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  • La bomba e il futuro dell’uomo

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  • La bomba e il futuro dell’uomo
  • Svegliatevi! 1986
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Svegliatevi! 1986
g86 22/5 pp. 6-8

La bomba e il futuro dell’uomo

LA SICUREZZA sembra irraggiungibile in quest’èra nucleare, il che ha provocato l’accumulo di migliaia e migliaia di armi di distruzione in massa.

Le persone bene informate riconoscono che le nazioni sono diventate talmente insensibili che, se provocate, useranno le loro armi. Anzi, la prontezza a servirsene è alla base della deterrenza. Il generale B. L. Davis, comandante del Comando Strategico Aereo degli Stati Uniti, ha scritto di recente: “In ultima analisi, la nostra capacità di mantenere una deterrenza credibile è in funzione di due fattori interdipendenti. Primo, dobbiamo avere — e i potenziali nemici devono capire che abbiamo — la capacità di impedire il raggiungimento dei loro obiettivi a qualsiasi punto del conflitto. Secondo, dobbiamo avere — e i nemici devono rendersi conto che abbiamo — la volontà come nazione di esercitare quella capacità in difesa dei nostri interessi nazionali”. (Il corsivo è nostro). — Air Force Magazine, luglio 1985.

Per quarant’anni le armi nucleari non sono state usate sotto l’impulso dell’ira, ma il fatto che in passato si siano trattenute non è una garanzia per il futuro. Recenti sondaggi effettuati negli Stati Uniti indicano che il 68 per cento degli americani credono che le armi nucleari finiranno per essere usate se la corsa agli armamenti continua.

Questo senso di apprensione è avvertito in tutto il mondo. Considerate ciò che ha scritto uno studente diciottenne della Sierra Leone: “Una guerra nucleare interesserà ogni essere umano del pianeta . . . Pertanto anche gli abitanti dell’Africa hanno motivo di sentirsi inquieti sebbene siano molto lontani dal territorio delle superpotenze. . . . In linea di massima, le persone affrontano la minaccia di un olocausto mondiale con ciò che i ricercatori definiscono ‘blocco mentale’, vale a dire che si rifiutano completamente di pensarci. Mentre nel mondo aumenta la tensione, però, è sempre più difficile compiere questa ginnastica emotiva e ignorare il pericolo”.

Altre minacce alla sicurezza

A parte l’ovvia minaccia della guerra voluta fra le superpotenze, la sicurezza dell’umanità è messa in pericolo in altri modi. Uno di questi è che sempre più paesi verranno in possesso delle armi nucleari. Oltre alle cinque nazioni di cui si sa per certo che le hanno già, ci sono almeno altri sei paesi che hanno già o stanno per venire in possesso di bombe atomiche di loro fabbricazione. Per la fine del secolo, credono gli esperti, 20 o più nazioni avranno la bomba.

Un altro pericolo è che un’organizzazione terroristica metta le mani su una di queste armi. Pensate cosa potrebbe fare un terrorista con una bomba atomica! Un’intera città potrebbe essere tenuta in ostaggio per ottenere un riscatto!

Come potrebbe un gruppo di terroristi procurarsi una bomba nucleare? In due modi. Potrebbero rubarne una: ricordate, ce ne sono 50.000 tra cui scegliere! Potrebbero anche fabbricarne una. Le cognizioni tecniche per costruire una bomba atomica non sono più un segreto. E il plutonio, l’elemento base necessario, sta diventando sempre più abbondante. Infatti si calcola che per il Duemila sarà prodotto ogni anno, solo con programmi nucleari civili, abbastanza plutonio da fabbricare 750.000 bombe della grandezza di quella di Nagasaki!

Oltre a queste minacce, c’è anche la possibilità di incidenti, di calcoli errati o di guasti ai sistemi.

Soluzioni offerte dall’uomo

Scienziati, eruditi, generali e politici hanno scritto molto su questo soggetto. Considerano sempre più le armi nucleari come qualcosa di costoso, inutile ed estremamente pericoloso, e propongono varie soluzioni. Alcuni chiedono il disarmo totale. Altri vogliono il congelamento della produzione di armamenti. Altri ancora suggeriscono un progetto di difesa chiamato ‘guerre stellari’. Lo scorso gennaio i capi delle due superpotenze fecero dichiarazioni incoraggianti. Mikhail Gorbaciov ha proposto di eliminare gradualmente le armi nucleari dalla terra entro il Duemila. Ronald Reagan si è detto grato dell’offerta. Una seria proposta di pace o un gioco propagandistico? Tutte queste proposte hanno una cosa in comune: indicano qualche soluzione di origine umana.

Sorge pertanto una domanda fondamentale: È realistico credere che gli uomini ci libereranno dal pericolo della guerra nucleare, dato che sono stati proprio loro a creare il pericolo? Gli uomini hanno dimostrato un talento e un’abilità straordinari nell’uso di micidiali e distruttive armi computerizzate, ma sono riusciti a dominare la propria natura? Questa generazione ha visto due brutali guerre mondiali, la cui portata e distruzione ha fatto apparire insignificante qualsiasi precedente guerra della storia umana. E nei 40 anni trascorsi dalla seconda guerra mondiale sono state combattute 150 guerre minori in cui 30 milioni di persone hanno perso la vita.

La soluzione che Dio offre

Non è strano che la Bibbia dica: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene nessuna salvezza”. Geova si propone di risolvere a modo suo il problema nucleare. A differenza delle soluzioni proposte dall’uomo, ciò che egli farà porterà all’eliminazione completa e definitiva della guerra. — Salmo 46:9; 146:3.

Questa soluzione dipende dal Regno di Dio, un governo mondiale che porterà sicurezza permanente a coloro che in ogni luogo amano la pace. In oltre 200 paesi del globo tre milioni di persone riconoscono che presto questo Regno farà valere la sua autorità sulla terra, facendo cessare per sempre la minaccia di un olocausto nucleare. Queste persone sono testimoni di Geova.

Ubbidendo alle giuste leggi di quel Regno, adempiono la profezia di Michea 4:3, che dice: “Ed esse dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Non alzeranno più la spada, nazione contro nazione, né impareranno più la guerra”. Un quarto degli scienziati del mondo sono impegnati in attività che hanno relazione con la difesa. Nessuno di loro è testimone di Geova. Circa 70 milioni di persone sono direttamente impegnate in occupazioni che hanno a che fare con cose militari. Non c’è neppure un testimone di Geova fra loro.

Lungi dall’essere osservatori passivi del critico problema nucleare, i Testimoni insegnano amorevolmente alle persone ciò che Dio farà per porre rimedio alla situazione. I fatti sono nella vostra stessa Bibbia. Per essere aiutati a capire queste cose, contattate i testimoni di Geova della vostra zona. Saranno lieti di assistervi.

[Testo in evidenza a pagina 7]

Il nocciolo della questione: Le superpotenze nutrono una profonda diffidenza e paura nei confronti l’una dell’altra

[Testo in evidenza a pagina 8]

Circa 70 milioni di persone sono direttamente impegnate in occupazioni che hanno a che fare con cose militari. Non c’è neppure un testimone di Geova fra loro

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