BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w96 1/9 pp. 4-7
  • La Bibbia insegna a credere nel destino?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • La Bibbia insegna a credere nel destino?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Di chi è la colpa?
  • “Il tempo e l’avvenimento imprevisto”
  • Gli effetti devastanti dell’imperfezione
  • Effetti deleteri del credere nel destino
  • Una barriera fra Dio e l’uomo?
  • Liberato dalla tirannia del destino
  • Destino o puro caso?
    Svegliatevi! 1999
  • La vostra vita è segnata dal destino?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
  • Credete nel destino?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
  • Incidenti: Destino o circostanze?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
w96 1/9 pp. 4-7

La Bibbia insegna a credere nel destino?

CALUNNIA! DIFFAMAZIONE! Quando un rispettabile membro della comunità ritiene che il suo nome o la sua reputazione siano stati lesi da una notizia falsa, esige una rettifica. Può anche agire legalmente contro l’autore della calunnia.

Ebbene, il fatalismo è in realtà una calunnia nei confronti dell’Iddio Onnipotente. Secondo questa dottrina, Dio sarebbe personalmente responsabile di tutte le tragedie e le disgrazie che affliggono l’umanità. Credere nel destino è un po’ come immaginare che il Sovrano universale abbia compilato un ordine del giorno di questo tenore: ‘Oggi John rimarrà ferito in un incidente stradale, Fatou avrà un attacco di malaria, la casa di Mamadou sarà distrutta da una tempesta’! Provereste mai il desiderio di adorare un Dio del genere?

‘Ma se il responsabile delle nostre sventure non è Dio, allora chi è?’, chiedono quelli che credono nel destino. Ousmane, il giovane menzionato nell’articolo precedente, si poneva questa domanda. Ma non dovette tirare a indovinare né fare congetture per arrivare alla verità. Apprese che Dio ha smentito questa calunnia mediante gli insegnamenti contenuti nella Sua Parola ispirata, la Bibbia. (2 Timoteo 3:16) Consideriamo quindi ciò che dice la Bibbia al riguardo.

Di chi è la colpa?

Inondazioni, tempeste, terremoti: spesso queste catastrofi sono considerate castighi di Dio. Eppure la Bibbia non dice che è Dio a provocare questi disastri. Considerate una tragedia verificatasi alcuni millenni fa in Medio Oriente. La Bibbia dice che l’unico superstite della catastrofe riferì: “Il medesimo fuoco di Dio [espressione ebraica che spesso indica il fulmine] cadde dai cieli e divampò fra le pecore e i servitori e li divorò”. — Giobbe 1:16.

Anche se forse quell’uomo terrorizzato pensava che quel fuoco venisse da Dio, la Bibbia mostra che la colpa non era Sua. Leggete per vostro conto Giobbe 1:7-12 e vedrete che il fulmine non era stato causato da Dio, ma dal suo Avversario, Satana il Diavolo! Non che tutte le disgrazie siano causate da Satana. Ma certo non c’è ragione di attribuirle a Dio.

In realtà quando le cose vanno male spesso la colpa è degli uomini. I problemi a scuola, sul lavoro o nei rapporti umani possono essere dovuti a scarso impegno, a preparazione insufficiente o a mancanza di considerazione per gli altri. In modo analogo, malattie, incidenti e morte possono essere dovuti a negligenza. Basta mettere le cinture di sicurezza quando si va in macchina per ridurre sensibilmente il rischio di rimanere uccisi in un incidente stradale. La cintura di sicurezza sarebbe assolutamente inutile se tutto fosse predeterminato da un “destino” ineluttabile. Anche una buona assistenza medica e buone norme igieniche riducono notevolmente il numero delle morti premature. Perfino alcune calamità solitamente considerate “castighi di Dio” in effetti sono opera dell’uomo, tristi conseguenze della sua dissennata gestione delle risorse naturali. — Confronta Rivelazione (Apocalisse) 11:18.

“Il tempo e l’avvenimento imprevisto”

È vero che succedono molte cose tristi senza che le cause siano chiaramente evidenti. Si noti però ciò che dice la Bibbia in Ecclesiaste 9:11: “Tornai a vedere sotto il sole che non è dei veloci la corsa, né dei potenti la battaglia, i saggi neanche hanno cibo, quelli che hanno intendimento neanche hanno ricchezze, neppure quelli che hanno conoscenza hanno favore; perché il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti loro”. Non c’è quindi nessuna ragione per credere che le disgrazie siano opera del Creatore o che in qualche modo le vittime meritassero una punizione.

Gesù Cristo stesso si espresse contro i ragionamenti fatalistici. Riferendosi a una tragedia che i suoi ascoltatori conoscevano bene, Gesù chiese: “Immaginate che quei diciotto sui quali cadde la torre di Siloam, e li uccise, fossero debitori più grandi di tutti gli altri uomini che abitavano a Gerusalemme? No, vi dico”. (Luca 13:4, 5) Evidentemente Gesù non attribuì quella disgrazia all’intervento di Dio, ma ‘al tempo e all’avvenimento imprevisto’.

Gli effetti devastanti dell’imperfezione

Che dire però delle morti e delle malattie inspiegabili? La Bibbia fa questa schietta descrizione della condizione umana: “In Adamo tutti muoiono”. (1 Corinti 15:22) La morte affligge il genere umano fin da quando il nostro progenitore Adamo imboccò il sentiero della disubbidienza. Proprio come Dio aveva avvertito, Adamo lasciò in eredità alla sua progenie la morte. (Genesi 2:17; Romani 5:12) In ultima analisi, quindi, tutte le malattie si possono far risalire al nostro comune antenato Adamo. Anche le delusioni e i fallimenti della vita sono legati alle debolezze che abbiamo ereditato. — Salmo 51:5.

Considerate il problema della povertà. Credere nel destino ha spesso portato i derelitti a rassegnarsi alla loro misera esistenza. ‘È il nostro destino’, pensano. La Bibbia però spiega che la colpa è dell’imperfezione umana, non del destino. Alcuni si riducono in povertà perché ‘mietono ciò che hanno seminato’ essendo pigri o dilapidando le loro risorse. (Galati 6:7; Proverbi 6:10, 11) Innumerevoli milioni di persone vivono in povertà perché sono vittime di uomini avidi che detengono il potere. (Confronta Giacomo 2:6). “L’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”, dice la Bibbia. (Ecclesiaste 8:9) Non c’è nessuna prova per attribuire a Dio o al destino tutta la povertà che esiste.

Effetti deleteri del credere nel destino

Un altro argomento persuasivo per non credere nel destino è l’effetto che il fatalismo può avere su chi ci crede. Gesù Cristo disse: “Ogni albero buono produce frutti eccellenti, ma ogni albero marcio produce frutti spregevoli”. (Matteo 7:17) Esaminiamo un ‘frutto’ del fatalismo: il modo in cui influisce sul senso di responsabilità dell’individuo.

È importante avere un sano senso di responsabilità personale. È una delle cose che spinge i genitori a provvedere il necessario alla famiglia, i lavoratori a svolgere coscienziosamente il loro lavoro, i fabbricanti a realizzare prodotti di qualità. Credere nel destino può intorpidire questo senso di responsabilità. Pensate per esempio a un uomo che ha un’auto con il meccanismo dello sterzo difettoso. Se ha un vivo senso di responsabilità, lo farà riparare per non mettere in pericolo la vita sua e quella dei passeggeri. Se però crede nel destino, potrebbe minimizzare il rischio, ragionando che lo sterzo si romperà solo se è ‘volontà di Dio’!

Sì, credere nel destino può facilmente dar luogo a trascuratezza, pigrizia, irresponsabilità e a un’infinità di altre caratteristiche negative.

Una barriera fra Dio e l’uomo?

Cosa più dannosa di tutte, credere nel destino può annullare il senso di responsabilità dell’uomo verso Dio. (Ecclesiaste 12:13) Il salmista esorta tutto il genere umano a ‘gustare e vedere che Geova è buono’. (Salmo 34:8) Dio stabilisce certi requisiti per coloro che vogliono beneficiare della sua bontà. — Salmo 15:1-5.

Uno di questi requisiti è il pentimento. (Atti 3:19; 17:30) Ciò richiede che si ammettano i propri errori e si facciano i cambiamenti necessari. Come uomini imperfetti, tutti noi abbiamo molte cose di cui ci dobbiamo pentire. Ma se uno è convinto di essere una vittima impotente del destino, è difficile che senta il bisogno di pentirsi o di assumersi la responsabilità dei propri errori.

Il salmista disse a Dio: “La tua amorevole benignità è migliore della vita”. (Salmo 63:3) Tuttavia credere nel destino ha convinto milioni di persone che è Dio il responsabile delle loro sventure. Naturalmente per questo molti si sono inaspriti nei confronti di Dio, cosa che ha impedito loro di stringere una relazione veramente intima con il Creatore. Dopo tutto, come si può amare colui che si ritiene sia la causa di tutti i propri mali? Perciò il fatalismo crea una barriera fra Dio e l’uomo.

Liberato dalla tirannia del destino

Il giovane Ousmane, menzionato all’inizio, un tempo era schiavo della credenza nel destino. Ma quando i testimoni di Geova lo aiutarono ad analizzare il suo modo di pensare alla luce della Bibbia, Ousmane smise di credere nel destino. I risultati furono un profondo sollievo e un modo nuovo e positivo di vedere la vita. Cosa più importante, egli ha conosciuto Geova come un Dio “misericordioso e clemente, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità e verità”. — Esodo 34:6.

Ousmane ha anche capito che Dio, pur non regolando la nostra vita nei minimi particolari, ha in effetti un proposito per il futuro. In 2 Pietro 3:13 si legge: “Secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. I testimoni di Geova hanno aiutato milioni di persone a coltivare la speranza di vivere per sempre come appartenenti a questa promessa “nuova terra”. Sarebbero felici di aiutare anche voi.

Man mano che crescerete nell’accurata conoscenza della Bibbia, comprenderete che il vostro futuro non dipende da un destino ineluttabile sul quale non avete alcun controllo. Ben si applicano le parole che Mosè rivolse all’antico Israele: “Ti ho messo davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; e devi scegliere la vita per continuare a vivere, tu e la tua progenie, amando Geova tuo Dio, ascoltando la sua voce e tenendoti stretto a lui”. (Deuteronomio 30:19, 20) Sì, potete scegliere il vostro futuro. Non è nelle mani del destino.

[Immagini alle pagine 6 e 7]

Questi disastri non erano ‘castighi di Dio’

[Fonti]

U.S. Coast Guard photo

WHO

UN PHOTO 186208 /M. Grafman

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi