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  • g93 22/11 pp. 11-14
  • La verità su Natale, Pasqua e Halloween

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  • La verità su Natale, Pasqua e Halloween
  • Svegliatevi! 1993
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  • Verità e falsità non si possono mischiare
  • Pasqua o culto di Astarte?
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Svegliatevi! 1993
g93 22/11 pp. 11-14

La verità su Natale, Pasqua e Halloween

LA BIBBIA indica che Gesù aveva 33 anni e mezzo quando fu messo al palo all’inizio della primavera del 33 E.V., al tempo della Pasqua ebraica. Questo significa, contando a ritroso, che nacque verso l’inizio dell’autunno.

Circa tre mesi dopo ricorreva la festa romana pagana dei Saturnali, il natale o genetliaco del sole invitto. Come fu che la celebrazione della nascita di Gesù venne spostata al 25 dicembre, per farla coincidere in maniera blasfema con la festa pagana del natale del sole?

Le giornate di dicembre, sempre più corte, creavano il panico tra i superstiziosi adoratori del sole, i quali temevano che il loro dio stesse morendo. Essi accendevano candele e falò per ravvivare il dio malato. Pareva che funzionasse. Dopo il solstizio d’inverno del 21 dicembre, il dio-sole sembrava riacquistare forza man mano che le giornate si allungavano.

“Dicembre era il mese più importante per le feste pagane, e il 25 dic. era il culmine delle baldorie invernali”, spiega Church Christmas Tab. “Alcuni ritengono che il vescovo di Roma abbia scelto il 25 dic. come data di nascita di Cristo per ‘santificare’ le feste pagane. Ne risultò uno strano miscuglio di feste pagane e cristiane che oggi il mondo chiama Natale”. L’articolo ammette: “La parola ‘Natale’ non compare nella Bibbia. E la Scrittura non comanda di festeggiare la nascita di Gesù”.

Non sorprende che il teologo Tertulliano si lamentasse dicendo: “Noi, che siamo estranei ai sabati e alle lune nuove e alle feste un tempo care a Dio, ora frequentiamo i Saturnali [e altre feste pagane]? Portiamo qua e là regali? . . . Partecipiamo rumorosamente a giochi e banchetti?”

Con papa Gregorio I questa tendenza alla contaminazione continuò. Secondo la rivista Natural History, “piuttosto che cercare di eliminare le usanze e le credenze dei popoli, il papa diede questa istruzione: Utilizzatele. Se un gruppo di persone adora un albero, invece di abbatterlo consacratelo a Cristo e lasciate che continuino ad adorarlo”.

Verità e falsità non si possono mischiare

Dio approvava questa politica di compromessi? Notate quale avvertimento diede Dio al suo popolo quando questo stava per entrare nel paese pagano di Canaan: “Guardati . . . dal ricercare i loro dèi, dicendo: ‘Come servivano queste nazioni i loro dèi? E io, sì, io, di sicuro farò nello stesso modo’. Non devi fare in questo modo a Geova tuo Dio, poiché esse hanno fatto ai loro dèi ogni cosa detestabile a Geova che egli davvero odia”. (Deuteronomio 12:30, 31) Lo stesso avvertimento è ripetuto nelle Scritture Greche Cristiane: “Non siate inegualmente aggiogati con gli increduli. Poiché quale associazione hanno la giustizia e l’illegalità? O quale partecipazione ha la luce con le tenebre? Inoltre, quale armonia c’è fra Cristo e Belial [nota in calce: Satana]? O quale parte ha il fedele con l’incredulo?” — 2 Corinti 6:14, 15.

Cosa trova Dio di tanto offensivo in questi falsi dèi e nella loro adorazione? I Saturnali si tenevano in onore di Saturno, il dio-sole dei romani. Questo era forse un personaggio degno? Simon Schama, docente di storia presso la Harvard University, lo definisce “l’orgiasta del mangiare, del bere e di altre sfrenatezze”. La rivista Lear’s definisce quella festa “la più famosa orgia di vino del mondo antico”.

Il culto del dio-sole Mithra era diffuso in tutta l’Asia. Secondo l’antropologo Gabriel Seabrook, Mithra era “un dio guerriero, che sul campo di battaglia scagliava frecce mortali e malattie incurabili contro i nemici”.

Presso gli aztechi il culto del sole era particolarmente cruento. La rivista Natural History spiega che “a meno che agli dèi solari non venissero sacrificate delle vittime, ogni vita — compresa quella degli dèi — si sarebbe spenta”.

Dopo aver riesaminato le origini di questa festa (vedi il riquadro qui sotto), forse non vi sorprenderà sapere che streghe e satanisti celebrano tuttora il 25 dicembre. Il San Francisco Chronicle del 21 dicembre 1991 citava questa dichiarazione di una strega e ben nota scrittrice pagana: “È una delle nostre feste più impegnative. Restiamo alzati tutta la notte”. Una affiliata al gruppo Patto della Dea ha affermato: “Compiamo una rappresentazione rituale. . . . Alcuni nostri sacerdoti recitano un dramma misterico che rappresenta la nascita del bambino solare”.

Credete che Dio o suo Figlio accettino tale onore, che rispecchia l’adorazione di falsi dèi?

Pasqua o culto di Astarte?

La famiglia comincia a celebrare la festa di buon mattino, alzandosi per salutare l’alba con devozione. I bambini indossano i vestitini nuovi più belli, e berrettini nuovi. I festeggiamenti includono simboli come conigli, ceste piene di uova vivacemente colorate e focacce con il segno della croce. Dev’essere la Pasqua. O no?

La primavera era sacra per gli adoratori del sesso che abitavano in Fenicia. La loro dea della fertilità, Astarte o Ishtar (Afrodite per i greci), aveva come simboli l’uovo e la lepre. Era perpetuamente assetata di sangue e di sesso. Nelle statue era raffigurata a volte con organi sessuali rozzamente esagerati oppure con un uovo in mano e un coniglio al fianco. Il suo culto prevedeva anche la prostituzione sacra. In Canaan la dea del sesso era considerata moglie di Baal. In suo onore si tenevano orge sessuali in cui ci si ubriacava, poiché gli adoratori credevano che i loro rapporti sessuali contribuissero al pieno risveglio di Baal e al suo accoppiamento con la moglie. Secondo il libro Recent Discoveries in Bible Lands, “in nessun paese è stato trovato un numero così grande, relativamente parlando, di statuine nude della dea della fertilità, alcune delle quali chiaramente oscene”.

A Cartagine sotto diverse stele dedicate a lei sono state trovate urne vivacemente colorate che contenevano ossa carbonizzate di bambini. I loro genitori, in genere appartenenti alle classi più agiate, volevano propiziarsi gli dèi per avere ricchezza e potere. Alcune urne contenevano i resti di più bambini di età diverse, che probabilmente appartenevano alla stessa famiglia.

Osservando il riquadro qui sopra si può vedere quanto poco siano cambiate le versioni moderne di questi antichi riti. Persino il nome inglese della Pasqua (Easter) differisce ben poco dall’antico nome pagano. È questo, dunque, il modo di onorare il santo Figlio di Dio?

Halloween, antica notte di terrore

È l’ultima notte di ottobre. Al chiaro di luna, un gruppetto di persone mascherate va da una casa all’altra facendo richieste e oscure minacce. Davanti alla soglia di alcune case ci sono macabre zucche foggiate a testa di morto, illuminate da candele fatte di grasso umano. Altre porte grondano di sangue umano. È la notte di Samhain, il signore dei morti adorato dai celti.

Forse in nessun’altra festa ‘cristianizzata’ Satana si esalta e ricorda i suoi caduti in maniera così sfacciata. Lo scrittore J. Garnier avanza l’ipotesi che le feste che celebrano la sofferenza e la morte si possano far risalire all’antica distruzione di tutti i seguaci umani di Satana, come pure della progenie ibrida degli angeli decaduti, avvenuta al Diluvio. In tutto il mondo ci sono civiltà che hanno una festa in onore dei defunti, “celebrata da tutti più o meno lo stesso giorno in cui secondo il racconto di Mosè ebbe luogo il Diluvio, e cioè il diciassettesimo giorno del secondo mese, il mese che all’incirca corrisponde al nostro novembre”. — J. Garnier, The Worship of the Dead.

I druidi non facevano eccezione. Si diceva che il 31 ottobre Samhain liberasse gli spiriti dei morti perché si mischiassero ai viventi. I druidi si aggiravano per le strade con lanterne, e quando arrivavano a una casa chiedevano offerte in denaro per Satana.

Halloween è un’importante ricorrenza per il satanismo. “È una festa religiosa per l’oltretomba, nella quale i satanisti compiono sacrifici e le streghe festeggiano in silenzio con cerchi di preghiera o pasti per i morti”, spiegava un articolo di USA Today. L’articolo citava queste parole di Bryan Jordan, stregone di Washington: “[I cristiani] non se ne rendono conto, ma celebrano la nostra festa insieme a noi. . . . Ci fa piacere”.

Genitori, volete che i vostri figli imitino questi riti macabri?

[Riquadro a pagina 12]

Le tradizioni natalizie

L’albero di Natale “ha ben poco a che vedere con la festa cristiana e molto a che vedere con la tenace sopravvivenza nel corso dei millenni di riti pagani della luce invernale e della rinascita”. (The Boston Herald) “Alberi a cui erano appesi gingilli hanno fatto parte per secoli delle feste pagane”. — Church Christmas Tab.

L’agrifoglio era molto usato dai celti “per tenere buoni gli spiritelli maligni della casa all’epoca del solstizio d’inverno. . . . Poteva allontanare il male, aiutare a interpretare i sogni, proteggere la casa dai fulmini”. — Beautiful British Columbia.

Il vischio “venne dai druidi dell’Inghilterra che lo usavano in strani riti legati a potenze occulte e demoniche”. — Church Christmas Tab.

Il 25 dicembre “gli adoratori di Mithra ne celebravano la nascita . . . Non c’è assolutamente nessuna prova biblica che il 25 dicembre sia stato il giorno della Natività”. — Isaac Asimov.

Lo scambio dei regali era un aspetto dei Saturnali. “Durante questa festa ci si attendeva che ognuno facesse regali a tutti quanti i propri amici”. — Ancient Italy and Modern Religion.

La stella “in cima all’albero era adorata in Oriente come simbolo di purezza, bontà e pace 5.000 anni prima che Cristo nascesse”. — United Church Herald.

La candela “non proviene . . . dal santuario cristiano. L’abbiamo presa da un altare molto più antico: la quercia dei druidi”. — United Church Herald.

Babbo Natale è stato rubato “all’antica mitologia tedesca: ‘Thor era un vecchio gioviale e amichevole, dalla corporatura robusta e con una lunga barba bianca. Guidava un carro e si diceva che vivesse nel Nord . . . Il suo elemento era il fuoco, il suo colore il rosso. In ogni casa il focolare gli era sacro, e si diceva che vi scendesse attraverso il camino’”. — United Church Herald.

[Riquadro a pagina 13]

I riti della primavera

La Pasqua (in inglese, Easter) era “in origine la festa primaverile in onore della dea teutonica della luce e della primavera chiamata dagli anglosassoni Eastre”. (The Westminster Dictionary of the Bible) “Non c’è nessuna indicazione nel Nuovo Testamento che fosse osservata la festa di Pasqua”. — Encyclopædia Britannica.

Il coniglio “era l’accompagnatore della dea germanica Ostara”. — Funk & Wagnalls Standard Dictionary of Folklore, Mythology and Legend.

Quanto alle uova, “si afferma che negli antichi Egitto, Persia, Grecia e Roma si coloravano e si mangiavano uova in occasione delle feste di primavera”. — Celebrations.

Il cappellino pasquale in origine “era una ghirlanda di fiori o foglie. La sua forma rotonda rappresentava il sole e il suo corso nei cieli che faceva tornare la primavera”. L’usanza di indossare vestiti nuovi a Pasqua si è sviluppata perché “era considerato scortese e quindi di cattivo auspicio salutare la dea scandinava della Primavera, o Eastre, senza indossare un vestito nuovo, visto che la dea ne donava uno alla terra”. — The Giant Book of Superstitions.

Focacce con il segno della croce: “Al pari dei greci, i romani mangiavano pane contrassegnato con una croce . . . durante i sacrifici pubblici”. I sassoni pagani mangiavano focacce del genere in onore di Easter. — Encyclopædia Britannica.

Le funzioni celebrate all’alba ricalcano riti che “all’equinozio di primavera venivano compiuti . . . per dare il benvenuto al sole e al suo grande potere di dare nuova vita a tutto ciò che cresce”. — Celebrations.

[Riquadro a pagina 14]

Le orrende origini di Halloween

Maschere e costumi: “I celti lasciavano fuori cibo, bevande e altre cose buone per gli spiriti e poi li invitavano con l’inganno ad andarsene indossando maschere e costumi e sfilando fino all’uscita del villaggio”.

I falò erano “letteralmente ‘roghi di ossa’” in cui “i sacerdoti cercavano di placare il dio-sole sacrificando animali e, spesso, anche persone”. (The Tampa Tribune) “Osservando il modo in cui le vittime sacrificali morivano, i druidi traevano presagi per il futuro”. — Beaumont Enterprise.

“Trick or treat” (“Dammi qualcosa o ti faccio un brutto tiro”, la frase con cui i gruppi di ragazzi mascherati chiedono offerte di casa in casa): “Il grido dei druidi era paragonabile all’odierno ‘Trick or treat’”. — Central Coast Parent.

Storie dell’orrore: “I sanguinosi riti dei druidi sopravvivono nell’importanza che i giovani danno a fantasmi e spiriti. . . . Anche i festini di Halloween e l’usanza di raccontare storie dell’orrore nacquero all’epoca dei druidi quando si credeva che gli spiriti vagassero nel paese”. — The Tampa Tribune.

Nonostante queste feste abbiano origini pagane, ad alcuni ripugna l’idea di impedire ai bambini di divertirsi festeggiandole. Dopo tutto, che ne sanno i bambini degli antichi Saturno, Astarte e Samhain? Alcuni ne sanno un bel po’. E sanno anche che non vogliono avere nulla a che fare con loro.

[Immagini a pagina 12]

Mithra

Thor

[Fonti]

Mithra: Museo del Louvre, Parigi

Thor: T. Bulfinch, The Age of Fable, 1898

[Immagine a pagina 13]

Astarte

[Fonte dell’immagine a pagina 14]

Teschio: U.S. Forest Service photo

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