Ripensando a 93 anni di vita
Narrato da Frederick W. Franz
IL 12 settembre 1893, a Covington (Kentucky), che si trova sulla riva meridionale del fiume Ohio, di fronte a Cincinnati (Ohio), nacque un maschietto. Il felice padre, Edward Frederick Franz, e la contentissima madre, Ida Louise nata Krueger, gli misero nome Frederick William Franz.
È così che hanno avuto inizio i miei 93 anni di vita. Mio padre, nato in Germania, si professava appartenente alla Chiesa Luterana e pertanto mi fece battezzare da un ecclesiastico che mi mise sulla fronte la mano bagnata. Fu stilato un certificato di battesimo, che poi venne incorniciato e appeso a una parete di casa nostra, assieme ai certificati di battesimo dei miei due fratelli maggiori, Albert Edward ed Herman Frederick. Solo 20 anni più tardi avrei appreso quanto sia antiscritturale una simile formalità religiosa.
Dopo che traslocammo in Greenup Street vidi per la prima volta un carro senza cavalli, un’automobile scoperta a due posti che passava per la via. Anni più tardi avrei visto per la prima volta un aeroplano. A quel tempo abitavamo vicino al forno Krieger, dove mio padre lavorava di notte come fornaio. Egli rientrava al mattino e andava a dormire. Poi nel pomeriggio aveva un po’ di tempo libero da dedicare a noi ragazzi.
Quando raggiunsi l’età scolare, in un primo tempo fui mandato alla scuola parrocchiale e alle funzioni religiose della chiesa cattolica di S. Giuseppe, dal momento che era vicina, all’angolo tra la 12ª e Greenup Street. Riesco ancora a ricordare l’aula della nostra classe. Una volta il “fratello” religioso che fungeva da maestro mi fece stare in piedi di fronte alla classe con la mano aperta e mi picchiò più volte con una riga perché mi ero comportato male.
Ricordo anche quando andavo nel buio confessionale della chiesa, parlavo col confessore che stava dietro la grata, recitavo una preghiera imparata a memoria e confessavo le mie malefatte di bambino cattivo. Andavo poi davanti alla balaustra dell’altare dove mi inginocchiavo, mentre il sacerdote mi metteva in bocca un pezzo di pane, servendomi così la Comunione come insegnava la Chiesa, mentre lui teneva per sé il vino da bere più tardi. Così ebbe inizio la mia formale educazione religiosa e anche il mio rispetto per Dio che negli anni successivi sarebbe cresciuto.
Nel 1899, dopo che ebbi frequentato la scuola parrocchiale per un anno, la mia famiglia si trasferì a Cincinnati, dall’altra parte del fiume Ohio, in Mary Street n. 17 (ora quella via si chiama 15ª East). Questa volta fui mandato a una scuola pubblica e ammesso a frequentare la terza classe. Ero un alunno distratto e ricordo che, in un’occasione, un mio compagno che stava nel banco alla mia destra ed io finimmo nell’ufficio del direttore per via della nostra cattiva condotta. Lì il direttore Fitzsimmons ci fece chinare in avanti fino a toccare le scarpe con la punta delle dita, mentre con una bacchetta ci picchiava sul didietro. Come avrete già immaginato, fui bocciato.
Ma mio padre non voleva che perdessi l’anno. Così, quando ebbe inizio il nuovo anno scolastico, mi portò in una scuola situata in Liberty Street, nell’ufficio del direttore, il sig. Logan. Mio padre gli chiese di iscrivermi alla quarta. Il sig. Logan si mostrò gentile nei miei confronti e disse: “Be’, vediamo cosa sa questo giovanotto”. Dopo che risposi a un certo numero di domande con sua evidente soddisfazione, affermò: “Be’, sembra idoneo per frequentare la quarta”. Così mi promosse personalmente alla classe successiva a quella nella quale ero stato bocciato. Da allora in poi diventai più calmo, mi applicai seriamente agli studi e non fui più bocciato.
Nella mia giovane vita ci furono anche cambiamenti dal punto di vista religioso. In una qualche maniera alcuni esponenti della Seconda Chiesa Presbiteriana di Cincinnati vennero in contatto con mia madre, la quale decise di far frequentare ad Albert, ad Herman e a me la scuola domenicale di quella chiesa. Il soprintendente della scuola domenicale in quel periodo era il sig. Fisher e la giovane Bessie O’Barr divenne la mia insegnante. Fu così che imparai a conoscere l’ispirata Sacra Bibbia. Come fui contento di ricevere dalla mia insegnante della scuola domenicale una copia personale della Sacra Bibbia come regalo di Natale!
Stabilii che durante la mia vita avrei letto una parte della Bibbia ogni giorno. Ho imparato così a conoscere molto bene questo libro sacro. E grazie alla sua benefica influenza evitai la condotta e i discorsi immorali dei miei compagni di scuola. Non c’è da stupirsi che mi considerassero diverso.
Scuola superiore e università
Finite le scuole medie inferiori nel 1907, i miei genitori mi permisero di approfondire la mia istruzione e di iscrivermi alla scuola superiore Woodward, che Albert, mio fratello maggiore, aveva frequentato per un anno. Come lui, anch’io decisi di iscrivermi al corso di materie classiche. Cominciai così a studiare il latino, uno studio che proseguii nei sette anni successivi.
Poi venne il tempo della consegna dei diplomi, nella primavera del 1911. Fui incaricato di pronunciare un discorso in rappresentanza della scuola Woodward durante la cerimonia di conferimento dei diplomi che si sarebbe svolta nella più grande sala di Cincinnati, la Music Hall.
A quel tempo tutt’e tre le scuole superiori di Cincinnati — la Woodward, la Hughes e la Walnut Hills — si riunivano insieme in occasione del conferimento dei diplomi. Gli studenti dell’ultimo anno sedevano sul grande palco di fronte a un foltissimo uditorio. Il compito di pronunciare il primo discorso veniva affidato a uno studente della Woodward. Il soggetto che scelsi per quell’occasione fu “La scuola e i cittadini”. A tutt’e tre gli oratori fu tributato un lungo applauso. Avevo 18 anni.
I miei genitori mi lasciarono proseguire la mia carriera scolastica, e così mi iscrissi all’Università di Cincinnati, scegliendo il corso di studi umanistici. Avevo deciso a questo punto di diventare un predicatore presbiteriano.
Allo studio del latino aggiunsi quello del greco. Che bello studiare il greco biblico col prof. Arthur Kinsella! Col dott. Joseph Harry, autore di alcune opere sul greco, studiai anche il greco classico. Sapevo che per diventare un ecclesiastico presbiteriano dovevo saper padroneggiare il greco biblico. Per questa ragione mi applicavo accanitamente allo studio e superavo gli esami.
Oltre a studiare il greco e il latino a scuola, cominciai a imparare lo spagnolo, che trovavo molto simile al latino. Allora non potevo immaginare quanto mi sarebbe stato utile lo spagnolo nel mio ministero cristiano.
Un punto culminante della mia vita accademica fu il giorno in cui il dott. Lyon, rettore dell’università, annunciò agli studenti riuniti nell’aula magna che io ero stato scelto per recarmi all’Università statale dell’Ohio a sostenere assieme ad altri gli esami per ottenere una borsa di studio che mi avrebbe permesso di frequentare l’Università di Oxford, in Inghilterra. Uno dei candidati mi superava in atletica, ma, per via dei miei voti altrettanto buoni, volevano mandare anche me insieme a lui all’Università di Oxford. Ero contento di essermi dimostrato all’altezza di sostenere tali esami e questa, in circostanze normali, sarebbe stata una cosa molto gratificante.
“Questa è la verità!”
Ricordiamo che una volta Gesù disse ai suoi discepoli: “Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. (Giovanni 8:32) L’anno prima, nel 1913, mio fratello Albert aveva trovato “la verità” a Chicago. In che modo?
Un sabato sera della primavera del 1913 Albert si era coricato presto nel dormitorio dell’YMCA, dove risiedeva mentre lavorava a Chicago. Più tardi il suo compagno di camera entrò precipitosamente nella stanza con un problema da risolvere. Quella sera era stato invitato a casa dei coniugi Hindman, e la loro figlia Nora aveva un’amica con lei. Due ragazze erano troppe perché il compagno di camera di Albert se la potesse cavare da solo. Con grande prontezza, Albert fece subito fronte alla situazione. Nel corso della serata il compagno di camera di Albert se la cavò benissimo con le due signorine. I coniugi Hindman, invece, si concentrarono su Albert, spiegandogli gli insegnamenti della Watch Tower Bible and Tract Society.
Albert quindi mi inviò un opuscolo intitolato Dove sono i morti? che era stato scritto da un medico scozzese, John Edgar, componente della congregazione di Glasgow degli Studenti Biblici Internazionali. In un primo momento misi da parte l’opuscolo. Poi una sera, avendo un po’ di tempo libero prima di andare a fare pratica di canto corale, cominciai a leggerlo. Lo trovai così interessante che non riuscivo a interrompere la lettura. Continuai a leggerlo anche nel percorrere a piedi il chilometro e mezzo che mi separava dalla chiesa presbiteriana. Dato che la porta della chiesa era ancora chiusa, mi sedetti sui freddi gradini di pietra e continuai a leggere. Arrivò l’organista e, vedendomi così assorto, disse: “Dev’essere interessante”. Risposi: “Lo è davvero!”
Poiché le nuove verità che stavo apprendendo mi piacevano molto, pensai di chiedere al predicatore, il dott. Watson, un parere sull’opuscolo. Così, quella sera stessa, gli diedi l’opuscolo e gli chiesi: “Dott. Watson, sa qualcosa al riguardo?”
Prese l’opuscolo, lo aprì e poi sogghignò: “Oh, sarà quella robaccia di Russell. Che ne sa quello dell’escatologia?” Ci rimasi male vedendo il suo atteggiamento sprezzante. Ripresi l’opuscolo e me ne andai, pensando fra me: “Non mi interessa cosa ne pensa lui. Questa è la VERITÀ!”
Dopo non molto tempo, in occasione di una delle sue visite a casa, Albert portò i primi tre volumi degli Studi sulle Scritture di Charles Taze Russell. Albert inoltre mi portò nella locale congregazione degli Studenti Biblici, che si riuniva proprio a fianco della chiesa presbiteriana. Mi piaceva moltissimo quello che stavo imparando e ben presto decisi che era giunto il momento di troncare i miei legami con la Chiesa Presbiteriana.
Tempo dopo, perciò, quando Albert tornò a farci visita, ci recammo a una delle conferenze che il dott. Watson teneva la domenica sera. Finita la conferenza, Albert ed io andammo verso di lui che stava congedando i fedeli con una stretta di mano. Gli dissi: “Dott. Watson, ho intenzione di lasciare la chiesa”.
Lui disse: “Lo sapevo! Lo sapevo! Fin da quando ti ho visto leggere quella robaccia di Russell. Io non permetterei a quel Russell neppure di metter piede in casa mia!” Poi aggiunse: “Fred, non pensi che sarebbe meglio andare nella sagrestia e pregare insieme?” Gli risposi: “No, dott. Watson, ormai ho deciso”.
Detto questo, Albert ed io uscimmo dalla chiesa. Che sensazione stupenda sentirsi liberi dai legami di un sistema religioso che insegnava delle falsità! Com’era bello essere accolti nella congregazione degli Studenti Biblici Internazionali, che mostravano tanta lealtà verso la Parola di Dio! Il 5 aprile 1914, a Chicago, simboleggiai la mia consacrazione — come chiamavamo allora la dedicazione — col battesimo in acqua.
Non mi sono mai pentito di aver scritto, poco prima che venisse annunciato l’esito degli esami per la borsa di studio, una lettera alle autorità scolastiche per informarle che non mi interessava più andare all’Università di Oxford e che potevano togliermi dall’elenco dei candidati. La scrissi, anche se il mio docente di greco all’università, il dott. Joseph Harry, mi fece sapere che ero stato prescelto per ottenere l’ammissione.
Due mesi dopo, il 28 giugno 1914, l’arciduca Ferdinando d’Austria e la moglie furono assassinati a Sarajevo, nella Bosnia. Lo stesso giorno gli Studenti Biblici Internazionali tenevano un congresso generale nella Memorial Hall di Columbus (Ohio). Appena un mese più tardi, il 28 luglio 1914, scoppiò la prima guerra mondiale della storia umana. Noi Studenti Biblici attendevamo la fine dei 2.520 anni dei tempi dei Gentili il 1º ottobre di quell’anno.
Col permesso di mio padre avevo smesso di frequentare l’Università di Cincinnati nel maggio del 1914, un paio di settimane prima del termine della terza sessione come studente del terzo anno. Presi subito accordi con la Watch Tower Bible and Tract Society per diventare un colportore, o pioniere, come viene chiamato oggi un ministro a tempo pieno. A quel tempo frequentavo attivamente la congregazione degli Studenti Biblici Internazionali di Cincinnati.
Più tardi fui nominato anziano della congregazione di Cincinnati. Perciò, quando gli Stati Uniti d’America entrarono nella prima guerra mondiale schierandosi con gli Alleati e i giovani vennero chiamati alle armi, io fui esonerato in quanto ministro del vangelo.
Faccio la conoscenza del fratello Russell
Tra gli episodi della mia vita ai quali ripenso con maggior piacere ci sono le occasioni in cui ebbi la gioia di incontrare il primo presidente della Società, Charles Taze Russell. La prima volta che lo incontrai di persona fu il giorno precedente la “prima” della proiezione del Fotodramma della Creazione alla Music Hall, che doveva aver luogo la domenica 4 gennaio 1914. Quel sabato un anziano della congregazione di Cincinnati mi incontrò fuori della Music Hall e mi disse: “Guarda che dentro c’è il fratello Russell; se vai dietro le quinte lo incontrerai”. Entrai immediatamente e di lì a poco mi ritrovai a parlargli a quattr’occhi. Era venuto a controllare i preparativi per la prima proiezione del Fotodramma della Creazione.
Un giorno del 1916 Russell si fermò diverse ore a Cincinnati per attendere una coincidenza ferroviaria. Una sorella ed io, essendone stati informati, andammo immediatamente alla stazione dove lo trovammo insieme al suo segretario. Aveva portato con sé il pranzo e, quando giunse l’ora, lo divise con noi.
Dopo aver finito di pranzare chiese se qualcuno aveva una domanda biblica. Io chiesi se Adamo sarebbe mai potuto essere risuscitato visto che fu un peccatore volontario e impenitente. Strizzando l’occhio, mi rispose: “Fratello, tu fai una domanda e allo stesso tempo dai la risposta. Allora, qual era esattamente la tua domanda?”
“Il mistero compiuto”
Il martedì 31 ottobre 1916 Charles Taze Russell morì senza aver pubblicato il settimo volume della sua serie di Studi sulle Scritture. Quando al suo capezzale, sul treno di ritorno dalla California, il segretario gli chiese che ne sarebbe stato del settimo volume, Russell rispose: “Lo dovrà scrivere qualcun altro”.
Un anno più tardi, nel 1917, apparve infatti il settimo volume, che comprendeva un commentario dei libri profetici di Ezechiele e di Rivelazione e una bellissima spiegazione del Cantico dei Cantici. La Società predispose di fare una grande divulgazione del nuovo libro. A questo fine inviò scatole contenenti copie di questo settimo volume ad alcuni componenti delle congregazioni di tutti gli Stati Uniti. Molte scatole furono inviate a casa mia in Baymiller Street n. 1810, a Cincinnati, e messe da parte in attesa di ulteriori istruzioni su come distribuirne il contenuto.
C’erano otto pagine del Mistero compiuto che contenevano dichiarazioni contro la guerra fatte da alcuni importanti personaggi. Su pressione delle organizzazioni religiose della cristianità, cattoliche e protestanti, il governo degli Stati Uniti sollevò eccezioni, ragion per cui si dovettero togliere le pagine 247-54. Dopo ciò, quando Il mistero compiuto veniva offerto alle persone, si spiegava loro perché mancavano le pagine. Il governo degli Stati Uniti non fu soddisfatto di questo e, in seguito ad ulteriori pressioni da parte delle organizzazioni religiose del paese, proscrisse per intero il settimo volume degli Studi sulle Scritture.
Ricordo che una domenica mattina stavo lavorando sul retro di casa mia. Degli uomini entrarono passando lungo il marciapiede intorno alla casa: il loro capo voltò il bavero del suo soprabito, mi mostrò il suo distintivo metallico e mi chiese di entrare. Fui così costretto a farli entrare e a mostrar loro le scatole contenenti le copie del Mistero compiuto. Alcuni giorni dopo mandarono un camion a portarle via tutte.
Apprendemmo poi che Joseph F. Rutherford, secondo presidente della Watch Tower Society, e sei suoi collaboratori che prestavano servizio nella sede mondiale di Brooklyn erano stati ingiustamente accusati di ostacolare l’impegno bellico degli Stati Uniti. Per ciascuno dei quattro capi d’accusa furono condannati a venti anni da scontare nel penitenziario federale di Atlanta, anche se le condanne dovevano essere scontate simultaneamente. La guerra cessò l’11 novembre 1918, e quindi il 25 marzo 1919 al fratello Rutherford e ai suoi collaboratori fu concessa la libertà provvisoria su cauzione. In seguito vennero completamente scagionati. Fu tolto anche il divieto relativo al libro Il mistero compiuto, che poté così essere di nuovo distribuito liberamente.
Come ci sentimmo ravvivati nello spirito quando a Cedar Point (Ohio), una località turistica situata sulla punta di una penisola nei pressi di Sandusky, la Società organizzò, dal 1º all’8 settembre 1919, il primo congresso del dopoguerra! Per me fu un privilegio molto gioioso assistere a quel congresso.
Invitato alla Betel
L’anno dopo, nel 1920, il presidente Rutherford accettò l’invito di pronunciare un discorso pubblico a Cincinnati. A quel tempo svolgevo l’opera di colportore, e il fratello Rutherford mi invitò a scrivergli una lettera per far domanda di servire presso la sede mondiale alla Betel di Brooklyn.
Inviai la lettera e, dopo aver ricevuto una risposta positiva, partii in treno per New York. Arrivai la sera di martedì 1º giugno 1920 e incontrai un vecchio amico di Louisville (Kentucky), Leo Pelle, il quale mi portò alla Betel. Il giorno dopo, mercoledì, fui ufficialmente assegnato in stanza con Hugo Riemer e Clarence Beatty, in una camera dell’attico, e diventai il numero 102 della famiglia Betel di Brooklyn.
La Società aveva allestito la sua prima tipografia in Myrtle Avenue n. 35, dove nel seminterrato fu installata la nostra prima rotativa, da noi soprannominata Corazzata per via della sua mole. Stampavamo la nuova rivista pubblicata dalla Società, L’Età d’Oro, che fu poi chiamata Consolazione ed ora Svegliatevi! Man mano che le riviste salivano attraverso un’apertura del pavimento e giungevano su un piano inclinato con un sistema di nastri trasportatori, io le raccoglievo, le pareggiavo e le impilavo, perché si potessero poi rifilare e spedire.
Il sabato mattina, quando la rotativa non sfornava riviste, alcuni di noi fratelli avvolgevamo le riviste in fogli di carta marrone sui quali era scritto il nome e l’indirizzo degli abbonati. Poi chiudevamo tali fogli e mandavamo le riviste all’ufficio postale. Feci questo lavoro per alcuni mesi, finché Donald Haslett, che prestava servizio nel Reparto colportori, se ne andò per sposarsi con Mabel Catel. Fui allora trasferito da Myrtle Avenue n. 35 agli uffici della Società in Columbia Heights n. 124 per prestare servizio nel Reparto colportori.
Inoltre, come componente della congregazione di New York, fui incaricato di condurre uno studio di libro a casa della famiglia Afterman, nel quartiere Ridgewood di Brooklyn.
Privilegi alla radio e ai congressi
Prestai servizio nel Reparto colportori fino al 1926. Nel frattempo la Watch Tower Bible and Tract Society aveva allestito la sua prima stazione radio, la WBBR, sulla Staten Island. Questo avveniva nel 1924. Ebbi il gioioso privilegio di partecipare ai programmi della Società: non solo pronunciavo discorsi, ma facevo anche degli assolo come tenore e suonavo il mandolino accompagnato da un pianoforte. Inoltre, ero secondo tenore nel quartetto maschile della WBBR. Ovviamente era il fratello Rutherford, in qualità di presidente della Società, l’oratore principale della WBBR e aveva un altissimo indice di ascolto.
Nel 1922 si tenne per la seconda volta a Cedar Point un congresso generale della Watch Tower Bible and Tract Society. In quell’occasione fummo vigorosamente esortati dal fratello Rutherford ad ‘annunciare, annunciare, annunciare il Re e il suo regno!’
Uno dei maggiori privilegi che abbia avuto durante gli anni ’20 fu quello di prestar servizio col fratello Rutherford al congresso internazionale tenuto a Londra nel 1926. Lì, di fronte a una platea gremita, egli pronunciò il discorso pubblico nella Royal Albert Hall, dopo il mio assolo di tenore che eseguii con l’accompagnamento del famoso organo di quella sala.
La sera seguente egli parlò a un uditorio di ebrei sul tema “Palestina per i giudei: perché?” e io cantai un assolo, “Confortati, o popolo mio”, tratto dal Messia di Händel. In questa circostanza particolare erano presenti alcune migliaia di ebrei. A quel tempo applicavamo erroneamente alcune profezie contenute nelle Scritture Ebraiche ai circoncisi ebrei naturali. Ma nel 1932 Geova ci aprì gli occhi perché capissimo che quelle profezie si riferivano all’Israele spirituale.
E che emozione fu per me essere presente al congresso tenuto a Columbus nel 1931, allorché il fratello Rutherford presentò il ‘nuovo nome’, Testimoni di Geova, e tutti noi lo accettammo con entusiasmo! Subito dopo tutte le congregazioni del popolo di Geova in tutta la terra accettarono quel ‘nuovo nome’. — Confronta Isaia 62:2.
Il venerdì 31 maggio 1935 dirigevo l’orchestra proprio sotto il podio dal quale il fratello Rutherford pronunciò lo storico discorso basato su Rivelazione 7:9-17, facendoci comprendere correttamente l’identità dei componenti della “grande moltitudine” descritta in quel passo. Era stata invitata ad essere presente in particolare la cosiddetta classe dei Gionadab, e la ragione divenne chiara allorché il fratello Rutherford mostrò che la “grande moltitudine” (“Bibbia del re Giacomo”), o “grande folla”, sarebbe stata composta di “altre pecore” del “buon pastore” Gesù Cristo. (Giovanni 10:14, 16, “Bibbia del re Giacomo”) Fu un evento emozionante. Come fui toccato vedendo il giorno seguente, sabato 1º giugno, 840 congressisti che venivano immersi in acqua per simboleggiare che si dedicavano a Dio tramite Cristo con la prospettiva di vivere su un paradiso terrestre! Da allora in poi il numero delle “altre pecore” di Cristo ha continuato a salire fino a superare, di gran lunga, quello in via di diminuzione delle pecore unte con lo spirito che compongono il “piccolo gregge” del Pastore eccellente, Gesù Cristo. — Luca 12:32.
Ma quando nel 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale, sembrava che la raccolta della “grande folla” si fosse conclusa. Ricordo che un giorno il fratello Rutherford mi disse: “Be’, Fred, mi sembra che dopo tutto la ‘grande moltitudine’ non sia poi così grande”. Non potevamo immaginare la grande raccolta futura.
La Società cominciò a impiegare il fonografo portatile nel 1934 e si utilizzavano incisioni su disco dei discorsi del presidente Rutherford per presentare le pubblicazioni bibliche. Quando queste registrazioni furono tradotte in spagnolo, feci uno sforzo particolare per utilizzarle nel contattare le persone che parlavano lo spagnolo nelle vicinanze del nostro stabilimento situato in Adams Street n. 117. Facendo poi visite ulteriori, aiutai coloro che mostravano interesse ad apprendere le verità bibliche ed ebbi in tal modo il privilegio di organizzare la prima congregazione di lingua spagnola di Brooklyn. Da quando fu formata, ho sempre fatto parte della prima congregazione di lingua spagnola di Brooklyn.
Cambiamenti nella presidenza della Società
Quando l’8 gennaio 1942 il fratello Rutherford morì, Nathan H. Knorr gli successe quale presidente della Società. Nonostante l’infuriare della seconda guerra mondiale, il discorso pubblico che pronunciò nell’estate del 1942, intitolato “Pace — Può essa durare?”, ci fece rivolgere l’attenzione all’immediato futuro. Poco tempo dopo, lunedì 1º febbraio 1943, il fratello Knorr aprì la Scuola missionaria di Galaad (Watchtower Bible School of Gilead) con sede presso il Podere del Regno: la prima classe era formata da un centinaio di studenti. Ebbi il privilegio di avere una parte nel programma inaugurale. Gli insegnanti sarebbero stati Eduardo Keller, Maxwell G. Friend, Victor Blackwell e Albert D. Schroeder.
Nel discorso d’apertura il fratello Knorr ci avvisò che la Società disponeva di fondi sufficienti a mandare avanti la scuola per cinque anni. Ma, ecco, oggi Geova Dio ha tenuto in attività questa scuola per un periodo nove volte più lungo!
È stato un meraviglioso privilegio collaborare con Nathan H. Knorr. Quando il 4 luglio 1923 fu battezzato dopo che io ebbi pronunciato il discorso di battesimo vicino al Little Lehigh, un fiume nei pressi di Allentown (Pennsylvania), sua città natale, non avrei mai immaginato che sarebbe diventato il terzo presidente della Watch Tower Bible and Tract Society.
Sotto la presidenza del fratello Knorr feci molti viaggi, parlando a grandi gruppi di fratelli in tutto il mondo — anche in America Latina e in Australia — per incoraggiarli a rimanere fedeli. Una volta, nel 1955, quando l’opera dei testimoni di Geova in Spagna era proscritta, presi parte a un’assemblea clandestina nei boschi intorno a Barcellona. Il nostro gruppo di fratelli spagnoli fu circondato dalla polizia segreta armata e gli uomini furono portati con alcuni autocarri al commissariato di polizia. Lì fummo trattenuti e interrogati. Essendo cittadino americano, feci come se non conoscessi lo spagnolo. Inoltre due sorelle che erano riuscite a sfuggire informarono il consolato americano del mio arresto, ed esso, a sua volta, si mise in contatto con la polizia. Volendo evitare un incidente internazionale e una pubblicità negativa, la polizia infine rilasciò noi stranieri e, in seguito, anche gli altri fratelli. Dopo ciò, alcuni di noi ci riunimmo a casa dei fratelli Serrano e ci rallegrammo moltissimo della liberazione che Geova aveva concesso ai suoi servitori. Nel 1970 la Spagna concesse il riconoscimento legale ai testimoni di Geova. Oggi abbiamo una filiale nei pressi di Madrid, e l’anno scorso l’organizzazione in Spagna contava più di 65.000 proclamatori del Regno riuniti in congregazioni sparse in tutto il paese.
L’8 giugno 1977 il fratello Knorr morì, terminando il suo corso terreno, ed io gli successi nell’incarico di presidente della Società. Il fratello Knorr è stato presidente per più di 35 anni, un periodo più lungo dei due presidenti della Società che l’avevano preceduto, Russell e Rutherford. In quanto membro del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, sono stato incaricato di prestare servizio nel Comitato Editoriale e nel Comitato degli Scrittori del Corpo Direttivo.
È un grande privilegio e un vero piacere continuare a prestare servizio negli uffici della Società situati in Columbia Heights n. 25. Questo richiede che io, ogni giorno lavorativo, mi faccia la mia camminata fra gli uffici e la casa Betel, un ottimo esercizio per il corpo che invecchia. Anche se ho 93 anni e sto perdendo la vista, sono molto felice che Geova mi abbia benedetto concedendomi una buona salute, tant’è vero che non ho mai perso un giorno di lavoro per malattia in 66 anni di servizio alla Betel e sono ancora in grado di servire a tempo pieno. È davvero grazie al favore divino se sono qui dal 1920 e ho visto la crescita e l’espansione dell’organizzazione nella sede centrale di Brooklyn e in tutto il mondo.
Con piena fiducia nel Sovrano universale, Geova Dio, e nel suo Maresciallo di campo, Gesù Cristo, che è a capo di una innumerevole schiera di serafini, cherubini e santi angeli del cielo, al momento in cui scrivo sono in fervida attesa, insieme a milioni di altri Testimoni, di quanto, secondo la Bibbia, accadrà nel prossimo futuro: la distruzione di Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, e la guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente ad Armaghedon, che culminerà con la più grande vittoria di tutti i tempi da parte del Sovrano universale, Geova Dio, che è “da eternità in eternità”. Alleluia! — Salmo 90:2, Il Nuovo Testamento e i Salmi (Versione Riveduta, revisione 1982).
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Al centro, con altri beteliti 1920
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Con N. H. Knorr 1961
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Durante un congresso tenuto in Giappone 1978