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  • Domande dai lettori
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 1/6 pp. 30-31

Domande dai lettori

◼ È appropriato per una donna cristiana portare gioielli, truccarsi, tingersi i capelli o fare cose analoghe?

Sia oggi che in passato, alcuni che dicono di seguire la Bibbia hanno sviluppato punti di vista precisi ma molto diversi in materia di ornamenti.a

Le donne appartenenti a certe chiese evitano completamente il trucco e i gioielli. Ad esempio, un libro sugli amish riferisce che essi “non evidenziano il loro aspetto fisico perché ritengono che qualsiasi membro che abbia un vivo interesse per l’aspetto mondano sia in pericolo, giacché [tale] interesse dovrebbe essere dedicato a considerazioni spirituali anziché fisiche. Alcuni . . . citano le Scritture”. — E. L. Smith, The Amish People, 1958, pp. 172, 173.

Poi veniva citato 1 Samuele 16:7: “Geova disse a Samuele: ‘Non guardare il suo aspetto e l’altezza della sua statura . . . Il semplice uomo vede ciò che appare agli occhi; ma in quanto a Geova, egli vede il cuore’”. Questo versetto, però, si riferisce all’altezza di Eliab, fratello di Davide. Dal contesto è chiaro che Dio qui non stava esprimendo un giudizio su qualche metodo per migliorare il proprio aspetto, come se Davide o i suoi fratelli, ad esempio, portassero qualche particolare acconciatura o avessero qualche decorazione sulle vesti. — Genesi 38:18; 2 Samuele 14:25, 26; Luca 15:22.

Questo esempio indica che alcuni secondo i quali i cristiani dovrebbero essere completamente “acqua e sapone”, non usando trucco o gioielli, cercano di sostenere le loro idee applicando erroneamente dei versetti biblici. In effetti la Bibbia non va mai nei particolari in fatto di aspetto personale, e nemmeno approva alcuni trattamenti e alcuni cosmetici proibendone altri. Ciò che dà sono princìpi ragionevoli. Analizziamoli e vediamo come si possono applicare al giorno d’oggi.

L’apostolo Paolo offrì il consiglio ispirato: “Desidero che le donne si adornino con veste convenevole, con modestia e sanità di mente, non con forme di intrecciature di capelli e oro o perle o abbigliamento molto costoso”. (1 Timoteo 2:9) Pietro scrisse similmente: “Il vostro adornamento non sia quello dell’esteriore intrecciatura dei capelli e del mettersi ornamenti d’oro o dell’indossar mantelli, ma sia la persona segreta del cuore nella veste incorruttibile dello spirito quieto e mite, che è di grande valore agli occhi di Dio”. — 1 Pietro 3:3, 4.

I termini greci qui tradotti “si adornino”, “convenevole” e “adornamento” sono tutti forme o derivati di kòsmos, da cui deriva anche la parola “cosmetico”, la quale indica ciò che è “atto a conservare o ad accrescere la bellezza e la freschezza del corpo umano, [specialmente] del volto”. (Zingarelli, 11ª ed.) Questi versetti, perciò, ci aiutano a rispondere a domande relative all’uso dei cosmetici o del trucco, dei gioielli e di altri accorgimenti per la bellezza femminile.

Paolo e Pietro intendevano forse dire che le donne cristiane non devono intrecciarsi i capelli, indossare perle e gioielli d’oro, né, per estensione, usare cosmetici? No. Se questo fosse il significato di tali versetti, allora le sorelle cristiane non dovrebbero nemmeno ‘indossare mantelli’. Tuttavia Gazzella, che Pietro risuscitò, era amata perché faceva “mantelli” per le altre sorelle. (Atti 9:39) Pertanto, 1 Timoteo 2:9 e 1 Pietro 3:3, 4 non significano che le sorelle debbano evitare di intrecciare i capelli, di portare perle, di indossare mantelli, e così via. Piuttosto, Paolo stava sottolineando il bisogno di usare modestia e sanità di mente per quanto riguarda gli ornamenti femminili. Pietro mostrò che le donne dovrebbero prestare maggiore attenzione al loro spirito interiore per guadagnare i mariti increduli, senza dare troppa importanza all’aspetto esteriore o al trucco.

In parole semplici, la Bibbia non proibisce tutte le azioni volte a migliorare il proprio aspetto. Alcuni servitori di Dio, sia uomini che donne, usarono gioielli. (Genesi 41:42; Esodo 32:2, 3; Daniele 5:29) La fedele Ester accettò di essere sottoposta a un completo trattamento di bellezza con oli cosmetici, profumi e massaggi. (Ester 2:7, 12, 15; confronta Daniele 1:3-8). Dio disse di aver figurativamente adornato la nazione d’Israele di braccialetti, di una collana, di un anello da naso e di orecchini. Tutto questo contribuì a farla divenire “molto, molto bella”. — Ezechiele 16:11-13.

Il libro di Ezechiele, però, mette in guardia contro il dare troppa importanza all’aspetto esteriore. Dio disse: “Confidavi nella tua bellezza e divenisti una prostituta a motivo del tuo nome e versavi i tuoi atti di prostituzione su ogni passante”. (Ezechiele 16:15; Isaia 3:16, 19) Perciò, Ezechiele 16:11-15 sottolinea la saggezza dei successivi consigli di Paolo e di Pietro circa il non dare risalto all’aspetto esteriore. Se una donna sceglie di ornarsi di gioielli, la quantità e la foggia di questi ultimi dovrebbero essere in armonia con la modestia, non essendo né eccessivi né pretenziosi o vistosi. — Giacomo 2:2.

Che dire se una cristiana usa cosmetici, come rossetto, fard, ombretto e eye-liner? In Israele e nelle zone vicine gli archeologi hanno trovato astucci per cosmetici, nonché applicatori e specchi. Sì, nell’antichità le donne orientali usavano cosmetici che anticipavano molti prodotti attuali. Il nome della figlia di Giobbe Cheren-Appuc significava probabilmente “corno del nero (per gli occhi)”, cioè astuccio per il trucco. — Giobbe 42:13-15.

Anche se alcuni cosmetici erano usati in Israele, gli esempi biblici mostrano il pericolo di eccedere. Anni dopo essere divenuta regina di Israele, Izebel “si imbellettava gli occhi col belletto nero e si acconciava bene la testa”. (2 Re 9:30) In seguito, descrivendo in che modo Israele ricercò l’attenzione immorale delle nazioni pagane, Dio disse che la nazione ‘si adornò di ornamenti d’oro, si allargò gli occhi col belletto nero e si fece bella’. (Geremia 4:30; Ezechiele 23:40) Nessuno di questi o di altri versetti dice che sia sbagliato migliorare il proprio aspetto con metodi artificiali. Tuttavia, il racconto di Izebel fa pensare che si sia messa tanto belletto nero attorno agli occhi da farlo notare a distanza, addirittura a Ieu che stava fuori del palazzo. Che lezione se ne trae? Quella di non usare un trucco pesante, eccessivo.b

Certo, è molto difficile che una donna che porta dei gioielli o si trucca ammetta di farlo in modo eccessivo o non appropriato. Tuttavia, non c’è dubbio che, a causa di insicurezza o dell’influenza di forme aggressive di pubblicità, una donna potrebbe prendere l’abitudine di truccarsi troppo. Potrebbe essere talmente abituata al modo in cui si trucca da non rendersi conto che esso è in contrasto con la “modestia e sanità di mente” della maggioranza delle donne cristiane. — Vedi Giacomo 1:23, 24.

È vero che i gusti variano; alcune donne fanno pochissimo uso di trucco e di gioielli, o non ne usano affatto, mentre altre ne usano di più. Perciò è saggio non essere pronti a criticare chi fa uso di trucco o di gioielli in misura diversa. Un altro elemento da tenere presente è l’usanza locale. Il fatto che alcune mode siano accettate in un altro paese (o siano state seguite nel passato) non significa che siano consigliabili oggi in una certa zona.

La cristiana saggia di tanto in tanto riesaminerà il proprio aspetto personale, chiedendosi in tutta onestà: ‘In genere porto gioielli o mi trucco di più (o in maniera più evidente) della maggioranza delle cristiane della mia zona? Nel mio aspetto tendo ad imitare narcisistici personaggi famosi o vanitose stelle del cinema, oppure mi faccio guidare principalmente dai consigli contenuti in 1 Timoteo 2:9 e in 1 Pietro 3:3, 4? Sì, il mio aspetto personale è davvero modesto, e indica sincero rispetto per le opinioni e i sentimenti degli altri?’ — Proverbi 31:30.

Le donne il cui marito è un cristiano possono chiedergli pareri o consigli. Inoltre, chiedendoli con sincerità, si possono ottenere utili suggerimenti da altre sorelle. Ma anziché rivolgersi a un’amica che ha gusti simili, può essere meglio parlare con sorelle più anziane che sono rispettate per il loro equilibrio e la loro saggezza. (Confronta 1 Re 12:6-8). La Bibbia dice che le donne anziane riverenti possono far “tornare in sé le giovani . . . per essere di mente sana, caste . . . , affinché non si parli ingiuriosamente della parola di Dio”. (Tito 2:2-5) Nessuna cristiana matura vorrebbe che il proprio uso immodesto di gioielli o del trucco facesse ‘parlare ingiuriosamente’ della Parola o del popolo di Dio.

Il racconto biblico di Tamar mostra che l’aspetto di una donna può costituire un chiaro messaggio che la identifica come appartenente ad una certa categoria di persone. (Genesi 38:14, 15) Quale messaggio trasmettono l’acconciatura di una cristiana, il colore dei suoi capelli (se sono tinti), i gioielli che porta e i cosmetici che usa? Il messaggio è: Questa è una pura, modesta ed equilibrata servitrice di Dio?

Chi osserva i cristiani impegnati nel ministero di campo o assiste alle nostre adunanze dovrebbe rimanere favorevolmente colpito. Di solito questo è quanto accade. La maggioranza delle donne cristiane non danno agli estranei l’impressione di essere sciatte e trasandate, o viceversa eccessivamente truccate o agghindate; al contrario, si adornano “come si conviene a donne che professano di riverire Dio”. — 1 Timoteo 2:10.

[Note in calce]

a Nel III secolo E.V. Tertulliano affermò che le donne “che si sfregano la pelle con medicamenti, si tingono le guance col rossetto, evidenziano gli occhi con antimonio [nero], peccano contro [il Signore]”. Tertulliano criticò anche le donne che si tingevano i capelli. Applicando male le parole di Gesù riportate in Matteo 5:36, Tertulliano accusò: “Esse contraddicono [il Signore]! ‘Ecco’, dicono, ‘anziché bianchi o neri, rendiamo [i nostri capelli] biondi’”. E aggiunse che c’erano alcune persone che ‘si rammaricano di essere vecchie, e cercano di annerirsi i capelli bianchi’. Questa era l’opinione personale di Tertulliano, ma si tratta di un punto di vista distorto, poiché tutta la sua argomentazione si basava sulla sua idea secondo cui le donne sono la causa della dannazione umana, per cui dovrebbero ‘andare in giro come Eva, facendo lamento e pentendosi’ per ‘l’ignominia del primo peccato’. La Bibbia non dice nulla del genere; Dio ritenne Adamo responsabile della condizione peccaminosa dell’umanità. — Romani 5:12-14; 1 Timoteo 2:13, 14.

b Non molto tempo fa sui mezzi d’informazione degli Stati Uniti fu dato risalto ad uno scandalo in cui era coinvolto un predicatore televisivo; anche sua moglie, che si esibiva insieme a lui, fece quasi altrettanto scalpore. Secondo le notizie, essa era cresciuta con l’idea che “sia il trucco che il cinema” fossero peccato, mentre in seguito cambiò opinione divenendo nota per il suo trucco esagerato, “così pesante che sembrava una scultura”.

[Immagini a pagina 31]

Reperti archeologici provenienti dal Medio Oriente: Astuccio d’avorio per cosmetici, specchio e collane di oro e corniola

[Fonte]

Tutte e tre le foto: Pictorial Archive (Near Eastern History) Est.

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