Significato delle notizie
Razza e Q.I.
● Esistono nuove prove a sostegno dell’idea che le differenze di razza influiscono poco sul Q.I. o valutazione media dell’intelligenza di un individuo. La rivista “Psychology Today” pubblica un articolo su un recente studio condotto su figli adottivi indicante che “un ambiente culturalmente ricco colma la maggior parte del divario fra bianchi e negri”.
In questo studio sono stati esaminati fanciulli negri adottati da 101 famiglie bianche di istruzione superiore alla media. È stato dimostrato che questi fanciulli hanno ottenuto “un punteggio molto superiore alle medie nazionali sia dei bianchi che dei negri, specialmente se erano stati adottati in tenera età”. La piccola differenza restante nei punteggi medi del Q.I. tra fanciulli negri adottati e fanciulli bianchi adottati sarebbe stata attribuita al fatto che i fanciulli negri, in media, erano più grandi quando furono adottati. Perciò furono privati in parte delle importanti attenzioni personali così necessarie durante i primi anni dello sviluppo. Nello studio, i fanciulli negri adottati in tenera età ottennero un punteggio quasi identico a quello dei ragazzi bianchi.
Naturalmente, questo non sorprende chi accetta la veduta scientificamente accurata sulla razza contenuta nella Bibbia: “[Dio] ha prodotto da un solo individuo gli uomini di tutte le razze per popolare l’intera superficie terrestre”. Quindi i veri cristiani considerano le altre razze come le considera “Dio [che] non fa distinzione fra persone, ma in ogni nazione gli è bene accetto chiunque lo teme e agisce con giustizia”. — Atti 17:26; 10:34, 35, versione di B. Mariani.
Il punto di vista cristiano
● Secondo il “Times” di Londra, una recente notizia della commissione per la dottrina della Chiesa d’Inghilterra dichiara: “Definire la Bibbia ‘Parola di Dio’ o ‘Parola di Dio nelle parole degli uomini’ è un giudizio di fede così come lo è definire un avvenimento storico un ‘atto di Dio’. Non è un’affermazione che si possa provare. Molti cristiani desiderano continuare a usare questo linguaggio quando parlano della Bibbia; per altri non è facile”.
Pertanto, il “Times” dice che “la piena accettazione personale di tutte le dichiarazioni della Bibbia . . . non è richiesta dai seguaci della Chiesa d’Inghilterra”, secondo il resoconto della commissione. In apparenza, può sembrare che la commissione per la dottrina della Chiesa sia semplicemente di larghe vedute e che dai cristiani non si richieda la piena accettazione della Bibbia come ispirata Parola di Dio.
Tuttavia, Gesù Cristo citò più volte le Scritture già esistenti al tempo in cui fu sulla terra. Certo Gesù non escluse nessuno di questi scritti quando disse: “La tua parola è verità”. — Giov. 17:17.
L’apostolo cristiano Paolo dichiarò: “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio”. (2 Tim. 3:16, 17) Inoltre, disse ai cristiani di Tessalonica: “È anche per questo che ringraziamo incessantemente Dio, perché quando riceveste la parola di Dio, che udiste da noi, l’accettaste non come la parola degli uomini, ma, quale veracemente è, come la parola di Dio”. — 1 Tess. 2:13.
Scosse le coscienze
● I testimoni di Geova sono vittime di brutale persecuzione — percosse, stupri, perfino assassinii — nel Malawi, nazione dell’Africa sudorientale. Perché? Esclusivamente perché mantengono la neutralità cristiana e rifiutano di acquistare la tessera politica che li renderebbe iscritti al Partito del Congresso del Malawi. (Giov. 15:19; 18:36) Ma la brutalità di cui sono stati vittime ha scosso le coscienze in ogni luogo.
Infatti, queste atrocità spinsero la Camera Bassa del Parlamento tedesco a Bonn a farne un’estesa trattazione nel marzo del 1976. Per esempio, rispondendo a un’interrogazione, il ministro Wischnewski disse in parte: “Il governo federale ha colto l’occasione per far esprimere dall’ambasciatore l’opinione della Germania al governo del Malawi”.
I testimoni di Geova non chiedono ai governi del mondo di agire a loro favore. Ma sanno che i benpensanti sono sgomenti per tali atrocità, poiché a motivo della coscienza data loro da Dio non possono approvare azioni nefande. Perciò, l’apostolo Paolo disse che quando persone che non possiedono la legge di Dio “fanno per natura le cose della legge . . . dimostrano come le cose della legge siano scritte nei loro cuori, mentre la loro coscienza rende testimonianza con loro e, nei loro propri pensieri, sono accusati o scusati”. (Rom. 2:14, 15) Quand’è che i pubblici funzionari del Malawi avranno tali rimorsi di coscienza da porre fine alla brutale persecuzione dei testimoni di Geova?