I ministri del Regno accettano la sfida
“Che cos’è dunque Apollo? Sì, che cos’è Paolo? Ministri per mezzo dei quali voi diveniste credenti”. — I CORINTI 3:5.
1. (a) In campo religioso, che cosa viene messo in discussione oggi, e perché? (b) Quale impero è minacciato, e cosa gli accadrà?
OGGI l’autorità dei ministri religiosi viene messa in discussione. Ciò avviene sempre più di frequente, man mano che la classe politica di questo mondo si rivolta contro la religione, compresa la religione “cristiana”, ritenendola un’organizzazione per estorcere denaro. Viene persino sminuita l’importanza quali ministri debitamente autorizzati di coloro che hanno studiato in seminari religiosi, ed essi sono messi al bando nelle nazioni che stanno diventando antireligiose. Sì, l’impero mondiale della falsa religione è preso di mira ed è minacciato da un attacco su scala mondiale che significherà la sua distruzione. Il divino Creatore della vera adorazione predisse questo e stabilì il tempo in cui la sua profezia si sarebbe dovuta adempiere. Le creature viventi dell’intero universo trarranno beneficio da questo sbalorditivo avvenimento!
2. In quanto alla religione, cosa rimarrà e cosa non rimarrà?
2 Tuttavia l’irreligione non rimarrà a dominare la terra a lungo, ma il rivendicato Creatore dell’universo rimarrà! Certo, così come rimarrà la vera religione di questo Dio immortale e altissimo! A questo riguardo, sebbene i miliardi di abitanti di questo pianeta neghino i fatti, già ora sulla terra sono attivi e operosi i praticanti della pura adorazione di Dio. E oggi è vera questa affermazione fatta alcuni secoli fa: “Le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”. — Romani 1:20.
3, 4. (a) In che modo si può dimostrare che Geova ha dei ministri sulla terra? (b) Come sappiamo che i ministri religiosi di Babilonia la Grande presto saranno disoccupati?
3 Nel I secolo della nostra èra volgare, allorché furono scritte queste parole, Geova Dio aveva sulla terra i suoi ministri. Perciò l’apostolo Paolo poté scrivere: “Che cos’è dunque Apollo? Sì, che cos’è Paolo? Ministri per mezzo dei quali voi diveniste credenti, come il Signore concesse a ciascuno. Io piantai, Apollo innaffiò, ma Dio faceva crescere”. — I Corinti 3:5-9.
4 Anche oggi Geova deve avere ministri sulla terra. Ma non impiega i ministri religiosi di Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione. Ben presto, infatti, questi saranno disoccupati. Ciò accadrà quando sarà distrutta la stessa Babilonia la Grande. Predicendo questo, Rivelazione 16:19 dice: “La gran città si divise in tre parti, e le città delle nazioni caddero; e Babilonia la grande fu ricordata dinanzi a Dio, per darle la coppa del vino della collera della sua ira”.
5. Cosa avvenne nel 539 a.E.V. nell’antica Babilonia, e cosa si può dire dei ministri e degli altri sostenitori delle religioni di Babilonia la Grande?
5 Che dire, allora, di coloro che restano fedeli seguaci dei sistemi religiosi in cui prestano la loro opera i ministri di professione di Babilonia la Grande? Ebbene, esaminate quanto avvenne quella notte del 539 a.E.V. in cui il re Baldassarre e i signori da lui invitati glorificavano gli dèi babilonesi nel corso di una grande festa tenuta a dispetto degli assedianti medi e persiani. Prima ai partecipanti alla gozzoviglia fu dato un annuncio ufficiale quando videro ciò che una mano scrisse miracolosamente su un muro della sala del banchetto e udirono l’interpretazione data da Daniele, profeta di Geova. Poi, quando quella stessa notte Babilonia cadde, il re e, a quanto pare, gli altri convitati che esaltavano i falsi dèi vennero trucidati dagli invasori. (Daniele, capitolo 5) Una sventura simile è in serbo per i ministri e per coloro che restano fedeli ai sistemi religiosi di Babilonia la Grande.
Occorrono urgentemente ministri di Dio
6. (a) In questo periodo critico, cosa deve avere Dio per la famiglia umana? (b) Quando finirono i tempi dei Gentili, e Gesù cosa disse in merito?
6 Nessuno può ragionevolmente dubitare che ora stiamo vivendo nel più critico dei periodi della storia umana dal Diluvio universale dei giorni di Noè in poi. (II Timoteo 3:1-5) È perciò indispensabile che ora ci siano veri ministri dell’Iddio di Noè. Sicuramente Geova, così come inviò avvertimenti alla gente del tempo di Noè e ai partecipanti alla festa di Baldassarre, deve aver avuto un urgente messaggio da comunicare alla famiglia umana dal 1914, anno in cui scoppiò la prima guerra mondiale. In effetti, nei precedenti quarant’anni circa i servitori di Dio avevano pubblicamente ed estesamente indicato che quell’anno avrebbe contrassegnato la fine dei tempi dei Gentili, in merito ai quali Gesù disse: “Gerusalemme sarà calpestata dai Gentili, finché non saranno compiuti i tempi dei Gentili”. — Luca 21:24, Nardoni.
7. (a) Fino a quando la Gerusalemme terrena fu calpestata da nazioni non ebraiche? (b) A cosa si stava riferendo in ultimo Gesù quando disse che Gerusalemme sarebbe stata “calpestata dai Gentili”?
7 Durante i circa 53 anni successivi al 1914, cioè fino alla guerra dei sei giorni del 1967, la Gerusalemme terrena continuò ad essere calpestata dalle nazioni non ebree. È chiaro, tuttavia, che Gesù non si stava riferendo in ultimo all’odierna Gerusalemme ebraica, ma a quanto quella città rappresentò fino al 607 a.E.V. E che cosa rappresentò? Il Regno di Geova Dio retto dal suo unto Re della casa reale di Davide! — Luca 1:32; I Cronache 29:11.
8. A chi Geova avrebbe dato il regno di Davide, e perché gli uomini non avrebbero potuto vedere la predetta intronizzazione?
8 Gesù Cristo era colui al quale Geova Dio avrebbe dato il regno del suo antenato Davide. Mentre veniva giudicato da Pilato, Gesù disse che il Suo Regno non faceva parte di questo mondo, intendendo dire che sarebbe stato celeste. (Giovanni 18:36) È logico concludere, perciò, che il futuro insediamento di Gesù nel Regno al termine dei tempi dei Gentili sarebbe avvenuto nei cieli invisibili. Pertanto, la sua intronizzazione sarebbe stata invisibile agli occhi umani ed è per questo che né le nazioni gentili né noi lo abbiamo letteralmente visto intronizzato nel suo legittimo Regno datogli da Dio nel 1914. Quelle nazioni di sicuro non credettero che questo evento avesse avuto luogo, malgrado fosse stato proclamato dal popolo di Geova fin dagli anni ’70 del secolo scorso.
9. (a) Cosa fecero le nazioni ignorando il messaggio del Regno? (b) Visto ciò che fecero le nazioni nel 1914, cosa si rese necessario?
9 Ignorando il messaggio del Regno, nell’autunno del 1914 le nazioni si gettarono a capofitto nella guerra. Come prediceva il Salmo 2:1-12, esse si dimostrarono nemiche di Gesù rifiutandosi di ‘baciare’ il neo-insediato Re in segno di sottomissione e fedeltà. Si rese perciò necessario mettere in atto ciò che viene detto nel Salmo 110:1, 2, in cui leggiamo: “Espressione di Geova al mio Signore: ‘Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi’. La verga della tua forza Geova manderà da Sion, dicendo: ‘Sottoponi in mezzo ai tuoi nemici’”.
10. (a) In quali circostanze Gesù cominciò a dominare nel 1914? (b) Chi ha rappresentato Geova nel XX secolo?
10 Gli oppositori ebrei manifestarono inimicizia nei confronti degli apostoli di Gesù, allorché questi sedette alla destra di Dio in attesa del tempo in cui avrebbe iniziato a dominare in mezzo ai suoi nemici. (Atti 4:24-26) In modo corrispondente, fu in mezzo a nemici che il glorificato Gesù Cristo cominciò a dominare al termine dei tempi dei Gentili nel 1914. Perciò nel XX secolo, come nel passato, è stato in mezzo a nemici che Geova ha avuto coloro che hanno portato il suo messaggio, i suoi veri ministri del Regno. Sono i suoi testimoni. — Isaia 43:10-12.
Difendiamo la nostra qualifica di ministri
11. Da chi è stata messa in dubbio l’autorizzazione dei testimoni di Geova ad essere ministri del Regno ordinati da Dio?
11 Fin dall’inizio, i veri ministri del Regno ordinati da Dio hanno dovuto difendere la loro autorizzazione a compiere il ministero. Questo si può dire senz’altro dei testimoni di Geova del XX secolo. Il fatto che fossero qualificati come ministri di Dio debitamente ordinati è stato messo in dubbio e screditato. Da chi? In particolare da coloro che hanno studiato nei seminari teologici della cristianità, che hanno ricevuto l’ordinazione e sono divenuti ecclesiastici stipendiati. Costoro ritengono di possedere la necessaria istruzione e gli adeguati requisiti per essere gli unici a svolgere la professione di ministri dell’Iddio della Bibbia.
12. L’autorizzazione di quale preminente cristiano del I secolo fu contestata, e come doveva essere considerato chiunque avesse portato una buona notizia di diverso tipo?
12 Esisteva una situazione simile nel I secolo E.V. Nella provincia romana della Galazia persino l’ispirato scrittore di circa metà dei libri delle Scritture Greche Cristiane dovette far fronte a una situazione in cui era contestata la sua qualifica di apostolo di Gesù Cristo, poiché fu messa in dubbio la correttezza di ciò che insegnava come cristianesimo. Fu così costretto a dire ai galati: “Mi meraviglio che così presto siate rimossi da Colui che vi chiamò con l’immeritata benignità di Cristo per passare a un’altra sorta di buona notizia. Ma non è un’altra; solo vi sono certuni che vi causano difficoltà e vogliono pervertire la buona notizia intorno al Cristo. Comunque, anche se noi o un angelo dal cielo vi dichiarasse come buona notizia qualche cosa oltre ciò che vi abbiamo dichiarato come buona notizia, sia maledetto. Come abbiamo detto sopra, ora torno a dire di nuovo: Chiunque vi dichiari come buona notizia qualche cosa oltre ciò che avete accettato, sia maledetto”. — Galati 1:6-9.
13. Perché i galati non avrebbero dovuto mettere in discussione l’autorità di Paolo?
13 È vero che questo scrittore — l’apostolo Paolo — non aveva imparato all’inizio gli insegnamenti cristiani mediante un contatto personale con Gesù Cristo o con i Suoi dodici apostoli. In seguito Paolo passò un certo periodo di tempo in compagnia dell’apostolo Pietro, o Cefa. (Giovanni 1:42; Galati 1:18, 19) Ma, a difesa del fatto che era un ministro della buona notizia qualificato da Dio tramite Cristo, Paolo poté dire agli instabili cristiani della Galazia: “Sì, conoscendo l’immeritata benignità che m’era stata data, Giacomo e Cefa e Giovanni, quelli che sembravano essere le colonne, diedero a me e a Barnaba la destra di comune partecipazione, affinché noi andassimo alle nazioni, ma essi a quelli che sono circoncisi”. (Galati 2:9) Quei galati, perciò, avrebbero dovuto chiedersi: Se Pietro, Giacomo e Giovanni, apostoli di Gesù, hanno accettato Paolo quale portatore della vera buona notizia, che base abbiamo noi per mettere in dubbio il suo messaggio e per allontanarcene?
14. Perché non è strano che venga contestato il fatto che i testimoni di Geova sono ministri?
14 Ma che dire dell’odierno popolo di Geova? Ebbene, dal momento che uno come Paolo fu costretto a difendere le sue qualifiche di ministro di Dio e di Cristo, perché dovremmo sorprenderci se noi, dedicati e battezzati testimoni di Geova, veniamo sfidati e dobbiamo difendere la nostra condizione di ministri del Regno? Naturalmente, come nel caso di Paolo, questa sfida infondata che ci viene rivolta non dimostra niente.
Anche Gesù fu sfidato
15. L’autorità quale insegnante di chi, ancor più importante degli apostoli, fu pure messa in discussione, e a chi egli attribuì la propria autorità?
15 Il Signore Gesù Cristo stesso fu sfidato e si trovò di fronte alla riluttanza del proprio popolo ad accettarlo quale ministro autorizzato da Dio. Per esempio, leggiamo: “Or quando la festa [dei tabernacoli] era per metà passata, Gesù salì nel tempio e insegnava. Perciò i Giudei si meravigliavano, dicendo: ‘Come ha quest’uomo conoscenza delle lettere, non avendo studiato nelle scuole?’” Gesù raccolse subito la sfida, affermando: “Ciò che io insegno non è mio, ma appartiene a colui che mi ha mandato. Se alcuno desidera fare la Sua volontà, saprà riguardo all’insegnamento se esso è da Dio o se parlo da me stesso. Chi parla da se stesso cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l’ha mandato, questi è verace, e in lui non vi è ingiustizia”. — Giovanni 7:14-18.
16. Perché i capi religiosi del giudaismo pensavano di avere delle ragioni per mettere in dubbio la capacità di Gesù quale insegnante?
16 I capi religiosi del giudaismo consideravano Gesù Cristo un semplice galileo. Naturalmente non pensavano che non sapesse leggere per non aver frequentato una scuola, in particolare qualcosa di simile a un seminario teologico. Dopo tutto Gesù aveva già dimostrato di saper leggere il testo delle Scritture Ebraiche. (Luca 4:16-21) La cosa inaccettabile per questi ebrei della Giudea e di Gerusalemme era il fatto che questo ex falegname non era un teologo e non poteva stare sullo stesso piano degli scribi, dei farisei e dei sadducei della loro nazione. Perché mai, allora, doveva presumere di conoscere il significato delle Scritture Ebraiche e il modo in cui si applicavano, parlando con tanta autorità? Ecco ciò che rese quegli ebrei tanto sordi in senso spirituale da non riconoscere il suono della verità divina. Erano troppo orgogliosi per accettare ciò che diceva un uomo che non aveva compiuto i suoi studi in una scuola teologica.
“Ammaestrati da Geova”
17. In relazione con Gesù Cristo, di quale Insegnante non tenevano conto i capi religiosi ebrei, e che genere di allievo era Gesù?
17 Quegli ebrei, saggi in senso mondano, non tenevano conto di Colui che in effetti aveva ammaestrato Gesù Cristo. Infatti le capacità che Gesù possedeva come insegnante le aveva attinte dal “maestro” più grande di tutti, Geova Dio! (Giobbe 36:22, Moraldi) Riferendosi a Dio in questa veste, Gesù disse: “Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, conoscerete che son io, e che non faccio nulla di mia propria iniziativa; ma che dico queste cose come il Padre mi ha ammaestrato”. (Giovanni 8:28) Quindi Gesù si dimostrò il miglior allievo della scuola universale del massimo Insegnante che esista. Questo faceva onore a Colui che lo aveva istruito. Non c’è da stupirsi che i nazareni si domandassero sul conto del loro ex concittadino: “Dove ha preso quest’uomo tale sapienza e tali opere potenti?” — Matteo 13:54.
18. (a) Che tipo di insegnante dovremmo voler avere? (b) Cosa disse Gesù di questo sommo Insegnante e di coloro che vengono ammaestrati da Lui?
18 Per comprendere la Bibbia vogliamo e ci occorre il miglior insegnante disponibile. E questo insegnante è Colui che ha ispirato quel Libro insuperabile. Gesù, riferendosi a coloro che facevano parte della visibile organizzazione terrena di questo Insegnante al tempo in cui lui era sulla terra, disse: “Nessun uomo può venire a me se il Padre, che mi ha mandato, non lo attira; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. È scritto nei Profeti: ‘Ed essi saranno tutti ammaestrati da Geova’. Chiunque ha udito gli insegnamenti del Padre e ha imparato viene a me”. (Giovanni 6:44, 45) Qui Gesù stava citando Isaia 54:13, dove si legge: “E tutti i tuoi figli saranno persone ammaestrate da Geova, e abbondante sarà la pace dei tuoi figli”.
19. I “figli” di chi dovevano essere ammaestrati da Geova?
19 Tuttavia ci chiediamo: I “figli” di chi dovevano essere “persone ammaestrate da Geova”? Questa promessa profetica fu rivolta a una “donna” simbolica, futura madre di certi “figli”. Questa è la “donna” alla quale ci si rivolge in Isaia 54:1, dove viene detto: “‘Grida gioiosamente, donna sterile che non partorivi! Prorompi in grida di gaudio e strilla, tu che non avevi dolori di parto, poiché i figli della desolata son più numerosi dei figli della donna con un proprietario maritale’, ha detto Geova”.
20. Tenuto conto di quanto dice II Corinti 13:5, cosa devono continuare a fare i cristiani dedicati, e che relazione ha questo con la loro qualifica di ministri del Regno?
20 Dato che Colui che si rivolge a questa “donna” e dei cui “figli” dev’essere l’Insegnante è Geova, dev’essere lui il suo Marito simbolico, ed essa dev’essere la sua organizzazione celeste simile a una donna. I “figli” della donna sono allievi del più grande “maestro” che esista. Naturalmente è indispensabile che quei “figli” — gli unti seguaci di Gesù — e i loro compagni, la “grande folla”, seguano di continuo la guida provveduta da Geova. (Rivelazione 7:9) Questo è sicuramente un modo in cui prestare ascolto all’esortazione di Paolo: “Continuate a provare se siete nella fede, continuate a provare ciò che voi stessi siete”. (II Corinti 13:5) Continuando a far questo e a dimostrarsi diligenti allievi dell’Insegnante più grande di tutti, i cristiani dedicati e battezzati dovrebbero possedere la necessaria qualifica di ministri del Regno autorizzati da Geova. Nel prossimo articolo vedremo in che modo i ministri di Dio dimostrano di essere qualificati.
Cosa direste?
◻ Come potete dimostrare che Geova ha dei ministri sulla terra?
◻ Che cosa era rappresentato dalla Gerusalemme che fu “calpestata dai Gentili”?
◻ Poiché le nazioni hanno ignorato il Regno, cosa ha dovuto fare Gesù?
◻ Perché non è strano che venga contestato il fatto che i testimoni di Geova sono ministri?
◻ Di che cosa non tenevano conto i capi religiosi ebrei che misero in dubbio la capacità di Gesù quale insegnante?
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Come impiegò Daniele per dare un annuncio ufficiale ai partecipanti alla festa di Baldassarre, così oggi Geova ha dei ministri che diffondono un urgente messaggio
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I capi religiosi erano troppo orgogliosi per accettare Gesù Cristo stesso quale ministro di Dio