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  • La fede è una cosa superata?

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  • La fede è una cosa superata?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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  • UNO SGUARDO ALLA FAMIGLIA
  • FA PER I GIOVANI?
  • FEDE ALL’OPERA
  • Fede vittoriosa nei tempi moderni
    Svegliatevi! 1979
  • Riuniti per promuovere la fede vittoriosa
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
  • La fede vittoriosa può influire su di voi
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
  • Continuate a ‘star fermi nella fede’
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 1/8 pp. 3-4

La fede è una cosa superata?

Per milioni di persone, la fede e la Bibbia vanno di pari passo. Ovviamente rispettano questo antico libro, poiché continua a essere un best seller disponibile ora, almeno in parte, in oltre 1.630 lingue e dialetti.

Ma la Bibbia è disponibile da secoli. E sotto molti aspetti la sorte dell’uomo è peggiore oggi che in qualsiasi altro tempo. Forse vi chiedete se la fede basata sulla Bibbia sia di alcuna utilità nei tempi moderni. È utile vivere secondo la Bibbia? La fede è una cosa superata?

UNO SGUARDO ALLA FAMIGLIA

“Solo in un campo di battaglia o in un tumulto c’è più violenza che nella famiglia americana”. Così diceva un dispaccio della United Press International da Washington pubblicato nel Rocky Mountain News di Denver (Colorado). Questa dichiarazione era stata fatta in seguito a un sondaggio sulla violenza domestica condotto in tutta la nazione e i cui risultati erano stati presentati a un sottocomitato della Camera dei Rappresentanti. “Maltrattamento di bambini, percosse fra i coniugi, aggressione sessuale e violenza tra fratelli”: tutte queste cose vennero descritte da testimoni a udienze su casi di violenza domestica.

Credete che la fede possa prevenire la violenza nelle famiglie? Potrebbe la vera fede produrre un ambiente familiare tranquillo e felice?

FA PER I GIOVANI?

“La religione è monotona e noiosa per i giovani”, scrisse il dott. Cecil Northcott nel Daily Telegraph del 18 ottobre 1977. Che cosa l’aveva spinto a fare questa dichiarazione? Un’indagine sulle credenze dei giovani inglesi, pubblicata dal Comitato Anglicano per l’Istruzione. Erano stati intervistati cento giovani dai 13 ai 24 anni. Fra questi, ragazzi dai 12 ai 14 anni ammisero di aver smesso di frequentare la chiesa. Citando i risultati dell’indagine il giornale diceva:

“‘C’è la diffusa opinione che da un comune e sano adolescente non ci si aspetti che vada in chiesa. L’assiduità ai servizi religiosi è sempre vista come un’abitudine altrui, anche da parte di quelli che qualche volta sono andati in chiesa’, dice il servizio.

“‘Se si potesse riassumere con una sola parola la risposta data ai nostri intervistatori, quella parola sarebbe NOIOSO sottolineato sei volte’”.

Che ne pensate dunque? La fede significa qualcosa per i giovani?

FEDE ALL’OPERA

Che la fede possa avere un vero significato nella famiglia, e tra i giovani, è stato dimostrato molte volte dai testimoni di Geova. La fede in Dio unita all’ubbidienza agli ottimi princìpi della sua Parola, la Bibbia, ha non solo risolto problemi di famiglie e di giovani, ma ha recato loro vera gioia e uno scopo nella vita. Questo è stato frequentemente notato da estranei. Per esempio, un giornalista che scrive per il Montreal-Matin di Quebec (Canada), dichiara le sue impressioni sui testimoni di Geova in un articolo pubblicato durante il loro Congresso Internazionale “Fede Vittoriosa” tenuto in quella città dal 5 al 9 luglio 1978. I suoi commenti apparvero il giorno dopo con il titolo “Il congresso attira i giovani”. Ecco ciò che disse:

“Cos’è un testimone di Geova? Me lo sono chiesto per tutto lo scorso fine settimana quando ho sentito che gli organizzatori del loro congresso erano riusciti ad attirarne 80.000 allo Stadio Olimpico. È veramente un’impresa avere tanti presenti con tanto caldo! Se si fosse trattato di una partita di baseball, si poteva dire che, dopo tutto, il divertimento . . . Ma non c’era nessun divertimento in questo congresso che ha finito per attirare molte più persone del congresso carismatico.

“Cos’è dunque un testimone di Geova? Era più facile dare la vecchia definizione: qualcuno che va di porta in porta, Bibbia alla mano, che spesso è mandato via, a cui Duplessis aveva dichiarato guerra e che è contro le trasfusioni di sangue.

“Sì, ma tutto questo era troppo semplicistico. Così sono andato a parlare con il loro portavoce di Quebec, Léonce Crépeault. È veramente un uomo pratico, fine e istruito, che conosco da vari anni. Dopo una chiacchierata di un’ora, mi ha fornito finalmente la chiave dell’enigma”.

E qual è questa chiave? Al sottotitolo “Giovani” il giornalista spiegava:

“Gli avevo appena detto ciò che avevo visto camminando per due ore nello Stadio Olimpico. Anzitutto, ero sbalordito vedendo l’alta percentuale di giovani. Quante religioni in questi tempi di ateismo possono vantarsi di attrarre i giovani? Ero anche sorpreso di notare com’erano ordinati, puliti e disciplinati, come mettevano in pratica le virtù che nostra santa madre Chiesa vorrebbe tanto vederci mettere in pratica. E il sig. Crépeault . . . ha dato questa definizione, semplice ma esatta, dei suoi compagni di fede: ‘Un Testimone è qualcuno che legge la Bibbia ma soprattutto che la mette in pratica in ogni circostanza della sua vita’”.

Questo giornalista fece l’ulteriore commento: “Non sembra che fra loro ci sia discriminazione razziale”. Fece pure notare che il loro modo di vivere si avvicinava “al modo di vivere americano com’era prima della rivoluzione morale, al lato migliore del modo di vivere americano”. Riassumendo, disse:

“Sono straordinari quando si tratta di far proseliti, come tutti sanno. Ma ci sono altre cose che li distinguono: sono onesti, fermi nelle loro credenze e bravi cittadini. Le donne vestono con modestia (nel senso cattolico della parola) e con un certo buon gusto che tiene conto della moda; niente pantaloncini corti, e scollature molto moderate. Neanche i bambini fanno tanto chiasso!”

Le parole di questo giornalista somigliano a quelle stampate nei giornali di tutto il mondo durante i Congressi Internazionali dei Testimoni di Geova “Fede Vittoriosa”. Notate come egli mette in relazione le ‘ferme credenze’ con il fatto che sono “bravi cittadini”, con la modestia e con i bambini educati. Una fede che produce frutti così buoni è forse una cosa decisamente superata? Al contrario, è attuale e in grado di far fronte alle esigenze di questi tempi difficili. È davvero una fede vittoriosa.

[Testo in evidenza a pagina 3]

‘NOIOSO andare in chiesa’

[Testo in evidenza a pagina 4]

“Quante religioni in questi tempi di ateismo possono vantarsi di attrarre i giovani?”

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