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  • Una vita spesa ‘tenendo bene in mente il giorno di Geova’

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  • Una vita spesa ‘tenendo bene in mente il giorno di Geova’
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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  • Il servizio alla Betel
  • La Scuola di Ministero Teocratico
  • Comincio a viaggiare
  • Trovo una compagna
  • Prove della benedizione di Geova
  • Tengo ancora bene in mente il giorno di Geova
  • Annunciata senza posa la buona notizia (1942-1975)
    I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio
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Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 1/7 pp. 20-23

Una vita spesa ‘tenendo bene in mente il giorno di Geova’

NARRATO DA LYLE REUSCH

CHE io ricordi, la nostra vita familiare è sempre stata imperniata sulla forte convinzione che è prossimo il nuovo mondo di giustizia. Mia madre e mio padre leggevano a noi bambini brani biblici che parlavano dei “nuovi cieli e nuova terra” e di come ‘la vacca e l’orso pasceranno insieme, il leone mangerà paglia proprio come il toro e un semplice ragazzino li guiderà’. Rendevano queste promesse così reali che mi vedevo nei panni di quel ragazzino. — 2 Pietro 3:11-13; Isaia 11:6-9.

Mio nonno, August Reusch, imparò le fondamentali verità della Bibbia nell’ultimo decennio del secolo scorso tenendosi in contatto epistolare con Charles T. Russell. Egli predicò in lungo e in largo a casa sua e nei dintorni, dove oggi c’è la città di Yorkton, che ora si trova nella provincia canadese del Saskatchewan ma che a quel tempo faceva parte dei Territori del Nord-Ovest. Mio nonno usava ripetere ai suoi figli: “Ragazzi, state attenti al 1914!” La certezza che il giorno di Geova fosse imminente diede a mio padre un senso d’urgenza che caratterizzò tutta la sua vita, e così è stato anche nel mio caso.

Mamma e papà erano l’ospitalità in persona. Un gruppo di studio biblico dell’ecclesia degli Studenti Biblici di Saskatoon (Saskatchewan) si radunava regolarmente a casa nostra. I ministri viaggianti (chiamati pellegrini) erano spesso nostri ospiti. Questo ebbe un buon effetto, sotto il profilo spirituale, su mio fratello Verne, su mia sorella Vera e su di me. Il messaggio del Regno appariva sempre reale, e sentivamo l’urgenza di trasmetterlo ad altri. (Matteo 24:14) Non immaginavo che avrei trascorso la maggior parte della mia vita proseguendo l’opera di quei pellegrini in qualità di sorvegliante viaggiante dei testimoni di Geova.

Nel 1927 papà si trasferì con la famiglia a Berkeley, in California. Poi, nel 1933, nel bel mezzo della depressione economica, mi diplomai alla scuola superiore. Mio fratello Verne e io ci ritenemmo fortunati di trovare lavoro presso gli impianti della Ford a Richmond, in California. Un giorno di primavera del 1935, tuttavia, mi dissi: ‘Se devo lavorare sodo, posso almeno farlo per una buona causa’. Quel giorno stesso mi licenziai, e il giorno dopo scrissi per avere un modulo di richiesta per prestare servizio alla Betel, la sede mondiale dei testimoni di Geova che si trova a Brooklyn (New York). Dopo aver assistito all’entusiasmante assemblea tenuta a Washington nel giugno del 1935, fui accettato per servire alla Betel.

Il servizio alla Betel

Nathan Knorr, il responsabile dello stabilimento, mi incaricò di occuparmi della manutenzione dell’edificio. Ero il solo a fare quel lavoro, per cui ero indipendente. Come ventenne, mi sentivo molto importante. Potevo spostarmi liberamente in qualsiasi parte dello stabilimento, e non dovevo rendere conto del mio operato a nessuno. Il fratello Knorr apprezzava il modo in cui lavoravo, ma capì che c’era qualcosa che non andava nel mio atteggiamento. Continuò a seguirmi da vicino per aiutarmi a diventare un po’ più umile.

Ci volle del tempo, però, prima che capissi che il fratello Knorr in realtà stava cercando di aiutarmi. Così mi scusai per il mio atteggiamento e dissi che ero deciso a migliorare. Quello fu l’inizio di una lunga e calorosa amicizia con il fratello Knorr, che nel gennaio del 1942 divenne il terzo presidente della Watch Tower Society.

Oltre a svolgere lavori di manutenzione, imparai a far funzionare la maggior parte delle macchine della legatoria o ad aiutare chi vi lavorava. Col tempo passai ad un lavoro d’ufficio: scrivevo e inviavo ordini di lavoro all’interno dello stabilimento. La primavera e l’estate del 1943 furono un periodo particolarmente intenso ed emozionante. Il mondo era nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, e i testimoni di Geova venivano maltrattati, arrestati e messi in prigione sulla base di false accuse di ogni tipo. Nel 1940 la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva decretato che le scuole potevano imporre agli studenti di salutare la bandiera. Questo scatenò un’ondata di violenza in 44 degli allora 48 stati. I figli dei Testimoni venivano espulsi dalle scuole, i genitori venivano arrestati e folle inferocite cacciavano dalle città i Testimoni. Alcuni Testimoni furono presi a fucilate, altri furono cosparsi di pece e di piume.

Man mano che i testimoni di Geova ricorrevano in appello nei tribunali, un’enorme quantità di documenti (ordinanze di tribunali, memorie difensive di vari avvocati e documenti prodotti dal reparto legale della Società) passarono per la mia scrivania per essere stampati. Tutti noi facemmo molte ore di straordinario per rispettare le scadenze. Le sentenze che la Corte Suprema emise nei mesi di maggio e giugno del 1943 — quando, a coronamento di tutto questo lavoro, 12 casi su 13 si risolsero a favore dei testimoni di Geova — sono entrate a far parte degli annali della storia giuridica. Sono grato di aver potuto vedere di persona come Geova ha aperto la strada per difendere e stabilire legalmente la buona notizia. — Filippesi 1:7.

La Scuola di Ministero Teocratico

Sotto alcuni aspetti in quei tempi non eravamo ben preparati per compiere l’enorme opera predetta in Matteo 24:14, quella di ‘predicare la buona notizia del Regno in tutta la terra prima che venga la fine’. Il fratello Knorr, in qualità di presidente della Società, vide la necessità di un programma di istruzione. Insieme ad altri fratelli membri della famiglia Betel, fui invitato a iscrivermi al “Corso avanzato di Ministero Teocratico”. Questo corso divenne infine la Scuola di Ministero Teocratico, che si tiene nelle congregazioni dei testimoni di Geova dal 1943.

Ci radunammo nella sala riunioni della famiglia Betel la sera di lunedì 16 febbraio 1942, e il fratello Knorr pronunciò il primo discorso di istruzione. Il tema era: “Manoscritti della Bibbia”. Il fratello T. J. Sullivan era il sorvegliante della scuola e ci diede consigli per aiutarci a migliorare. Col tempo ricevetti io l’incarico di sorvegliante della scuola alla Betel, cosa che considerai un grande privilegio. Ma era di nuovo tempo che fossi disciplinato.

Nel dare consigli a un fratello più anziano ero stato eccessivamente critico e avevo mancato di rispetto, per cui il fratello Knorr mi disse chiaro e tondo: “A nessuno piace che tu ti dia delle arie”. Quando il fratello Knorr si fu spiegato bene ed io ero arrossito sino alla punta delle orecchie, i suoi grandi occhi castani si addolcirono. Con tono benevolo lesse Salmo 141:5: “Se mi colpisse il giusto, sarebbe amorevole benignità; e se mi riprendesse, sarebbe olio sulla mia testa, che la mia testa non vorrebbe rifiutare”. Ho usato questo versetto molte volte quando ho avuto la responsabilità di impartire consigli per correggere qualcuno.

Prima che cominciasse la Scuola di Ministero Teocratico, pochi di noi avevano occasione di parlare in pubblico. Quando morì il fratello Rutherford, il fratello Knorr lavorò duramente per sviluppare le sue capacità oratorie. La mia stanza alla Betel era proprio sotto la sua, e lo potevo sentire mentre si esercitava nel pronunciare discorsi. Prima di pronunciare il discorso pubblico “Pace — Può essa durare?” all’assemblea di Cleveland nel 1942, lo lesse a voce alta letteralmente decine di volte.

Comincio a viaggiare

Dopo 13 anni di servizio alla Betel, il fratello Knorr mi incaricò di servire nel campo come sorvegliante di distretto. Nel darmi istruzioni sul mio nuovo incarico disse: “Lyle, ora avrai la possibilità di osservare di persona in che modo Geova tratta il suo popolo”. Con questo pensiero in mente e due valige in mano, cominciai la mia carriera di sorvegliante viaggiante il 15 maggio 1948. Prima di intraprendere l’opera di distretto prestai servizio per qualche mese come sorvegliante di circoscrizione.

La prima compagnia, o congregazione, che visitai era una piccola compagnia in una zona rurale del Minnesota, precisamente a Waseca. Avevo scritto in anticipo a Dick Cain, il servitore della compagnia (come veniva chiamato allora il sorvegliante che presiede), perché mi venisse a prendere alla stazione. Dick era un pioniere speciale, e per limitare le spese aveva appena lasciato la stanza in affitto in cui aveva trascorso l’inverno per trasferirsi nel suo alloggio estivo, che consisteva in una tenda. Nel Minnesota, però, il clima di maggio non è propriamente estivo! Quella notte, battendo i denti nella tenda, mi chiesi se ero tagliato per quel tipo di vita. Buscai un grosso raffreddore che mi afflisse per settimane, ma sopravvissi.

In quei primi anni, mentre visitavo varie congregazioni e circoscrizioni, venivo ospitato in casa di fratelli, e vivevo sempre con la valigia in mano. Sperimentai tutti i tipi di alloggio, a volte dormendo sul pavimento della cucina, sul divano del soggiorno o in soffitte afose senza ventilazione. Talvolta ero ospite di famiglie in cui c’era qualcuno che si opponeva alle nostre credenze. Nel Wisconsin un marito incredulo mi guardò con occhio torvo per tutta la settimana mentre entravo e uscivo di casa. Una sera, quando lo udii rientrare ubriaco minacciando di “sparare a quel tizio”, capii che era tempo di andarmene. Le esperienze sgradevoli, però, erano relativamente rare, e non facevano che aggiungere un pizzico di colore al mio incarico. Erano cose a cui ripensare sorridendo.

Trovo una compagna

Mi ricordo bene come accadde. A un’assemblea di circoscrizione a Tiffin (Ohio) incontrai Leona Ehrman, una giovane di bell’aspetto e dagli occhi castani originaria di Fort Wayne, nell’Indiana. Anche lei era stata allevata nella fede cristiana e aveva fatto fedelmente la pioniera per parecchi anni. Il fatto di essere sempre in viaggio non mi facilitò il corteggiamento, ma ci tenemmo in contatto epistolare. Poi, un bel giorno del 1952, glielo proposi e lei accettò, così lo facemmo: ci sposammo. Ai molti che ci chiedono perché non ci siamo mai fermati per metter su casa e farci una famiglia rispondiamo che noi abbiamo già una famiglia: i fratelli, le sorelle, i padri e le madri sparsi nei 44 stati in cui abbiamo prestato servizio. — Marco 10:29, 30.

Alcuni hanno chiesto: ‘Non vi è mai capitato di stancarvi e di pensare di smettere?’ Sì, più di una volta. Ma essendo in due, quando uno si sente giù l’altro lo sostiene. Una volta giunsi al punto di scrivere a mio fratello Verne chiedendogli se sarebbe stato possibile lavorare con lui nella sua ditta di verniciatura. Mi rispose che aveva pensato spesso a tale possibilità, visto che da ragazzi eravamo molto uniti. Tuttavia, mi consigliò di soppesare bene la mia decisione. Allora ricordai le parole che il fratello Knorr ripeteva spesso ai membri della famiglia Betel: “Non ci vuole molto sforzo per smettere; ci vuole coraggio e integrità per attenersi al proprio incarico”. Quel consiglio era ancora valido.

Nessun sorvegliante viaggiante sposato potrebbe rimanere a lungo nel proprio incarico se la moglie non lo sostenesse lealmente come ha fatto Leona con me. La sua personalità calorosa e amorevole e il suo atteggiamento sempre allegro in congregazione l’hanno resa cara a migliaia di persone. Non mi stanco mai di dirle quanto l’amo. E sono certo che questo aiuta anche lei a continuare l’opera.

Prove della benedizione di Geova

Il compito principale del sorvegliante di distretto gravita attorno all’assemblea di circoscrizione, dove ogni settimana funge da presidente, oratore pubblico e sorvegliante della scuola. La benedizione di Geova su questa disposizione è evidente dal fatto che le centinaia di assemblee di circoscrizione di cui ho avuto la sorveglianza si sono tenute tutte, dalla prima all’ultima. È vero che ad alcune di queste assemblee ci sono state delle interferenze, ma nessuna assemblea è mai stata annullata.

A Wooster, nell’Ohio, nella primavera del 1950, quando introdussi il cantico finale della sessione di sabato sera, una turba di oltre un migliaio di oppositori si radunò fuori del teatro in cui si teneva l’assemblea. La folla aveva portato con sé casse di uova marce da tirarci addosso mentre uscivamo. Valutammo la situazione e prolungammo il programma con cantici, esperienze e discorsi biblici improvvisati. Gli 800 Testimoni rimasero calmi e pazienti.

Alle due di notte faceva un freddo polare. Gli uscieri portarono fuori le maniche antincendio e cominciarono a lavare via dal marciapiede antistante le uova che vi erano state gettate, come se ci preparassimo a uscire. La turba comparve di nuovo, abbandonando il tepore della vicina stazione delle corriere. Ma l’azione degli uscieri era un diversivo, mentre i presenti furono fatti uscire in silenzio dall’uscita posteriore. Tutti raggiunsero le loro macchine sani e salvi. Turbe inferocite interferirono anche con altre assemblee tenute nell’Ohio, a Canton, Defiance e Chillicothe. Ma la violenza delle folle a poco a poco diminuì, man mano che le sentenze della Corte Suprema degli Stati Uniti a nostro favore cominciavano ad avere effetto su coloro che non rispettavano la legge.

Col tempo, problemi di salute resero necessario un cambiamento. Così, a metà degli anni ’70, la Società benignamente mi incaricò di servire come sorvegliante di circoscrizione in una zona della California meridionale dove le congregazioni sono vicine l’una all’altra e le strutture ospedaliere sono facilmente raggiungibili. Mentre il sorvegliante di distretto deve viaggiare di più e aver cura e sovrintendere a molte circoscrizioni, tra i compiti del sorvegliante di circoscrizione c’è quello di organizzare le assemblee di circoscrizione, assegnando e provando in anticipo le parti in programma. Oltre a ciò, bisogna organizzare e servire le scuole per il servizio di pioniere. Perciò l’opera del sorvegliante viaggiante, sia di distretto che di circoscrizione, è un modo di vivere soddisfacente e a tempo pieno.

Tengo ancora bene in mente il giorno di Geova

Che io ricordi, da quando, più di 70 anni fa, non ero che un bambino, ho sempre avuto un vivo senso d’urgenza. Nella mia mente Armaghedon è sempre stato dopodomani. (Rivelazione 16:14, 16) Come mio padre, e come suo padre prima di lui, ho vissuto in armonia con l’esortazione dell’apostolo, “tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova”. Ho sempre considerato il nuovo mondo promesso come una ‘realtà non veduta’. — 2 Pietro 3:11, 12; Ebrei 11:1.

Questa speranza, inculcata in me sin dall’infanzia, si avvererà fra breve. “La vacca e l’orso stessi pasceranno”, “il leone mangerà la paglia proprio come il toro”, e “un semplice ragazzino li condurrà”. (Isaia 11:6-9) Queste rincuoranti promesse sono garantite dalle parole che Geova disse a Giovanni in Rivelazione 21:5: “Colui che sedeva sul trono disse: ‘Ecco, faccio ogni cosa nuova’. E dice: ‘Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci’”.

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