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  • I “cristiani del riso” non sono cristiani

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  • I “cristiani del riso” non sono cristiani
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
w61 15/4 pp. 227-228

I “cristiani del riso” non sono cristiani

I “CRISTIANI del riso” sono scomparsi dal continente cinese. Almeno così ha dichiarato il dott. Tracey K. Jones jr. ad una recente adunanza del Consiglio delle Missioni Metodiste, secondo The Christian Century del 20 febbraio 1960.

Che cos’è il “cristiano del riso”? Un individuo che fu indotto a professare una delle religioni della cristianità, fornendogli riso o altro cibo. Poiché riempiendo lo stomaco non si rafforzano le convinzioni, non è sorprendente che la pressione comunista induca in Cina questi “cristiani del riso” ad abbandonare il loro cosiddetto cristianesimo.

Mentre il comunismo può aver posto fine ai “cristiani del riso” nel continente cinese, essi continueranno a mostrarsi altrove finché le organizzazioni religiose useranno gli stessi metodi. Perciò il summenzionato settimanale religioso disse in una precedente edizione: “Le nuove chiese cattoliche romane costruite in luoghi [di Formosa] dove non vi era una popolazione cattolica furono provviste di materiale assistenziale da tenere in deposito e da distribuire. . . . I sacerdoti usarono i residui degli Stati Uniti che ottennero così a buon mercato come le offerte per i convertiti e i seguaci”.

Fu quindi molto appropriata la domanda Nº 5 d’una serie di undici domande inviate dal Consiglio Mondiale delle Chiese ai propri membri. Essa chiedeva: “Possiamo concordar di ripudiare ogni azione ecclesiastica mediante cui si offrano vantaggi materiali o sociali per indurre gli individui ad affiliarsi alla Chiesa, o indebite pressioni che sono esercitate sulle persone in tempi di disperazione e difficoltà?”

I “cristiani del riso” non sono limitati solo ai paesi asiatici nei quali si coltiva il riso. Niente affatto. Tutta la cristianità è infetta da questo egoistico virus di professare l’adorazione di Dio ma di far questo solo per altri motivi. Per questo riscontriamo un grande aumento di membri ecclesiastici, osservanza delle feste religiose, vendita di articoli religiosi e costruzione di nuovi edifici ecclesiastici, in certi paesi. Che tutta questa aumentata attività non rappresenti il sincero cristianesimo è evidente, perché in questi stessi paesi vi è un aumento di delitti, delinquenza e immoralità.

Riguardo a questi “cristiani del riso” l’apostolo Paolo disse che essi erano “uomini corrotti di mente e privati della verità, i quali pensano che la santa devozione sia un mezzo di guadagno”. E predicendo che “negli ultimi giorni verranno tempi molto difficili”, Paolo prosegue descrivendo le varie specie di delinquenza che vi sarebbero state oggi nel mondo, e dichiara quindi che gli uomini sarebbero stati “amanti dei piaceri più che di Dio, avendo una forma di santa devozione ma dimostrandosi falsi alla sua potenza; e da questi allontanati”. — 1 Tim. 6:5; 2 Tim. 3:1-5.

Strettamente parlando, non vi possono essere persone come i cristiani del riso. Vi possono essere metodisti del riso, presbiteriani del riso e cattolici del riso, ma non cristiani del riso, perché Gesù Cristo non stabilì un tale precedente. Egli pose in risalto le cose spirituali più di quelle fisiche, dicendo: “L’uomo non deve vivere soltanto di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. Egli chiamò felici quelli che “sono consapevoli della loro necessità spirituale, perché il regno dei cieli appartiene a loro. Felici quelli che hanno fame e sete [non di riso e vino ma] di giustizia, perché saranno saziati”. — Matt. 4:4; 5:3, 6.

È vero che quando le folle lo seguirono per giorni e rimasero senza cibo, invece di farli cadere affamati per via, Gesù diede loro miracolosamente cibo materiale moltiplicando alcuni pani e pesci e dando da mangiare a migliaia di persone in almeno due occasioni. Ma quando alcuni lo seguirono semplicemente perché avevano ricevuto da mangiare, egli li rimproverò, dicendo: “Verissimamente vi dico: Voi mi cercate non perché avete veduto dei segni [prove che egli era il profeta di Dio], ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. Lavorate non per il cibo che perisce, ma per il cibo permanente a vita eterna, che il Figlio dell’uomo vi darà, poiché su questi il Padre, Dio, ha posto il suo suggello di approvazione”. — Giov. 6:25-27.

Il vero cristianesimo non è costituito dall’egoismo ma dall’altruismo e dall’amore: “Tu devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”, e: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. Gesù disse anche che “il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. Con questa condotta Gesù mostrò di comprendere che “c’è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Mar. 12:30, 31; Matt. 20:28; Atti 20:35.

Possono gli insegnamenti di Gesù prendersi oggi alla lettera? Essendovi tanto egoismo in ogni luogo, è possibile osservare questi princìpi cristiani? Sì, è possibile; e la società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova ne è ampia prova. La grande maggioranza d’essi son venuti dalle popolari religioni del mondo, del paganesimo e della cristianità. Che cosa ha indotto queste persone a divenire cristiani testimoni di Geova? Non alcuna cosa di natura materiale. È stato l’amore della verità, l’amore di Dio, l’amore del prossimo. Ciò che ha attratto molti sono stati anche gli alti princìpi e lo zelo di quelli che portarono loro questo messaggio, e, in particolar modo, la gloriosa speranza del Regno e delle benedizioni che Dio recherà in un nuovo mondo di giustizia.

Come è stato pratico tutto questo? Senza l’aiuto del “riso” tutti i ministri predicano regolarmente ogni mese, e sono aumentati di quasi tre volte e mezzo in dieci anni, da 230.532 nel 1949 a 803.482 nel 1959. Ed essi hanno eliminato ogni pregiudizio razziale, politico, nazionale e culturale, per operare armoniosamente come un tutto unito in 176 Paesi e isole del mare. Veramente, il vero cristianesimo non ha bisogno del “riso” per produrre i cristiani!

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