, specialmente in presenza d’altri. Quindi ragionai fra me: “Questa è la verità, non è vero? Se voglio stare con questa organizzazione, un giorno dovrò dire ad altri ciò ch’è giusto. Quindi perché non cominciare ora a dirlo a me stesso! Muñiz, devi smettere di fumare!” E smisi.

Continuai a frequentare le adunanze e a studiare, e nel 1917 cominciai a predicare in compagnia dei fratelli. Nel 1917 mi battezzai a Filadelfia del Nord.

ANNI DIFFICILI

Durante i difficili anni che tutti attraversammo, fino al 1919, mi tenni sempre occupato. Avevo imparato presto che per le cose buone bisogna combattere.

Una volta dovemmo raccogliere firme per una petizione con cui protestare contro l’ingiusto imprigionamento dei direttori della Società Torre di Guardia. La petizione usava parole forti per smascherare il pervertimento della giustizia da parte dei giudici. Anche se mi rendevo conto che queste erano parole forti per un gruppo di minoranza, non ebbi mai timore. Ottenni 150 firme.

In seguito un gruppo di noi fummo arrestati perché distribuivamo copie del famoso discorso “Milioni ora viventi non morranno mai”. Malgrado il mio inglese stentato e il fatto che fossimo presenti in sette, io difesi il gruppo dinanzi al magistrato. Durante l’intero episodio, il fratello che mi aveva fatto conoscere la verità stette zitto. Potevo vedere che il timore lo vinceva. Quando fummo messi in libertà egli scomparve, e non ne ho mai più sentito parlare.

Quando sorsero queste difficoltà verso la fine della prima guerra mondiale, alcuni pensavano che tutta l’opera di predicazione fosse finita, e che non ci fosse nient’altro da fare che attendere per essere portati in cielo. Io credevo che la fine fosse vicina — e lo credo ancora — ma non dedicai mai la mia vita a una data o a delle date; piuttosto, a Geova Dio. Ho sempre avuto la ferma convinzione che vi fosse un grande lavoro da compiere. Sono passati quarantanove anni da quel tempo, e penso ancora la stessa cosa, solo in modo più vigoroso!

GEOVA PROVVEDE

Ora che dedicavo più tempo all’opera di predicazione il mio commercio divenne un peso per me. Nel 1920 vendetti dunque l’impresa e mi dedicai interamente al ministero.

Il problema di come soddisfare i miei bisogni fisici fu presto risolto. La soluzione venne in seguito a una visita che avevo fatta a un uomo di origine tedesca, un gioielliere. Un giorno mi chiese che cosa avrei fatto dato che avevo venduto la mia impresa. Come avrei provveduto a me stesso? Mi chiese di lavorare per lui, ma io gli dissi che non sapevo affatto come si riparano gli orologi. Egli rispose: “Questo non mi interessa; lei è proprio l’uomo che voglio. Devo avere un uomo a cui affidare cose preziose”. Lavorai dunque per lui, ed egli mi insegnò a riparare orologi. Naturalmente, non immaginavo che in seguito quella pratica mi sarebbe stata utile in Spagna.

RITORNO IN SPAGNA

Il fratello Rutherford, allora presidente della Società Torre di Guardia, mi chiese di tornare in Spagna a predicare la buona notizia lì. Così mi pagai il viaggio e andai. Sin dall’inizio predicai in condizioni avverse. Mi fu di grande vantaggio poter vivere con la mia sorella carnale, ma per sostenermi dovevo sempre contare sulle riparazioni d’orologi, di macchine da cucire e sul denaro ricevuto dalla letteratura distribuita. Il progresso era lento, ma c’erano persone amanti della verità che ascoltavano il messaggio.

Non dimenticherò mai un’esperienza che ebbi in una città di minatori. Dopo aver predicato durante il giorno, andai alla locanda dove dovevo dormire. Cominciai a parlare agli uomini che erano presenti nel bar, spiegando loro che spendevano scioccamente il loro denaro, sprecavano il loro tempo e trascuravano la famiglia. Come potevano chiamarsi cristiani? Parlai loro in questo modo per circa un’ora e mezza. Mi chiesero, un po’ per scherno, che cosa facessi per vivere. Potei aprire la cassetta degli arnesi e mostrar loro i miei arnesi, provando in questo modo che non ero come i loro sacerdoti che vivevano alle spalle della gente. Questo fece loro una grande impressione. Come l’apostolo Paolo, potei dire: “Queste mani han provveduto ai bisogni miei e di quelli che erano con me”. — Atti 20:34.

Il locandiere ebbe una favorevole impressione dalla mia testimonianza. Pensavo che mi avrebbe cacciato fuori per aver predicato contro la pigrizia degli uomini. Invece, mi fece rimanere gratis.

Nell’aprile del 1924 il fratello Rutherford mi scrisse in merito alla possibilità di disporre che facesse un discorso a Madrid. Quando il permesso fu negato, il fratello Rutherford mi disse di andare a Parigi, dove l’incontrai nel maggio del 1924 all’Hotel Saint James. Dopo aver considerato le mie circostanze in Spagna, decise di darmi una nuova assegnazione. E non molto tempo dopo essere tornato in Spagna ricevetti una lettera che mi chiedeva di trasferirmi in Argentina.

IN VIAGGIO VERSO IL SUDAMERICA

Arrivai a Buenos Aires, in Argentina, il 12 settembre 1924. Ero stato informato che a Buenos Aires c’era un certo fratello Young a piantare i primi semi della verità, ma non lo trovai. Perciò, affittai una stanza e mi misi al lavoro. Avevo portato con me un baule pieno di letteratura biblica, per cui avevo materiale con cui seminare i semi della verità. Ancora una volta per le spese ricorsi alla riparazione d’orologi. Quando davo testimonianza, guardavo in giro se c’erano orologi fermi e, quando ne vedevo uno, mi offrivo di ripararlo. Dopo un po’ incontrai il fratello Young, che in seguito fu mandato a sostituirmi in Spagna.

Dato che v’erano tanti Tedeschi in Argentina, pensai che sarebbe stato bene se vi fossero stati alcuni fratelli di lingua tedesca, per cui chiesi alla Società di mandare dalla Germania due o tre ministri in servizio continuo. Nel luglio del 1925 i fratelli arrivarono. Essi si concentrarono sulle persone interessate di lingua tedesca, ma studiarono con diligenza lo spagnolo per essere utili in ogni territorio.

Nell’ottobre del 1925 affittammo la prima sala per le adunanze. Ricorderò sempre il primo gruppo di otto persone che parteciparono all’opera di predicazione. Alcuni di loro sono ancora vivi e attivi nel ministero oggi, quarant’anni dopo.

ESPANSIONE

Presto l’opera cominciò a estendersi in altre città dell’Argentina, e altrove. Non molto tempo dopo il mio arrivo nel Sudamerica ebbi il privilegio di introdurre il messaggio del Regno nell’Uruguay e anche nel Paraguay. In seguito mandai alcuni dei fratelli che erano con me ad innaffiare i semi piantati nei miei primi viaggi. Uno andò nell’Uruguay, uno nel Paraguay e l’altro in Cile.

Un’esperienza che fortificò la fede in relazione all’opera in Cile confermò la mia convinzione che Geova dirigeva le cose. Il fratello mandato lì mi scrisse di andare appena possibile per organizzare la congregazione e pagare le spese. Ebbene, preparai i miei documenti e tutto il resto, ma non avevo il denaro per il viaggio. Comunque, proprio allora una sorella che aveva ricevuto una somma di denaro venne all’ufficio e contribuì 400 pesos, il doppio di quanto mi occorreva per fare il viaggio!

Man mano che l’organizzazione cresceva, il luogo che avevamo affittato a Buenos Aires era inadeguato, e infine potemmo affittare un altro posto vicino all’attuale proprietà della Società. Lì fu formata la prima congregazione dei testimoni di Geova a Buenos Aires. Comunque, dopo pochi anni anche questo posto fu troppo piccolo per le benedizioni con cui Geova coronava i nostri sforzi. E nel 1940 comprammo la spaziosa proprietà che la Società possiede ora.

Nel 1945 il fratello Knorr e il fratello Franz ci visitarono, e poco dopo cominciarono ad arrivare i diplomati della Scuola Biblica di Galaad aperta di recente. Essi ci insegnarono molte cose in quanto all’organizzazione e a migliori metodi di predicare. Questo diede impulso all’opera, e come risultato l’espansione fu ancora più rapida.

VISITA AGLI STATI UNITI

Un avvenimento della mia vita che mi è caro fu l’invito ad assistere all’assemblea internazionale dei testimoni di Geova a Cleveland, nell’Ohio, nel 1946. Ma prima lasciate che vi racconti un episodio che accadde durante il viaggio per Cleveland.

Dopo essere sbarcato a Mobile, nell’Alabama, stetti quattro giorni con un amico. Durante il mio soggiorno presi parte all’opera nelle strade con la rivista La Torre di Guardia, ma quando alcuni disturbatori mi denunciarono alla polizia, fui preso e portato al commissariato. L’ufficiale addetto agli immigranti fu chiamato per interrogarmi circa il lavorare per la strada. Egli disse che il mio passaporto indicava che ero in viaggio di piacere negli Stati Uniti e che non potevo lavorare. Risposi: “Questo è il più grande piacere che conosca, predicare la Parola di Dio con la pagina stampata”. Egli mi lasciò in libertà.

Fui elettrizzato per ciò che udii e vidi all’assemblea di Cleveland. In seguito ebbi l’ulteriore privilegio di lavorare per cinque mesi nella Betel di Brooklyn della Società Torre di Guardia. Lì osservai l’eccellente organizzazione e unità di proposito con cui tutti lavoravano. Quindi tornai in Argentina.

CASA IN ARGENTINA

Sebbene mi rendessi conto che ci attendevano meravigliosi anni di espansione, mi rendevo pure conto che l’opera in aumento richiedeva un uomo più giovane, più vigoroso, che potesse esserne all’altezza. Nel 1949, anno in cui il fratello Knorr fece la sua seconda visita in Argentina, gli presentai dunque la cosa e fu fatto un cambiamento nell’organizzazione della filiale. Per qualche tempo conservai il privilegio di interessarmi delle questioni finanziarie della Società, ma ora lavoro nella sala d’aspetto della nostra nuova casa Betel, che è stata ultimata quattro anni fa.

Sono molto grato a Geova perché mi ha usato e continua a usarmi a ottantuno anni d’età. Con la benedizione di Geova, sono vissuto per vedere la costruzione della nostra bella casa Betel di tre piani. Non avrei mai immaginato che avremmo avuto qualche cosa del genere in Argentina, né che avremmo avuto più di 10.000 predicatori del Regno qui! Ora vedo fiorire filiali anche in Cile, Uruguay e Paraguay. Quale benedizione più grande potevo chiedere che vedere la mano di Geova nella sua opera, in cui dobbiamo solo trovare il nostro posto!

Quando ripenso alla mia vita e ai passi che ho fatto sotto la direttiva di Geova e della sua organizzazione, non posso fare a meno di ammettere con Geremia, che dobbiamo rivolgerci a Geova perché guidi i nostri passi. (Ger. 10:23) Che privilegio ho avuto di seguire la Sua direttiva e adattare la mia vita ai Suoi propositi!

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