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  • Comunicare in famiglia e in congregazione

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  • Comunicare in famiglia e in congregazione
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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  • Guardare, parlare e ascoltare
  • Comunicare tra genitori e figli
  • Comunicare entro la congregazione
  • Consigli e incoraggiamento
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
w91 1/9 pp. 20-24

Comunicare in famiglia e in congregazione

“La vostra espressione sia sempre con grazia, condita con sale”. — COLOSSESI 4:6.

1. Cosa disse Adamo quando Dio gli presentò Eva?

“NESSUN uomo è un’isola . . . Ciascuno è una parte del continente”. Così scrisse, vari secoli fa, un acuto uomo di lettere. Questa affermazione non fa che confermare ciò che il Creatore aveva detto a proposito di Adamo: “Non è bene che l’uomo stia solo”. Adamo aveva il dono della parola e del linguaggio, tanto che aveva dato il nome a tutti gli animali. Ma non aveva nessun’altra creatura umana con cui comunicare. Non c’è da meravigliarsi che, quando Dio gli presentò sua moglie Eva, Adamo abbia esclamato: “Questa è finalmente osso delle mie ossa e carne della mia carne”! In questo modo, nel momento stesso in cui la prima famiglia umana ebbe inizio, Adamo cominciò a comunicare con un altro essere umano. — Genesi 2:18, 23.

2. Quale danno può provocare l’uso incontrollato della televisione?

2 La cerchia familiare è un ambito ideale per comunicare. In effetti, il successo stesso della vita familiare dipende da questo. Tuttavia, per comunicare ci vuole tempo e sforzo. Oggi uno dei più grandi ladri di tempo è la televisione. Questa può danneggiare in almeno due modi. Primo, può essere così coinvolgente che i familiari diventano videodipendenti, e questo impoverisce le comunicazioni. Secondo, la televisione può divenire una comoda scappatoia quando ci sono malintesi o sentimenti feriti: anziché risolvere i problemi, alcuni coniugi ammutoliscono e si mettono a guardare la televisione. Perciò la televisione può contribuire alla mancanza di comunicazione, che è considerata la causa principale del fallimento dei matrimoni. Chi ha difficoltà a tenere sotto controllo il tempo dedicato a guardare la televisione potrebbe valutare la possibilità di farne completamente a meno. — Matteo 5:29; 18:9.

3. Quali benefìci hanno avuto alcuni limitando il tempo passato a guardare la TV?

3 In effetti, molti che hanno eliminato del tutto la televisione o hanno comunque ridotto il tempo che le dedicavano hanno parlato con entusiasmo delle benedizioni che sono derivate da questa scelta. Una famiglia ha scritto: “Parliamo di più fra noi . . . facciamo più ricerche bibliche . . . Giochiamo insieme . . . Tutti gli aspetti del nostro servizio di campo sono migliorati”. Un’altra famiglia, dopo aver eliminato la TV, ha detto: “Non solo risparmiamo denaro [erano abbonati alla TV via cavo] ma siamo diventati più uniti come famiglia e abbiamo trovato tante altre cose che vale la pena di fare con il nostro tempo. Non ci annoiamo mai”.

Guardare, parlare e ascoltare

4. In che modo due coniugi possono comunicare l’apprezzamento che hanno l’uno per l’altro?

4 Ci sono diversi modi per comunicare entro la famiglia. Alcuni di questi non richiedono l’uso di parole. Quando due persone si guardano, avviene già una forma di comunicazione. Stando insieme si può comunicare una sensazione di caloroso interessamento. A meno che non sia indispensabile, i coniugi dovrebbero evitare di stare separati per lunghi periodi di tempo. I due coniugi possono promuovere la reciproca felicità godendo dell’intimità che hanno nel vincolo matrimoniale. Trattandosi affettuosamente ma sempre con rispetto sia in pubblico che in privato, mostrando la giusta dignità nel modo di vestire e di comportarsi, i due possono comunicare silenziosamente il profondo apprezzamento che hanno l’uno per l’altro. Il saggio re Salomone espresse questo a parole, dicendo: “Sia benedetta la tua fonte d’acqua, e rallegrati con la moglie della tua giovinezza”. — Proverbi 5:18.

5, 6. Per quale motivo i mariti dovrebbero rendersi conto dell’importanza di comunicare con la moglie?

5 Per comunicare è anche necessaria la conversazione, il dialogo; bisogna parlare l’uno con l’altro, non solo buttar là delle parole. Il fatto che alcune donne sappiano esprimere i propri stati d’animo meglio degli uomini non è un buon motivo per cui i mariti debbano essere taciturni. I mariti cristiani dovrebbero rendersi conto che in vari matrimoni la mancanza di comunicazione rappresenta un grosso problema, e perciò dovrebbero darsi da fare per mantenere aperte le linee di comunicazione. Questo sarà possibile se essi, come pure le mogli, seguiranno gli eccellenti consigli che l’apostolo Paolo dà in Efesini 5:25-33. Per amare la moglie come il proprio corpo, il marito deve preoccuparsi del benessere e della felicità di lei, non solo di quelli suoi. A tal fine, comunicare è essenziale.

6 Il marito non deve pensare che la moglie dovrebbe già sapere o capire da sola che egli l’apprezza. La moglie ha bisogno di essere rassicurata che egli l’ama. Il marito può mostrare di apprezzarla in molti modi: con parole affettuose e regali inaspettati, come pure tenendola al corrente di tutto ciò che potrebbe influire su di lei. C’è anche la sfida di esprimere apprezzamento per gli sforzi che la moglie compie in relazione al suo aspetto personale, ai lavori domestici e al sostenere con tutto il cuore le attività spirituali. Oltre a ciò, per seguire il consiglio che l’apostolo Pietro dà in 1 Pietro 3:7, cioè per ‘dimorare con la propria moglie secondo conoscenza’, il marito deve avere empatia, qualità che si mostra comunicando con lei in tutte le questioni che riguardano entrambi, conferendole onore come a un vaso più debole. — Proverbi 31:28, 29.

7. Quale obbligo ha la moglie per quanto riguarda il comunicare con il marito?

7 In maniera simile, per seguire i consigli sulla sottomissione riportati in Efesini 5:22-24, la moglie deve sforzarsi di tenere aperte le linee di comunicazione col marito. Deve mostrargli “profondo rispetto”, sia con il modo di parlare che con la condotta. Non dovrebbe mai agire in maniera indipendente o ignorando i suoi desideri. (Efesini 5:33) Moglie e marito dovrebbero sempre potersi esprimere in maniera confidenziale. — Confronta Proverbi 15:22.

8. Cosa deve essere disposta a fare la moglie per mantenere aperte le linee di comunicazione?

8 Oltre a ciò, la moglie deve evitare di soffrire in silenzio mostrando di autocommiserarsi. Se c’è un malinteso, deve cercare il momento giusto per mettere le cose in chiaro. Sì, impariamo dalla regina Ester. Lei aveva una questione di vitale importanza da sottoporre all’attenzione del marito. Agendo prontamente, con saggezza e tatto, Ester salvò la vita degli ebrei. Se c’è qualcosa che ci ha fatto o ci sta facendo soffrire abbiamo il dovere, sia verso il nostro coniuge che verso noi stessi, di comunicare. Con un po’ di tatto e un appropriato senso dell’umorismo, comunicare può essere più facile. — Ester 4:15–5:8.

9. Che ruolo ha l’ascoltare quando si comunica?

9 Quando si parla per tenere aperte le vie di comunicazione, è ovvio che ciascuno ha l’obbligo di ascoltare ciò che l’altro ha da dire, e di cercare di capire quello che c’è dietro alle parole. Questo richiede che si presti attenzione a chi parla. Non si tratta solo di capire i concetti espressi; bisogna anche fare attenzione allo stato d’animo di chi parla, al modo in cui le cose vengono dette. Spesso i mariti vengono meno sotto questo aspetto. La moglie può soffrire perché il marito non l’ascolta. Da parte sua, la moglie deve ascoltare con attenzione così da evitare di trarre conclusioni affrettate. “Il saggio ascolterà e guadagnerà più istruzione”. — Proverbi 1:5.

Comunicare tra genitori e figli

10. Per comunicare veramente con i figli, cosa devono essere disposti a fare i genitori?

10 Spesso ci sono difficoltà nel comunicare anche tra genitori e figli. Per ‘addestrare il ragazzo secondo la via per lui’ bisogna essere in grado di comunicare liberamente con lui. In questo modo è più probabile che “anche quando sarà invecchiato non se ne allontanerà”. (Proverbi 22:6) A volte se alcuni genitori perdono i figli, i quali tornano nel mondo, questo è perché durante l’adolescenza si è creata una barriera che ha impedito di comunicare. Che i genitori abbiano l’obbligo di comunicare continuamente con i figli lo indica Deuteronomio 6:6, 7: “Queste parole che oggi ti comando devono essere nel tuo cuore; e le devi inculcare a tuo figlio e parlarne quando siedi nella tua casa e quando cammini per la strada e quando giaci e quando ti levi”. Sì, i genitori devono dedicare tempo ai figli! Devono essere disposti a fare sacrifici a favore dei figli.

11. Quali sono alcune cose che i genitori dovrebbero comunicare ai figli?

11 Genitori, fate capire ai vostri figli che Geova li ama e che anche voi li amate. (Proverbi 4:1-4) Fate vedere loro che siete disposti a sacrificare comodità e piaceri a favore della loro crescita psicologica, emotiva, fisica e spirituale. Sotto questo aspetto è importante che i genitori usino empatia, cioè che cerchino di vedere le cose dal punto di vista dei figli. Mostrando amore altruistico, voi genitori potete costruire un forte vincolo di unione con i vostri figli e incoraggiarli a confidarsi con voi anziché con i loro coetanei. — Colossesi 3:14.

12. Perché i giovani dovrebbero comunicare liberamente con i genitori?

12 D’altro canto, voi giovani avete l’obbligo di comunicare con i vostri genitori. Se apprezzate quello che hanno fatto per voi vi sarà più facile confidarvi con loro. Avete bisogno del loro aiuto e del loro sostegno, e sarà più facile per loro provvedervelo se comunicate liberamente con loro. Perché dovreste farvi consigliare principalmente dai vostri coetanei? Probabilmente, essi hanno fatto ben poco per voi in paragone con ciò che hanno fatto i vostri genitori. Non hanno più esperienza di voi, e se non fanno parte della congregazione, non sono davvero interessati al vostro benessere eterno.

Comunicare entro la congregazione

13, 14. Quali princìpi biblici implicano che i cristiani comunichino fra di loro?

13 Un’altra sfida è quella di tenere aperte le linee di comunicazione con i fratelli nella congregazione. Siamo vigorosamente esortati a non trascurare “la nostra comune adunanza”. Per quale scopo ci raduniamo? “Per incitarci all’amore e alle opere eccellenti”. Questo richiede che si comunichi. (Ebrei 10:24, 25) Se qualcuno vi offende in qualche modo, questo non è assolutamente un motivo per mancare alle adunanze. Mantenete aperte le linee di comunicazione seguendo in linea di principio il consiglio di Gesù riportato in Matteo 18:15-17. Parlate con la persona che secondo voi è responsabile della vostra infelicità.

14 Quando avete problemi con un fratello, seguite consigli scritturali come quello che si trova in Colossesi 3:13: “Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se qualcuno ha motivo di lamentarsi contro un altro. Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi”. Questo implica che si comunichi e non che si eviti di parlare con qualcuno. E se doveste notare che qualcuno sembra un po’ freddo nei vostri confronti, seguite il consiglio di Matteo 5:23, 24. Comunicate, e cercate di fare pace con il vostro fratello. Questo richiede amore e umiltà da parte vostra, ma avete il dovere verso voi stessi e verso il vostro fratello di seguire il consiglio di Gesù.

Consigli e incoraggiamento

15. Perché i cristiani non dovrebbero trattenersi dal dare consigli quando sono in condizione di farlo?

15 Comunicare è necessario anche per seguire il consiglio di Paolo riportato in Galati 6:1: “Fratelli, anche se un uomo fa qualche passo falso prima che se ne renda conto, voi che siete spiritualmente qualificati cercate di ristabilire tale uomo con uno spirito di mitezza, badando a te stesso affinché anche tu non sia tentato”. La modestia ci dovrebbe indurre ad accettare di buon grado le osservazioni di chi ci indica dove abbiamo sbagliato nel parlare o nell’agire. In effetti, tutti noi dovremmo pensarla come il salmista Davide quando scrisse: “Se mi colpisse il giusto, sarebbe amorevole benignità; e se mi riprendesse, sarebbe olio sulla mia testa, che la mia testa non vorrebbe rifiutare. Poiché ancora ci sarebbe pure la mia preghiera durante le loro calamità”. (Salmo 141:5) Soprattutto gli anziani dovrebbero essere di esempio nel mostrare umiltà, non insistendo su punti di vista personali ma essendo pronti ad accettare i consigli, ricordando che ‘le ferite inflitte da un amico amorevole sono fedeli’. — Proverbi 27:6.

16. Cosa dovrebbero accettare di buon grado i giovani oratori?

16 Sia la saggezza che la modestia suggeriscono che i giovani ricerchino i consigli e la guida di cristiani maturi, che probabilmente avranno qualcosa di costruttivo da dire. Questo può essere utile anche agli anziani. Ad esempio, un anziano menzionò in un discorso che le benedizioni menzionate in Rivelazione 7:16, 17, riguardo al non avere più fame né sete, erano cose che le altre pecore potevano attendersi nel nuovo mondo. Tuttavia, è stato indicato che questo versetto si applica principalmente nei nostri giorni. (Vedi Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!, pagine 126-8). Un anziano presente nell’uditorio ritenne di dover menzionare la questione, ma prima che avesse l’occasione di farlo, l’oratore stesso gli telefonò chiedendogli se aveva qualche suggerimento per migliorare il discorso. Sì, cerchiamo di rendere più facile il compito a coloro che vorrebbero aiutarci comunicando loro che desideriamo ricevere consigli. Evitiamo di essere permalosi o ipersensibili.

17. In che modo, comunicando, si possono edificare i fratelli?

17 Il re Salomone enunciò un principio che si applica bene a ciò che stiamo dicendo. Disse: “Non trattenere il bene da quelli cui è dovuto, quando è in potere della tua mano farlo”. (Proverbi 3:27) Dobbiamo amore ai nostri fratelli. Paolo disse: “Non siate debitori di nulla a nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; poiché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge”. (Romani 13:8) Perciò non risparmiate le parole di incoraggiamento. Un giovane servitore di ministero ha pronunciato il suo primo discorso pubblico? Lodatelo. Una sorella si è sforzata molto o è stata particolarmente brava nello svolgere una parte alla Scuola di Ministero Teocratico? Ditele che l’avete apprezzato. In linea generale i fratelli e le sorelle cercano di fare del loro meglio, e saranno incoraggiati da un’amorevole espressione di apprezzamento.

18. Cosa sarebbe benigno fare quando qualcuno si mostra troppo sicuro di sé?

18 Al contrario, un giovane oratore potrebbe essere molto capace, ma essendo giovane potrebbe mostrarsi un po’ troppo sicuro di sé. Cosa si dovrebbe dire in questo caso? Non sarebbe una dimostrazione di benignità se un anziano maturo lo lodasse per qualche caratteristica positiva del suo discorso, ma allo stesso tempo gli suggerisse con tatto modi in cui potrebbe coltivare la modestia in futuro? Comunicando in questo modo si dimostrerebbe amore fraterno e si aiuterebbero i più giovani a liberarsi presto di atteggiamenti sbagliati, prima che questi mettano radice.

19. Perché è importante che gli anziani e i capifamiglia sappiano comunicare bene?

19 Gli anziani comunicano tra di loro e con la congregazione riguardo a cose utili, evitando, naturalmente, di rivelare questioni confidenziali, come quelle connesse a problemi di natura giudiziaria. Tuttavia, essere troppo riservati può generare sfiducia e scoraggiamento, e può danneggiare lo spirito caloroso della congregazione o della famiglia. Ad esempio, a tutti fa piacere sentire notizie incoraggianti. Proprio come l’apostolo Paolo desiderava comunicare doni spirituali, così gli anziani dovrebbero essere ansiosi di trasmettere ad altri informazioni edificanti. — Proverbi 15:30; 25:25; Romani 1:11, 12.

20. Quale aspetto della comunicazione prenderà in esame il prossimo articolo?

20 Sì, comunicare è essenziale sia nella congregazione cristiana che nella famiglia cristiana. Oltre a ciò, è indispensabile farlo anche in un altro campo. In quale campo? Nel ministero cristiano. Nel prossimo articolo esamineremo vari modi in cui possiamo migliorare le nostre capacità di comunicazione in questa importantissima attività.

Come rispondereste?

◻ Come si può superare un ostacolo che spesso rende difficile comunicare in famiglia?

◻ In che modo mariti e mogli possono riuscire a comunicare?

◻ In che modo genitori e figli possono evitare il “gap generazionale”?

◻ In che modo comunicare in congregazione e in famiglia può dimostrarsi edificante?

[Immagine a pagina 23]

Comunicare bene promuove il benessere e la felicità della famiglia

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