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  • I cieli e la terra dichiarano: “Dio vive!”

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  • I cieli e la terra dichiarano: “Dio vive!”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
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  • DICHIARAZIONE DEI CIELI
  • I CIELI DICHIARANO CHE DIO VIVE ANCORA
  • DICHIARAZIONE DELLE COSE TERRESTRI
  • DIO VIVE!
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
w68 15/1 pp. 37-40

I cieli e la terra dichiarano: “Dio vive!”

È convincente il loro messaggio? Confutano realmente l’asserzione che Dio sia morto?

EMINENTI teologi ed ecclesiastici d’oggi asseriscono: ‘Dio è morto’. Alcuni credono che sia effettivamente morto; che non esista più. “L’iddio della Bibbia era vivo un tempo”, dichiarò Thomas J. J. Altizer, professore di religione in una scuola metodista degli Stati Uniti, “quindi morì”.

Altri teologi intendono evidentemente che Dio sia assente, che non veda, che abbia lasciato il paese e non si interessi più dell’uomo e della terra. William Hamilton, della Scuola di Teologia di Colgate Rochester spiegò: “Non parliamo dell’assenza dell’esperienza di Dio ma dell’esperienza dell’assenza di Dio”.

Sebbene tali vedute che ‘Dio è morto’ siano considerate rivoluzionarie, causando molta discussione e dibattiti, non sono affatto originali. Oltre 2.500 anni fa, proprio prima che il regno giudeo cadesse in mano a Babilonia, molti dicevano praticamente la stessa cosa. Notate come la Bibbia collega strettamente la filosofia che ‘Dio è morto’ con l’immoralità e la malvagità allora praticate: “L’errore della casa d’Israele e di Giuda è molto, molto grande, e il paese è pieno di sangue sparso e la città è piena di perversità; poiché han detto: ‘Geova ha lasciato il paese, e Geova non vede’”. — Ezech. 9:9.

Anni dopo, mentre Roma era ancora all’apice del potere, simili vedute e attitudini erano popolari tra le persone di quell’immorale e malvagia città. L’apostolo cristiano Paolo fu perciò spinto a condannare la detestabile immoralità sessuale e altre forme di ingiustizia praticate da quelle persone. E, nello stesso tempo, ragionò contro la loro filosofia che ‘Dio è morto’, dicendo: “Poiché le . . . invisibili qualità [di Dio], perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”. — Rom. 1:20-32.

DICHIARAZIONE DEI CIELI

È corretta la Bibbia? Le “cose fatte”, per esempio, i cieli, con i loro miliardi di scintillanti, brillanti stelle, dichiarano che Dio vive? Molto tempo fa il riconoscente salmista biblico rispose: Sì. “I cieli dichiarano la gloria di Dio; e la distesa annuncia l’opera delle sue mani. Un giorno sgorga detti ad altro giorno, e una notte mostra conoscenza ad altra notte”. — Sal. 19:1, 2.

Ma gli scettici possono ragionare che il salmista Davide non era un addestrato scienziato e, perciò, non era in grado di interpretare giustamente l’evidenza dei cieli. Tuttavia, uno dei più grandi scienziati che sia vissuto, Sir Isaac Newton, fu d’accordo col salmista, dicendo: “Questo complicatissimo sistema di soli, pianeti e comete poté derivare solo dal proposito e dalla sovranità di un illuminato e potente essere”.

Oggi decine di scienziati addestrati, provvisti di conoscenza molto superiore intorno ai cieli, si meravigliano pure per l’ordine e la precisione con cui si muovono i corpi stellari. Cecil Boyd Hamann, eminente scienziato e ricercatore, dell’Istituto di Studi Nucleari di Oak Ridge, commentò:

“Levando gli occhi ai cieli, dobbiamo per certo fare esclamazioni di meraviglia dinanzi all’ordinata distesa delle stelle. Notte dopo notte, stagione dopo stagione, anno dopo anno, secolo dopo secolo i mondi dello spazio interplanetare hanno seguìto il loro corso nei cieli. Essi tornano così regolarmente nelle loro orbite che le eclissi si possono predire secoli in anticipo. . . . Se non fossero soggetti a leggi, gli uomini riporrebbero in essi la loro fiducia perché li guidino attraverso i sette mari o attraverso i non contrassegnati sentieri del cielo?”

Un altro scienziato, Marlin Books Kreider, membro della Società Americana dei Biologi Professionisti, fece un logico ragionamento riguardo alla testimonianza dei cieli, dicendo:

“Si possono trovare evidenze dell’esistenza di Dio valide quanto quelle spesso accettate come prova in molti campi del pensiero razionale e scientifico . . . La nostra prima serie di evidenze si trova nella cosmologia, nell’esistenza di un universo governato da precise forze della Natura e da un ordine che suggerisce uno che dispone od organizza. Questa precisione è così grande che il corso dei pianeti e, più recentemente, dei satelliti artificiali si può predire in anticipo. . . . Tale ordine, secondo la comune esperienza umana, è il risultato di una mente ordinata. Emerge caos anziché ordine se non opera una forza che progetta o controlla”.

Tuttavia alcuni eminenti teorici i quali sostengono che ‘Dio è morto’ vorrebbero affermare che questo provi solo che “l’Iddio della Bibbia era vivo un tempo”; egli creò i cieli, ma “quindi morì”. Vorrebbero sostenere che i cieli dichiarino semplicemente che un tempo Dio visse. È questa conclusione basata sul sano ragionamento?

I CIELI DICHIARANO CHE DIO VIVE ANCORA

Pensate per un momento al significato di ciò. Dicono che Colui che creò i miliardi di sistemi galattici con le loro innumerevoli stelle e le organizzò così che si muovono con una precisione matematica tale che l’uomo regola i suoi orologi per mezzo di esse, ebbene, dicono che Questi morì. È ragionevole che qualcuno così potente possa morire? Che cosa pensate?

Senza dubbio sarete d’accordo col profeta dell’antichità che, sotto ispirazione di Dio, dichiarò: “Non sei tu forse, o Jahve, dall’eternità il mio Dio santo, che non morirai?” (Abac. 1:12, Ga; NM; Ro) Sì, Dio non può morire! Egli è immortale, il “Re d’eternità”. (1 Tim. 1:17) Il salmista Mosè esclamò: “Avanti che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi, ab eterno in eterno, tu sei Dio”. (Sal. 90:2, VR) È semplicemente irragionevole, e antiscritturale, credere che l’Iddio che creò questo meraviglioso universo morisse in qualche tempo della storia recente!

La legge e l’ordine che continuano a governare il movimento dei corpi celesti attestano che Dio esiste ancora, che ora vive. Questo avviene perché quando le leggi sono in vigore e vengon fatte rispettare, deve ancora essere operante un sovrano o governo. Considerate, per esempio, le norme stradali che controllano e regolano il movimento dei veicoli per le strade di una città. La loro esistenza che cosa prova? Ebbene, che esiste un’autorità civile la quale stabilì e sostiene o fa rispettare queste leggi!

Or dunque, Colui che stabilì le leggi che controllano il movimento dei corpi celesti sostiene e fa ancora rispettare queste leggi? Definitamente! Ogni volta che gli scienziati lanciano un razzo nello spazio fanno assegnamento sul fatto che queste leggi saranno convalidate e agiscono secondo le esatte specificazioni del loro Fattore. E quando un razzo esce dal suo corso, è sempre per qualche imperfezione umana, mai perché le leggi che regolano l’universo non operino in maniera costante. I cieli dichiarano certissimamente: ‘Dio vive!’

DICHIARAZIONE DELLE COSE TERRESTRI

Ma che dire delle cose sulla terra? Dichiarano anch’esse che Dio vive? Indicano che egli si preoccupa del genere umano e si interessa del loro benessere?

Sì, veramente! L’apostolo cristiano Paolo fu spinto a esclamare: L’“Iddio vivente, che ha fatto il cielo e la terra e il mare e tutte le cose che sono in essi . . . non si [è] lasciato senza testimonianza in quanto ha fatto del bene, dandovi piogge dal cielo e stagioni fruttifere, riempiendo i vostri cuori di cibo e buon umore”. (Atti 14:15-17) Anche Gesù Cristo disse che Dio “fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”. — Matt. 5:45.

Il provvedimento di Dio per la luce del sole, la pioggia, i cibi deliziosi da mangiare, e anche “la vita e il respiro e ogni cosa”, attesta che egli vive. (Atti 17:25) Egli provvede ogni giorno le cose per il sostentamento e il buon umore del genere umano. Non è assente dalla terra o dall’uomo; non gli manca la testimonianza che è un Dio vivente.

Considerate il modo meraviglioso in cui Egli nutre e sostiene la vita sulla terra. Tutto il nostro cibo risulta dal suo meraviglioso processo per la produzione di cibo che l’uomo chiama fotosintesi. Benché appaia così fondamentale, i più dotti scienziati umani ne sono sbalorditi. Le piante verdi combinano l’energia del sole con acqua e anidride carbonica, e così producono miracolosamente il cibo. Meravigliose leggi al di sopra della percezione e della comprensione umana controllano il processo. Science News Letter del 6 aprile 1957 ne descrive in questo modo le fasi:

“L’anidride carbonica che è nell’aria entra in una foglia o in un’altra parte verde della pianta attraverso piccole aperture. Una volta entratavi, l’anidride carbonica si dissolve nell’acqua che si trova tra le pareti delle cellule della pianta. La soluzione passa ora rapidamente attraverso le pareti delle cellule in corpuscoli che sono nelle cellule i quali contengono clorofilla, la sostanza che dà alle piante il loro colore verde.

“Qui le ‘divinità’ operano il miracolo. La luce solare provvede energia per il grande cambiamento chimico, e la clorofilla funge da ‘quadro di controllo’ che regola la reazione. Sotto l’influenza di queste due, l’anidride carbonica e l’acqua si combinano ora per creare la base di ogni alimento, uno zucchero semplice. Tutti i numerosi grassi, proteine e carboidrati impiegati dalle piante e dagli animali dovranno essere creati in seguito da questo zucchero”.

È incredibile! In quale semplice, e tuttavia meravigliosa ed efficiente maniera Dio provvede! Considerate anche che in questo miracoloso processo per la produzione del cibo, l’ossigeno è fabbricato nelle piante e ceduto all’atmosfera. L’uomo e l’animale respirano questo ossigeno — Ne hanno bisogno per ‘vivere e muoversi ed esistere’ — e, a loro volta, emettono anidride carbonica, materia fondamentale impiegata dalle piante per la produzione di cibo. Che ciclo meraviglioso in cui cooperano sia le piante che gli animali! — Atti 17:28.

Molti altri mirabili processi per il sostentamento della vita sono stati provveduti da Dio per il beneficio del genere umano. Per esempio, il ciclo dell’azoto.

L’azoto è una sostanza necessaria alla vita nelle piante e negli animali. È un gas che costituisce circa il 78 per cento dell’aria che respiriamo, ma, a differenza dell’ossigeno, non possiamo assimilarlo prendendolo dall’aria e immettendolo nei nostri corpi. Comunque, nel ciclo dell’azoto, i temporali, come pure certi batteri, introducono l’azoto nel suolo sotto forma di nitrati che possono essere assorbiti dalle piante. Quindi otteniamo il necessario azoto mangiando le piante, o mangiando animali che le hanno mangiate. Allorché le piante e la materia animale si decompongono esse cedono azoto all’atmosfera, completando così il ciclo.

DIO VIVE!

Che cosa attesta questo straordinario ordine e questa armonia che vediamo tutt’intorno a noi? Merlin Grant Smith, eminente matematico e professore universitario, additò le meraviglie della creazione che confondono gli scettici e osservò:

“Tutta la Natura opera secondo leggi fisse. Sono continuamente scoperte nuove leggi. . . . Accetteremo la teoria che sono di origine materiale? La loro moltitudine, la loro armonia, la loro stessa natura, lo rendono completamente impossibile. Queste leggi sono di origine superiore all’universo in cui operano. Per la mia mente comune e ragionevole, non c’è che una sola plausibile risposta, e cioè che queste leggi richiedono di credere in un Legislatore, che io chiamo nuovamente Dio”.

Molti teorici della dottrina che ‘Dio è morto’ possono convenire che Dio diede effettivamente inizio a queste leggi, ma vorrebbero asserire che ora egli non esista o si disinteressi completamente del genere umano. Ma come potrebbe avvenire ciò? Se è morto, quale forza o potenza sostiene le complesse leggi e gli incomprensibili processi per la produzione dei cibi? Perché queste leggi e questi processi continuino a operare, logicamente dev’esserci qualcuno che li fa rispettare e li sostiene.

Anche se è popolare asserire che Dio sia morto, tutta l’evidenza, invece, sostiene le dichiarazioni bibliche che Dio vive, che è il “Re d’eternità”, che non muore, che è “ab eterno in eterno”. — 1 Tim. 1:17; Abac. 1:12; Sal. 90:2, VR.

A CHE COSA È DOVUTO IL LORO SCETTICISMO?

Qual è dunque la ragione della stolta asserzione che Dio sia morto? Senza dubbio ciò dipende da un certo numero di fattori. Uno notevole è che tali persone non desiderano dover rispondere alle leggi di Dio. Vogliono esser libere di seguire la loro egoistica, indipendente condotta senza le restrizioni che le leggi di Dio porrebbero su di loro. Come i malvagi popoli immorali dei tempi antichi, dicono: ‘Dio ha lasciato il paese, non vede’, sì, è morto. (Ezech. 9:9) Ma assumendo questo atteggiamento si dimostrano stolte. “Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c’è Dio”. — Sal. 14:1, VR.

Un altro fattore è che gli scettici, nella loro superbia, vogliono di solito che Dio agisca come essi ritengono opportuno. E quando non lo fa, criticano presuntuosamente, trovano da ridire su Dio, e ne mettono persino in dubbio l’esistenza. Non sono disposti ad imparare pazientemente come e quando Dio porrà rimedio ai mali dell’uomo, al tempo e nel modo da Lui stabilito. Con la loro mancanza di fede e di conoscenza biblica, rivelano d’essere le controparti dei capi religiosi a cui Gesù Cristo disse: “Non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio”. — Matt. 22:29.

Tuttavia, indipendentemente da quante persone ignorino l’evidenza delle Scritture e la potenza e la maestà di Dio così evidenti nelle sue creazioni materiali, resta il fatto che EGLI VIVE. I cieli e la terra dichiarano effettivamente: ‘Dio vive’.

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