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  • g96 22/11 pp. 28-29
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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1996
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  • Il flagello delle malattie contagiose
  • Confessionali in libreria
  • Nulla va sprecato
  • Gravidanze tragiche
  • I casi di AIDS continuano ad aumentare
  • Moderate la velocità!
  • Chirurghi, attenti a ciò che dite
  • “Sindrome della mucca pazza”
  • Le pestilenze del XX secolo
    Svegliatevi! 1997
  • Portatori del virus dell’AIDS: Quanti potrebbero morirne?
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  • AIDS: Sono un soggetto a rischio?
    Svegliatevi! 1993
  • Quali i soggetti a rischio?
    Svegliatevi! 1986
Altro
Svegliatevi! 1996
g96 22/11 pp. 28-29

Uno sguardo al mondo

Il flagello delle malattie contagiose

Un terzo dei 52 milioni di decessi avvenuti lo scorso anno sono da attribuirsi a malattie contagiose, riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La maggioranza di questi circa 17 milioni di morti erano bambini. Secondo un rapporto diffuso dall’OMS (The World Health Report 1996), negli ultimi 20 anni sono state identificate almeno 30 nuove malattie contagiose, inclusi il virus Ebola e l’AIDS. Sebbene gravi malattie come tubercolosi, colera e malaria possano essere evitate o curate con poca spesa, esse stanno tornando alla ribalta in forme sempre più resistenti ai farmaci. La ragione, spiega il rapporto, è “l’uso incontrollato e inappropriato di antibiotici”, oltre ad altri fattori come i viaggi internazionali e la crescita demografica in zone tropicali infestate dalle zanzare.

Confessionali in libreria

Un’associazione religiosa cattolica italiana ha deciso di installare in ognuna delle librerie della sua rete un confessionale con relativo confessore. L’esperimento è iniziato a Milano. Ogni mercoledì, in una libreria religiosa del centro, un sacerdote è a disposizione di “quanti vogliono incontrare un prete al di fuori di una chiesa per chiedere consigli spirituali ed anche confessarsi”, dice il direttore della libreria, che aggiunge: “I primi risultati sono andati al di là di ogni nostra più rosea aspettativa”. Perché questa iniziativa? “Per arginare il declino del sacramento della penitenza”, spiega La Repubblica del 10 maggio 1996.

Nulla va sprecato

Come si utilizza ciò che rimane di una mucca dopo averne tolto i circa 270 chili di carne? Alcuni organi interni come tiroide, pancreas, polmoni, milza, ghiandole surrenali, ovaie e ghiandola pituitaria, nonché la bile estratta dal fegato e dalla cistifellea, sono usati nella produzione di medicinali. Da ossa, zoccoli e pelle si estrae il collagene, usato nella produzione di idratanti e lozioni. Cartilagine e grasso finiscono in composti come stearato di butile, PEG-150 distearato e stearato di glicole, usati in molti cosmetici e prodotti per capelli. La maggioranza dei saponi sono fatti con grassi di origine animale. Ossa e zoccoli vengono triturati per fare la gelatina usata in centinaia di prodotti alimentari, inclusi gelati, certe caramelle e molti prodotti “senza grassi”. Alcune parti vengono anche usate per una lunga sfilza di prodotti come pastelli, fiammiferi, cera per pavimenti, linoleum, antigelo, adesivi, diserbanti, cellophane, carta fotografica, articoli sportivi, tappezzeria e abbigliamento. Le parti più costose sono i calcoli biliari: quasi tre milioni e mezzo di lire l’etto! Vengono acquistati da commercianti orientali e usati come afrodisiaci.

Gravidanze tragiche

Ogni anno circa 585.000 donne muoiono durante la gravidanza o il parto, afferma un nuovo ed esauriente sondaggio condotto dall’UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia). Secondo un rapporto (The Progress of Nations 1996), molte di queste tragedie si potrebbero evitare. Esso afferma: “Nella maggioranza dei casi, a morire non sono donne inferme o molto avanti negli anni o giovanissime, ma donne sane nel fiore degli anni”. Ogni anno muoiono circa 75.000 donne a causa di aborti fatti male, 40.000 a causa di complicazioni nel travaglio, 100.000 di setticemia, 75.000 per danni cerebrali e renali a seguito di eclampsia (crisi convulsive e ipertensione arteriosa verso il termine della gravidanza), e oltre 140.000 a causa di emorragie. La carenza di cure ostetriche in molte nazioni sembra essere in gran parte la causa di questi decessi. Funzionari dell’UNICEF dicono che 1 donna su 35 nell’Asia meridionale e 1 su 13 nell’Africa subsahariana muoiono per cause collegate a gravidanza e parto, in paragone con 1 su 7.300 in Canada, 1 su 3.300 negli Stati Uniti e 1 su 3.200 in Europa. Il numero dei decessi è quasi del 20 per cento più alto rispetto alla precedente stima di circa 500.000 decessi annui.

I casi di AIDS continuano ad aumentare

“Il virus che causa l’AIDS continua a diffondersi in fretta in vaste parti della terra, specialmente in Asia e nell’Africa meridionale, e anche il numero delle persone affette da AIDS è cresciuto rapidamente”, riferisce il New York Times. Dati raccolti da un programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV-AIDS mostrano che, nel 1995, qualcosa come 1.300.000 persone avevano i sintomi dell’AIDS, un aumento del 25 per cento rispetto all’anno precedente. Si calcola che 21 milioni di adulti in tutto il mondo siano infettati dal virus HIV e che, di questi, il 42 per cento circa siano donne. Tale numero cresce di 7.500 unità al giorno. Si dice che anche parecchi milioni di bambini siano infetti. Dal contagio all’insorgenza della malattia in forma grave passano circa dieci anni. Secondo il rapporto dell’ONU nel 1995 sono morte di malattie legate all’AIDS 980.000 persone e tale numero salirà a 1.120.000 nel 1996. Di recente il virus si è diffuso largamente nell’Africa meridionale e in India, e si pensa che la stessa cosa accadrà in Cina e nel Vietnam. In certe nazioni africane la percentuale dei contagiati è già del 16-18 per cento. È preoccupante che il numero delle giovani donne che vengono contagiate sia in rapido aumento in tutto il mondo. Un terzo dei bambini nati da tali donne saranno a loro volta sieropositivi.

Moderate la velocità!

Gli eccessi di velocità sulle strade della Gran Bretagna causano annualmente 1.000 morti e 77.000 feriti, riferisce il Daily Telegraph di Londra. Persino chi rispetta i limiti di velocità può essere in pericolo in certe condizioni. Oltre il 10 per cento degli incidenti su strade a scorrimento veloce sono causati dal mancato rispetto della distanza di sicurezza. Il codice della strada britannico raccomanda di tenersi distanti dal veicolo che precede di almeno due secondi, ma tale distanza dovrebbe essere doppia se si guida su strade bagnate o scivolose o in condizioni di scarsa visibilità. Il mancato rispetto della distanza di sicurezza non solo è pericoloso, ma è anche faticoso e stressante. Gli automobilisti si lamentano spesso che quando mantengono la distanza di sicurezza altre macchine si intrufolano. Comunque l’unica cosa prudente da fare in questi casi è ridurre la velocità per ripristinare la distanza di sicurezza. Frenare repentinamente può causare incidenti, perciò fate attenzione ai possibili rischi. Avere l’ABS (sistema di frenatura antibloccaggio) non riduce lo spazio di frenata. L’istruttore di guida Paul Ripley dice: “La velocità di sicurezza in una qualunque situazione è di solito molto inferiore a ciò che crede la maggioranza degli automobilisti”.

Chirurghi, attenti a ciò che dite

Ricercatori dell’università olandese Erasmus hanno riscontrato che i pazienti sottoposti a interventi chirurgici possono “udire” anche se sono sotto anestesia totale. Dopo l’operazione, a 240 pazienti fu suggerita la prima sillaba di una parola che era stata detta durante l’operazione e fu chiesto loro di completarla con la prima parola che veniva loro in mente. Persino 24 ore dopo, la maggioranza dei pazienti riusciva a ricordare parole che erano state dette solo una volta. Questo, dicono i ricercatori, fa pensare che i pazienti anestetizzati possono “ascoltare” durante l’operazione ed essere sensibili a osservazioni negative o offensive. Un rapporto (Research Reports From the Netherlands) compilato dall’Organizzazione Olandese per la Ricerca Scientifica conclude: “Le équipe mediche dovranno pertanto stare attente a ciò che dicono durante le operazioni”.

“Sindrome della mucca pazza”

◼ L’esplosione della “sindrome della mucca pazza” in Gran Bretagna ha portato alla ribalta una vecchia realtà sull’allevamento. Gli animali sono stati trasformati contro la loro natura da erbivori in carnivori, essendo alimentati con parti di altri animali. Sangue in polvere, ossa triturate, farine di carne, che contengono intestini, midollo spinale, cervello e altri organi interni come pancreas, trachea e reni macinati, sono sistematicamente usati nel tentativo di conservare le risorse, aumentare i profitti e accelerare la crescita degli animali. Quando un vitello raggiunge i sei mesi, in media è stato alimentato con circa 12 chili di mangime fatto con resti di altri animali, afferma il dott. Harash Narang, uno degli esperti che per primi hanno fatto scattare l’allarme contro la malattia. “Sono rimasto sbalordito”, egli dice, riferendosi a una visita a un mattatoio. “In effetti stiamo riciclando gli animali facendoli mangiare ad altri animali. Per me questo è cannibalismo”.

◼ Una notizia più positiva è che un allevatore britannico ha escogitato un modo per sfruttare le mucche più vecchie che non può vendere a causa dell’allarme causato dalla “sindrome della mucca pazza”. Newsweek riferisce che le sta usando come cartelloni pubblicitari. Monta degli annunci pubblicitari sulle mucche che pascolano nei pressi di un’autostrada trafficata, e racimola ogni settimana circa 65.000 lire per mucca. “Bisogna trovare nuove fonti di reddito”, dice l’allevatore. “Mi sembra un buon metodo con cui le mucche si guadagnano la giornata”.

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