Geova e Cristo, massimi esempi nel comunicare
“Il Sovrano Signore Geova non farà alcuna cosa a meno che non abbia rivelato la sua questione confidenziale ai suoi servitori, i profeti”. — AMOS 3:7.
1. Quali mezzi di comunicazione si usano oggi?
OGGI l’esigenza di comunicare ha dato vita a un’industria con un giro d’affari di parecchi miliardi. Tutti i libri che si pubblicano, tutti i quotidiani e le riviste che si stampano, tutti i programmi radiofonici e televisivi che si trasmettono, nonché tutti i film e le rappresentazioni teatrali, sono altrettanti sforzi per comunicare. Lo stesso si può dire di tutte le lettere che vengono spedite e di tutte le telefonate che vengono fatte. Sono tutti sforzi per comunicare.
2. Quali sono alcuni esempi dei progressi fatti nella tecnologia delle comunicazioni?
2 I progressi che l’uomo ha fatto nella tecnologia delle comunicazioni sono sbalorditivi. Ad esempio, i cavi a fibre ottiche, che rappresentano un enorme passo in avanti rispetto ai cavi di rame, possono trasportare simultaneamente diverse decine di migliaia di conversazioni telefoniche. Poi ci sono i satelliti per telecomunicazioni, attrezzati per ritrasmettere dallo spazio segnali telefonici, telegrafici e radiotelevisivi. Un satellite del genere può gestire simultaneamente 30.000 telefonate!
3. Cosa accade quando non si riesce a comunicare?
3 Ma nonostante esistano tutti questi mezzi di comunicazione, nel mondo ci sono molti problemi dovuti al fatto che le persone non comunicano abbastanza. Ad esempio, leggiamo che “esiste un crescente divario, una sempre maggiore carenza di comunicazione, tra governanti e governati”. E che cos’è il cosiddetto “gap generazionale” se non l’incapacità di comunicare bene tra genitori e figli? A sentire i consulenti matrimoniali, il più grosso problema nel matrimonio è la mancanza di comunicazione tra marito e moglie. Non riuscire a comunicare bene può anche essere fatale. All’inizio del 1990, 73 persone persero la vita in un disastro aereo provocato evidentemente da problemi di comunicazione tra pilota e torre di controllo. Un giornale titolava: “Un problema nelle comunicazioni provoca una tragedia”.
4. (a) Cosa significa “comunicare”? (b) Quale meta si prefiggono i cristiani nel comunicare?
4 Che cos’è la comunicazione nell’ambito cristiano? Secondo un dizionario, “comunicare” significa “partecipare o trasmettere direttamente o integralmente: c. pensieri, idee, sentimenti”. Lo stesso dizionario definisce la “comunicativa” come la “facilità di esporre ad altri ciò che si sa o si pensa con convincente chiarezza e abbondanza di particolari”. (Nuovo vocabolario illustrato della lingua italiana, di G. Devoto e G. C. Oli, Firenze e Milano, 1987) Notate, “con convincente chiarezza”. I cristiani hanno specialmente bisogno di comunicare con convincente chiarezza perché la loro meta è quella di far scendere la verità della Parola di Dio nel cuore delle persone, nella speranza che agiscano in base a ciò che imparano. Nel caso dei cristiani, alla base del desiderio di comunicare ci sono l’altruismo e l’amore.
L’esempio di Geova nel comunicare
5. Qual è uno dei primi modi in cui Geova Dio ha comunicato con l’uomo?
5 Geova Dio è senza dubbio il massimo esempio in quanto a comunicare. Avendoci creati a sua immagine e somiglianza è in grado di comunicare con noi, e noi stessi possiamo comunicare con altri riguardo a lui. Sin dalla creazione dell’uomo, Geova ha comunicato informazioni su di sé alle sue creature terrestri. Un modo in cui l’ha fatto è stato mediante la creazione visibile. Per questo motivo il salmista dice: “I cieli dichiarano la gloria di Dio; e la distesa annuncia l’opera delle sue mani. Un giorno sgorga detti ad altro giorno, e una notte mostra conoscenza ad altra notte”. (Salmo 19:1, 2) E Romani 1:20 spiega che ‘le invisibili qualità di Dio si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo’. “Si vedono chiaramente”: questo significa che Dio sa comunicare bene!
6. Cosa comunicò Geova Dio alle sue creature umane nel giardino d’Eden?
6 Chi non ha fede in Dio e nella sua rivelazione divina vorrebbe farci credere che l’uomo deve scoprire da sé perché esiste. Ma la Parola di Dio spiega chiaramente che Dio ha comunicato con l’uomo sin dall’inizio. Al primo uomo e alla prima donna Dio diede il comando di moltiplicarsi, dicendo: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela, e tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra”. Inoltre, Dio spiegò loro che potevano mangiare a sazietà dei frutti del giardino, con una sola eccezione. Poi, quando Adamo ed Eva disubbidirono, Geova comunicò la prima promessa messianica, dando un raggio di speranza all’umanità: “Io porrò inimicizia fra te [il serpente] e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti schiaccerà la testa e tu gli schiaccerai il calcagno”. — Genesi 1:28; 2:16, 17; 3:15.
7. Cosa ci rivela il libro di Genesi in quanto alle comunicazioni fra Geova e i suoi servitori?
7 Quando Caino, figlio di Adamo, fu pervaso da un’invidia omicida, Geova Dio comunicò con lui, dicendo in effetti: ‘Sta attento! Ti stai mettendo nei guai!’ Ma Caino non volle dar retta a quell’avvertimento e assassinò suo fratello. (Genesi 4:6-8) Poi, quando la terra si riempì di violenza e di malvagità, Geova comunicò al giusto Noè il Suo proposito di ripulire la terra da tutto ciò che la contaminava. (Genesi 6:13–7:5) Dopo il Diluvio, quando Noè e la sua famiglia uscirono dall’arca, Geova comunicò loro il suo proposito riguardo alla santità della vita e del sangue, e mediante l’arcobaleno assicurò loro che non avrebbe più distrutto tutti gli esseri viventi con un diluvio. Alcuni secoli dopo, Geova comunicò ad Abraamo il Suo proposito di far sì che tutte le famiglie della terra si benedicessero mediante il suo Seme. (Genesi 9:1-17; 12:1-3; 22:11, 12, 16-18) E quando Dio decise di distruggere i pervertiti di Sodoma e Gomorra, lo comunicò amorevolmente ad Abraamo, dicendo: “Tengo io coperto ad Abraamo ciò che sto facendo?” — Genesi 18:17.
8. In quali quattro modi Geova ha comunicato con i suoi servitori sulla terra?
8 A iniziare da Mosè, Geova usò una lunga serie di profeti per comunicare con Israele. (Ebrei 1:1) A volte comunicò a viva voce, come quando disse a Mosè: “Scriviti queste parole”. (Esodo 34:27) Molto più spesso Geova comunicò con i suoi portavoce mediante visioni, come aveva già fatto in precedenza con Abraamo.a Geova usò anche sogni per comunicare con gli uomini, e non lo fece solo con i suoi servitori, ma anche con chi aveva a che fare con loro. Ad esempio, Geova fece sì che due compagni di prigionia di Giuseppe avessero dei sogni che Giuseppe interpretò per loro. Geova fece avere dei sogni anche al faraone e a Nabucodonosor, facendoli poi interpretare per loro dai suoi servitori Giuseppe e Daniele. (Genesi 40:8–41:32; Daniele capitoli 2 e 4) Oltre a ciò, in molte circostanze Geova comunicò con i suoi servitori mediante messaggeri angelici. — Esodo 3:2; Giudici 6:11; Matteo 1:20; Luca 1:26.
9. Cosa spinse Geova a comunicare con il suo popolo Israele, e da quali sue dichiarazioni lo si deduce?
9 Tutto questo comunicare da parte di Geova mediante i suoi profeti era una dimostrazione di amore nei confronti del suo popolo Israele. Ad esempio, mediante il suo profeta Ezechiele Geova affermò: “Non provo diletto nella morte del malvagio, ma in quanto qualcuno malvagio si ritrae dalla sua via ed effettivamente continua a vivere. Volgetevi, volgetevi dalle vostre cattive vie, poiché per quale ragione dovreste morire, o casa d’Israele?” (Ezechiele 33:11) Geova comunicò con longanimità e pazienza con il suo antico popolo ribelle, come si nota da 2 Cronache 36:15, 16: “Geova l’Iddio dei loro antenati mandava avvertimenti contro di loro per mezzo dei suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma . . . disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti . . . finché non ci fu guarigione”.
10. In che modo Geova comunica con il suo popolo oggi, e fino a che punto egli è un Dio che comunica?
10 Oggi abbiamo l’ispirata Parola di Dio, la Sacra Bibbia, mediante la quale Geova ci comunica informazioni su di sé, sui suoi propositi e sulla sua volontà per noi. (2 Timoteo 3:16, 17) In effetti, è proprio come dichiara Geova stesso, il massimo Esempio nel comunicare: “Il Sovrano Signore Geova non farà alcuna cosa a meno che non abbia rivelato la sua questione confidenziale ai suoi servitori, i profeti”. (Amos 3:7) Egli fa sapere ai suoi servitori quello che si propone di fare.
L’esempio del Figlio di Dio nel comunicare
11. Di chi si serve principalmente Geova per comunicare con l’uomo, e perché è appropriato il suo titolo “la Parola”?
11 Di tutti i rappresentanti che Geova ha usato per comunicare la sua volontà, il principale è la Parola, il Logos, colui che divenne Gesù Cristo. Cosa indica il fatto che sia chiamato la Parola, o Logos? Indica che è il principale Portavoce di Geova. E che cos’è un portavoce? È uno che comunica ciò che un altro ha da dire. Il Logos divenne quindi Colui che comunicava la parola di Geova Dio alle Sue creature terrene intelligenti. Questo ruolo è così importante che egli è chiamato la Parola. — Giovanni 1:1, 2, 14.
12. (a) Per quale scopo Gesù venne sulla terra? (b) Cosa dimostra che egli ha assolto fedelmente questo incarico?
12 Gesù stesso disse a Ponzio Pilato che il principale scopo della sua venuta sulla terra era quello di comunicare la verità al genere umano: “Per questo sono nato e per questo son venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità”. (Giovanni 18:37) E leggendo i Vangeli ci rendiamo conto di quanto bene egli abbia assolto questo incarico. Il suo Sermone del Monte è considerato il più eccellente discorso mai pronunciato. Come comunicò bene in quell’occasione! “Le folle [che avevano udito il sermone] erano stupite del suo modo d’insegnare”. (Matteo 7:28) E in relazione a un’altra circostanza leggiamo che una “grande folla lo ascoltava con piacere”. (Marco 12:37) Quando alcuni ufficiali furono mandati ad arrestare Gesù, tornarono indietro a mani vuote. Perché? La risposta che diedero ai farisei fu: “Nessun altro uomo ha mai parlato così”. — Giovanni 7:46.
I discepoli di Cristo hanno l’incarico di comunicare
13. Cosa indica che Cristo non si accontentava di comunicare di persona?
13 Non accontentandosi di comunicare di persona, Gesù incaricò dapprima 12 apostoli e poi 70 evangelizzatori perché andassero a comunicare la buona notizia del Regno. (Luca 9:1; 10:1) Poi, poco prima di ascendere al cielo, affidò ai suoi discepoli un compito speciale. Quale? Come si legge in Matteo 28:19, 20, disse loro di comunicare, e di insegnare ad altri ancora a fare altrettanto.
14. Quanto furono efficaci i primi cristiani nel comunicare?
14 Erano efficaci i discepoli nel comunicare? Senz’altro! Come risultato della loro predicazione il giorno di Pentecoste del 33 E.V., 3.000 anime si aggiunsero alla neocostituita congregazione cristiana. Ben presto il numero salì a 5.000 uomini. (Atti 2:41; 4:4) Non è strano che i loro nemici giudei li accusassero di riempire tutta Gerusalemme del loro insegnamento, e in seguito si lamentassero che avevano messo sottosopra la terra abitata con la loro predicazione! — Atti 5:28; 17:6.
15. Di chi si è servito Geova, nei nostri giorni, per comunicare con gli uomini?
15 Che dire dei nostri giorni? Come era predetto in Matteo 24:3, 45-47, il Signore Gesù Cristo ha nominato lo “schiavo fedele e discreto”, composto di cristiani unti, perché avesse cura di tutti i suoi averi sulla terra nel giorno della sua presenza, attualmente in corso. Questo schiavo fedele e discreto è rappresentato oggi dal Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, che usa come portavoce ufficiale la Watch Tower Bible and Tract Society. Molto appropriatamente, questo schiavo fedele e discreto è stato anche definito il canale di comunicazione di Dio. A sua volta, esso ci incoraggia a comunicare bene. Infatti, il primissimo numero della Torre di Guardia di Sion e Araldo della Presenza di Cristo consigliava ai lettori: “Se avete un vicino o un amico a cui ritenete che le informazioni [di questa rivista] possano interessare o essere utili, potete portarle alla sua attenzione, così da predicare la Parola e fare del bene a tutti gli uomini come ne avete l’occasione”.
16. Cosa indica che la Bibbia da sola non è sufficiente perché Dio comunichi con i suoi servitori terreni?
16 Ma il semplice fatto di avere libero accesso alla Parola di Dio e di leggerla personalmente non basta per avere l’accurata conoscenza che conduce alla vita. Ricordate il funzionario di corte etiope che leggeva la profezia di Isaia ma non la capiva: fu solo dopo che Filippo l’evangelizzatore gliela spiegò che egli fu pronto per essere battezzato come discepolo di Cristo. (Atti 8:27-38) Che leggere la Bibbia da soli non sia sufficiente si può notare da Efesini 4:11-13, dove Paolo indica che Cristo non solo diede alcuni come apostoli e profeti ispirati, ma diede anche “alcuni come evangelizzatori, alcuni come pastori e maestri, in vista del ristabilimento dei santi, per l’opera di ministero, per l’edificazione del corpo del Cristo, finché perveniamo tutti all’unità della fede e dell’accurata conoscenza del Figlio di Dio, all’uomo fatto”.
17. Quali caratteristiche ci permettono di identificare lo strumento che Geova sta usando oggi per comunicare i suoi propositi all’umanità?
17 Come possiamo identificare quelli che Geova Dio e Gesù Cristo stanno impiegando per aiutare chi desidera divenire cristiano a raggiungere la condizione dell’uomo fatto? Secondo Gesù, una loro caratteristica sarebbe stata quella di amarsi l’un l’altro come egli amò i suoi seguaci. (Giovanni 13:34, 35) Un’altra caratteristica sarebbe stata quella di non far parte del mondo, proprio come Gesù non faceva parte del mondo. (Giovanni 15:19; 17:16) Un’altra caratteristica ancora sarebbe stata il riconoscere la Parola di Dio come verità, come la riconosceva Gesù, facendo continuamente riferimento alla sua autorità. (Matteo 22:29; Giovanni 17:17) Un’ulteriore caratteristica sarebbe stata il dare risalto al nome di Dio, come fece Gesù. (Matteo 6:9; Giovanni 17:6) E un’altra caratteristica ancora sarebbe stata il seguire l’esempio di Gesù nel predicare il Regno di Dio. (Matteo 4:17; 24:14) C’è un unico gruppo che soddisfa questi requisiti, ed è l’organizzazione mondiale dei cristiani testimoni di Geova.
18. Quali tre campi della comunicazione prenderanno in esame i prossimi articoli?
18 Tuttavia, comunicare rende responsabili nei confronti di altri. Con chi hanno la responsabilità di comunicare i cristiani? Fondamentalmente, ci sono tre campi in cui i cristiani si devono preoccupare di tenere aperte le linee di comunicazione: la cerchia familiare, la congregazione cristiana e il ministero di campo cristiano. Gli articoli che seguono tratteranno questi aspetti dell’argomento.
[Nota in calce]
a Vedi Genesi 15:1; 46:2; Numeri 8:4; 2 Samuele 7:17; 2 Cronache 9:29; Isaia 1:1; Ezechiele 11:24; Daniele 2:19; Abdia 1; Naum 1:1; Atti 16:9; Rivelazione 9:17.
Come rispondereste?
◻ Quali danni possono risultare quando non si riesce a comunicare?
◻ Chi sono i due massimi esempi nel comunicare?
◻ Quali diversi mezzi Dio ha usato per comunicare con l’uomo?
◻ In che modo Gesù eccelse nel comunicare?
◻ Quanto successo ebbero i primi cristiani nel comunicare?
[Immagine a pagina 18]
Come il suo Padre celeste, Gesù comunicò con compassione