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  • g79 8/8 pp. 30-31
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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1979
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  • Un sondaggio su preti e suore
  • Svelati i segreti di Venere
  • Cattiva digestione e i sedili
  • Gli italiani e le bevande
  • Maltrattamenti a causa della tavoletta ouija
  • Non leggono più libri?
  • Non si vergognano più
  • Lotta contro il moderno flagello degli attacchi cardiaci
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    Svegliatevi! 1980
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    Svegliatevi! 1980
Altro
Svegliatevi! 1979
g79 8/8 pp. 30-31

Uno sguardo al mondo

Un sondaggio su preti e suore

◆ Il Corriere della Sera dell’8 marzo 1979 riporta i risultati di un’indagine condotta dal sacerdote e sociologo cattolico Silvano Burgalassi su un campione di 7.550 individui: un terzo dei religiosi italiani desidererebbe che il “voto di castità” fosse solo temporaneo, mentre un quinto lo considera “impraticabile”. Risulta inoltre che il 40 per cento dei religiosi e il 18 per cento delle suore reputano l’abito religioso poco importante.

Svelati i segreti di Venere

◆ Nel dicembre 1978 cinque sonde di un veicolo spaziale scesero sul pianeta Venere con una manovra spettacolare. Passando attraverso l’atmosfera di Venere, trasmisero a terra via radio sorprendenti dati sulla composizione dell’aria del pianeta nostro vicino. Tutte le sonde avrebbero funzionato alla perfezione. È stata scoperta una piccola quantità di vapore acqueo atmosferico e questo, secondo un ricercatore, “basta a spiegare l’effetto serra”. In altre parole, si è capito perché la temperatura vicino alla superficie di Venere raggiunge i 480 gradi centigradi, una temperatura sufficientemente calda da fondere il piombo. Secondo gli scienziati sembra che l’energia solare resti intrappolata sulla superficie da una sorta di coperchio atmosferico, in modo simile a una serra. Tuttavia, è stata fatta una scoperta sconcertante. Il Times di New York riferisce: “La scoperta di quelle che sembrano quantità di argo relativamente grandi è una delle più imbarazzanti sorprese della missione. Fa pensare che Venere abbia conservato più argo-36, un gas presumibilmente rimasto dalla creazione del sistema solare, che non la terra o Marte. Gli scienziati dicono che forse ora dovranno riconsiderare alcune loro teorie sull’origine dei pianeti interni”.

Cattiva digestione e i sedili

◆ “I sedili dell’automobile, le sedie, le poltrone possono essere responsabili del cattivo funzionamento intestinale”, afferma Il Gazzettino di Venezia del 30 agosto 1978, che continua dicendo: “A volte infatti essi provocano l’eccessiva angolatura dell’addome che, con il passare degli anni, determina la sclerosi dei tessuti e dei vasi che irrorano lo stomaco e l’intestino. Comincia allora l’angina addominale, che si manifesta soprattutto dopo mangiato e si accompagna a gonfiore, a peso, a stanchezza e depressione. Lo ha affermato il professore E. Zanella, dell’Università di Parma, il quale ha anche detto che a volte si tratta di vera e propria arteriosclerosi addominale”.

Gli italiani e le bevande

◆ “Non è il vino ma il caffè la bevanda consumata con maggiore frequenza dagli italiani”, si legge sul Tempo del 17 febbraio 1979, che aggiunge: “Il 74,2% di essi ha almeno un appuntamento quotidiano con la tazzina e soltanto il 9,1% la ignora del tutto; i consumatori quotidiani di vino, invece, sono il 65,5%, mentre il 13,2% lo evita completamente . . . Dopo il caffè e il vino, nella graduatoria del consumo vengono il latte (42,2), l’acqua minerale (32,7), il tè (10,6), le bevande gassate (6,7), la birra (5,9), liquori (5,4 mentre il 42 non ne beve), la camomilla (4,6), aperitivi (0,8), vermouth (0,6), vini spumanti e champagne (0,3).

“La categoria più affezionata al caffè è quella degli insegnanti (87,5 contro la media generale del 74,2). Chi beve più spesso acqua minerale sono i dirigenti, i professionisti, il ceto medio alto (55,5 ogni giorno contro una media nazionale del 32,7) mentre chi ne beve di meno (14,4) sono gli agricoltori, i quali a loro volta staccano nettamente le altre categorie nel consumo di vino (l’89,2% ne beve ogni giorno contro una media generale del 65,5) seguiti a distanza dagli operai con il 73,5. Dirigenti, imprenditori, professionisti sono in coda; solo il 51,5% beve il vino tutti i giorni”.

Maltrattamenti a causa della tavoletta ouija

◆ Un figlio adottivo fu picchiato e maltrattato per oltre quattro anni dai suoi tutori che credevano nei “messaggi” inviati da una tavoletta ouija, secondo le accuse presentate a un processo nell’Oregon (U.S.A.). Si afferma che quando in casa mancava qualcosa, veniva consultata la tavoletta e di solito la risposta era il nome del bambino. Per punizione, si afferma che il ragazzo veniva legato a una sedia, poi battuto con una canna da pesca o una cinghia. Era anche costretto a inghiottire cucchiai di pepe, a masticare e inghiottire grandi quantità di tabacco da fiuto e una volta rimase chiuso nella sua stanza per ben tre giorni mentre il resto della famiglia se la spassava al mare.

Non leggono più libri?

◆ Quasi metà dei 1.450 americani al di sopra dei 16 anni intervistati ammette di non aver mai letto un libro, secondo i risultati di uno studio autorizzato dall’industria libraria. Lo studio rivela che il 39 per cento ha detto di leggere solo giornali e riviste, e il 6 per cento ha confessato di non leggere mai materiale stampato. Fra il 55 per cento di quelli che ancora leggevano libri, i soggetti preferiti erano biografie e autobiografie, seguite da libri di cucina, storia, religione, istruzioni, attualità, sport, psicologia e “fatelo da voi”. Lo studio afferma che chi guarda la TV non è necessariamente spinto a evitare la lettura e che il tempo libero non è assorbito completamente da altre attività così che non ne rimane per leggere libri. È stato riscontrato che le persone più occupate leggono.

Non si vergognano più

◆ La vergogna di partorire un figlio illegittimo, ciò che spingeva molte ragazze a rifugiarsi in istituti per ragazze madri, è praticamente scomparsa. E con essa è scomparso in larga misura il bisogno di tali istituti. La stragrande maggioranza di questi istituti sono chiusi e i pochi rimasti, gestiti di solito da enti sociali, hanno letti liberi. Anche il tipo di ragazze che si rifugiano in queste case è cambiato. Primo, sono più giovani. I responsabili di un istituto indicano che l’età media è scesa da 17 a 15 anni nell’ultimo decennio. Sono comuni anche le gravidanze di 13enni e 14enni, e alcune ragazze hanno solo 11 anni. “Questo posto è diventato un vero e proprio centro di assistenza infantile”, ha detto un funzionario. In passato, le ragazze che andavano in quegli istituti erano in imbarazzo a causa della loro condizione e cercavano di nasconderla agli estranei. Uno dei dirigenti ha detto che ora le ragazze vanno rumorosamente in gruppo ai grandi magazzini e “non si preoccupano se le vedono. Amoreggiano anche e cercano di abbordare i ragazzi”. Tuttavia, una ragazza ha detto con rimorso: “Pensavo di volere un bambino, ma ora sono spaventata. Che faccio se non riesco a farlo smettere di piangere? E se rovino la sua giovane vita?”

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