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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
w74 1/9 pp. 542-544

Domande dai lettori

● La Bibbia dice che Gesù fu nella tomba “tre giorni e tre notti”. Vuol dire questo che fu nella tomba settantadue ore intere? — Brasile.

La ragione per cui sorge questa domanda è che una volta Gesù disse: “Poiché come Giona fu nel ventre del grosso pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo sarà nel cuore della terra tre giorni e tre notti”. (Matt. 12:40) Molti lettori della Bibbia comprendono che voglia dire tre giorni e tre notti interi, o settantadue ore. Le prove scritturali, però, mostrano che Gesù fu nella tomba per un periodo inferiore a settantadue ore.

Gesù morì il giorno di Pasqua, 14 Nisan, il giorno ora chiamato venerdì. La mattina presto del giorno ora chiamato domenica era già stato destato dai morti. Il racconto di Marco dice: “Il primo giorno della settimana [Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e Salome] vennero molto presto alla tomba commemorativa, quando era sorto il sole. . . . Essendo entrate nella tomba commemorativa, videro un giovane seduto a destra, vestito di una lunga veste bianca, e rimasero attonite. Egli disse loro: ‘Smettete d’essere attonite. Voi cercate Gesù il Nazareno, che fu messo al palo. Egli è stato destato, non è qui’”. — Mar. 16:2-6; Giov. 20:1.

Se Matteo 12:40 volesse dire tre giorni completi di ventiquattr’ore, quando sarebbe stato sepolto Gesù? Tornando indietro di settantadue ore dalla domenica mattina presto, arriveremmo al giovedì mattina presto. Ma giacché Gesù morì verso le 15, avrebbe dovuto essere stato posto nella tomba il mercoledì pomeriggio. (Matt. 27:46, 50) Il racconto biblico inerente alla morte e risurrezione di Gesù Cristo, comunque, non fa pensare in alcun modo che il periodo si estendesse da mercoledì fino a domenica. Esaminiamo, dunque, le prove.

La ragione per cui le donne erano andate alla tomba era quella di spalmare di aromi il corpo di Gesù. Esse comprarono alcuni di questi aromi subito dopo il sabato. (Mar. 16:1; si paragoni Luca 23:56). Quale sabato poté essere questo? Se il 14 Nisan fosse durato fino al mercoledì pomeriggio, allora il giovedì, 15 Nisan, sarebbe stato il primo giorno della festa dei pani non fermentati e quindi anche un giorno di sabato. (Lev. 23:5-7) Il sabato successivo sarebbe stato il sabato settimanale, cominciando il venerdì sera e durando fino a sabato sera, giacché i giorni giudaici cominciavano al tramonto.

Non sembra ragionevole che Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e Salome comprassero aromi immediatamente dopo il 15 Nisan (giovedì sera, secondo tale calcolo) e poi aspettassero fino alla mattina presto del 18 Nisan (domenica) per andare alla tomba di Gesù. Questo sarebbe stato più di tre giorni interi e mezzo dopo la morte di Gesù. Sarebbe stato allora di pochissima utilità spalmare il cadavere di aromi. (Si veda Giovanni 11:39). Sembrerebbe anche davvero strano che le donne facessero passare il 16 Nisan (giorno che non sarebbe stato un sabato) senza far nulla e poi corressero alla tomba il più presto possibile la domenica mattina, 18 Nisan.a

In considerazione di questi fattori favorevoli a un periodo inferiore a tre giorni interi tra la sepoltura e la risurrezione di Gesù, sorge la domanda: Perché poté dire Gesù che il “Figlio dell’uomo sarà nel cuore della terra tre giorni e tre notti”? (Matt. 12:40) Poté dirlo perché l’espressione “tre giorni e tre notti” può riferirsi a parti di tre giorni, com’è chiaramente indicato in I Samuele 30:12, 13. Sotto l’intestazione “Giorno” The Jewish Encyclopedia dice: “Nella vita della comunità giudaica parte di un giorno è a volte calcolata come un giorno; p.e., il giorno del funerale, anche quando esso ha luogo nel tardo pomeriggio, è considerato come il primo dei sette giorni di cordoglio; un breve tempo la mattina del settimo giorno è considerato il settimo giorno; la circoncisione ha luogo l’ottavo giorno, anche se rimanevano solo pochi minuti del primo giorno dopo la nascita del bambino, essendo essi considerati un giorno”. Perciò, come osserva il commentatore biblico Lightfoot, tre giorni e tre notti “includevano una parte qualsiasi del primo giorno; tutta la notte seguente; il giorno successivo e la sua notte; e una parte qualsiasi del giorno seguente o terzo giorno”. Avvenne questo nel caso di Gesù?

La risposta a questa domanda è chiara una volta determinato l’anno in cui morì Gesù. Se si conosce l’anno, facendo il calcolo secondo i princìpi del calendario ebraico è possibile stabilire il giorno della settimana in cui cadde il 14 Nisan, anche nel lontano primo secolo E.V. Felicemente la Bibbia ci fornisce abbastanza prove per stabilire l’anno.

Secondo Luca 3:1, Giovanni Battista cominciò il suo ministero “nel quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare”. Poiché Luca usò una parola greca che significa letteralmente “governatorato”, alcuni hanno pensato che il “quindicesimo anno” si debba contare a cominciare dal tempo in cui Tiberio fu coreggente con Augusto. Per cui porrebbero l’inizio del ministero di Gesù nel 27 E.V. Comunque, c’è dubbio sul tempo esatto in cui cominciò tale coreggenza.b

Mentre l’inizio della coreggenza è incerto, l’inizio del regno di Tiberio come Cesare è ben provato. La data è il 17 agosto 14 E.V. (calendario gregoriano). Per cui il quindicesimo anno andò dal 17 agosto 28 E.V. al 16 agosto 29 E.V. Questo porrebbe l’inizio del ministero di Gesù nel 29 E.V., circa sei mesi dopo l’inizio dell’attività di Giovanni Battista. Fu per prima al tempo del suo battesimo che Gesù fu unto con lo spirito di Dio, divenendo così il promesso Messia o Cristo. La profezia biblica predisse specificamente il tempo esatto di questo avvenimento. (Dan. 9:25) E applicando tale profezia ai dati storici il 29 E.V. è pure additato come tempo della comparsa del Messia. — Si veda il libro Ausiliario per capire la Bibbia, (inglese) pagg. 137, 328-331, 348.

Daniele 9:27 indica che a metà della “settimana”, o tre anni e mezzo dopo l’inizio del suo ministero, il Messia avrebbe fatto “cessare sacrificio e offerta di dono”. Egli fece questo deponendo la sua propria vita in sacrificio, così che ogni sacrificio animale cessò d’avere qualsiasi valore agli occhi di Dio. Perciò, il suo ministero come Messia durò tre anni e mezzo, andando dall’autunno del 29 E.V. al mese primaverile di Nisan dell’anno 33 E.V. Com’è stabilito mediante calcolo, nell’anno 33 E.V. il giorno di Pasqua o 14 Nisan cominciò il giovedì sera e andò fino al venerdì sera.

Questo è ben in armonia con i racconti biblici relativi alla morte e risurrezione di Gesù Cristo. Gesù morì il venerdì pomeriggio e fu sepolto prima che cominciasse il sabato. Stando così le cose, il sabato settimanale coincise con il primo giorno della festa dei pani non fermentati, che era pure un sabato. È logico, quindi, che questa sia la ragione per cui la Bibbia chiama il giorno successivo alla morte di Gesù un “gran” sabato. (Giov. 19:31, 42; Mar. 15:42, 43; Luca 23:54) Appena il sabato fu terminato (cioè al tramonto del 15 Nisan) Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono altri aromi per spalmare il corpo di Gesù. Ebbero la prima opportunità di usare gli aromi allo spuntare della mattina di domenica, 16 Nisan. A quel tempo Gesù era già stato risuscitato, essendo stato nella tomba parti di tre giorni.

E questa veduta scritturale delle cose concorda con le numerose dichiarazioni della Bibbia secondo cui Gesù fu destato “il terzo” giorno, non il quarto giorno. — Matt. 16:21; 17:23; 20:19; Luca 9:22; 18:33; 24:7, 21, 46; Atti 10:40; 1 Cor. 15:4. Si veda anche l’articolo “Primizie della risurrezione”, pubblicato ne La Torre di Guardia (inglese) in data 15 marzo 1944, particolarmente dal sottotitolo “Identificate le primizie” (da pag. 86 alla fine dell’articolo).

[Note in calce]

a Alcuni sosterranno che Matteo 28:1 dia la prova che ci furono due sabati separati tra il tempo della morte e della risurrezione di Gesù. Tale versetto dice: “Dopo il sabato [letteralmente, sabati], quando cominciava a sorgere la luce del primo giorno della settimana”. Comunque, il fatto che in greco sia usato il plurale non fornisce la prova che ci fosse più di un sabato. Secondo rispettate autorità, come A Greek-English Lexicon di H. G. Liddell e Robert Scott, la forma plurale si riferisce frequentemente a un giorno solo. Inoltre, il plurale “sabati” è usato nella Bibbia per indicare una settimana. (Mar. 16:2; Luca 24:1; Giov. 20:1, 19; Atti 20:7) Per questo motivo Rotherham rende Matteo 28:1: “E verso la fine della settimana quando stava per spuntare il primo della settimana”.

b Che vi sia incertezza, è indicato da The International Standard Bible Encyclopedia, che dichiara: “Nel 13 d.C. (o secondo Mommsen nell’11 d.C.) T[iberio] fu con una legge speciale innalzato alla coreggenza”. Si può anche notare che, sebbene Tiberio fosse associato ad Augusto nel governo, non cominciò a regnare come Cesare finché non governò da solo. Logicamente, perciò, il ‘quindicesimo anno di Tiberio Cesare’ fu l’effettivo quindicesimo anno del suo regno. Benché sia egli stesso favorevole a calcolare il quindicesimo anno dal tempo della coreggenza, lo studioso olandese J. J. Van Oosterzee ammette: “Gli anni di regno di un imperatore romano erano, in realtà, comunemente datati dal tempo in cui governava da solo”.

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