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  • La benedizione della libertà d’assemblea in Grecia!

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  • La benedizione della libertà d’assemblea in Grecia!
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
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  • PERCHÉ NELLE PRIME PAGINE DEI GIORNALI?
  • GLI AVVENIMENTI CHE PORTARONO ALL’ASSEMBLEA
  • PREPARATIVI PER L’ASSEMBLEA
  • ESTESA PUBBLICITÀ
  • CHE AVREBBE FATTO IL GOVERNO?
  • ENORME TESTIMONIANZA
  • GLI OSSERVATORI FANNO COMMENTI FAVOREVOLI
  • PIACEVOLE ASSEMBLEA ANCHE A TESSALONICA!
  • La Chiesa Greca minaccia di ricorrere alla violenza e impedisce un’assemblea
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
w76 1/3 pp. 135-141

La benedizione della libertà d’assemblea in Grecia!

LE PRIME pagine dei quotidiani di Atene annunciarono la notizia: I Testimoni di Geova tengono in Grecia una grande assemblea pubblica!

Accompagnati spesso da fotografie del convegno, c’erano titoli di questo genere: “20.000 PRESENTI AL CONGRESSO INTERNAZIONALE”, “RADUNO IN MASSA DI TESTIMONI DI GEOVA!” “RADUNO PACIFICO!”

Ma che cosa c’era di tanto insolito in questo? I testimoni di Geova sono noti in tutto il mondo per i loro grandi congressi. Per decenni ne sono stati tenuti nelle maggiori città del mondo. I più grandi stadi di baseball, campi di calcio, ippodromi, auditori e vari altri luoghi che possono accogliere grandi folle, sono stati teatro di molte assemblee pubbliche dei testimoni di Geova.

Perché allora lo scorso luglio questo avvenimento fece notizia ad Atene?

PERCHÉ NELLE PRIME PAGINE DEI GIORNALI?

Questo convegno fu menzionato nelle prime pagine dei giornali perché rappresentava un sorprendente capovolgimento! Era la prima volta che le autorità permettevano ai testimoni di Geova in Grecia di tenere una grande assemblea! I precedenti governi avevano vietato a questi cristiani di tenere tali convegni, convegni che in altri paesi sono accolti ogni anno come avvenimenti normali.

Ma che nel 1975 si organizzasse e si tenesse con successo l’assemblea fu per la Grecia un avvenimento di straordinaria importanza. Significò un grande cambiamento di vedute da parte del governo. E poiché quest’assemblea di quattro giorni rappresentò una pietra miliare in Grecia, la stampa le fece ampia pubblicità.

Perché prima tali assemblee non erano possibili? Perché la predominante Chiesa Greco-Ortodossa aveva fatto pressione sui precedenti governi affinché vietassero queste assemblee. In realtà, l’intolleranza e la persecuzione religiosa da parte del clero erano tali che perfino i matrimoni dei testimoni di Geova non erano legalmente riconosciuti. E i figli nati da tali matrimoni erano considerati illegittimi.

GLI AVVENIMENTI CHE PORTARONO ALL’ASSEMBLEA

Mesi prima dell’avvenimento, i testimoni di Geova in Grecia avevano deciso di provare a tenere un’assemblea ad Atene o nei dintorni verso la metà di luglio. Ma poiché i governi precedenti non avevano permesso nessun congresso del genere, si dubitava che il permesso fosse accordato.

Tuttavia, certi avvenimenti facevano sperare di poter tenere questo pacifico raduno di sinceri cristiani. Prima, nel 1974 andò al potere in Grecia un nuovo governo, seguito dall’adozione di una nuova costituzione di tipo democratico. Questa costituzione andò in vigore dall’11 giugno 1975 in poi.

La nuova costituzione salvaguardava fra l’altro il diritto di pacifica assemblea. Garantiva pure la libertà di coscienza religiosa e la celebrazione senza impedimento dei servizi religiosi di qualsiasi religione conosciuta. Questi diritti fondamentali dovevano essere protetti dalla legge.

Un altro avvenimento significativo fu che, l’8 luglio 1975 i giornali ateniesi pubblicarono il giudizio del Consiglio di Stato, N. 2106/1975. Questo giudizio dichiarava che la religione dei testimoni di Geova è nota e riconosciuta e che le unioni matrimoniali fra testimoni di Geova solennemente celebrate dovevano essere riconosciute dalla legge. I figli nati da questi matrimoni dovevano considerarsi legittimi.

Questi nuovi sviluppi crearono un’atmosfera favorevole. Fecero sperare che finalmente si poteva tenere un’assemblea senza difficoltà. Sarebbe stata davvero una pietra miliare nella lotta per la libertà di adorazione in Grecia. Poiché anche se un tempo era stata chiamata la “culla della democrazia”, la Grecia aveva perduto molti fondamentali diritti democratici a causa dell’ingerenza clericale e del dominio di tipo dittatoriale. Sì, per lungo tempo quella “culla” era stata vuota!

Si era presentata domanda alle autorità competenti per tenere un’assemblea di quattro giorni. La domanda fu considerata dalle autorità e approvata!

Il luogo di quest’Assemblea “Sovranità Divina” fu lo Stadio Apollo situato a Rhizupolis, nei pressi di Atene. Il programma sarebbe stato simile a quello delle molte altre assemblee dei testimoni di Geova tenute nel 1975 in decine di diverse città del mondo.

PREPARATIVI PER L’ASSEMBLEA

Prima dell’inizio dell’assemblea, molti testimoni esperti in vari mestieri andarono a lavorare, gratis, per preparare lo stadio. Si accinsero all’opera con entusiasmo, molto grati del privilegio di partecipare a questa importante storica occasione.

Anzitutto, si dovette costruire il palco per le varie parti del programma. In molti punti attorno allo stadio si dovettero installare altoparlanti. Si dovettero anche costruire gabinetti per uomini e donne, dato che lo stadio ne era sprovvisto. Nelle vicinanze furono predisposte aree di parcheggio. Si fecero molti altri lavori affinché i presenti fossero a loro agio e venissero soddisfatti i loro bisogni, sia fisici che spirituali.

Quando giunse il tempo dell’inizio dell’assemblea, il giovedì 10 luglio, moltitudini di congressisti entrarono pacificamente nello stadio e presero posto. Fu uno spettacolo meraviglioso, elettrizzante, data l’opposizione e l’intolleranza clericale del passato. Da molti occhi sgorgavano liberamente le lagrime.

In altri paesi dove i testimoni di Geova si radunano regolarmente in assemblea, tali congressi ricevono ampia pubblicità dalla stampa, dalla radio e dalla televisione, oltre che per mezzo di inviti stampati lasciati nelle case degli abitanti della zona. Ma lì, nel tentativo di evitare ogni possibile problema, tutta questa pubblicità precongressuale fu evitata.

ESTESA PUBBLICITÀ

Ma l’occasione fu ugualmente oggetto di estesa pubblicità. La Chiesa Greco-Ortodossa e le organizzazioni ad essa collegate intrapresero un’intensa campagna pubblicitaria di diffamazione e oltraggio.

Il metropolitano Agostino di Florina, in Macedonia, disse, secondo il quotidiano ateniese Hellinikos Vorras del 6 luglio: “È indispensabile convocare in via straordinaria l’intera gerarchia per affrontare fatti sociali e religiosi di enorme importanza. La chiesa tradirebbe se stessa rimanendo inattiva. Protestiamo molto energicamente contro [l’assemblea dei testimoni di Geova], e vogliamo sperare che sarà annullata all’ultimo momento; altrimenti, per ordine del Sinodo, tutti i sacerdoti di Atene saliranno sui campanili e suoneranno le campane a morto, durante tutto questo congresso satanico. Poiché, senza esagerare, sta morendo qualcosa in Grecia, sta morendo la sua anima, la quale anima è la fede ortodossa”.

Le organizzazioni ecclesiastiche seguirono la direttiva del clero. Per esempio, centinaia di migliaia di volantini contenenti false accuse contro i testimoni di Geova furono distribuiti nelle case e nei negozi delle zone di Atene-Pireo. Un volantino, fatto stampare da sei riviste religiose, conteneva dichiarazioni come queste sui testimoni di Geova: “Agenti del Sionismo Internazionale attivi con i dollari degli Ebrei americani”. “Rinnegano Cristo”. “Predicano . . . il dominio d’Israele sul mondo intero”. Il volantino terminava: “GRECI! Permetterete il convegno di questa gente?”

Tuttavia, chi ha sia pure un’elementare conoscenza di ciò che credono i testimoni di Geova sa che tali accuse sono completamente false. È assurdo asserire che i testimoni di Geova siano finanziati con i dollari degli Ebrei americani quando oggi i Testimoni dichiarano che il sionismo ebraico fallirà.a E chi esamina le pubblicazioni dei testimoni di Geova può vedere che viene mostrato il massimo rispetto a Gesù Cristo a motivo della sua relazione con il Creatore, Geova Dio, e della parte che Cristo ha nei propositi di Dio.

In quanto all’atteggiamento dei testimoni di Geova verso le autorità governative, è risaputo che osservano la legge e sono pacifici. Ubbidiscono al comando di Gesù Cristo di ‘rendere a Cesare le cose di Cesare e a Dio le cose di Dio’. (Matt. 22:21) A tutti i testimoni di Geova è insegnato a rispettare l’autorità civile, poiché Romani 13:1 dice: “Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori”, cioè ai governi civili. Pertanto, i testimoni di Geova ubbidiscono a tutte le leggi del paese che non sono in contrasto con le leggi di Dio.

Oltre a distribuire volantini diffamatori, i rappresentanti del Santo Sinodo agirono per fare pressione sulle autorità governative e annullare l’assemblea. A questo fine, ecclesiastici e persone istigate dal clero inviarono migliaia di telegrammi al Ministero delle Religioni e all’Ufficio del primo ministro.

CHE AVREBBE FATTO IL GOVERNO?

Ora sorgeva la domanda: Che cosa avrebbe fatto il governo greco? Avrebbe ceduto alle pressioni del clero? Avrebbe proibito un pacifico convegno cristiano tenuto in pieno accordo con le leggi del paese? La costituzione greca di recente approvata, che salvaguarda la libertà di assemblea, si sarebbe dimostrata efficace?

I giornali fecero estesa pubblicità alle proteste contro l’assemblea fatte dai capi delle chiese e dei gruppi a loro associati. Rilevarono pure che l’arcivescovo Serafino aveva insistito personalmente presso i ministri dell’interno e dell’ordine pubblico per indurli ad annullare l’assemblea. Come osservò il quotidiano Vradyni, queste obiezioni venivano “considerate dal Governo”.

Ma fa onore al governo greco che non cedette a queste pressioni religiose! Né i gruppi religiosi, né i metropolitani, né l’arcivescovo Serafino riuscirono a prevalere! Il governo greco diede prova di rispettare e applicare la costituzione greca approvata di recente. Era deciso a proteggere i diritti di tutti i suoi cittadini, non solo di alcuni. Quindi, come indicarono i commenti di un osservatore, si potrebbe dire a questo riguardo che dopo una lunga assenza “la democrazia è finalmente tornata nella sua culla”.

ENORME TESTIMONIANZA

La pacifica assemblea di quattro giorni soddisfece pienamente i partecipanti. E l’ordine e la condotta esemplare dei delegati furono menzionati con favore da molti che non erano testimoni di Geova. Di conseguenza, fu data in tutta la Grecia un’enorme testimonianza.

Il secondo giorno dell’assemblea, i giornali pubblicarono belle fotografie panoramiche delle moltitudini riunite nello stadio. I commenti dei giornali furono obiettivi. Vennero anche équipe della televisione che ripresero scene di diverse parti del programma, come i drammi biblici recitati per illustrare vari princìpi biblici. Queste scene, insieme ad altre dello stadio gremito, furono trasmesse dalla televisione nazionale, qualcosa che non si sarebbe neppure potuto immaginare solo un anno prima!

La pacifica assemblea, l’ottimo programma con le sue edificanti informazioni in merito a Dio e ai suoi propositi e l’ordine dei Testimoni, facevano contrasto nella mente di molti con l’empia condotta del clero e delle sue organizzazioni religiose. Religionisti fanatici distribuirono i loro volantini diffamatori proprio lungo le strade che portano allo stadio, cercando di istigare la gente a comportarsi con ostilità verso i Testimoni.

Altri fanatici presero da una chiesa vicina delle icone, come il “crocifisso” e i “cherubini a sei ali”, e, guidati da un sacerdote, si misero dalla parte opposta dello stadio. Cantarono e fecero gesti minacciosi verso i Testimoni che passavano. E durante tutte queste rumorose dimostrazioni le campane delle chiese vicine suonarono a morto.

Tuttavia, non ci fu nessun grave incidente. I testimoni di Geova avevano ricevuto ordine di mantenere in ogni situazione il loro solito comportamento calmo e non provocatorio. Non badarono ai disturbatori ed evitarono qualsiasi discussione potesse irritare qualcuno e provocare possibilmente un tumulto.

Il penultimo giorno dell’assemblea, oltre 400 sacerdoti si radunarono nella chiesa di Sant’Irene. Il quotidiano ateniese Akropolis riferì: ‘400 SACERDOTI CONDANNANO L’ASSEMBLEA — PRONTI A OGNI SACRIFICIO E LOTTA QUALORA SI RIPETA’. Il giornale pubblicava una risoluzione presa dai sacerdoti. In parte, essa diceva: “Noi sacerdoti greco-ortodossi, convenuti oggi in assemblea pan-clericale straordinaria . . . esprimiamo il nostro vivo disagio . . . La concessione del permesso [per tenere l’assemblea] nonostante i passi compiuti dal Santo Sinodo di monsignor Serafino, arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, costituisce un atto ostile contro la Chiesa, giacché [i testimoni di Geova] non sono soltanto di un altro credo, ma sono dichiarati nemici e persecutori della Chiesa . . . Avvertiamo il Governo, il Parlamento del paese e tutte le amministrazioni governative, che noi curati, capi, assistenti e amici del nostro onorato, amabile e pio popolo greco, siamo pronti a ogni lotta e sacrificio di fronte a ogni simile futura azione del Governo”.

Ma, naturalmente, gli osservatori imparziali poterono facilmente vedere che non erano i testimoni di Geova a mostrare mancanza di rispetto per il governo, e che non perseguitavano in alcun modo la Chiesa. Invece, il clero greco-ortodosso dimostrò chiaramente la propria ostilità contro il governo e la sua costituzione, con le sue ingerenze politiche non cristiane. Il persecutore fu il clero che cercò di impedire l’assemblea dei testimoni di Geova, con le sue diffamatorie accuse, e tentò di istigare il popolo contro questi pacifici cristiani.

La polizia si comportò in modo assai lodevole. Fece sì che i diritti del popolo fossero sostenuti. Questa eccellente cooperazione della polizia greca fu giustamente lodata. Quando alcuni disturbatori provocarono danni alle auto parcheggiate di vari testimoni di Geova, la polizia suggerì di agire contro i responsabili. Ma cercando di evitare in questa occasione qualsiasi difficoltà, i Testimoni pensarono che era meglio non agire contro questi elementi illegali. Felicemente, un testimone di Geova proprietario di una stazione di servizio si offrì di riparare a proprie spese le auto danneggiate.

Nei quattro giorni dell’assemblea, e nei giorni successivi, questo convegno fu l’oggetto dei servizi nelle prime pagine dei giornali. Dappertutto si parlava dell’avvenimento. Molte persone rette espressero il loro disgusto per le sgradevoli dimostrazioni e le ingiuste proteste delle organizzazioni religiose.

Un noto deputato del parlamento di Atene e cronista di un importante quotidiano ateniese, scrisse: “Non riuscivo a capire l’incontrollata ira delle organizzazioni [della chiesa], che vogliono su un piatto le teste dei testimoni di Geova”. (Quotidiano To Vima, 16 luglio 1975) Un altro giornale ateniese pubblicò un’ottima fotografia dell’assemblea. E quando alcuni lettori protestarono perché questo giornale si era occupato dell’assemblea, il giornale rispose: ‘Tante migliaia di persone che si radunano in qualche posto per un qualsiasi scopo fanno notizia. Come può un giornale ignorarlo, cari lettori, qualunque cosa voi siate nei confronti di questa manifestazione, se nemici, amici o indifferenti?’ — Quotidiano ateniese Kathimerini, 12 luglio 1975.

Un giornalista chiese al Testimone incaricato delle relazioni pubbliche: “Le campane delle chiese suonano a morto: che ne dite?” Il Testimone rispose: “Per noi, questo convegno è un tempo di gioia e letizia. Ma per quella gente è un tempo di cordoglio, per questo suonano le campane a morto”.

Lo spirito dei due gruppi fu messo davvero in netto contrasto, facendo venire in mente che la Parola di Dio dice che dove c’è lo spirito di Dio si trovano anche “amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”. (Gal. 5:22, 23) Furono pure richiamate alla mente le parole che Dio disse molto tempo fa per mezzo del profeta Isaia: “Ecco, i miei propri servitori grideranno di gioia a causa della buona condizione del cuore, ma voi [oppositori] stessi emetterete grida a causa del travaglio del cuore e urlerete a causa dell’assoluto abbattimento di spirito”. — Isa. 65:14.

GLI OSSERVATORI FANNO COMMENTI FAVOREVOLI

L’ordine e la pulizia mantenuti durante tutta l’assemblea fecero una favorevole impressione sugli osservatori, anche su quelli che in precedenza avevano opinioni sfavorevoli.

I vigili che dirigevano il traffico e i poliziotti che facevano servizio d’ordine nei pressi dello stadio espressero viva soddisfazione per la pronta ubbidienza dei testimoni di Geova alle istruzioni della polizia. Un agente disse: “Se tutti i convegni tenuti fossero così ordinati, non ci sarebbe nessun bisogno di noi poliziotti”.

I responsabili della direzione dello stadio espressero apprezzamento per la pace, l’ordine e la pulizia dei cristiani che gremivano lo stadio. Dichiararono che gli impianti “saranno sempre a disposizione dei Testimoni”.

Un visitatore dell’assemblea fece questo commento: “In questo stadio non c’è un pezzetto di carta. Che gente pulita sono i testimoni di Geova!” Un giornalista scrisse: “Lo stadio era gremito, ma . . . non c’era fumo”. Fu meravigliato dal fatto che nessuno fumava tabacco. Un ingegnere di una vicina fabbrica di apparecchi elettrici, dopo avere assistito ad alcune sessioni, dichiarò: “Ora verrò regolarmente alle vostre adunanze”.

Quest’assemblea fu proprio una memorabile, indimenticabile occasione. Fu certo una pietra miliare nell’attività dei cristiani testimoni di Geova in Grecia. La libertà d’avere in questo modo per la prima volta una pacifica assemblea fu molto apprezzata.

La folla di 19.211 persone che la domenica sera ascoltarono i commenti conclusivi espresse profondi ringraziamenti al Sovrano Signore Geova e a suo Figlio Gesù Cristo per questa meravigliosa occasione. Con prolungati applausi espressero pure i loro ringraziamenti a tutti quelli che avevano reso possibile questa bella assemblea.

PIACEVOLE ASSEMBLEA ANCHE A TESSALONICA!

Tre settimane dopo la riuscita assemblea dei testimoni di Geova ad Atene, si tenne una simile assemblea di quattro giorni nella storica città di Tessalonica, in Macedonia. L’ultimo giorno di quest’assemblea, il 3 agosto, un’entusiastica moltitudine di 10.124 persone udì le incoraggianti informazioni che il giusto nuovo ordine di Dio diverrà presto realtà.

La reazione del clero greco-ortodosso e delle sue organizzazioni religiose fu simile a quella manifestata durante l’assemblea di Atene. Tuttavia, il responsabile della gendarmeria della Macedonia Centrale disse agli organizzatori dell’assemblea: “La Costituzione e le leggi dello Stato vi proteggono e noi siamo qui per proteggervi durante la vostra assemblea e ovunque sia necessario”. E il direttore della polizia di Tessalonica aggiunse: “I nostri uomini saranno a vostra disposizione per proteggervi. So personalmente che voi osservate la legge e che non avete bisogno di poliziotti intorno. Ma i nostri uomini saranno lì”. Così a Tessalonica, come precedentemente ad Atene, le autorità dimostrarono il loro rispetto per la nuova costituzione greca.

Tutti i presenti furono molto felici di questa benedizione della libertà di radunarsi per udire la Parola di Dio, come lo erano stati tre settimane prima i loro fratelli ad Atene.

[Nota in calce]

a Si veda Vicina la salvezza dell’uomo dall’afflizione mondiale! (inglese) pubblicato nel 1975 dalla Watch Tower Bible and Tract Society. Si noti particolarmente il capitolo XIII intitolato “Quando cristianità e giudaismo non esisteranno più!”

[Immagine a pagina 137]

L’Assemblea “Sovranità Divina” dei Testimoni di Geova tenuta allo Stadio Apollo, vicino ad Atene, in Grecia, dal 10 al 13 luglio 1975

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