Il tenace scarafaggio
ANCHE se milioni di persone hanno sentito la vivace canzone popolare messicana “La cucaracha” (Lo scarafaggio), non sono molte le massaie che si mettono a cantarla quando vedono in cucina questi piccoli insetti che corrono a nascondersi. In genere gli scarafaggi, detti anche blatte, vengono considerati insetti nocivi e fastidiosi. Non sono attraenti, almeno per noi. Sono portatori di malattie ed emettono un odore acre e nauseante.
Tuttavia, malgrado la ripugnanza che suscitano nelle persone, gli scarafaggi continuano ad abbondare. La loro grande capacità di riprodursi e il fatto che hanno pochi nemici naturali e sono in grado di adattarsi e di difendersi fanno sì che si moltiplichino straordinariamente in fretta. Per esempio, la Blattella germanica, una varietà di scarafaggio, può facilmente avere più di 35.000 discendenti in un anno. Questa è la media, non il massimo, che può superare i 100.000 all’anno. Come mai? La sua ooteca, l’astuccio dove si raccolgono le uova, può contenerne fino a 48. La femmina dello scarafaggio produce sette ooteche durante la sua vita, che può durare in media 140 giorni. Se tutto va liscio, e ciascuna femmina in ciascuna generazione ne produce la stessa quantità, in men che non si dica vengono generate decine di migliaia di scarafaggi.
La maggioranza delle oltre 3.500 specie di scarafaggi vive fuori delle abitazioni e passa inosservata all’uomo. Ma alcune, come la Blattella germanica, preferiscono insediarsi nelle abitazioni umane. In effetti i nomi che le classificano secondo il paese (per esempio, blatta orientale, blatta americana) non hanno senso. Si dice che gli europei diano allo scarafaggio il nome dei paesi limitrofi. I romani lo chiamavano lucifuga, per la sua abitudine di evitare la luce.
Alcuni entomologi affermano che gli scarafaggi abbiano una vita “familiare” felice. Sono stati osservati soggetti adulti portare i piccoli “a cavalluccio” e madri che aiutavano i piccoli a uscire dalla capsula dell’uovo. Dopo la schiusa i piccoli rimangono spesso insieme e la madre li protegge; è normale trovare una colonia di neanidi, cioè di piccoli, insieme agli adulti.
Non sono schizzinosi per il mangiare
Gli scarafaggi sono praticamente onnivori. Mangiano tutto quello che mangia l’uomo, e molte altre cose, come cuoio, capelli, carta da parati e carogne. Mangiano anche libri — specie se sono sporchi di sudore — e perfino la rilegatura per arrivare alla colla. In alcune parti del mondo non si può usare la pergamena per i documenti legali perché molto spesso viene danneggiata o distrutta dagli scarafaggi. Amano i luoghi sporchi e il sudiciume, ma possono infestare anche i luoghi più puliti.
In effetti gli scarafaggi non hanno bisogno di molto cibo. Una dozzina di essi può vivere per una settimana con la colla di un solo francobollo. Per loro è più importante l’acqua, per cui è più facile trovarli nelle cucine o nei bagni.
Gli scarafaggi sono accusati d’essere portatori di batteri e virus che causano, tra l’altro, epatite infettiva, avvelenamento da cibo, infezioni dell’apparato urinario, infezioni cutanee, allergie e dissenteria. Mentre vanno in giro contaminano cibi e utensili e lasciano un odore sgradevole prodotto dagli escrementi, dal liquido che esce dalle ghiandole attrattive e da un liquido di colore scuro che rigurgitano per ammorbidire il cibo prima di mangiarlo. I piatti sporchi devono essere lavati bene e poi sterilizzati in acqua bollente; se no, quando ci si mette il cibo caldo si avverte di nuovo l’odore sgradevole.
Si riscatta in qualche modo?
Lo scarafaggio non ha proprio nessun pregio? In effetti è una creatura piuttosto complessa. Gli organi di senso dello scarafaggio percepiscono i cambiamenti di pressione dell’aria e di temperatura, oltre a permettergli di localizzare l’acqua e avvertirlo dell’avvicinarsi di predatori. Le sue antenne sono munite di 40.000 terminazioni nervose che gli servono per toccare, gustare e odorare. I più grandi organi di senso dello scarafaggio sono gli occhi composti, formati da tanti piccoli cristallini, anche se lo scarafaggio non vede chiaramente gli oggetti. Esso avverte tuttavia con facilità i movimenti e nota subito anche cambiamenti minimi nell’intensità della luce. I due cerci a forcipe — le appendici situate in fondo all’addome — percepiscono le vibrazioni nonché il movimento dell’aria e provocano nell’insetto una reazione che lo fa correre a rifugiarsi nella fessura o nella crepa più vicina. Quando è spaventato uno scarafaggio può reagire in appena 5 centesimi di secondo e sfrecciar via!
Lo scarafaggio respira attraverso gli stigmi, piccole aperture a oblò situate ai lati del corpo. Il sangue viene pompato da un grosso condotto che attraversa il corpo in tutta la sua lunghezza. Se viene decapitato, lo scarafaggio può vivere ancora un giorno, abbastanza perché la femmina depositi le uova al sicuro. La blatta rossa può rimanere fino a sei settimane senza cibo o acqua.
Una creatura sorprendente, è vero, ma di che utilità è per l’uomo? Anzitutto, si sa che lo scarafaggio è nemico delle cimici. E a motivo delle sue dimensioni e della facilità con cui si può allevare, la blatta rossa viene spesso usata nei laboratori per ricerche scientifiche. Ad esempio, una volta i ricercatori giapponesi hanno sperimentato con successo un estratto di scarafaggio per curare le malattie del fegato nei topi e speravano che potesse funzionare anche sull’uomo. Alcuni pescatori usano lo scarafaggio domestico come esca per prendere una varietà di pesce luna, il Lepomis macrochirus. Ma questo piccolo insetto è essenzialmente un saprofago e fa il lavoro per cui è stato creato: quello di restituire alla terra i rifiuti, le immondizie e le carogne.
Come disinfestare la casa
“Come hanno fatto questi insetti a entrare in casa mia?”, si domanda la massaia. Be’, essi o le loro uova possono essere arrivati nei sacchetti della spesa, nei sacchi di patate o di cipolle, nei cartoni delle bibite. Possono essere entrati volando. Dato che possono appiattirsi, forse si sono introdotti passando sotto la porta d’ingresso. E se voi o i vostri ospiti siete stati in un luogo infetto, può darsi abbiate dato loro un passaggio sulle vostre scarpe o sui vostri abiti. Negli appartamenti possono entrare attraverso fessure nelle pareti o nei pavimenti o passando per le loro “autostrade”, le tubature dell’acqua e del riscaldamento.
Come si possono cacciare via e impedire che tornino? È essenziale pulire meticolosamente la casa. I probabili nascondigli, come fessure e crepe nei pavimenti, battiscopa e aperture, dovrebbero essere puliti di frequente. Mantenete puliti tutti gli spazi attorno a fornelli, frigoriferi e armadietti. Raccogliete subito e bene il cibo che si è rovesciato e le briciole. Non lasciate i piatti sporchi nel lavandino o in un armadietto durante la notte. Conservate il cibo in contenitori chiusi ermeticamente. Dato che il cibo liofilizzato per cani o gatti può attirare gli scarafaggi, è meglio conservarlo in contenitori con il coperchio ed evitare di metterne fuori più di quanto l’animale non ne mangi. Ispezionate i sacchetti della spesa appena fatta e i contenitori di bibite per vedere se nascondono insetti e le loro uova. Portate fuori di casa giornalmente rifiuti e immondizia. Riparate tutti i rubinetti che perdono. Ricordate però che, mentre se tenete pulita la cucina il signor Scarafaggio lì non si sentirà gradito, se consumate i pasti in soggiorno potreste invitarlo ad accomodarsi lì.
Se una stanza ne è infestata, forse è necessario usare un insetticida. Troppo spray, però, può essere controproducente. Gli scarafaggi finiranno per evitarlo o diventeranno immuni al veleno. Quindi leggete bene l’etichetta e seguite attentamente le istruzioni. Prendete le debite precauzioni e fate particolare attenzione ai bambini, agli anziani e a chiunque abbia disturbi della respirazione.
Se i locali sono seriamente infestati bisogna ricorrere a persone specializzate. Dato che le uova di scarafaggio impiegano 30 giorni a schiudersi, per un po’ il servizio dei disinfestatori sarà necessario tutti i mesi. Se chiamate uno del mestiere, sarà utile fare quanto segue. Prima del suo arrivo pulite a fondo la cucina e badate di togliere dagli armadietti cibi e stoviglie. Stoviglie e utensili possono essere messi temporaneamente su un tavolo e coperti con un foglio di plastica. Gli alimenti si possono mettere nel forno o nel frigorifero. Se l’addetto alla disinfestazione dà dei suggerimenti o raccomanda dei cambiamenti, prendeteli in considerazione.
La guerra contro gli scarafaggi è in atto da qualche tempo. E gli scarafaggi sono passati al contrattacco. Sono diventati resistenti alla maggioranza degli insetticidi usati nel corso degli anni. Ora gli scienziati stanno sperimentando la lotta biologica. Un prodotto di recente produzione, un ormone sintetico detto idroprene, impedisce agli scarafaggi di riprodursi mantenendoli nello stadio giovanile. Tuttavia, anche se sterile, questa generazione rimane in vita. Quindi i risultati non si vedono subito a meno che non si unisca l’idroprene a un insetticida.
Se si riuscirà o no a bandire lo scarafaggio dalle case, naturalmente, resta da vedere. Finora ha resistito con tenacia, e ci è riuscito molto bene.
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Come disinfestare la casa
◻ Tenere pulita tutta la cucina. Prestare attenzione a tutti gli spazi attorno a fornelli, armadietti e frigoriferi e sotto.
◻ Pulire spesso tutti i possibili nascondigli: fessure e crepe nei pavimenti, battiscopa e aperture. Quando è possibile, sigillare bene crepe e fessure nelle cucine e nei bagni.
◻ Portare fuori giornalmente rifiuti e immondizia.
◻ Conservare il cibo in contenitori chiusi ermeticamente.
◻ Raccogliere bene e subito il cibo che si è rovesciato e le briciole.
◻ Ispezionare tutti i sacchetti della spesa e i contenitori appena introdotti in casa per vedere se nascondono insetti e le loro uova.
◻ Controllare regolarmente l’umidità. Riparare tutto ciò che perde acqua e non lasciare i piatti a mollo nel lavandino durante la notte.
◻ Usare una buona esca per scarafaggi.