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  • Come ringraziate voi?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
  • Sottotitoli
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  • ECCELLENTE ESEMPIO DI DAVIDE
  • ALTRI MODI DI DIRE “GRAZIE”
  • PREGHIERA E RINGRAZIAMENTO
  • Perché render grazie?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
  • Gratitudine per le piccole cose
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
  • Rendete sempre grazie per tutte le cose
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
  • “Mostratevi grati”
    Il ministero del Regno 1997
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
w68 1/11 pp. 661-664

Come ringraziate voi?

IL RENDERE grazie è uno dei temi che ricorre più volte nella Bibbia. Gli ispirati scrittori spesso esprimono l’idea di “rendere le grazie” a Geova alla menzione del suo nome santo. Sembra una cosa così comune, esprimere gratitudine per i benefici ricevuti. Ma è questo tutto ciò che vuol dire ringraziare?

Ciò che è nel cuore realmente conta, e dal cuore hanno origine sia le parole che le azioni. Ne consegue, quindi, che il “grazie” di sincera gratitudine dovrebbe essere sostenuto dalle opere in piena armonia con l’espressione vocale. Ma allora, che dire di una situazione in cui qualche completo estraneo vi abbia in qualche modo reso obbligato? Lo ringraziate, ma lo perdete di vista. Come potete provare che i vostri ringraziamenti sono sinceri? Cercando di fare simili atti di benignità ad altri che sono nel bisogno, benché vi siano estranei. Le grazie sincere dovrebbero essere accompagnate dal profondo desiderio di dimostrare una gratitudine fattiva.

ECCELLENTE ESEMPIO DI DAVIDE

Considerate il re Davide d’Israele. Non si limitò a rendere le grazie a Dio con belle espressioni vocali che abbondano nel libro biblico di Salmi. Andò assai oltre. Davide in effetti cercò, nonostante le influenze della carne decaduta, di trattare altri nella stessa misericordiosa maniera in cui Dio aveva trattato lui. Anche questa fu un’eccellente maniera di esprimere la sua gratitudine. Proprio come Dio era stato lento all’ira e magnanimo, Davide negli anni della sua maturità rifiutò di accendersi d’ira per i malfattori e i nemici. Fu davvero un uomo ‘secondo il cuore di Dio’. Le grazie che rendeva a Geova gli venivano dal cuore. — 1 Sam. 13:14.

Anche in un altro modo pratico Davide provò che la sua gratitudine era scevra da ipocrisia o pretesa. La profonda gratitudine che gli colmava il cuore gli fece trovare i modi e i mezzi di esprimerla. Lietamente fece generose contribuzioni del suo tesoro per la gloriosa santa casa che doveva essere costruita da suo figlio Salomone. Non contento d’aver fatto grandi doni di oro, argento, rame e ferro del tesoro dello stato, si narra che dichiarò: “Giacché prendo piacere nella casa del mio Dio, c’è ancora una mia speciale proprietà, oro e argento; la do in effetti alla casa del mio Dio oltre a tutto ciò che ho preparato per la santa casa: tremila talenti d’oro dell’oro di Ofir, e settemila talenti d’argento raffinato, per ricoprire le pareti delle case”. — 1 Cron. 29:3, 4.

Certo, non tutti possiamo dare a favore della vera adorazione grandi quantità di cose preziose come fece Davide. Ma possiamo provare la sincerità dei nostri “ringraziamenti”, cercando di adottare verso altri la stessa attitudine misericordiosa che Geova ha mostrata a noi. Forse possiamo anche confermare i nostri ringraziamenti orali con modeste contribuzioni a favore del Regno nella misura in cui Dio ci ha fatto prosperare. Ma come? Ci sono parecchi modi in cui questo può farsi, e non è necessario essere ricchi per attuarli.

ALTRI MODI DI DIRE “GRAZIE”

Può darsi che avete assistito alle adunanze dei testimoni di Geova una volta o l’altra. Siete stato lieto di avere luoghi così comodi e puliti, dove le persone si possono radunare per considerare la Bibbia nella congregazione? Sapevate che è stata proprio tale letizia accompagnata dalla gratitudine a spingere persone come voi a provvedere queste Sale del Regno con i loro limitati mezzi? Ora voi e altri che frequentate le adunanze in tali sale avete l’opportunità di manifestare la stessa pratica gratitudine, partecipando se potete al mantenimento di questi luoghi. Avete pensato a ciò come a un eccellente modo di ringraziare?

Ma non è stato fatto il giro con il piatto della colletta, notate. È vero, ma c’è senza dubbio una piccola e non notevole cassetta per le contribuzioni, per la comodità di quelli che vogliono dire “grazie” in questa maniera. Non si fanno mai insistenti richieste di denaro. Geova provvede che la sua opera sia compiuta in tutta la terra, fra l’altro, con doni non sollecitati dei singoli adoratori. Se vi sentite spinto a mettere una contribuzione di tanto in tanto nella cassetta, questo accade perché la vostra gratitudine verso Dio vi spinge a farlo, e nessun altro conosce né l’identità del donatore né la quantità donata.

A volte può accadere che una persona che ha apprezzamento si trattenga dal dare una contribuzione perché pensa che ciò che ha da offrire sia poco. Ma questo non dovrebbe reprimere l’impulso di esprimere ringraziamento, poiché nessuna quantità è troppo piccola. L’opera del Signore in questi “ultimi giorni” è sostenuta non tanto dalla generosità dei ricchi quanto dalle molte piccole contribuzioni di quelli che hanno mezzi modesti. Ricordate la povera vedova che diede come contribuzione “due monetine” di piccolissimo valore? Gesù lodò il suo sacrificio, la sua pratica espressione di gratitudine. — Mar. 12:42-44.

Mentre leggete La Torre di Guardia un numero dopo l’altro, la sua spiegazione di molte cose difficili vi avrà probabilmente fatto meravigliare. Com’è possibile, potreste chiedere, continuare a fornire queste riviste? Quindi apprendete che questo è possibile perché in questi giorni Geova Dio ha un’attiva classe dello “schiavo fedele e discreto” a cui ha affidato l’incarico di dispensare questo spirituale “cibo a suo tempo” all’intera casa di quelli che amano Dio. (Matt. 24:45-47) Come possiamo esser grati a Dio che ha preso tale amorevole provvedimento!

Questo stesso “schiavo fedele e discreto” nomina uomini maturi che hanno cura delle congregazioni dei servitori di Dio in 197 paesi e isole del mare. Manda uomini maturi come rappresentanti viaggianti ad aiutare le congregazioni, perché operino in armonia con la volontà di Dio. Organizza assemblee di proporzioni locali, regionali, nazionali e internazionali, per l’incoraggiamento e l’edificazione di quelli che amano la giustizia. Mantiene missionari e ministri pionieri speciali in molti paesi del mondo. Ma com’è finanziata tutta questa attività? Con modeste contribuzioni di persone grate che mandano i segni del loro apprezzamento direttamente all’ufficio della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati nel paese in cui risiedono. In Italia questo è in Via Monte Maloia 32, 00141 Roma.

Un altro modo di dare più profondo significato alle grazie che rendiamo a Dio è quello di offrirci per il lavoro che c’è da fare in relazione con l’opera di vera adorazione in tutto il mondo. Riguardo a questo medesimo tempo in cui viviamo, Gesù predisse che “in tutte le nazioni si deve prima predicare la buona notizia” avanti che venga la fine di questo condannato sistema di cose. (Mar. 13:10) Vi offrite voi, o vi potete offrire voi con apprezzamento, per partecipare a questo servizio di predicazione?

C’è quindi lavoro da fare con le vostre mani, lavoro di pulizia e manutenzione, per tenere debitamente le Sale del Regno. Alle assemblee ci sono reparti nei quali il lavoro viene fatto da volontari. Nei recenti mesi un buon numero di Testimoni ha accettato l’invito di aiutare a fare lavoro di costruzione in uno dei poderi della Società Torre di Guardia nello stato di New York. Hanno lietamente rinunciato a lavoro rimunerativo altrove per fare questo. Sanno che il podere produrrà molto cibo per i membri della sede della famiglia Betel di New York.

Anche i ragazzini possono essere educati a ringraziare i loro genitori e Geova con sincerità. Con l’esempio i genitori possono insegnare ai figli come mostrare apprezzamento. Infatti, sappiamo che alcuni ragazzini, dalle loro piccole spettanze, insistono di voler dare le loro proprie contribuzioni personali per il progresso dell’opera del Regno. Possiamo esser certi che tali manifestazioni di sincero ringraziamento non passano inosservate presso l’amorevole Dio che è il datore di ogni dono buono e di ogni regalo perfetto. — Giac. 1:17.

PREGHIERA E RINGRAZIAMENTO

La preghiera sia prima che dopo i nostri pasti è un’altra opportunità di esprimere gratitudine a Geova. Ma non è ovvio che tale preghiera avrebbe poco significato se ci fossero lamentele o scontentezza per il cibo servito? Similmente ai pasti spirituali, alle considerazioni bibliche, nei quali prendiamo parte della sapienza tratta dalla Parola di Dio, è necessario che prestiamo diligente e premurosa attenzione onde le nostre azioni siano in massima armonia con la nostra preghiera per la guida di Dio nell’adunanza. “Siate costanti nella preghiera”, esorta l’apostolo Paolo, “rimanendovi svegli con rendimento di grazie”. — Col. 4:2.

Ci sono dunque vari modi in cui i cristiani che provano apprezzamento possono confermare le loro grazie verbali a Geova per tutta la sua benignità. È evidente che chi offre sinceri ringraziamenti orali si sente spinto a dar prova di tale sincerità facendo qualche cosa. Egli non adotta l’attitudine espressa con le parole: “Se avessi un miliardo di lire farei una grande donazione per l’opera del Signore”. Piuttosto, dice: “Posso offrire qualche cosa come segno del mio sentito apprezzamento per gli amorevoli provvedimenti di Geova?”

Dio farà prosperare quelli che sono grati di cuore, che confermano il loro rendimento di grazie mediante la dedicazione di se stessi e dei loro mezzi alla buona opera. Notate queste ispirate parole di consiglio e di promessa, per esempio: “Ciascuno faccia come ha deciso nel suo cuore, non con rancore o per forza, poiché Dio ama il donatore allegro. Inoltre, Dio può far abbondare tutta la sua immeritata benignità verso di voi, affinché . . . abbiate abbondanza per ogni opera buona”. (2 Cor. 9:7, 8) È bene esaminarci a questo riguardo.

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