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  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
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  • Suicidio per andare nell’aldilà
  • Da che parte sta Dio?
  • Enigma della politica papale
  • Il papa: Perché è così popolare?
    Svegliatevi! 1984
  • La Chiesa farà ciò che il papa ha detto?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
  • Giovanni Paolo II in azione: Riuscirà a unire la sua chiesa divisa?
    Svegliatevi! 1980
  • I viaggi del papa
    Svegliatevi! 1984
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
w81 1/3 p. 14

Significato delle notizie

Suicidio per andare nell’aldilà

● La preoccupazione per l’idea della vita dopo la morte e della reincarnazione ha avuto di recente come risultato il suicidio di un ragazzo di 16 anni e gravi ferite per la sua amica di 15 anni. Gli amici raccontano che “per scherzo” i due avevano fatto i piani per suicidarsi con altri giovani dello stato di Washington dopo aver letto un libro sulla vita nell’aldilà. I giovani avevano escogitato un piano assurdo che prevedeva la morte di due di loro lanciando una macchina sportiva contro la loro scuola, per trasferirsi a “un più alto livello d’esistenza”.

Certo, una tale azione motivata dall’idea della vita dopo la morte è un caso estremo. Ma illustra la schiavitù mentale di milioni di persone che accettano a occhi chiusi questi insegnamenti perché consoni alla loro educazione religiosa, non perché si basino sulle Sacre Scritture. D’altra parte Gesù disse che attenendosi alla Parola di verità gli uomini sarebbero stati ‘resi liberi’. Insegnò ai suoi discepoli la stessa verità espressa secoli prima nella Parola di Dio: ‘I morti non sono consci di nulla’. Se avessero saputo questo, forse quei giovani non avrebbero fatto quella fine. — Giov. 8:32; Eccl. 9:5; confronta Giovanni 11:11-14.

Da che parte sta Dio?

● Di recente il giornale “Brazil Herald” ha commentato i chiassosi festeggiamenti per la vittoria dell’Atlético, squadra di calcio di Belo Horizonte, sul Fluminense di Rio de Janeiro. Ma l’“Herald” riferisce che quattro giocatori dell’Atlético, “di recente convertiti al protestantesimo, si sono tenuti da parte, aprendo le loro Bibbie e ringraziando il Signore per averli aiutati a battere il Fluminense”.

È ragionevole invocare o ringraziare Dio per una simile vittoria? Quale preghiera Dio dovrebbe esaudire nel caso che da ambo le parti persone sincere chiedessero di vincere? A questo proposito il “Brazil Herald” sposta la domanda un po’ oltre e dice: “Questo fa venire in mente la domanda che spesso, durante le guerre, fanno le persone non troppo ubriacate dal patriottismo: Perché il Signore dovrebbe avercela con l’altra parte — in questo caso il Fluminense di Rio — per schierarsi unilateralmente con l’Atlético? Forse queste persone pie sopravvalutano l’interesse che il Signore può avere per il risultato di una partita di calcio, o forse anche di una guerra fra le nazioni”.

Certo Dio non può essere ritenuto responsabile della vittoria o della sconfitta di uno dei contendenti negli eventi sportivi o nelle guerre sanguinose. La risposta a quelli che pregano Dio perché si schieri dalla loro parte è la stessa che egli diede agli apostati dell’antico Israele: “E quando stendete le palme, nascondo i miei occhi da voi. Quantunque facciate molte preghiere, io non ascolto; le vostre medesime mani son divenute piene di sangue”. Anziché schierarsi da una parte o dall’altra nelle guerre degli uomini, i veri cristiani rimangono neutrali, pregando solo per il regno di Dio. — Isa. 1:15, 16; 2:4; Matt. 6:9, 10.

Enigma della politica papale

● Le istruzioni di Giovanni Paolo II che in tutto il mondo il clero cattolico si astenga dalle attività politiche hanno creato una certa confusione. Robert Drinan, sacerdote gesuita e membro del Congresso degli Stati Uniti, ha detto che non si ripresenterà per l’incarico. Al contrario, suor Carolyn Farrell, sindaco di Dubuque, nello Iowa, ha detto che non si dimetterà, perché le donne “non sono mai state nella categoria del clero”.

Nel frattempo, quasi simultaneamente, il papa esortava i fedeli africani a partecipare alla politica. “Un’importante sfida per il cristiano è quella della vita politica”, ha detto all’immenso uditorio di Nairobi, nel Kenya. “Nello stesso stato i cittadini hanno il diritto e il dovere di partecipare alla vita politica”. Il papa ha aggiunto che “sarebbe un errore pensare che il singolo cristiano non debba impegnarsi in questi aspetti della vita”.

Commentando l’apparente contraddizione di principio fra le istruzioni del papa al clero e il suo stesso esercizio della politica in Polonia e nella chiesa, un editoriale del “New York Times” osserva: “Sembrerebbe che ciò che il papa vuole che i preti abbandonino non sia la politica, ma solo gli incarichi elettivi”. Ricordando la dichiarazione di Gesù secondo cui i suoi discepoli “non sono del mondo” come ‘egli non era del mondo’, possiamo immaginarci che Cristo desse istruzioni così contrastanti? — Giov. 17:14; 18:36, versione cattolica della CEI.

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