Sosteniamo gioiosamente i progetti di costruzione
1 Che sensazione di ristoro proviamo quando entriamo nella nostra Sala del Regno! Sappiamo di trovarvi cari amici e un’atmosfera rilassante che favorisce l’apprendimento, dal momento che siamo lì per essere ‘ammaestrati da Geova’. (Isa. 54:13) Come Davide, ci rallegriamo pensando alla prospettiva di ‘andare alla casa di Geova’. — Sal. 122:1.
2 I fedeli servitori di Dio hanno sempre apprezzato la possibilità di riunirsi in un luogo di adorazione, e in varie occasioni lo hanno dimostrato in maniera molto concreta. Il tabernacolo realizzato nel lontano 1512 a.E.V., ad esempio, veniva installato in un primo tempo al centro dell’accampamento israelita. Per realizzare questa struttura mobile, il popolo di Dio aveva offerto gioiosamente i propri beni, tanto che il costo dell’intero tabernacolo superava forse i 18 miliardi di lire, calcolando i materiali al valore attuale. — Eso. 36:3, 6, 7; 38:24-29.
3 A un certo punto della storia d’Israele, tuttavia, il re Davide ritenne opportuno costruire a Gerusalemme un tempio che fosse un luogo idoneo e dignitoso in cui adorare Geova. Davide si rendeva conto di quanto fosse incoerente che lui, un re umano, abitasse in una bella dimora, mentre l’Arca, che rappresentava la presenza del vero Dio, si trovava in una tenda. Rivolgendosi al profeta Natan, Davide sottolineò questa incoerenza: “Vedi, ora, io dimoro in una casa di cedri mentre l’arca del vero Dio dimora in mezzo a teli di tenda”. Anche se non fu lui ma suo figlio Salomone a portare a termine la costruzione, Davide fece i preparativi perché quel tempio rispecchiasse l’apprezzamento che lui e l’intero popolo d’Israele nutrivano per il Sovrano Signore Geova. (2 Sam. 7:1-16) Il totale delle contribuzioni che Davide, i principi e tutto il popolo offrirono volontariamente e gioiosamente per la costruzione del tempio equivarrebbe oggi a quasi 70.000 miliardi di lire! — 1 Cron. 22:14; 29:3-7.
4 Anche i primi cristiani usarono dei luoghi specifici per tenere regolari adunanze in cui adorare Geova e ricevere istruzione biblica. E, se è vero che per lo più si riunivano in piccoli gruppi in case private, va anche detto che a volte si servivano di locali piuttosto ampi e adatti allo scopo. (Rom. 16:3, 5; Col. 4:15) A Efeso, per esempio, Paolo utilizzò regolarmente l’aula magna della scuola di Tiranno per pronunciare discorsi ai discepoli. (Atti 19:9, 10) E il fatto che la congregazione di Antiochia di Siria fosse costituita da “una grande folla” fa supporre che il locale in cui si riuniva fosse sufficientemente grande. — Atti 11:26.
5 I cristiani di oggi hanno lo stesso apprezzamento per le disposizioni che vengono prese dall’organizzazione di Dio per tenere regolari adunanze. E persino i nostri piccoli sanno che per conoscere Dio e la Sua Parola occorre frequentare la Sala del Regno. (Deut. 31:12) Sì, è nella Sala del Regno che ogni settimana noi testimoni di Geova ci ritroviamo, insieme agli interessati, per studiare la Bibbia, per vedere e salutare i nostri conservi e per ‘incoraggiarci’ reciprocamente a servire e adorare il Creatore. (Isa. 54:13; Rom. 1:11, 12; Ebr. 10:24, 25) È nella Sala del Regno che spesso si tengono adunanze per il servizio di campo. È sempre nella Sala del Regno che abbiamo la possibilità di ricevere le visite dei sorveglianti viaggianti. Ed è in genere nella Sala del Regno che ogni anno celebriamo la Commemorazione della morte di Cristo, come lui stesso ha comandato. (1 Cor. 11:23-26) La Sala del Regno è davvero il centro della pura adorazione nella zona in cui sorge.
6 Il “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno”: L’inserto del Ministero del Regno dell’aprile 1986 annunciava l’istituzione anche in Italia di quello che viene attualmente chiamato “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno”. Grazie a questo fondo si sono ottenuti risultati straordinari. Pensate che solo in Italia sono state costruite 79 sale, 53 sono al momento in costruzione e ben 191 sono state ristrutturate o acquistate: in tutto 323 locali che saranno infine utilizzati da oltre 550 congregazioni! Dato che nel nostro paese ci sono adesso 2.415 congregazioni, ciò significa che approssimativamente una congregazione su 5 si raduna in una sala di proprietà. In questo modo, il 23 per cento delle congregazioni italiane non ha più problemi di sfratto o di continui aumenti del canone di affitto, che sono soltanto due tra i più assillanti problemi che toccano tante congregazioni.
7 Com’è stato possibile raggiungere questi obiettivi in così pochi anni? In gran parte grazie alle generose contribuzioni che proclamatori di ogni parte del paese hanno fatto al “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno”. Si è così potuto dare il via a diversi progetti di costruzione o ristrutturazione di locali perché divenissero comodi e adatti per tenervi adunanze cristiane che aiutino a crescere spiritualmente e a conoscere Geova. I risultati consentono di dire che Geova benedice questa particolare disposizione. — Sal. 127:1; Prov. 10:22.
8 Il bisogno di Sale del Regno accoglienti e adatte alle nostre adunanze è più che mai evidente. Parecchie congregazioni utilizzano locali non idonei, forse piccoli, magari freddi d’inverno e caldi d’estate. In molte grandi città, ad esempio, per via delle difficoltà che si incontrano a reperire locali, diverse congregazioni si riuniscono in garage o scantinati, spesso pagando affitti elevatissimi. Occorre ricordare che la Sala del Regno può essere usata anche per cerimonie nuziali o funebri, alle quali spesso presenziano molti non Testimoni. Che impressione avranno del locale dove si tengono queste cerimonie? Bisogna riconoscere che alcune Sale sono decisamente inadatte a questi scopi.
9 L’inserto summenzionato diceva che questo fondo ci avrebbe consentito “di dimostrare in modo molto pratico che siamo davvero un popolo unito che adora Geova” e di manifestare amore per “l’intera associazione dei fratelli”. (1 Piet. 2:17; 5:9) Molti fratelli e sorelle che ora si riuniscono in un locale di proprietà hanno espresso il loro apprezzamento per la disposizione del “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno”. Vogliamo anzi in questa circostanza ringraziare ciascun proclamatore per aver sostenuto questo fondo. “Non abbiamo parole per esprimere il nostro apprezzamento verso l’organizzazione per questa disposizione per l’acquisto di Sale del Regno”, hanno scritto i fratelli di Capolona, in provincia di Arezzo, i quali da circa 2 anni usano una nuova, bella Sala. Ringraziamenti simili sono stati fatti da molti altri proclamatori.
10 Le congregazioni che hanno usufruito del fondo hanno dimostrato un ottimo spirito nell’affrontare i lavori di costruzione o ristrutturazione della loro Sala. Un po’ come avveniva al tempo della costruzione del tempio di Gerusalemme, fratelli più o meno esperti nel campo dell’edilizia, spesso provenienti anche da altre zone, hanno amorevolmente e unitamente collaborato per un obiettivo spiritualmente meritorio. (1 Re 7:13, 14; 2 Cron. 2:1, 2) Lavorando a spalla a spalla i fratelli hanno avvertito in modo ancora più forte e pieno il vincolo di fratellanza che ci unisce, e si è così sviluppato e rinsaldato l’affetto fraterno. — 2 Piet. 1:5-7.
11 Lo zelo, il vigore e l’efficienza mostrata in queste circostanze dai fratelli è stata una testimonianza per vicini e passanti. A Monfalcone, in provincia di Gorizia, un giovane che si era fermato diverse volte ad osservare sbalordito i lavori di ristrutturazione di una Sala ha avvicinato i fratelli per chiedere che tipo di lavoro stessero facendo. Ricevute spiegazioni, ha fatto capire quanto apprezzasse lo spirito di collaborazione e unità fraterna che vedeva offrendosi di lavorare volontariamente. Anche a Rosolini, in provincia di Siracusa, molte persone hanno lodato l’operato dei Testimoni che hanno costruito una nuova Sala. In un giorno festivo un negoziante ha voluto offrire il gelato a tutti i fratelli che lavoravano alacremente nel cantiere. Anche diversi quotidiani hanno dato notizia della costruzione di alcune Sale. Che splendida testimonianza è stata così resa al nome di Geova!
12 Risultati ed esperienze di questo genere sono stati possibili soprattutto grazie alla disponibilità del “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno”. Ma qual è al momento la situazione del fondo? Cosa possiamo fare individualmente e come congregazione perché con questa disposizione si riescano a raggiungere gli obiettivi desiderati?
13 Ciò che tutti noi possiamo fare: Dobbiamo purtroppo constatare che da circa un anno è diminuita la possibilità di finanziare nuovi progetti e programmi edilizi con il “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno”, visto che le contribuzioni sono diminuite mentre le richieste sono aumentate. L’apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani di Corinto, spiegò che con il loro “avanzo” avrebbero potuto supplire all’“indigenza” di fratelli materialmente meno abbienti. Pertanto, è con questo spirito che dovremmo vedere il “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno”. Possiamo mostrare ‘la genuinità del nostro amore’ contribuendo per il fondo? (2 Cor. 8:8, 10-15) Alcune famiglie hanno stabilito di farlo in maniera regolare. Molte congregazioni hanno adottato la risoluzione di contribuire regolarmente al fondo. Anche alcune circoscrizioni hanno adottato amorevolmente risoluzioni analoghe. È possibile che tutti i proclamatori, tutte le congregazioni e le circoscrizioni facciano altrettanto? Siamo incoraggiati ad avere una mentalità positiva e aperta. Non guardiamo solo agli interessi della nostra congregazione, ma teniamo sempre presente che la nostra è un’opera mondiale e che edifichiamo in vista dell’incremento futuro. — Eccl. 11:6; Luca 14:28-30; Filip. 2:2-4.
14 Va anche tenuto presente che, proprio a motivo della necessità di finanziare altri progetti, la Congregazione Centrale suggerisce di realizzare strutture accoglienti e funzionali, ma non lussuose. Lo sfarzo non sarebbe consono ai princìpi scritturali che vengono insegnati alle nostre adunanze. — La Torre di Guardia, 1º dicembre 1991, p. 19.
15 Geova benedice la generosità: “L’anima generosa sarà essa stessa resa grassa”, dicono i Proverbi, “e chi innaffia liberalmente altri sarà anche lui liberalmente innaffiato”. (Prov. 11:25) Geova Dio ha sempre benedetto chi offre con cuore generoso. Non è certo lui ad aver bisogno dei nostri beni materiali, visto che ‘l’argento è suo, e suo è l’oro’. (Agg. 2:8) La nostra generosità nel sostenere la Sua opera è soltanto uno dei modi in cui possiamo dimostrare il nostro apprezzamento verso di Lui. Non sappiamo quale crescita ci attenda nel futuro, ma vogliamo fin d’ora essere pronti ad accogliere le persone che ancora “sospirano e gemono” in questo sistema. (Ezec. 9:4) Vogliamo anche poter tenere le nostre istruttive e preziose adunanze in locali che riflettano la dignità del messaggio che predichiamo. Preghiamo pertanto che Geova continui a benedire e a guidare i programmi stabiliti per poterci radunare regolarmente in dignitosi luoghi di adunanza.
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Rivoli (TO): Tre Sale del Regno
L’Aquila: Due Sale del Regno
Alfonsine (RA): Una Sala del Regno