Diamo testimonianza a persone di ogni lingua e religione
1 I cristiani del I secolo diedero una zelante testimonianza a persone che parlavano altre lingue e che professavano varie religioni. Di conseguenza “verso l’anno 100 probabilmente in ogni provincia che s’affacciava sul Mediterraneo c’era una comunità cristiana”. — History of the Middle Ages.
2 Qui in Italia molti parlano lingue diverse dall’italiano. A motivo dell’afflusso di rifugiati, in città e piccoli centri ci sono ora folte comunità straniere. Sono immigrate qui moltitudini di persone appartenenti a varie religioni non cristiane, fra cui migliaia di buddisti, ebrei, indù e musulmani. A causa della diversità di lingua e di religione, è una sfida riuscire a conversare con tutte queste persone e dar loro testimonianza quando le incontriamo. In effetti la nostra stessa località si è trasformata in un territorio missionario. Come possiamo ubbidire al comando di Gesù “di predicare al popolo e di dare completa testimonianza” a persone di ogni lingua e religione? — Atti 10:42.
Testimonianza a persone che parlano un’altra lingua
3 Nel territorio del nostro paese si registra un notevole aumento nel numero dei proclamatori fra la popolazione di lingua straniera. Sono state formate congregazioni in 9 lingue straniere e ci sono gruppi in altre 7 lingue. Ma si può fare di più nei luoghi in cui non ci sono ancora congregazioni di lingua straniera che lavorano il territorio.
4 Superare la barriera linguistica: Non c’è dubbio che molte persone apprendono assai più velocemente e capiscono molto meglio le cose quando le imparano nella loro lingua. “Per amore della buona notizia” e per ‘divenirne partecipi con altri’, molti fratelli e sorelle hanno imparato un’altra lingua. (1 Cor. 9:23) Una donna cinese a cui una sorella di lingua inglese portava da anni le riviste aveva sempre rifiutato l’offerta di uno studio biblico. Quando un’altra sorella, che stava imparando il cinese, le offrì un libro nella sua lingua, la donna accettò subito sia il libro che lo studio. Tutto perché la seconda sorella si era sforzata di pronunciare alcune parole nella lingua di quella donna. — Confronta Atti 22:2.
5 Appropriatamente La Torre di Guardia del 1º novembre 1992 diceva: “Imparare una lingua straniera . . . non solo aiuterà i giovani a sviluppare le capacità mentali, ma li renderà anche più utili all’organizzazione di Geova”. Molti membri della famiglia Betel si sono messi a studiare una nuova lingua. In questo modo sono stati particolarmente d’aiuto alle congregazioni in cui c’era bisogno di fratelli che prendessero la direttiva. Se conoscete già un’altra lingua o desiderate impararla, forse anche voi potete rendervi utili in una congregazione o in un gruppo di lingua straniera. — Matt. 9:37, 38.
6 In Florida un fratello che prima di venire alla verità aveva imparato il vietnamita ora è felicissimo di annunciare la buona notizia a persone di lingua vietnamita. Per rendersi più disponibile e sfruttare la sua conoscenza di quella lingua per dare testimonianza, si è trasferito con la famiglia all’estremità opposta del paese dove c’è più bisogno nel campo vietnamita. Da che si è trasferito, sta avendo ottimi risultati studiando la Bibbia con molte persone del Vietnam.
7 Una pioniera della California incontrò diversi sordi nel suo territorio. Pregò Geova perché l’aiutasse a trovare qualcuno che le insegnasse la lingua dei segni, così da poter trasmettere la verità ai sordi. Un giorno, mentre faceva la spesa al supermercato, le si avvicinò una giovane donna sorda che le scrisse un biglietto chiedendo che l’aiutasse a trovare un prodotto. Dopo averla aiutata a trovarlo, la pioniera le scrisse su un biglietto che desiderava imparare la lingua dei segni per poter aiutare i sordi della zona. Allora la donna non udente scrisse a sua volta: “Perché vuoi aiutare i sordi?” La sorella rispose, sempre per iscritto: “Sono una testimone di Geova e voglio aiutare i sordi a capire la Bibbia. Sarò ben lieta di insegnarti la Bibbia se tu mi insegnerai la lingua dei segni”. La sorella dice: “Non potete immaginare la mia gioia quando rispose: “Va bene”. La sorella andò a casa della donna tutte le sere per sei settimane. Imparò la lingua dei segni e la sorda imparò la verità e si battezzò! Questo avveniva più di 30 anni fa: la pioniera dà ancora testimonianza ai sordi e ora frequenta una congregazione nella lingua dei segni.
8 Se parlate correntemente un’altra lingua e desiderate trasferirvi dove c’è più bisogno in quel campo — se ne avete la possibilità — perché non ne parlate con gli anziani della congregazione? Se ritengono che siate idonei per trasferirvi, chiedete al sorvegliante di circoscrizione se c’è nelle vicinanze una zona in cui potete prestare servizio. Se non c’è, potete scrivere alla Congregazione Centrale, a condizione che gli anziani alleghino una lettera con le loro osservazioni sulla vostra idoneità e sulla vostra conoscenza della lingua. — Vedi La Torre di Guardia del 15 agosto 1988, pagine 21-3.
9 Valetevi degli strumenti che sono stati provveduti: Le nostre pubblicazioni sono disponibili in molte lingue straniere. Sarebbe utile portare con sé dei volantini — oppure, se nessuna congregazione di lingua straniera lavora lo stesso territorio, l’opuscolo Cosa richiede Dio — nelle lingue parlate nel vostro territorio. Se vedete che la persona non parla la vostra lingua, chiedetele quali lingue legge. Questo può allargare la rosa delle pubblicazioni che potete offrire. Per esempio, una persona che parla urdu potrebbe saper leggere anche l’arabo.
10 Anche se non parlate la lingua della persona che avete incontrato nell’opera di testimonianza, forse potete ugualmente trasmetterle la buona notizia. Come? Usando l’opuscolo Una buona notizia per tutte le nazioni. Contiene un breve messaggio stampato in 59 lingue. Come spiegano le istruzioni riportate a pagina 2 dell’opuscolo, dopo aver appurato qual è la lingua del padrone di casa fategli leggere il messaggio stampato nella relativa pagina dell’opuscolo. Dopo che l’ha letto, mostrategli una pubblicazione nella sua lingua. Se non ne avete una, mostrategli la pubblicazione in italiano. Ditegli che cercherete di portargliene una copia nella sua lingua. Chiedetegli nome e cognome e annotatelo insieme all’indirizzo. Forse potete trasmettere l’informazione alla congregazione o al gruppo più vicino in quella lingua, usando il foglietto “Visita a persona di lingua straniera” (S-70a-I). Per ulteriori istruzioni su come inoltrare il foglietto ai fratelli che possono fare la visita, si veda Il ministero del Regno di ottobre del 1993, pagina 7. Se non c’è nessuno che parla quella lingua in grado di curare la visita, forse potete accogliere la sfida studiando voi stessi con la persona: lei può usare la pubblicazione nella sua lingua e voi quella in italiano. — 1 Cor. 9:19-23.
Testimonianza a persone di religione non cristiana
11 Avere una certa conoscenza del bagaglio religioso di una persona ci aiuta a darle un’efficace testimonianza riguardo al Regno di Dio. Il libro L’uomo alla ricerca di Dio ci dà un’idea di ciò che insegnano le principali religioni del mondo così che possiamo comprendere le credenze delle persone quanto basta per aiutarle ad acquistare conoscenza della verità.
12 Il riquadro nell’ultima pagina di questo inserto contiene un elenco aggiornato delle pubblicazioni che l’organizzazione di Geova ha provveduto per dare testimonianza a persone di religione non cristiana. Leggendo queste pubblicazioni comprendiamo come presentare loro la buona notizia. Un altro utile strumento da non dimenticare è il libro Ragioniamo. Alle pagine 21-4 dà suggerimenti pratici su come rispondere a buddisti, ebrei, indù e musulmani.
13 State attenti a quello che dite: Dovremmo stare attenti a non catalogare per stereotipi le persone di una certa religione, dando per scontato che le loro convinzioni personali coincidano con quelle di altre persone della stessa fede. Cercate di capire come la pensa l’individuo che avete davanti. (Atti 10:24-35) Fin da piccolo a Salimoon, un musulmano, era stato insegnato a credere che il Corano è la Parola di Dio. Ma non era mai riuscito ad accettare pienamente l’insegnamento musulmano secondo cui un Dio pieno di misericordia tormenterebbe le persone in un inferno di fuoco. Un giorno i testimoni di Geova lo invitarono a un’adunanza. Riconobbe subito la verità e ora presta felicemente servizio come anziano della congregazione cristiana.
14 Quando diamo testimonianza a persone di fede non cristiana, dobbiamo stare attenti che il modo in cui ci presentiamo non ci precluda l’opportunità di parlare loro della buona notizia. (Atti 24:16) I seguaci di certe religioni sono molto suscettibili davanti a quelli che considerano tentativi di convertirli a un’altra fede. Cercate quindi di trovare punti su cui si possa stabilire una base comune per attrarli alla verità della Parola di Dio nel suo complesso. Quelli simili a pecore reagiranno positivamente a un approccio gentile e a una chiara esposizione della verità.
15 Anche la scelta delle parole ha la sua importanza, se non vogliamo alienare le persone dal nostro messaggio. Per esempio, se dite subito che siete cristiani, l’interlocutore potrebbe automaticamente associarvi con le chiese della cristianità e questo potrebbe creare una barriera. Può anche essere pratico fare riferimento alla Bibbia come alle “Scritture” o “scritti sacri”. — Matt. 21:42; 2 Tim. 3:15.
16 Se incontrate una persona di religione non cristiana e non vi sentite preparati per dare testimonianza su due piedi, sfruttate l’opportunità almeno per fare conoscenza, lasciare un volantino, dire come vi chiamate e chiederle il suo nome. Poi tornate dopo uno o due giorni, opportunamente preparati per dare testimonianza. — 1 Tim. 4:16; 2 Tim. 3:17.
17 Testimonianza ai buddisti: (Vedi L’uomo alla ricerca di Dio, capitolo 6). Le credenze buddiste cambiano notevolmente da persona a persona. Il buddismo non insegna l’esistenza di un Creatore personale, ma propone come ideale religioso quello di Budda Gautama, vissuto in India nel VI secolo a.E.V. Quando per la prima volta vide un uomo malato, un vecchio e un morto, Gautama si interrogò angosciosamente sul significato della vita. ‘Gli uomini nascono solo per soffrire, invecchiare e morire?’, si chiese. Naturalmente possiamo rispondere a queste domande se un buddista sincero desidera conoscere le risposte.
18 Parlando con i buddisti, attenetevi al messaggio positivo e alle chiare verità che si trovano nel più grande di tutti i libri sacri, la Bibbia. Come la maggioranza delle persone, i buddisti si interessano molto della pace, della morale e della vita familiare, e in genere accettano volentieri di parlare di questi argomenti. Al momento opportuno potete mettere in risalto il Regno come vera soluzione dei problemi dell’uomo.
19 In certe aree metropolitane ci sono molti immigrati cinesi che professano il buddismo e altre filosofie orientali. Quando una sorella vide un cinese in un negozio di generi alimentari, gli porse un volantino nella sua lingua e si offrì di studiare con lui. Egli disse: “Intende dire la Sacra Bibbia? È una vita che cerco di conoscerla!” Iniziò a studiare quella settimana e cominciò a frequentare tutte le adunanze.
20 Da oltre dieci anni una pioniera insegna la verità a studenti cinesi. Mentre dava testimonianza in un palazzo in cui otto appartamenti erano occupati da studenti cinesi, pregò Geova di aiutarla a iniziare uno studio in ogni appartamento. Due settimane dopo studiava con almeno uno studente in ogni appartamento. Ha trovato utile dire di aver notato qualcosa a cui tutti gli studenti tengono molto: tutti vogliono la pace e la felicità. Poi chiede se anche loro desiderano queste cose. Rispondono sempre di sì. A questo punto la sorella mostra loro l’opuscolo Come trovare pace e felicità durevoli, preparato apposta per i cinesi (non disponibile in italiano). Dopo soli cinque studi, uno studente le disse che da tempo era alla ricerca della verità e che ora l’aveva trovata.
21 Testimonianza agli indù: (Vedi L’uomo alla ricerca di Dio, capitolo 5). L’induismo non ha un credo ben preciso. La sua filosofia è molto complessa. Gli indù hanno un concetto trinitario del loro dio principale, Brahman (Brahma il Creatore, Vishnu il Preservatore e Shiva il Distruttore). La credenza nell’immortalità dell’anima è fondamentale per la dottrina induista della reincarnazione, che porta gli indù ad avere un concetto fatalistico della vita. (Vedi il libro Ragioniamo, pagine 289-93, e La Torre di Guardia del 15 maggio 1997, pagine 3-8). L’induismo insegna la tolleranza e che tutte le religioni conducono alla stessa verità.
22 Un buon metodo per dare testimonianza agli indù è quello di spiegare la nostra speranza biblica di vivere per sempre nella perfezione umana sulla terra, nonché le risposte soddisfacenti che la Bibbia dà alle importanti domande che si presentano a tutti gli uomini.
23 Testimonianza agli ebrei: (Vedi L’uomo alla ricerca di Dio, capitolo 9). A differenza di altre religioni non cristiane, l’ebraismo si basa sulla storia, non sulla mitologia. Tutte le ispirate Scritture Ebraiche sono un anello essenziale nella ricerca del vero Dio da parte dell’uomo. Eppure, contrariamente a quanto insegna la Parola di Dio, l’ebraismo attuale annovera tra i suoi insegnamenti fondamentali la dottrina dell’immortalità dell’anima umana. Si può stabilire una base comune sottolineando che adoriamo l’Iddio di Abraamo e riconoscendo che nel mondo d’oggi dobbiamo tutti affrontare gli stessi problemi.
24 Se incontrate un ebreo che non ha fede in Dio, potete cercare di capire qual è il modo migliore per aiutarlo chiedendogli se è sempre stato di questo parere. Per esempio, forse non ha mai ricevuto una spiegazione soddisfacente del perché Dio permette le sofferenze. Gli ebrei sinceri possono essere incoraggiati a riesaminare l’identità messianica di Gesù, non come erroneamente rappresentato dalla cristianità, ma com’è presentato dagli scrittori ebrei delle Scritture Greche.
25 Testimonianza ai musulmani: (Vedi L’uomo alla ricerca di Dio, capitolo 12). I musulmani, o maomettani, seguono l’Islam e credono in Allah quale unica divinità e in Maometto (o Muhammad, 570-632 E.V.) quale ultimo e più importante dei profeti. Poiché non credono che Dio abbia un figlio, per i musulmani Gesù Cristo era solo un profeta di Dio inferiore a Maometto. Il Corano, che ha meno di 1.400 anni, cita sia le Scritture Ebraiche che quelle Greche. Ci sono notevoli somiglianze fra Islam e cattolicesimo. Entrambe le religioni insegnano l’immortalità dell’anima umana, uno stato di tormento temporaneo e un inferno di fuoco.
26 Un’evidente base comune è la nostra credenza che c’è un solo vero Dio e che la Bibbia è stata ispirata da lui. Un lettore attento del Corano avrà notato i riferimenti alla Torà, ai Salmi e ai Vangeli come Parola di Dio, e avrà letto che come tali vanno riconosciuti e rispettati. Perciò potete offrirvi di studiarli con lui.
27 Se incontrate uno che dice di essere musulmano, potreste trovare utile questa presentazione: “Non ho parlato con molti musulmani, ma ho letto qualcosa su alcune credenze della vostra religione in questo manuale. [Aprite il libro Ragioniamo a pagina 23]. Dice che credete che Gesù era un profeta, ma che Maometto è stato l’ultimo e il più importante dei profeti. Secondo voi anche Mosè era un vero profeta? [Lasciar rispondere]. Posso farle vedere cosa disse Dio a Mosè riguardo al Suo nome personale?” Poi leggete Esodo 6:2, 3. Alla visita ulteriore potreste trattare il sottotitolo “Un solo Dio, una sola religione”, a pagina 13 dell’opuscolo È tempo di mostrare vera sottomissione a Dio.
28 Oggi molti agiscono in armonia con le parole di Isaia 55:6, che dice: “Ricercate Geova mentre si può trovare. Invocatelo mentre mostra d’esser vicino”. Questo vale per tutte le persone di cuore sincero, a prescindere dalla loro lingua o dalla loro estrazione religiosa. Possiamo avere fiducia che Geova benedirà i nostri sforzi mentre cerchiamo di ‘fare discepoli di persone di tutte le nazioni’. — Matt. 28:19.
[Riquadro a pagina 5]
PUBBLICAZIONI DESTINATE A PERSONE DI RELIGIONE NON CRISTIANA
Buddisti
“Ecco, faccio ogni cosa nuova” (Opuscolo formato rivista)
In cerca di un Padre (Opuscolo)
Cinesi
Come trovare pace e felicità durevoli (Opuscolo formato rivista, disponibile in cinese e inglese)
Ebrei
Ci sarà mai un mondo senza guerre? (Opuscolo formato rivista)
Ci sarà mai un pacifico nuovo mondo? (Volantino n. 17)
Testimoni di Geova: In che cosa credono? (Volantino n. 18)
Indù
Chi ci aiuterà a risolvere i nostri problemi? (Opuscolo formato rivista)
Da Kurukshetra ad Armaghedon, e la vostra sopravvivenza (Opuscolo)
Il sentiero della verità divina che porta alla liberazione (Opuscolo, disponibile in hindi e inglese)
Perché dobbiamo adorare Dio con amore e verità? (Opuscolo formato rivista)
Vittoria sulla morte: È possibile? (Opuscolo, disponibile in gujarati, hindi e inglese)
Musulmani
È tempo di mostrare vera sottomissione a Dio (Opuscolo)
La strada che porta al Paradiso (Volantino)