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  • La morte non è la fine di tutto!

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  • La morte non è la fine di tutto!
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2014
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  • “SE UN UOMO ROBUSTO MUORE, PUÒ EGLI TORNARE A VIVERE?”
  • QUANDO RISORGERANNO I MORTI?
  • Una speranza per i morti: la risurrezione
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2014
  • L’uomo che fu morto per quattro giorni
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
  • Che accade alla morte?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
  • Vera speranza per i nostri cari che sono morti
    Cosa insegna realmente la Bibbia?
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2014
w14 1/1 pp. 6-7
Gesù risuscita Lazzaro e gli dice di uscire dalla tomba.

IN COPERTINA | LA MORTE È LA FINE DI TUTTO?

La morte non è la fine di tutto!

Betania era un piccolo villaggio a circa tre chilometri da Gerusalemme (Giovanni 11:18). Lì, poche settimane prima della morte di Gesù, si verificò un evento tragico: Lazzaro, un intimo amico di Gesù, all’improvviso si ammalò e morì.

Non appena udì la notizia, Gesù disse ai suoi discepoli che Lazzaro dormiva e che sarebbe andato a svegliarlo (Giovanni 11:11). I discepoli però non capirono quello che intendeva, per cui Gesù disse loro chiaramente: “Lazzaro è morto” (Giovanni 11:14).

Gesù arrivò a Betania quattro giorni dopo che Lazzaro era stato sepolto e cercò di confortare Marta, sorella del defunto. Al che lei disse: “Se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto” (Giovanni 11:17, 21). “Io sono la risurrezione e la vita”, replicò Gesù, e aggiunse: “Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita” (Giovanni 11:25).

“Lazzaro, vieni fuori!”

Per dimostrare che quelle parole non erano una promessa vana, Gesù si avvicinò alla tomba e gridò: “Lazzaro, vieni fuori!” (Giovanni 11:43). E, con grande stupore degli astanti, il morto uscì.

Gesù aveva già compiuto almeno due risurrezioni. In un’occasione aveva riportato in vita una ragazzina, la figlia di Iairo. Anche in questo caso, poco prima di risuscitarla, ne aveva parlato come di una persona che stava dormendo (Luca 8:52).

Quindi, sia nel caso di Lazzaro che della figlia di Iairo, Gesù paragonò la morte al sonno. Perché questo è un paragone calzante? Il sonno è uno stato di incoscienza; inoltre trasmette appropriatamente l’idea del sollievo dal dolore e dalla sofferenza (Ecclesiaste 9:5; vedi il riquadro “La morte è come un sonno profondo”). I primi discepoli di Gesù capivano chiaramente qual era la vera condizione dei morti. A questo proposito, un’opera di consultazione dice: “Per i seguaci di Gesù la morte era un sonno e la tomba un luogo di riposo [...] per quelli che erano morti nella fede”a (Encyclopedia of Religion and Ethics).

Ci è di conforto sapere che i morti dormono nella tomba e non soffrono. La morte perde così il suo alone di mistero e non c’è più motivo di provarne un timore morboso.

“SE UN UOMO ROBUSTO MUORE, PUÒ EGLI TORNARE A VIVERE?”

Anche se una buona notte di sonno fa piacere a tutti, nessuno vorrebbe addormentarsi per sempre. Che speranza c’è che i morti che dormono nella tomba possano tornare in vita, come accadde a Lazzaro e alla figlia di Iairo?

Il patriarca Giobbe fece questa domanda quando si sentì prossimo alla morte. Infatti chiese: “Se un uomo robusto muore, può egli tornare a vivere?” (Giobbe 14:14).

In risposta alla sua stessa domanda, Giobbe, rivolgendosi all’Onnipotente Dio, disse: “Tu chiamerai, e io stesso ti risponderò. Bramerai l’opera delle tue mani” (Giobbe 14:15). Questo fedele servitore era sicuro che Geova desiderava vedere il giorno in cui lo avrebbe risuscitato. Quella di Giobbe era solo un’illusione? Tutt’altro.

Le risurrezioni compiute da Gesù costituivano una chiara prova che Dio gli aveva dato il potere di sconfiggere la morte. Per di più, la Bibbia dice che ora Gesù ha “le chiavi della morte” (Rivelazione 1:18). Quindi egli aprirà le porte della tomba, riportando in vita i morti, proprio come fece quando ordinò di togliere la pietra che chiudeva la tomba di Lazzaro.

Nella Bibbia ci sono numerosi riferimenti alla promessa della risurrezione. Un angelo assicurò al profeta Daniele: “Riposerai, ma sorgerai per la tua sorte alla fine dei giorni” (Daniele 12:13). Ai sadducei, i capi religiosi ebrei che non credevano nella risurrezione, Gesù disse: “Voi sbagliate, perché non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio” (Matteo 22:23, 29). L’apostolo Paolo affermò: “Ho in Dio la speranza [...] che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti” (Atti 24:15).

QUANDO RISORGERANNO I MORTI?

Quando avrà luogo questa risurrezione dei giusti e degli ingiusti? L’angelo disse a Daniele, un uomo giusto, che sarebbe risorto “alla fine dei giorni”. Anche Marta credeva che suo fratello Lazzaro sarebbe risorto “nella risurrezione, nell’ultimo giorno” (Giovanni 11:24).

La Bibbia mette in relazione questo “ultimo giorno” con il dominio di Cristo in qualità di Re. Paolo scrisse: “Poiché egli [Cristo] deve regnare finché Dio non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. Come ultimo nemico, sarà ridotta a nulla la morte” (1 Corinti 15:25, 26). Questo è un motivo più che valido per pregare che venga il Regno di Dio e che si faccia la Sua volontà sulla terra.b

Come Giobbe ben sapeva, Dio vuole risuscitare i morti. Quando arriverà quel giorno la morte sarà davvero ridotta a nulla. E nessuno si chiederà mai più: “La morte è la fine di tutto?”

a All’origine della parola italiana “cimitero” c’è un termine greco che significa “luogo ove si va a dormire” (Il nuovo etimologico, Zanichelli, 1999).

b Per saperne di più riguardo al Regno di Dio, vedi il capitolo 8 del libro Cosa insegna realmente la Bibbia?, edito dai Testimoni di Geova.

La morte è come un sonno profondo

  • “Fa brillare i miei occhi, affinché non mi addormenti nella morte” (Salmo 13:3).

  • “‘Lazzaro, il nostro amico, è andato a riposare, ma io vado a svegliarlo dal sonno’. Perciò i discepoli gli dissero: ‘Signore, se è andato a riposare, sarà sanato’. Gesù aveva comunque parlato della sua morte” (Giovanni 11:11-13).

  • “Davide, dopo aver servito nella propria generazione l’espressa volontà di Dio, si addormentò nella morte” (Atti 13:36).

  • “Cristo è stato ora destato dai morti, primizia di quelli che si sono addormentati nella morte” (1 Corinti 15:20).

  • “Non vogliamo che siate nell’ignoranza circa quelli che dormono nella morte, affinché non vi rattristiate come fanno anche gli altri che non hanno speranza” (1 Tessalonicesi 4:13).

I morti risorgeranno

  • “Di nuovo vivranno i tuoi morti. I miei cadaveri risorgeranno! Svegliatevi ed esultate voi che giacete nella polvere” (Isaia 26:19, CEI).

  • “Molti di quelli addormentati nel suolo di polvere si sveglieranno” (Daniele 12:2).

  • “L’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori” (Giovanni 5:28, 29).

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