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  • Il servizio di Geova rende felici e contenti

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  • Il servizio di Geova rende felici e contenti
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
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  • EFFETTO DELLA LETTERATURA DELLA SOCIETÀ
  • RITIRO DALLA CHIESA
  • LA VERITÀ CAMBIA LA MIA VITA
  • SERVIZIO ALLA BETEL
  • REPARTO DEI PELLEGRINI, LAVORO ALLA RADIO E COME SERVITORE DI ZONA
  • Progresso con l’organizzazione di Dio
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1984
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  • Una vita nell’organizzazione guidata dallo spirito di Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
  • ‘Geova mi ha trattato in maniera da compensarmi’
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
w67 15/12 pp. 759-765

Il servizio di Geova rende felici e contenti

Narrato da Richard H. Barber

IL 14 marzo 1869, in una città rurale del Vermont sudoccidentale nacque un ragazzo che i genitori chiamarono Richard Harvey Barber. Quel ragazzo ero io. Ora, all’età di 96 anni, scrivo la storia della mia vita, una vita felice e contenta nel servizio di Geova.

Da ragazzo ebbi una vita intensa, svolgendo vari lavori. Poiché abitavamo in una casa collegata a una segheria di proprietà di mio padre, feci esperienza nella segheria. Raccoglievo resina d’abete sugli alberi e la vendevo per 1.200 lire il chilo. Prendevo piccole, belle trote arcobaleno nei corsi d’acqua di montagna e le vendevo ai clienti della segheria, raccoglievo ginseng e ne vendevo le radici, e mi davo da fare a raccogliere il succo d’aceri a cui erano state praticate incisioni, aiutando a bollirlo per farne sciroppo d’acero.

Nel 1883 mio padre si trasferì in un podere dello stato di New York. Al principio del 1886 cambiammo la fattoria per una casa nel villaggio di Greenwich, a New York. Quindi, dopo che mi fui diplomato alla Scuola Superiore di Greenwich nel 1888, assunsi la responsabilità di un grande negozio di proprietà di mio padre.

Mio padre era un brav’uomo, onesto e generoso. Era metodista, e frequentava ogni adunanza della chiesa, contribuendo generosamente per le attività della chiesa e comprando un banco molto costoso nella chiesa. Questo era tutto ciò che ci voleva per farne un buon metodista. In tutti i miei anni, non vidi mai una Bibbia in casa nostra, non udii mai dire una preghiera, né considerare un soggetto biblico.

Nel 1894 comprai le azioni del negozio di proprietà di mio padre e mi misi nel commercio in mio proprio nome. Il 1º gennaio dell’anno seguente mi sposai nella Chiesa Metodista, e noi abitavamo nell’appartamento sopra il negozio. Le due sorelle di mia moglie abitavano con noi. Nell’ottobre di quello stesso anno, conobbi le verità della Parola di Dio, come sono insegnate dalla Società Torre di Guardia. Con questo, la vita cominciò ad assumere un nuovo significato.

EFFETTO DELLA LETTERATURA DELLA SOCIETÀ

Ero sovrintendente della Scuola Domenicale metodista, e mia moglie era insegnante in quella scuola. Dopo aver visto che le dieci diverse classi della Scuola Domenicale si svolgevano dovutamente, passavo alla classe degli uomini adulti. Lì notai un metodo completamente diverso di tenere lo studio. Erano citate molte scritture che venivano assegnate da leggere a diversi studenti, e io capivo abbastanza per capire che le domande ricevevano una risposta corretta. Questo mi piacque. La sera successiva a quel servizio serale, camminavo lungo Main Street col capo della classe e gli chiesi dove aveva preso tutte quelle scritture e le informazioni.

Mi disse che un uomo in bicicletta era venuto a Greenwich, offrendo libri sulla Bibbia (i primi tre volumi degli Studi sulle Scritture [inglese] del pastore Russell). Quell’uomo era un colportore, ora detto pioniere, ed era andato alla casa del predicatore metodista per spiegargli i libri. Il predicatore gli aveva dato parecchi nomi, compreso il nome del capo della classe degli uomini e il nome della sorella di mia moglie, May. Dopo che mi ebbe detto questo, il capo della classe e io ci fermammo per strada fino a mezzanotte considerando le verità bibliche contenute in questa letteratura.

La mattina dopo a colazione mia moglie mi chiese: “Perché hai fatto così tardi la notte scorsa?” Dopo la mia spiegazione, May, mia cognata, intervenne, dicendo: “Uffa, ho comprato la serie di quei libri nello stesso tempo, e sono lì, proprio nella tua biblioteca”. Andai alla biblioteca, ma c’era solo il terzo volume. May disse: “Oh! ho prestato gli altri due libri a mio fratello a Salem”. Portai a tavola il terzo volume e, mentre mangiavo, ne sfogliavo le pagine, esaminandolo. Me lo misi in tasca e lo portai giù al negozio. Durante la giornata dedicai ogni minuto libero a leggere quel libro. Dopo due giorni ne avevo letto ogni parola, e avevo imparato molte cose che non avevo mai udite prima. Meditando su di esso, mi chiesi: Chi ne è l’autore e dov’è stampato? Esaminandolo, trovai queste informazioni, e per la prima volta nella mia vita udii il nome del pastore Russell. Il capo della classe non mi aveva mai menzionato quel nome.

Indirizzai subito una cartolina al pastore Russell, chiedendogli di inviarmi il catalogo di tutte le sue pubblicazioni. Alcuni giorni dopo ricevetti da lui una lettera e a tergo della lettera c’era l’elenco delle pubblicazioni. Ordinai tutto quello che c’era nell’elenco, compresi La Torre di Guardia, tre volumi degli Studi sulle Scritture, varie traduzioni della Bibbia, parecchie concordanze, opuscoli e trattati. L’ordinazione ammontò a oltre 13.000 lire e io firmai un assegno per 18.000 lire. Anche se ero sovrintendente della scuola domenicale, non avevo idea di che cosa fosse una concordanza né che cosa significasse una Bibbia con riferimenti marginali; ma lo studio del terzo volume mi aveva indotto a credere che tutti quei libri, opuscoli e trattati fossero necessari per un adeguato studio della Bibbia. Ordinai 500 copie di ciascuno dei tre trattati gratuiti. Quindi scrissi questo: “Imballate tutto in una cassa e speditemela per espresso”.

Ricevendo la letteratura, cominciai subito a usarla. In ogni pacchetto che facevo nel negozio mettevo un trattato. In seguito mi abbonai a venti diversi giornali che pubblicavano i sermoni del pastore Russell; mettevo nei pacchetti anche questi sermoni stampati. Fu cominciato uno studio biblico il martedì sera. Infine diciassette persone erano interessate nella verità e studiavano insieme. Era noto in tutto il villaggio che avevamo questo studio.

RITIRO DALLA CHIESA

Le nostre attività di diffusione delle verità bibliche attirarono le critiche di preminenti metodisti. Il pastore metodista assistette alla Conferenza metodista e rifiutò di accettare la nomina a Greenwich per un altro periodo. Egli disse alla Conferenza che un certo numero dei suoi membri migliori studiavano e credevano un mucchio di cose contrarie alla religione metodista e ad altre religioni ortodosse e che presto ci sarebbero state difficoltà nella chiesa di Greenwich. Così la Conferenza mandò nella chiesa il loro cosiddetto predicatore più forte. Dopo un mese circa, egli annunciò che avrebbe pronunciato uno speciale sermone una certa domenica sera e che desiderava che ogni metodista fosse presente.

La chiesa era gremita per quell’adunanza. Il predicatore teneva in mano la Disciplina Metodista e vi leggeva lentamente e con enfasi gli insegnamenti metodisti, mettendo in risalto il fatto che quando ci si univa alla Chiesa si giurava di credere e insegnare queste dottrine. Arrivando al culmine, urlò: “C’è un piccolo numero di persone in questa chiesa che insegnano dottrine da lungo tempo rigettate dalla Chiesa Metodista e da tutte le altre chiese ortodosse”. Disse: “Queste persone sono vermi sull’orlo di un formaggio, col cervello confuso”. Quindi, alzando la Disciplina, tuonò: “Se non credete alle dottrine della Chiesa Metodista, in nome di Dio, uscite!” Tutto questo era ascoltato da quei “vermi” seduti proprio di fronte al predicatore. Erano il sovrintendente della scuola domenicale, il vicesovrintendente, il capo del coro, che era pure tesoriere della chiesa, e sei dei dieci insegnanti della scuola domenicale e altri. Questa esibizione fu fatta allo scopo di spaventare quei “vermi” e farli tornare nell’ovile metodista, ma ebbe proprio l’effetto contrario. Li aiutò a capire l’inconsistenza di rimanere con la chiesa. Infine undici membri diedero le dimissioni. Questi erano stati considerati i membri migliori, e l’effetto sulle finanze della chiesa fu tale che per un paio d’anni si dovette prendere a prestito il denaro per pagare il salario al predicatore.

Il capo della classe degli uomini adulti diede le dimissioni il giorno dopo; ma io non diedi le dimissioni immediatamente, ragionando che, se mi dimettevo subito, avrebbero detto che lo facevo perché si era dimesso il capo della classe. Dopo circa un anno capii che era inutile aspettare ancora, e che dispiaceva anche a Geova. Così mi ritirai. Scrissi una lettera di sedici pagine, citando scritture sui soggetti dell’inferno, dell’anima, della trinità, del regno di Dio e altri. Quindi feci parecchie copie di quella lettera e le spedii al pastore e a tutte le personalità della chiesa. Il pastore ignorò completamente tutti i versetti scritturali e mi scrisse una lettera, dicendo: “Devo lodare la sua franca e virile attitudine e condotta. Nessun’altra condotta sarebbe stata coerente per chi sostiene e ritiene suo dovere diffondere le idee che ha lei”.

Alcune settimane dopo egli pronunciò un sermone che pensò si dovesse trasmettere per radio; andò quindi dal direttore del settimanale locale e lo fece stampare. Conteneva parecchie lampanti dichiarazioni antiscritturali; per cui colsi l’occasione di rispondergli attraverso lo stesso giornale, e anche la mia risposta fu stampata. A ciò il pastore si affrettò ad andare all’ufficio e rimproverò il direttore per avere stampato la mia risposta. Il direttore rammentò al predicatore che loro decidevano ciò che si doveva stampare e che la mia risposta era scritta in maniera gentile e ogni volta che desideravo scrivere un articolo sarebbe sempre stato accettevole se scritto nella stessa maniera gentile.

LA VERITÀ CAMBIA LA MIA VITA

La verità portò molti cambiamenti nella vita. Una delle prime cose che feci fu di togliere dal mio negozio le provviste di sigari, tabacco e tabacco da fiuto. Quasi tutti usavano tabacco in qualche forma e molte donne usavano tabacco da fiuto. Questo mi costò molti clienti, ma rimasi fermo e non lo vendetti più. Quindi, anche la distribuzione di trattati biblici ai clienti me ne fece perdere molti, ma continuai a diffondere la verità. Nel 1899 assistetti al mio primo congresso indetto dalla Società Torre di Guardia, a Boston. Udii e vidi per la prima volta il fratello Russell e fui battezzato lì.

Prima di conoscere la verità, mi interessavo molto di baseball, di caccia e pesca e spendevo molto denaro sparando a piccioni d’argilla ed esercitandomi con la carabina. Conclusi che questo tempo e denaro si potevano impiegare meglio nel servizio del Signore. Così abbandonai tutto, diedi il fucile da caccia a mio cognato che abitava in un podere e vendetti la carabina e la sbarra coi piccioni d’argilla e altro materiale. Cercai di agire in armonia con la veduta che tutto il nostro tempo e il nostro denaro appartengono al Signore e anche noi stessi apparteniamo a Geova, se egli ha accettato la nostra dedicazione. Non apparteniamo a noi stessi, siamo stati comprati a prezzo. La nostra casa o il nostro podere, tutto quello che possediamo, appartiene a Geova. È molto difficile a volte comprendere che questa casa, questa automobile, il denaro che abbiamo in tasca, tutto quello che possediamo appartiene a Geova, e ci è stato dato come in deposito per impiegarlo com’egli desidera, ma è così.

Impiegai i miei beni per diffondere le verità di Dio. Possedevo due cavalli, un calesse e una carrozza, e questi venivano usati la domenica per portare otto persone in diversi villaggi a distribuire trattati biblici. Eravamo soliti distribuire circa 50.000 trattati ogni anno. Il nostro territorio andava da Waterford, dall’altra parte del fiume di fronte a Troy, New York, a nord fino a Whitehall, da Saratoga a ovest fino a North Adams, Massachusetts, a est. Si tenevano due fiere all’anno in quel territorio e a entrambe venivano portati trattati.

Nel 1906 vendetti l’edificio del mio negozio e nel 1907 intrapresi l’opera di colportore o pioniere con un vecchio precedente pioniere, Vincent C. Rice. La mia prima assegnazione di territorio fu la città di Glens Falls, New York, con 15.000 abitanti. Il primo giorno di opera di pioniere la trascorremmo a South Glens Falls. Impiegavamo i primi tre volumi degli Studi sulle Scritture, e i sei volumi quando sembrava che fosse mostrato interesse. Quel primo giorno lasciai 59 libri e il fratello Rice ne lasciò 37. Accettammo ordinazioni di libri da consegnare il successivo lunedì. Ma dov’erano i nostri libri? Erano nella tipografia di Hammond, nell’Indiana. Facemmo il calcolo e decidemmo che ne avremmo avuto bisogno per un valore di 74.000 lire circa, ma il fratello Rice non aveva tale somma di denaro; così inviai un assegno direttamente al fratello Russell, spiegando che dovevamo consegnare i libri il lunedì successivo. Venne il lunedì, ma dov’erano i libri? Infine, decidemmo di andare all’ufficio degli espressi ed ecco, i nostri libri erano lì. Il fratello Russell aveva ordinato che fossero spediti subito per espresso e franco di porto.

Distribuimmo 1.259 libri rilegati a Glens Falls. Per cinque anni feci il pioniere, durante il qual tempo ottenni 125 abbonamenti a La Torre di Guardia e organizzai congregazioni allora chiamate “classi”, a Glens Falls, Fort Edwards, Mechanicsville e Hoosick Falls, New York, e Pownal Center, Vermont.

Dopo cinque anni di opera di pioniere, il fratello Russell mi invitò a fare servizio come pellegrino, il che significava seguire itinerari stabiliti dalla Società, per pronunciare discorsi alle congregazioni e anche annunciare discorsi pubblici. Accettai lietamente questa nomina e ho prestato servizio con tale incarico in ogni stato degli Stati Uniti eccetto l’Arizona e il Nuovo Messico, e in tutto il Canada da Cape Breton all’isola di Vancouver, e in misura limitata in Inghilterra e Scozia.

Nel 1914 e nel 1915 mi fu affidata la responsabilità di un gruppo di una quindicina di persone che lavorarono in buona parte la Nuova Inghilterra e tutta la Nuova Scozia con il Fotodramma della Creazione, pellicola cinematografica in quattro parti e programma con diapositive a colori, accompagnato da conferenze bibliche fonografiche. Fui impiegato per prenotare i teatri e pronunciare i due discorsi conclusivi della domenica dopo il Fotodramma. Quei discorsi erano sui soggetti “Esaminati gli insegnamenti del pastore Russell” e “La seconda venuta di Cristo: Perché, come e quando?” Questa fu una nomina emozionante, e grandi moltitudini erano presenti al Fotodramma e ai discorsi.

SERVIZIO ALLA BETEL

Dopo circa sette anni di servizio come pellegrino, fui inaspettatamente chiamato alla Betel, la sede centrale della Società a Brooklyn, New York. Era il 1918. La persecuzione religiosa, approfittando della guerra, istigò l’odio contro la Società. Come risultato, il presidente della Società, J. F. Rutherford, e altri funzionari furono ingiustamente arrestati e processati in tribunale. Fui presente a quel processo, dal quale i funzionari della Società furono mandati in prigione per direttissima. Una mattina dopo ricevetti una chiamata dal fratello Rutherford che mi chiese di andare alla Stazione di Pennsylvania, dove i fratelli attesero per parecchie ore un treno diretto per Atlanta.

I detenuti venivano trasferiti al penitenziario di Atlanta. Il fratello Frank Horth, la sorella Van Amburgh e la sorella Fisher e la sorella Agnes Hudgings, una stenografa, e io ci affrettammo ad andare alla stazione. Lì il fratello Rutherford mi diede alcune istruzioni. Se fossimo stati troppo molestati dalla polizia dovevamo vendere la Betel e il Tabernacolo di Brooklyn e trasferirci a Filadelfia, oppure ad Harrisburg o Pittsburgh, poiché la nostra corporazione era in Pennsylvania. Fu suggerito un prezzo di 37.200.000 lire per la Betel e di 15.500.000 lire per il tabernacolo. Quando il treno fu pronto, il fratello Rutherford prese con sé sul treno il fratello Horth e la sorella Hudgings. Essi viaggiarono per un tratto mentre il fratello Rutherford dettava una lettera di istruzioni al fratello Horth, incaricandolo di vendere la Betel e il Tabernacolo. Di ritorno alla Betel, la sorella Hudgings fece copie di questa lettera di istruzioni per noi. Il Tabernacolo fu venduto, se la memoria non mi tradisce, per 9.900.000 lire soltanto. In seguito la Betel fu venduta al governo e furono prese tutte le disposizioni eccetto il trasferimento del denaro contante, quando fu firmato l’armistizio; ma provvidenzialmente la vendita della Betel non fu mai effettuata.

Nel tempo che i funzionari della Società rimasero in prigione, fu nominato dal fratello Rutherford un comitato che agisse in sua vece. Quel comitato includeva il fratello W. E. Spill e il fratello John Stephenson, un membro della famiglia Betel che aveva prestato servizio nell’ufficio del tesoriere come assistente del fratello Van Amburgh; e io ero il terzo membro del comitato. Il lavoro era diviso fra noi come segue: Dovevo stare nell’ufficio a sbrigare la corrispondenza e preparare La Torre di Guardia per la pubblicazione; il fratello Stephenson doveva agire da tesoriere e il fratello Spill doveva occuparsi di tutte le questioni esterne.

C’era molta posta, buona parte della quale era aspra e critica, tuttavia molta esprimeva simpatia e incoraggiamento. Molte persone che avevano donato denaro alla Società alla condizione che, in caso ne avessero avuto bisogno in futuro, potessero ritirarlo in proporzione di 310.000 lire al mese, vollero indietro il loro denaro. Furono fatti molti rimborsi. Comunque, le contribuzioni continuarono a venire regolarmente, ma non avevamo molto bisogno di denaro, poiché tutta l’opera dei pellegrini era cessata ed eravamo interamente tagliati fuori da tutte le filiali straniere.

La letteratura, eccetto La Torre di Guardia, fu messa al bando negli Stati Uniti, e tutta la letteratura fu messa al bando in Canada. Furono scelte quattro persone, una in ciascuna città, Boston, Brooklyn, Chicago e Seattle, e ognuno doveva avvolgere una Torre di Guardia in un quotidiano e spedirla a una determinata persona in Canada. Queste venivano passate, gli articoli principali erano scritti in ciclostile e alcuni ristampati, e inviati a tutte le congregazioni canadesi. Molti scrissero, dicendo che la loro copia del libro Il Mistero Compiuto, chiamato anche settimo volume degli Studi sulle Scritture, era stato confiscato e ne chiedevano un altro. Trovai una cassa di questi libri in edizione tascabile e ne spedii una copia a tutte le persone che scrivevano.

REPARTO DEI PELLEGRINI, LAVORO ALLA RADIO E COME SERVITORE DI ZONA

Dopo che i funzionari della Società erano stati liberati dalla prigione nel 1919 e prosciolti, fui mandato di nuovo a compiere l’opera di pellegrino. Ma dopo un certo numero d’anni, il fratello Rutherford mi richiamò alla Betel e mi chiese di assumere la responsabilità del reparto dei pellegrini. Quando il reparto dei pellegrini ebbe termine, il mio ufficio fu usato in relazione al reparto della radio. Il mio compito era di scrivere brevi discorsi per la radio di 10, 15, 20 e 30 minuti perché fossero trasmessi da centinaia di stazioni radio. Questi discorsi erano sottoposti al fratello Rutherford. Dopo che erano stati corretti, il fratello De Cecca li riproduceva in ciclostile e poi venivano inviati a centinaia di radiostazioni. Ebbi il privilegio di pronunciare io stesso discorsi alla radio, a volte mediante vari collegamenti. Mi fu chiesto di pronunciare un discorso di un’ora in un collegamento sul soggetto del Natale. Fu pronunciato il 12 dicembre 1928, e pubblicato ne L’Età d’Oro N. 241 e anche un anno dopo nel N. 268. Questo discorso additò l’origine pagana del Natale. Dopo ciò, i fratelli alla Betel non celebrarono mai più il Natale.

Nel 1935, fui assegnato come servitore di zona al territorio da Utica a est fino a Westfield, New York, a ovest, e da Scranton a sud fino al fiume San Lorenzo a nord. Fui trasferito con mia moglie al podere della Società vicino a Ithaca e dovevo fare servizio nel territorio da quel punto. Mentre servivo Williamsport, in Pennsylvania, quell’anno, ricevetti dal fratello Rutherford una lettera che diceva che la congregazione di Syracuse aveva acquistato un grande edificio e aveva chiesto alla Società di mandare qualcuno lì per custodire l’edificio. Egli mi chiese di trasferirmi a Syracuse e di fare servizio come servitore di zona usando quel punto come sede centrale.

Ora, a 96 anni, non sono più in grado di fare l’opera di predicare la buona notizia di casa in casa, ma amo il servizio di Geova come prima o anche di più. Da alcuni anni sono stato in grado di mandare regolarmente per posta quaranta riviste al mese, e quando escono edizioni speciali cerco di raddoppiare se possibile questo numero. Il mio metodo è di usare l’elenco telefonico e scegliere persone che abitano nel nostro territorio, mandar loro una lettera dattiloscritta, dando la migliore testimonianza possibile, parlando dei benefici delle riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! e informando che ne è inviato un esemplare di ciascuna.

Quando uscì l’opuscolo Sangue, Medicina e la Legge di Dio (inglese), ne spedii una copia a tutti i miei parenti, agli ospedali della zona, ai funzionari cittadini e ai principali avvocati e medici. Sono ancora in grado di pronunciare discorsi, ma ho bisogno di un braccio che mi aiuti a raggiungere il podio. Sebbene la vista mi diminuisca rapidamente, sono riuscito a leggere ogni parola dei libri “Babilonia la Grande è caduta!” Il regno di Dio domina! e “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile” (inglese) e tutti i rapporti dell’Annuario; sono anche aggiornatissimo sia de La Torre di Guardia che di Svegliatevi!

[Nel 1964] Geova mi riservò una dolce e felice sorpresa. Da parecchi anni desideravo visitare nuovamente la Betel, dove avevo trascorso circa vent’anni di felice servizio, e di vedere con i miei occhi la meravigliosa espansione che ha avuto luogo lì dal 1935, quando fui mandato fuori come servitore di zona. Ma la mia condizione fisica era tale che sapevo di non poter mai fare il giro della Betel e della stamperia, neppure con l’aiuto del bastone. Avevo quindi rinunciato a ogni speranza di vedere nuovamente la Betel. Potete immaginare la mia sorpresa quando il postino mi portò un invito personale del presidente della Società, il fratello Knorr, a visitare la Betel? In considerazione della mia invalidità fisica, il suo invito diceva: “Abbiamo una sedia a rotelle che potresti usare per fare il giro della casa e della stamperia”.

Così, nel maggio del 1964, i miei occhi si rallegrarono alla vista della visibile espansione dell’opera di Geova alla Betel. E fui lieto della visita? Ebbene, la mia gioia non si può descrivere con parole che esprimano il vero piacere che ho provato. Oltre a ringraziare il fratello Knorr per l’invito, voglio ringraziare il fratello che mi diede spiegazioni intorno a ogni camera e macchina e al suo funzionamento e il fratello che spinse la sedia a rotelle e mi usò tante altre benignità. Mi meraviglio per l’espansione dell’organizzazione alla sede centrale. Per certo, Geova ha una meravigliosissima organizzazione operante.

Ho provato piacere nei quasi settant’anni di servizio di Geova? Le seguenti scritture ben esprimono la mia gioia e soddisfazione: “La pace di Dio che sorpassa ogni pensiero guardi i vostri cuori e le vostre facoltà mentali”. “Vi do la mia pace. Non ve la do come la dà il mondo”. “[Voi vi accontentate] delle cose presenti”. (Filip. 4:7; Giov. 14:27; Ebr. 13:5) La vera gioia include un calmo dignitoso sentimento di contentezza, pace mentale, libertà dal timore, dalla preoccupazione, dai mormorii o dalla critica. Non si mostra con ilarità, spiritosaggini o buffonate; non include la santocchieria. Include forte fede e una salda speranza.

Questo risponde alla mia domanda. In maniera sommamente enfatica, ho provato piacere nella conoscenza della verità e nei miei molti privilegi di servizio. Eccomi ora a 96 anni, che avanzo barcollando a causa della vista debole e delle gambe vacillanti, ma sempre al servizio di Geova, come me lo permette la mia condizione fisica, felice e contento.

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