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  • Il canale di comunicazione di Geova

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  • Il canale di comunicazione di Geova
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
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  • LA PAROLA “CANALE”
  • TUTTO OPERA IN ARMONIA COL CENTRO DELLA VITA
  • L’IDDIO COMUNICATIVO
  • SISTEMA DI COMUNICAZIONE UNIVERSALE
  • IL PRIMO PASSO NEL SISTEMA DI COMUNICAZIONE
  • LIMITE TERRENO DEL SISTEMA DI COMUNICAZIONE
  • IL CONTRAFFATTO SISTEMA DI COMUNICAZIONE DI SATANA
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 1/11 pp. 645-652

Il canale di comunicazione di Geova

“Chi ha aperto i canali all’acquazzone e segnato la via al lampo dei tuoni?” — Giob. 38:25.

1. Perché l’uomo deve considerare più che la natura per comprendere la completa volontà di Dio? Dove può l’uomo apprendere la volontà di Dio?

DAL turbine della tempesta il maestoso Geova fece una serie di profonde domande al suo servitore Giobbe. Erano domande alle quali non potevano rispondere i sapientoni del tempo di Giobbe, né vi possono rispondere gli scienziati dei nostri giorni, perché il Libro della Natura è muto circa i propositi soverchianti delle cose sulle quali s’indagava. Le domande rivolte a Giobbe erano formulate in modo che tutte le risposte additavano il grandioso fatto che esiste un’unica Fonte Creativa nell’universo, la cui sovrana volontà non può essere ignorata. Geova rese chiaro a Giobbe che l’uomo deve considerare più che le evidenze della natura per capire la completa volontà di Dio. Questo richiede il mantenimento di comunicazione col Sovrano per quanto concerne la sua volontà e parola. In tale comunicazione non è saggio che deboli uomini si mettano a disputare con il formidabile Onnipotente. — Giob. 38:1 fino a 40:2.

2. Qual è la logica risposta alla domanda di Geova a Giobbe circa l’apertura di un canale all’acquazzone, ecc.?

2 Una delle domande fatte da Geova era questa: “Chi ha aperto i canali all’acquazzone e segnato la via al lampo dei tuoni, [dissetando] le solitudini desolate, sì che vi germogli e cresca l’erba?” In altri termini, chi stabilì le immense riserve d’acqua meravigliosamente racchiuse col sistema di condensazione in nubi nei cieli perché fossero incanalate nelle varie parti della terra per produrre vegetazione, e per quale scopo principale? Inoltre, qual è sulla terra il mirabile obiettivo del lampo dei tuoni che fertilizza elettricamente il suolo, cosa che ora conferma l’immediato beneficio del lampo? Accadono forse per puro caso tutte queste cose, com’è asserito dagli stolti i quali dicono che non esiste Dio, né alcuna Autorità Assoluta? Oppure tutte queste funzioni degli elementi non fanno piuttosto parte di un proposito superiore? La risposta logica a Giobbe è che tutto questo si svolge secondo un disegno assoluto per cui determinate leggi fisiche, decretate da un Creatore onnisapiente, governano e controllano il funzionamento degli elementi creati. Non vi è alcun caos o assenza di obiettività nel regno universale di Geova. Tutte queste azioni particolari fanno parte del disegno di un proposito molto più grandioso. — Giob. 38:25, 27; Sal. 14:1; Ebr. 3:4.

3. Perché sono importanti le operazioni della natura nell’incanalare le acque sulla terra?

3 Come le operazioni inerenti alla raccolta delle acque fisiche nelle loro volte celesti per la distribuzione nelle zone bisognose della terra hanno luogo mediante un canale stabilito, così risulta che esistono princìpi analoghi circa la diffusione delle acque spirituali di verità per gli uomini. Inoltre, come nell’esempio del fulmine con tuono che segue un dato corso verso la terra, nei lampeggianti giudizi di Geova che si abbattono su di essa per scuotere le nazioni, notiamo un processo di incanalamento analogo. Questo fatto suscita uno studio opportuno circa il canale di comunicazione stabilito da Geova per trasmettere le sue verità spirituali e i suoi vitali giudizi.

LA PAROLA “CANALE”

4. Che cosa significa la parola “canale”?

4 In relazione con l’acqua letterale la parola “canale” è adoperata per indicare una corrente d’acqua, un corso d’acqua o un determinato ruscello. In senso più ampio la parola “canale” è impiegata per descrivere un mezzo di trasmissione, un condotto per mezzo del quale qualche cosa può essere avviata, una strada per la quale passa o avanza qualche cosa. In quest’ultimo e più vasto senso la parola “canale” viene appropriatamente usata in riferimento all’antico mezzo di comunicazione usato da Geova coi suoi servitori.

TUTTO OPERA IN ARMONIA COL CENTRO DELLA VITA

5. Che cosa dimostra il fatto che nella natura vi sono leggi fisiche stabilite?

5 Nell’universo fisico tutto opera secondo fisse regole d’azione, che oggi l’uomo ha conosciute come leggi fisiche, ossia leggi di movimento, di gravitazione, genetiche, ecc. Perché vi siano delle leggi deve prima esistere un legislatore. A sua volta la stessa esistenza di un Legislatore richiede comunicazione. Nessuna legge governativa si inserisce da se stessa nel Codice, ma dev’essere decretata da un parlamento, da un corpo legislativo di governanti. Questa sola circostanza è di potente sostegno all’insegnamento della Bibbia secondo il quale vi fu una creazione diretta di tutte le cose animate e inanimate. Nulla fu lasciato al caso, ma tutte le cose furono in origine portate all’esistenza da una Intelligenza Suprema, una eccelsa Causa Prima, un Onnipotente Creatore col quale può essere stabilita la comunicazione.

6. Qual è la posizione del trono di Dio nell’universo, e come è questo illustrato anche nella natura?

6 Il trono di Geova Dio è il centro assoluto dello sconfinato universo, in rapporto alla sua esistenza creativa, operazioni e attività. Questo trono non si trova nel centro astrale dell’immensa galassia composta d’innumerevoli galassie di stelle o di sistemi astrali dell’universo esistenti entro od oltre la sfera visiva dell’uomo. Ma si trova nel centro creativo dove Dio è evidentemente la fondazione stessa di tutte le sue opere. Tutta la creazione rotea intorno a lui, sua propria fonte, ciò che fa di Dio il Centro della vita. La forza centripeta di questo immenso sistema di cose animate e inanimate è rivolta al centro, in direzione di lui. Tutto è inseparabilmente legato a Lui. Dobbiamo solo menzionare a titolo d’illustrazione il nostro sistema planetario in cui i singoli pianeti girano secondo un rapporto stabilito intorno al nostro sole quale centro. Inoltre un’illustrazione infinitesimale sarebbe quella della struttura dell’atomo dove minuscoli elettroni girano intorno al loro nucleo di protoni, o centro. Il disegno nucleare del funzionamento intorno a centri stabiliti è universale. — Sal. 93:2; 36:9.

7. Come è paragonato Dio a un sole? Paragonate il “tempo” e lo “spazio” con Dio.

7 La Bibbia stessa paragona Geova Dio a un sole. (Sal. 84:11) Come un sole irradia energia sempre verso l’esterno, così pure da Dio vengono irradiate eternamente in tutte le direzioni varie specie di energie, spirituali e fisiche. Questa eterna e fulgida irradiazione può essere descritta come la gloria di Dio. Queste energie sempre emananti verso la distesa esterna in minimi attimi di “tempo” hanno occupato ciò che è chiamato “spazio”. Per questa ragione è inteso che “tempo” e “spazio” sono eterni come Dio, poiché Dio non ha avuto alcun principio. (Sal. 90:2) Se Dio decreta la concentrazione di energia fisica in un dato punto dello spazio, la massa o materia si forma immediatamente. (Apoc. 4:11) Il professore Einstein accertò questa verità fondamentale dal Libro della Natura quando scoprì la legge che l’energia equivale alla materia moltiplicata per la velocità della luce al quadrato.a Pertanto, ogni cosa esistente è stata creata dall’energia emanata originalmente dalla Grande Sorgente dell’universo, Geova. La Bibbia è verace quando dice: “Nel principio Iddio creò i cieli e la terra”. — Gen. 1:1, NM.

L’IDDIO COMUNICATIVO

8. Descrivete l’Iddio comunicativo.

8 Questa divina Sorgente non è una pura energia o forza astratta che operi per semplice caso. È invece l’Intelligenza Assoluta, la Personalità Suprema, l’Iddio Comunicativo, la Persona più in alto avente in modo indefinito qualità di amore, sapienza, giustizia e potenza, tutte in armonioso e perfetto equilibrio e sempre esistenti in una perfetta condizione di felicità. Questo supremo Dio, Geova, possiede al massimo la potenza di benedire e rendere felici. (Giac. 1:17) Presso di lui non vi sono cicli di formazione di potenza e quindi intervalli di decadenza. Egli è la Rocca di Sicurezza Assoluta. (Deut. 32:4) Per suo compiacimento creò nel cielo intelligenti creature spirituali perché godessero una felice e amorevole vita con un proposito. Parimenti per suo piacere Dio creò sulla terra l’uomo perfetto secondo la sua amabile immagine per vivere una vita senza fine di felicità e di proposito. Quindi verso questo Essere dotato d’infinito amore esiste un flusso naturale di reverente attaccamento da parte di tutte le creature intelligenti. Esse hanno un fondamentale bisogno e desiderio di mantenersi in comunicazione con la propria Fonte di vita. — Isa. 42:5.

9. Che specie di società opera intorno all’Antico di giorni in cielo?

9 Questa maestosa Eminenza, Dio, si distingue con l’ordine. Egli opera da centro magnetico di una vasta società di viventi creature celesti che provano incessante piacere a mantenere una relazione familiare con lui quale Padre e Datore di vita. Per sostenere questa relazione familiare, Dio emana da sé un costante flusso di comunicazione. Tutti questi celesti fedeli abitanti sono ministri, creature spirituali che servono e adorano Dio con vero amore e spontanea volontà. (Ebr. 1:14) La Bibbia li descrive come membri di un’organizzazione reale e felice comprendente milioni di ministri angelici disposti in schiere e divisioni, operanti tutti per un alto proposito intorno alla Persona Centrale, il regale Antico di Giorni, Geova Dio. — Dan. 7:9, 10; 1 Cor. 14:33.

SISTEMA DI COMUNICAZIONE UNIVERSALE

10. Per quale ragione il sistema di comunicazione di Dio fu esteso alla terra, e quanto importante è questo?

10 La terra è pure amorevolmente chiamata lo sgabello di Geova Dio. Quando dunque Dio formò questo sgabello riccamente dotato che è la terra affinché fosse abitato da creature umane, egli estese la sua reale società universale di ministri per includervi perfetti e umani figli e figlie. Questo significò anche l’estensione di un sistema di comunicazione con gli abitanti della terra. Un divino sistema di comunicazione unisce insieme l’intero universo ubbidiente. I nostri progenitori Adamo ed Eva creati perfetti erano destinati a vivere per sempre su una terra paradisiaca come gioiosi cortigiani del supremo Sovrano. Ciò dipendeva dalla loro perseveranza come saggi e amorevoli sudditi nell’ambito della sicura orbita familiare, dove potevano ricevere eterni e vivificanti benefici derivanti dalla Grande Fonte dell’universo. Come gli angeli, essi furono creati per essere ministri dipendenti in riconosciuta comunicazione con Dio per eseguire la sua volontà e il suo proposito. — Isa. 66:1; 45:18.

11. Descrivete la grande Sorgente delle acque spirituali, e come affluisce essa?

11 Per mantenere in completa felicità e attività questa società celeste e terrestre di ministri, Geova ha una riserva infinita di vitali informazioni progressivamente disponibili per la comunicazione. La Bibbia la descrive come la “sorgente delle acque vive”. (Ger. 17:13) Questo fa di Dio la suprema Sorgente celeste delle acque spirituali di verità e di vita. Si noti, però, che da questa celeste Sorgente c’è un unico canale di conduzione. Nel libro di Ezechiele le acque sono descritte come sgorganti di sotto la soglia della porta centrale del tempio e fluenti verso oriente in un unico canale. Esse in principio scorrevano con una profondità che arrivava alle caviglie e poi infine divenivano un torrente così profondo che per attraversarlo bisognava nuotare. Similmente nel libro di Apocalisse il “fiume dell’acqua della vita” è descritto che “procedeva dal trono di Dio e dell’Agnello”. Qui di nuovo non vi sono molte vie da cui affluisca la verità, ma si mette in risalto un unico stabilito canale di comunicazione. — Ezech. 47:1-5; Apoc. 22:1, 2.

IL PRIMO PASSO NEL SISTEMA DI COMUNICAZIONE

12. Descrivete il primo passo nel sistema di comunicazione dal cielo.

12 Il mezzo ufficiale di comunicazione di Geova con la sua società d’intelligenti ministri sia in cielo che sulla terra è prima di tutto il suo rappresentante debitamente nominato, il suo primo ministro. Questo rappresentante o ministro principale è il più alto ufficiale nell’organizzazione universale di Dio. La Bibbia rivela che il suo titolo ufficiale è “la Parola”. Ad esclusione di Geova, che non ebbe alcun principio, la Parola è la persona più antica dell’universo. La Parola fu la prima creazione diretta di Dio e l’istrumento usato in qualità di artefice per portare all’esistenza tutte le cose animate e inanimate che esistono. “In origine la Parola era, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio. Questi era in origine con Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui, e senza di lui neppure una cosa è stata fatta”. (Giov. 1:1-3, NM) Egli fu il primo a udire la voce di Geova Dio. Veramente, quanto dev’essere stato ed è tutt’ora meraviglioso udire l’Altissimo Dio dare comunicazioni direttamente, di sua propria bocca! Dato il suo primato come primogenito sin da questa comunicazione iniziale in poi, la Parola ha avuto il più pronto accesso alla presenza dell’Iddio vivente. — Giov. 11:42.

13. Come può essere affermato che quando Gesù fu sulla terra era la seconda più grande autorità dell’universo?

13 A suo tempo questo alto ufficiale celeste fu mandato da Dio sulla terra per testificare molte cose, una delle quali riguardava la questione della comunicazione della verità proveniente dal trono celeste. “Così la Parola è divenuta carne e ha risieduto fra noi, e noi abbiamo avuto una visione della sua gloria, una gloria tale che appartiene a un figlio unigenito da parte di un padre, ed egli era pieno d’immeritata benignità . . . l’immeritata benignità e la verità son venute per mezzo di Gesù Cristo. Nessuno ha in alcun tempo veduto Iddio; l’unigenito dio che è nella posizione del seno presso il Padre è colui che lo ha spiegato”. Qui Giovanni conferma che la prima fase nel sistema di comunicazione della verità divina ha luogo mediante Gesù come la Parola. Ciò rende logicamente Gesù la seconda più grande autorità dell’universo. Uno dei suoi titoli dopo la sua risurrezione e il suo ritorno in cielo continuò ad essere “la Parola di Dio”. — Giov. 1:14, 17, 18, NM; Apoc. 19:13.

14. Che specie di carriera ha fatto Gesù nelle comunicazioni divine? Come ha egli indicato questo?

14 La Parola (ora Gesù) ha avuto la più lunga esperienza di tutti nel ricevere gli ordini da Geova e nell’eseguirli. Nella sua lunga e antica carriera di comunicazione s’è acquistato una pura reputazione trasmettendo fedelmente ogni ordine di Dio, senza mai modificarlo secondo le sue proprie vedute né emanando ordini propri contrari ai desideri di Dio. Gesù attestò: “La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato. Se uno vuol fare la volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio. Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l’ha mandato, egli è verace e non v’è ingiustizia in lui. . . . Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue”. — Giov. 7:16-18; 14:10.

15. Che cosa significa la frase “parola di Geova”? Illustrate.

15 La Bibbia indica chiaramente che qualsiasi particolare messaggio divino inviato mediante il sistema di comunicazione viene definito ufficialmente dai servitori di Dio come la “parola di Geova”. L’espressione “parola di Geova” è usata almeno 252 volte nelle Scritture e la sua frase corrispondente “parola di Dio” appare 104 volte. Questo termine legale appone il marchio dell’autenticità alle numerose rivelazioni ispirate provenienti da Geova e contenute nella Bibbia. L’espressione identifica appropriatamente l’origine del sistema di comunicazione. Perciò d’ora innanzi quando leggete nella Bibbia la frase “parola di Geova”, prendete subito nota che si tratta di un importante messaggio di comunicazione divina.

LIMITE TERRENO DEL SISTEMA DI COMUNICAZIONE

16. Come pervengono alla terra le comunicazioni celesti? Descrivete l’agente terreno usato nel sistema di comunicazione.

16 Dalle molte esperienze documentate osserviamo quindi che ufficialmente la “Parola” trasmette il messaggio o per mezzo di un messaggero angelico che appare in persona o mediante lo spirito santo che ispira l’agente successivo nel sistema di comunicazione. In speciali occasioni anche la Parola stessa potrebbe presentarsi in una intervista personale con l’agente successivo. Chi è, generalmente, quell’agente successivo? Per le comunicazioni soprannaturali trasmesse alla terra l’agente (generalmente umano, sebbene una volta sia stato usato l’asino di Balaam) viene biblicamente chiamato profeta se è un uomo servitore di Dio o profetessa se è una donna. Il profeta, a sua volta, dichiara la comunicazione come portavoce di Dio sulla terra. L’annuncia ai molti che Dio vuole l’ascoltino, nel caso che sia specificatamente indirizzata ad altri che a una singola persona. Il profeta diviene allora il diretto canale terreno mediante il quale le acque vitali della verità scorrono per gli assetati abitanti della terra. Così viene identificato il canale terreno di comunicazione di Geova. Il canale terreno può essere tanto un profeta quanto un’organizzazione collettiva che funge da profeta.

17. Come fu Adamo in grado di servire come profeta?

17 Il nostro progenitore Adamo, brillante uomo perfetto che manifestò l’arte di parlare con un vocabolario di vasta portata, divenne debitamente equipaggiato per fungere da primo profeta terreno o portavoce di Dio. Egli imparò pure a conservare il discorso in forma scritta. Doveva essere il portavoce terreno di Dio per tutta la propria progenie. Mediante divina rivelazione fornita dal mezzo di comunicazione di Dio fu dato ad Adamo un resoconto sulla storia della creazione dei cieli e della terra. Così Adamo ed Eva ricevettero il mandato della procreazione per popolare la terra. Egli riportò fedelmente questa serie di comunicazioni ispirate nel primo documento della Bibbia, Genesi 1:1 fino a 2:4 (NM), evidentemente scritto da lui. Nella conclusione di questo documento è riferito il seguente titolo: “Questa è la storia dei cieli e della terra nel tempo in cui eran creati, nel giorno che Geova Dio fece la terra e il cielo”.

18. Mostrate come Adamo aveva servito quale canale di comunicazione divina.

18 Adamo fu pure lo scrittore del secondo documento della Bibbia, Genesi 2:5 fino a 5:2 (NM), in cui c’è la prova scritta che gli furono date altre comunicazioni divine nel giardino di Eden perché fossero annunciate. (Gen. 2:5-24) Gli fu detto di non mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male benché potesse mangiare a sazietà di ogni altro albero. Fu divinamente autorizzato a dare nomi agli animali. Nell’occasione della creazione di Eva sua moglie, che fu il suo giorno nuziale, egli compose la prima poesia ed espresse una divina dichiarazione concernente il matrimonio: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne”. Che Adamo come profeta abbia proclamato queste comunicazioni è dimostrato successivamente nella scena della tentazione, in cui Eva ammise d’esser stata istruita da Adamo circa l’albero della conoscenza del bene e del male e circa la relativa sentenza di morte. — Gen. 2:23, 24; 3:3.

IL CONTRAFFATTO SISTEMA DI COMUNICAZIONE DI SATANA

19, 20. (a) Descrivete il contraffatto sistema di comunicazione di Satana. (b) Come se ne servì egli al tempo di Adamo? E come, oggi?

19 Per incidenza, è interessante osservare a questo punto come Satana, il tentatore, organizzò la sua ribellione. Per effettuare con successo la sua seduzione Satana doveva istituire un proprio contraffatto e indipendente sistema di comunicazione dal regno invisibile. Egli sapeva che il profeta Adamo era troppo saldamente trincerato nella legge di Dio per essere spiritualmente indotto a divenire un falso profeta sotto il controllo di Satana. Perciò il Diavolo si servì di una creatura terrena, un serpente, di cui poteva influenzare le facoltà per comunicare la sua menzognera propaganda di errata mentalità, dando inizio alla falsa religione apostata. In effetti questo agente terreno, il serpente, non era altro che un falso profeta del falsificato sistema di comunicazione di Satana tra lui stesso, preteso sovrano invisibile, ed Eva, ch’egli cercò di dominare come sua nuova convertita suddita. — Gen. 3:1-7.

20 Eva fu credula, venne ingannata e commise un imperdonabile peccato d’alto tradimento contro il suo vero Sovrano, Geova Dio. L’astuto Satana si servì poi di Eva per far pressione su Adamo, profeta di Geova, che a causa del suo desiderio carnale per Eva fu vinto. Adamo non fu ingannato. Egli si diede alla ribellione con piena consapevolezza delle sue malefiche conseguenze. Sin da quel tempo Satana ha continuato a comunicare idee sbagliate per mezzo di falsi profeti e di medium spiritici, che incanalano falsità per adulterare e contaminare i veri adoratori di Geova sulla terra con le menzogne e la concupiscenza. — 1 Tim. 2:14; Giac. 1:13-15.

21, 22. (a) Come servì Abele? (b) Come servì Enoch?

21 Adamo ed Eva furono espulsi subito dall’organizzazione di fedeli ministri di Dio, venendo scacciati dal giardino di Eden, e inoltre Adamo perdette la sua prerogativa di profeta di Dio. (Gen. 3:16-24) Infatti dopo la fatale ribellione nell’Eden il sistema di comunicazione di Dio non passò più mediante Adamo per tutti i suoi rimanenti novecento anni, prima che subisse la morte, o completa inesistenza, per sempre. Però fra la progenie di Adamo Iddio trovò alcuni giusti con i quali stabilì di ravvivare la comunicazione spirituale e istituire sulla terra la vera religione. Dopo Adamo Abele fu il primo di questi. Essendo un peccatore a causa della sua discendenza dal peccatore Adamo, Abele fu indotto per fede a compiere un sacrificio appropriato che avrebbe ottenuto il favore di Geova mediante la pacificazione. In base al patto edenico di Dio Abele nutrì la speranza di riacquistare la perfezione edenica e la vita eterna sulla terra. (Gen. 3:15) Egli divenne un portavoce della vera religione così come gli era stata rivelata mediante il sistema di comunicazione di Geova. Egli fu il primo testimone di Geova. Per annientare la vera religione risorgente, Satana indusse Caino ad uccidere violentemente il fedele Abele. — Gen. 4:2-12.

22 Anni dopo Dio trovò un altro uomo giusto, Enoch, al quale comunicò un’importante profezia concernente la distruzione finale del falso mondo religioso di Satana. Dopo aver terminato la sua lunga opera di predicazione il profeta Enoch fu liberato da una morte violenta per mano dei suoi avversari religiosi mediante il dolce sonno di morte in cui Dio lo rapì, probabilmente durante una gloriosa visione della vita futura in un paradiso restaurato. — Gen. 5:21-24; Giuda 14, 15.

IL PROFETA NOÈ FU UN CANALE

23, 24. (a) Come il profeta Noè servì in qualità di canale? (b) Descrivete la disposizione che diede assistenza a Noè.

23 Il successivo profeta che la Bibbia riferisce essere stato in comunicazione con le corti del cielo è il profeta Noè. Per circa cinquant’anni egli servì da unico canale di comunicazione di Geova sulla terra, dispensando la divina parola di verità, e poi dopo il diluvio servì come portavoce patriarcale di Geova per circa 350 anni. Noè divenne un energico predicatore di giustizia in conformità con la sua commissione ministeriale. I folgoranti giudizi contro la generazione antidiluviana del suo tempo furono pure pronunciati per suo mezzo. Noè fu un intrepido difensore della vera religione. Egli si dedicò come coraggioso testimone di Geova, e questo procurò la salvezza alla sua famiglia e a se stesso in quella crisi mondiale. Senza dubbio Satana dovette darsi molto da fare nell’inviare profeti contraffatti per comunicare una menzognera propaganda di pace e delusioni per sostenere la sua falsa illusione religiosa di quel tempo. Questi nemici religiosi insultavano indubbiamente Noè perché diceva di possedere l’unica religione vera. Essi l’avranno anche accusato di “canalismo”.

24 Ma quanto a Noè egli sapeva con sicurezza che Geova comunicava istruzioni ispirate soltanto per mezzo di lui. Sua moglie, i suoi tre figli e le loro mogli credevano a Noè e lo accettavano come l’unico canale stabilito da Dio per guidarli. Anch’essi si unirono a Noè come predicatori di giustizia e l’aiutarono a costruire la grande barca. Noè dunque dirigeva questa piccola organizzazione di predicatori come agente principale e canale profetico ufficiale sulla terra avente relazioni dirette con Dio nel cielo. Alcune divine dichiarazioni di Dio trasmesse per mezzo del profeta Noè sono state preservate per noi nella Bibbia come parte della verità religiosa. — Gen. 6:1-22.

IL PROFETA ABRAHAMO FU UN CANALE

25, 26. (a) Come servì Abrahamo quale profeta? (b) Perché le rivelazioni comunicate a lui sono oggi per noi di particolare importanza?

25 “Or dunque, restituisci la moglie a quest’uomo, perché è profeta; ed egli pregherà per te, e tu vivrai”. (Gen. 20:7) Queste sono le parole stesse di Dio al re Abimelec durante un sogno ispirato, identificanti Abrahamo quale profeta di Geova. Veramente Abrahamo, l’amico di Dio, uomo di gran fede, zelante proclamatore della vera religione progressivamente rivelata fino ai suoi giorni, servì da incontestabile canale di comunicazione di Geova sulla terra per molti, molti anni. Anch’egli fu un famoso predicatore da un punto all’altro del territorio a lui assegnato quello della Terra Promessa. Circa la sua predicazione come testimone di Geova è scritto: “Poi vi edificò [presso Bethel] un altare a Geova e cominciò a dichiarare (predicare) il nome di Geova”. — Gen. 12:8, NM, nota in calce b.

26 Per quanto riguarda il contatto di Abrahamo col sistema di celeste comunicazione di Geova, notate questo episodio: “Dopo queste cose, la parola dell’Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: ‘Non temere, o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima’”. (Gen. 15:1) Ad Abrahamo fu fatta la grande promessa convalidata da un giuramento di Dio che mediante la progenie di Abrahamo (Cristo Gesù e i suoi 144.000 coeredi del Regno) tutte le famiglie della terra sarebbero state benedette in un nuovo mondo di giustizia. (Gen. 22:17, 18) Queste varie rivelazioni divinamente comunicate ad Abrahamo fanno oggi parte della verità religiosa. Nell’articolo successivo sarà fatta una presentazione di altre manifestazioni del canale di comunicazione divina di Geova sulla terra.

[Nota in calce]

a Atomic Energy, di Henry D. Smyth, pagina 2, indica la formula: E=mc2.

[Immagine a pagina 649]

יהוה

“LA PAROLA”

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