Mi sono tenuto stretto all’organizzazione di Dio
NARRATO DA ROY A. RYAN
Il villaggio di Sandhill, nel Missouri, aveva un nome appropriato: sand hill in inglese significa “collina di sabbia”, e il villaggio stesso non era molto di più di una grande collina sabbiosa in mezzo alla campagna. Questo piccolo villaggio sorgeva su un crocevia, 5 chilometri a ovest della cittadina di Rutledge, e contava solo otto o nove case, una chiesa metodista e la piccola officina di un fabbro. Lì nacqui il 25 ottobre 1900.
MIO padre era il fabbro del villaggio. Anche se i miei genitori andavano di rado in chiesa, mamma cominciò a mandarmi alla scuola domenicale presso la chiesa metodista. Non mi piaceva il nome metodista, poiché mi sembrava giusto essere chiamati cristiani; tuttavia nacque in me l’ardente desiderio di verità biblica e l’interesse per la vita eterna.
A 16 anni andai a lavorare nelle ferrovie a Santa Fe. Uno degli Studenti Biblici Internazionali (come erano chiamati allora i testimoni di Geova) di nome Jim venne a lavorare nel nostro gruppo, e spesso capitava che lui ed io lavorassimo insieme. Jim parlava della Bibbia, e io ascoltavo quello che aveva da dire. Mi sembrava giusto, perciò gli chiesi se potevo avere in prestito uno dei suoi libri.
Jim mi prestò il primo volume degli Studi sulle Scritture, pubblicato da C. T. Russell dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici. Quando glielo restituii mi feci dare altri volumi. Poco dopo Jim lasciò le ferrovie e lo rividi a Rutledge, per la strada, mentre prendeva ordinazioni per il libro illustrato Scenario del Fotodramma della Creazione. In seguito Jim mi invitò alle adunanze di gruppo che si tenevano in casa sua. Ogni domenica facevo cinque chilometri a piedi fino a Rutledge per andare all’adunanza.
Quando nel 1919 fu presentata la rivista L’Età d’Oro (ora Svegliatevi!), volli cominciare il ministero di campo. Un altro nuovo studente biblico ed io eravamo decisi a distribuire questa nuova rivista di porta in porta. Ci sentivamo un po’ timorosi ad andare da persone della nostra città, per cui salimmo su un treno e ci recammo in una città vicina. Quando arrivammo, al mattino, prendemmo due direzioni diverse e continuammo a bussare alle porte sino al pomeriggio, anche se nessuno ci aveva addestrati per quest’opera. Ottenni due abbonamenti, uno dei quali da parte di un mio collega di lavoro nelle ferrovie.
Il 10 ottobre 1920 fui battezzato in un laghetto vicino a Rutledge. I miei genitori non volevano che avessi a che fare con gli Studenti Biblici Internazionali. Questo a motivo dell’opposizione istigata dal clero che gli Studenti Biblici dovettero affrontare durante la guerra, dal 1914 al 1918. In seguito, comunque, mio padre cominciò ad assistere ad alcune adunanze degli Studenti Biblici e a leggere anche lui L’Età d’Oro. Prima di morire, mia madre divenne più bendisposta nei riguardi del nostro intendimento della verità biblica. Nessun membro della mia famiglia, comunque, accettò mai la verità.
Un periodo di prove
A quei tempi, oltre a me, c’erano solo tre persone che assistevano regolarmente alle adunanze di studio biblico a Rutledge. Col tempo questi tre lasciarono l’organizzazione. Uno di loro era un ottimo oratore, e pronunciava discorsi pubblici nella zona. Tuttavia, divenne orgoglioso delle sue capacità e ritenne che predicare di casa in casa come avevano fatto i primi cristiani non si confaceva alla sua dignità. — Atti 5:42; 20:20.
Quando questi tre smisero di associarsi con gli Studenti Biblici Internazionali ricordo che mi sentii come l’apostolo Pietro quando Gesù parlò di ‘mangiare la sua carne e bere il suo sangue’. In quell’occasione molti, scandalizzati dal suo insegnamento, abbandonarono Gesù. A ciò egli chiese agli apostoli: “Non ve ne volete andare anche voi, vero?” Pietro rispose: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna”. — Giovanni 6:67, 68.
Anche se non capiva pienamente cosa Gesù volesse dire parlando di ‘mangiare la sua carne e bere il suo sangue’, Pietro riconosceva che Gesù aveva parole di vita. E così mi sentii io nei confronti dell’organizzazione. Essa possedeva la verità anche se non sempre capivo appieno tutto ciò che leggevo nelle pubblicazioni. Ad ogni modo, quando veniva detto qualcosa che non capivo non mi mettevo mai a discutere. Col tempo la cosa veniva chiarita, e a volte i punti di vista venivano modificati. Ero sempre felice di aver atteso con pazienza queste chiarificazioni. — Proverbi 4:18.
Cambiamenti per diventare pioniere
Nel luglio 1924 assistetti a un’assemblea internazionale a Columbus, nell’Ohio. L’Età d’Oro la descrisse come “la più grande assemblea tenuta dagli Studenti Biblici in tutta la storia”. Lì fu adottata l’energica risoluzione “Accusa”. Le informazioni ricevute e lo spirito manifestato a quell’assemblea mi incoraggiarono a divenire un ministro a tempo pieno, ossia un pioniere.
Quando tornai dall’assemblea mi licenziai dalle ferrovie e, insieme ad un altro Studente Biblico, cominciai a prestare servizio come pioniere. Tuttavia, dopo un anno circa, lo stato di salute dei miei genitori peggiorò al punto che ebbero bisogno della mia assistenza. Smisi di fare il pioniere e trovai lavoro per una ditta che si occupava di tubazioni, ma visto che i colleghi non erano affatto buone compagnie, lasciai quel lavoro e mi misi ad allevare api e vendere il miele.
Nell’autunno del 1933 entrambi i miei genitori erano morti, per cui ero libero da obblighi familiari. Così, nella primavera del 1934 affidai le mie api alle cure di un’altra persona, mi costruii una piccola roulotte per abitarvi e ricominciai il ministero a tempo pieno come pioniere. All’inizio lavorai con un Testimone anziano nei dintorni di Quincy, nell’Illinois. Poi tornai nel Missouri, dove mi unii a un gruppo di pionieri.
Nel 1935 ci fu una grave siccità negli Stati Uniti medio-occidentali, e visto che eravamo in una zona totalmente agricola, furono tempi duri. Nessuno aveva denaro, per cui spesso le persone riconoscenti ci davano generi alimentari o di altro genere quando lasciavamo loro letteratura.
Faccio il pioniere nel sud
Quell’inverno, per evitare il freddo, ci spostammo a sud, nell’Arkansas. Lì fummo in grado di distribuire più pubblicazioni, e ricevemmo tutto il cibo in scatola che ci serviva. Spesso accettavamo altre cose che potevamo convertire in denaro contante, come rottami di alluminio, di ottone o di rame, vecchi radiatori e vecchie batterie di automobile. In questo modo ci pagavamo la benzina per la mia Ford modello A, che usavamo nel ministero.
Prestammo servizio nella regione montuosa dell’Altopiano di Ozark, nelle contee di Newton, Searcy e Carroll. Potrei scrivere un libro con tutte le esperienze che abbiamo avuto predicando tra i montanari dell’Arkansas. Visto che in quei giorni le strade erano dissestate o non esistevano affatto, gran parte della nostra opera si svolgeva a piedi. Alcuni pionieri del nostro gruppo si spostavano a cavallo per raggiungere gli abitanti delle zone più alte.
Una volta sentimmo che c’era un interessato di nome Sam e lo trovammo nella sua abitazione, in cima a una montagna. Sam ci accolse a braccia aperte e fu felice di ospitarci per la notte. La moglie di Sam non era interessata al nostro messaggio, ma il figlio sedicenne Rex sì. Quando ce ne andammo Sam ci invitò a tornare, e così due settimane dopo eravamo di nuovo ospiti da loro.
Questa volta, mentre ce ne stavamo andando, fu la moglie di Sam a chiederci di tornare. Disse che avevamo un buon effetto su Rex. “Lui dice un sacco di parolacce”, spiegò, “e ho l’impressione che da quando siete arrivati voi ne abbia dette parecchie di meno”. Anni dopo incontrai di nuovo Rex a South Lansing, New York, mentre frequentava la Scuola missionaria di Galaad. Esperienze come questa mi hanno dato grande soddisfazione nel corso degli anni.
Servizio alla Betel
Quando feci domanda per essere nominato pioniere, feci anche domanda per prestare servizio nella sede centrale dei testimoni di Geova a New York, chiamata Betel. Nella primavera del 1935 mi fu detto che la mia domanda era stata accettata e che dovevo presentarmi al Podere del Regno della Watchtower Society a South Lansing, New York, per iniziare il mio servizio alla Betel. Affidai subito la mia roulotte da pioniere a un altro Testimone.
Andai a New York con la mia Ford modello A, e arrivai la mattina del 3 maggio 1935, verso le dieci e mezzo. Quello stesso giorno, verso l’una, mi misero a spaccare legna. Il giorno dopo mi fu detto di presentarmi alla stalla per aiutare nella mungitura. Lavorai nella stalla per diversi anni: a volte mungevo al mattino e alla sera, mentre durante il giorno lavoravo insieme ai giardinieri e in campagna. Oltre a ciò, mi occupavo delle api e raccoglievo il miele per la famiglia Betel. Nel 1953 fui trasferito al reparto dove si preparavano i formaggi.
Una persona che influì molto sulla mia vita grazie al suo genuino esempio di umiltà, lealtà e ubbidienza a Geova fu “Papà” Walter John Thorn. Era uno dei 21 Studenti Biblici nominati nel 1894 come primi pellegrini, uomini che compivano un’opera simile a quella degli odierni sorveglianti di circoscrizione, visitando diverse congregazioni per incoraggiarle. Dopo aver compiuto per molti anni l’opera viaggiante, il fratello Thorn venne al Podere del Regno e lavorò nel pollaio. Più volte lo sentii dire: “Ogni volta che penso di essere qualcuno, mi conduco per così dire in un angolo, e mi dico: ‘Tu piccolo granello di polvere. Che cos’hai da essere orgoglioso?’”
Un altro uomo modesto che è diventato per me un modello di vita è John Booth, ora membro del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova. Nel corso degli anni, spesso lo si è sentito dire: “Ciò che conta veramente non è tanto dove si serve, ma chi si serve”. È una frase semplice, ma com’è vera! Servire Geova è il più grande di tutti i privilegi!
Uno degli avvenimenti notevoli del mio servizio alla Betel è stata, nel 1943, l’apertura della Scuola missionaria di Galaad al Podere del Regno. Stare in compagnia di pionieri provenienti da molte parti del mondo era davvero emozionante. A quei tempi c’erano circa cento studenti in ogni classe, per cui ogni sei mesi cento nuovi arrivavano al Podere del Regno. Alla consegna dei diplomi, migliaia di persone accorrevano in questo centro di istruzione situato in campagna, nella parte settentrionale dello stato di New York.
Cambio lavoro
Quando la Scuola di Galaad fu trasferita a Brooklyn e il dormitorio principale e l’edificio con le aule di South Lansing furono venduti, il caseificio fu spostato ai Poderi Watchtower a Wallkill, sempre nello stato di New York. Così nell’autunno del 1969 fui trasferito al podere di Wallkill e continuai a fare il formaggio fino al 1983. Poi mi cambiarono lavoro, e cominciai a fare il giardiniere.
Tempo fa, in un’intervista, mi fu chiesto cosa pensavo dell’essere stato assegnato a un lavoro diverso dopo aver fatto il formaggio per 30 anni. “Non è stato un problema”, osservai francamente, “perché tanto non mi piaceva fare il formaggio”. Quello che volevo sottolineare è che si può essere felici servendo Geova qualsiasi incarico ci sia affidato se si mantiene il giusto punto di vista e ci si sottomette umilmente alla direttiva teocratica. Per questo, anche se in realtà non mi piaceva fare il formaggio, ero stato felice nel mio incarico perché era di aiuto alla famiglia Betel. Se serviamo il nostro grande Dio, Geova, fedelmente e senza lamentarci, possiamo essere felici qualsiasi incarico svolgiamo.
Negli anni della mia vecchiaia, credo che in nessun altro posto potrei stare meglio che servendo alla Betel. Qui sono ben assistito e posso continuare ad assolvere i miei incarichi di lavoro anche se ho 90 anni. Già da molti anni, quando è il mio turno, ho il privilegio di presiedere il programma di adorazione mattutina della famiglia Betel qui ai Poderi Watchtower. Quando posso, incoraggio i nuovi che lavorano alla Betel a valersi di tutti i privilegi di servizio che vengono dati loro, a imparare ad accontentarsi e ad essere felici nello svolgerli.
Nel corso degli anni ho potuto visitare diverse volte paesi stranieri: l’India, il Nepal, l’Estremo Oriente e l’Europa. Questo consiglio può essere utile a coloro che fanno parte delle diverse congregazioni del popolo di Geova in tutto il mondo: Siate felici e accontentatevi delle vostre circostanze attuali, e fiorite in senso spirituale nel suolo in cui siete piantati.
Ho scelto di rimanere celibe, perché questo mi ha permesso di continuare a servire Dio senza distrazioni. A chi gli è fedele, il nostro grande Dio ha dato come ricompensa la prospettiva della vita eterna. Per molti questo significherà una vita senza fine in una dimora paradisiaca qui sulla terra. Altri, come me, attendono una vita senza fine nei cieli, dove assolveranno qualsiasi incarico sarà dato loro.
Alcuni potrebbero pensare che, con i miei 90 anni, io abbia avuto una vita lunga e ricca. La mia vita è stata ricca, ma non lunga abbastanza. Se restiamo uniti all’organizzazione di Dio e alle sue parole di verità possiamo prolungare la nostra vita eternamente.a
[Nota in calce]
a Mentre Roy Ryan stava scrivendo la sua esperienza, la sua salute è peggiorata improvvisamente. Egli ha terminato il suo corso terreno il 5 luglio 1991, non molto tempo dopo aver presieduto l’adorazione mattutina, come suo turno, ai Poderi Watchtower.
[Immagine a pagina 26]
Il fratello Ryan da giovane, a fianco di una Ford modello T