BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w26 gennaio pp. 8-13
  • Puoi vincere la battaglia contro i sentimenti negativi

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Puoi vincere la battaglia contro i sentimenti negativi
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2026
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • DA COSA DIPENDEVANO I SENTIMENTI NEGATIVI DI PAOLO?
  • COME GESTÌ PAOLO I SENTIMENTI NEGATIVI?
  • COME POSSIAMO COMBATTERE I SENTIMENTI NEGATIVI?
  • GUARDIAMO AL FUTURO CON FIDUCIA
  • Sentimenti negativi: Come si possono vincere?
    Svegliatevi! 1992
  • Come potete combattere i sentimenti negativi?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2010
  • Come provare più gioia nel ministero
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2024
  • Riconosciamo con modestia che ci sono cose che non sappiamo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2025
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2026
w26 gennaio pp. 8-13

9-15 MARZO 2026

CANTICO 45 La meditazione del mio cuore

Puoi vincere la battaglia contro i sentimenti negativi

“Povero me!” (ROM. 7:24)

IN QUESTO ARTICOLO

Vediamo come gestire i pensieri e i sentimenti negativi.

1-2. Come si sentiva a volte l’apostolo Paolo, e perché potremmo rivederci in quello che disse di sé stesso? (Romani 7:21-24).

COSA ti viene in mente quando pensi all’apostolo Paolo? Pensi a un missionario coraggioso, a un insegnante capace, o magari a un prolifico scrittore della Bibbia? Queste descrizioni sono senza dubbio corrette, ma di Paolo si può anche dire che era un uomo che provava emozioni intense. Come molti di noi, a volte doveva combattere contro sentimenti negativi.

2 Leggi Romani 7:21-24. Nella sua lettera ai Romani, Paolo espresse dei sentimenti che molti di noi provano. Anche se era un cristiano fedele, aveva una lotta interiore, una lotta tra il suo sincero desiderio di fare la volontà di Dio e l’inclinazione ad assecondare i desideri sbagliati. Oltre a vivere questo conflitto interiore, a volte Paolo combatteva contro sentimenti negativi a causa del suo passato e di un problema persistente che stava affrontando.

3. Cosa vedremo in questo articolo? (Vedi anche la nota “Cosa significa”.)

3 Nonostante la sua battaglia interiore, Paolo non lasciò che i sentimenti negativia dominassero i suoi pensieri. In questo articolo prenderemo in esame le seguenti domande: Per quali motivi Paolo a volte si sentiva scoraggiato? Come gestì i sentimenti negativi? E noi, come possiamo combattere con successo i sentimenti negativi?

DA COSA DIPENDEVANO I SENTIMENTI NEGATIVI DI PAOLO?

4. Da cosa dipendevano i sentimenti negativi di Paolo?

4 Errori del passato. Prima di diventare cristiano, Paolo, in precedenza conosciuto come Saulo, aveva fatto cose di cui in seguito si pentì. Ad esempio era presente alla lapidazione di Stefano e l’aveva approvata (Atti 7:58; 8:1). Inoltre aveva avuto un ruolo di primo piano nella feroce persecuzione contro i cristiani (Atti 8:3; 26:9-11).

5. Come influiva su Paolo il suo passato?

5 Dopo essere diventato cristiano, a volte l’apostolo Paolo era tormentato dal suo passato. E probabilmente, più il tempo passava, più quello che aveva fatto quando era un accanito persecutore dei cristiani lo faceva stare male. Ad esempio, quando scrisse la sua prima lettera ai Corinti, all’incirca nel 55 E.V., disse: “Non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la congregazione di Dio” (1 Cor. 15:9). Circa cinque anni dopo, nella sua lettera agli Efesini, si definì “l’ultimo di tutti i santi” (Efes. 3:8). E quando scrisse a Timoteo, disse di essere stato “un bestemmiatore, un persecutore e un insolente” (1 Tim. 1:13). Riesci a immaginare come doveva sentirsi Paolo quando, visitando una congregazione, incontrava quelli che aveva perseguitato o i loro familiari?

6. Cos’altro faceva soffrire Paolo? (Vedi anche la nota in calce.)

6 Una spina nella carne. Paolo paragonò qualcosa che lo faceva stare molto male a “una spina nella carne” (2 Cor. 12:7). L’apostolo non disse in modo specifico cosa fosse, ma l’immagine mentale che usò fa pensare a qualcosa che lo faceva soffrire molto, forse un problema fisico, emotivo o di altro genere.b

7. Come influivano su Paolo le sue debolezze? (Romani 7:18, 19).

7 Le sue debolezze. Paolo lottava contro le debolezze dovute all’imperfezione. (Leggi Romani 7:18, 19.) Anche se voleva fare ciò che era giusto, la sua carne imperfetta indeboliva la sua determinazione a farlo. Paolo ammise che c’era una lotta continua tra le sue inclinazioni carnali e il suo desiderio di fare ciò che è giusto. Ma ce la mise tutta per migliorare (1 Cor. 9:27). Quanto si doveva sentire frustrato ogni volta che vedeva i suoi tratti negativi tornare a galla!

COME GESTÌ PAOLO I SENTIMENTI NEGATIVI?

8. Cosa rivelano le lettere di Paolo sul modo in cui combatteva le sue debolezze?

8 Come si capisce dalle sue lettere, Paolo rifletteva su come lui e i suoi compagni di fede potevano combattere e vincere le tendenze peccaminose con l’aiuto dello spirito di Dio (Rom. 8:13; Gal. 5:16, 17). Paolo parlò spesso delle caratteristiche negative e dei desideri sbagliati che i cristiani dovrebbero combattere (Gal. 5:19-21, 26). Senza dubbio avrà meditato sulle sue debolezze, ricercato la guida delle Scritture e identificato azioni specifiche che doveva compiere per combattere la sua imperfezione. Possiamo essere sicuri che lui stesso metteva in pratica i consigli che dava agli altri.

9-10. Cosa aiutava Paolo a combattere le emozioni negative? (Efesini 1:7; vedi anche l’immagine).

9 Anche se a volte era scoraggiato, Paolo riuscì a mantenersi positivo. Per esempio, si soffermava sulle buone notizie che riceveva da congregazioni lontane, e questo gli dava gioia (2 Cor. 7:6, 7). Trovava motivo di gioia anche nell’amicizia con i compagni di fede (2 Tim. 1:4). Inoltre sapeva di avere l’approvazione di Geova. Paolo era felice perché poteva servire Dio “con una coscienza pura” (2 Tim. 1:3). Perfino quando era detenuto a Roma, Paolo esortò i suoi compagni di fede a ‘rallegrarsi nel Signore’ (Filip. 4:4). Queste non sembrano certo le parole di una persona sopraffatta dalla negatività. È chiaro che, quando i pensieri negativi si affacciavano alla sua mente, Paolo riusciva a gestirli in modo da tornare a essere positivo.

10 Paolo riusciva a combattere con successo le emozioni negative anche perché era convinto che il riscatto fosse un dono fatto a lui personalmente (Gal. 2:20; leggi Efesini 1:7). Di conseguenza poteva avere piena fiducia nel perdono di Geova tramite Gesù Cristo (Rom. 7:24, 25). Nonostante gli errori del passato e l’imperfezione, Paolo riuscì a “rendere sacro servizio” a Dio con gioia (Ebr. 9:12-14).

Collage: 1. L’apostolo Paolo sta meditando. 2. Ripensa a quando, alcuni anni prima, aveva ordinato a una guardia di trascinare un cristiano fuori da casa sua. 3. Medita sulla morte che Gesù ha subìto su un palo di tortura.

Anche se a volte soffriva a motivo del suo passato, Paolo combatteva i sentimenti negativi meditando sul riscatto (Vedi i paragrafi 9 e 10)


11. Perché l’esempio di Paolo ci incoraggia?

11 Forse come Paolo viviamo dentro di noi una battaglia continua, magari a motivo di quello che pensiamo, diciamo o facciamo. Anche noi potremmo in un certo senso esclamare: “Povero me!” Eliza,c una sorella sui 25 anni, parlando della sua lotta dice: “Per me è molto incoraggiante pensare alla situazione di Paolo. Sapere che non sono l’unica che si sente così mi fa stare meglio. È un’ulteriore prova del fatto che Geova sa cosa stanno passando i suoi servitori”. Cosa possiamo fare per riuscire, come Paolo, ad avere la coscienza pulita e a provare gioia nonostante le emozioni negative?

COME POSSIAMO COMBATTERE I SENTIMENTI NEGATIVI?

12. Perché possiamo dire che mantenere buone abitudini spirituali ci aiuta nella lotta contro i sentimenti negativi?

12 Manteniamo buone abitudini spirituali. Se abbiamo buone abitudini spirituali, ci sarà più facile concentrarci su cose positive. Avere queste abitudini è un po’ come mantenere uno stile di vita sano, che contribuisce al nostro benessere fisico. Se mangiamo bene, facciamo regolarmente esercizio fisico e dormiamo a sufficienza, in genere ci sentiamo meglio. In modo simile, tutti abbiamo visto quanto ci fa stare bene leggere regolarmente la Parola di Dio, prepararci per le adunanze, assistervi e commentare, e partecipare al ministero. Queste attività incoraggianti ci aiutano a gestire i pensieri negativi (Rom. 12:11, 12).

13-14. Di che aiuto è stato per alcuni fedeli cristiani mantenere buone abitudini spirituali?

13 Pensiamo ad esempio a John. All’età di 39 anni gli fu diagnosticata una rara forma di cancro. Inizialmente dovette combattere con dei sentimenti negativi. John si chiedeva: “Come è possibile che mi sia ammalato? Sono così giovane!” All’epoca suo figlio aveva solo tre anni. Cosa aiutò John a gestire le emozioni negative? “Nonostante la stanchezza”, racconta, “mi assicuravo che la nostra famiglia mantenesse buone abitudini spirituali. Non mancavamo a un’adunanza, partecipavamo ogni settimana al ministero e tenevamo regolarmente l’adorazione in famiglia anche quando era difficile programmarla”. Ripensando a tutto quello che è successo, John aggiunge: “Passato lo shock iniziale, l’amore e la forza che vengono da Geova prenderanno il posto dei pensieri assillanti. Geova ti renderà forte, come ha reso forte me”.

14 Eliza, citata prima, dice: “Ogni volta che vado all’adunanza e mi dedico allo studio personale, ho una conferma del fatto che Geova mi ascolta e mi ama davvero. E questo mi rende felice”. Nolan, un sorvegliante di circoscrizione che serve in Africa, parlando di sé e di sua moglie Diane dice: “Manteniamo le nostre abitudini spirituali anche quando ci sentiamo scoraggiati. Geova ci fa sempre capire in modo molto chiaro che ci sta aiutando ad avere il giusto atteggiamento. Cerchiamo di ricordare che Geova ci aiuterà e ci benedirà. Non sappiamo come, ma sappiamo che lo farà”.

15. Cosa potrebbe essere necessario fare per vincere i pensieri negativi? Fate un esempio.

15 Per vincere i pensieri negativi potrebbe essere necessario fare qualcos’altro oltre a mantenere le proprie abitudini spirituali basilari. Per fare un esempio, immaginiamo di soffrire di mal di schiena. Per farlo passare potrebbe non essere sufficiente fare una camminata ogni giorno. Per identificare la causa del dolore potrebbe essere necessario fare qualche ricerca e parlare con un medico. In modo simile, per imparare a gestire i pensieri negativi ricorrenti potremmo dover fare ricerche nella Bibbia e nelle nostre pubblicazioni, e anche parlare con un cristiano maturo. Vediamo altri suggerimenti che possono aiutarci.

16. Cosa può aiutarci a identificare la causa dei nostri pensieri negativi? (Salmo 139:1-4, 23, 24).

16 Analizziamo in preghiera i nostri bisogni. Il re Davide sapeva che Geova lo conosceva bene, quindi gli chiese aiuto per riuscire a identificare la causa dei suoi “inquietanti pensieri”. (Leggi Salmo 139:1-4, 23, 24.) Anche tu puoi chiedere a Geova di aiutarti a identificare la causa dei tuoi pensieri negativi e a capire come vincerli. Potresti anche farti domande come queste: “Quale sembra essere il fattore scatenante della mia ansia? C’è qualcosa che innesca i miei pensieri negativi? Tendo a soffermarmi su quei pensieri negativi anziché scartarli?”

17. Quali argomenti potremmo studiare per indirizzare la mente verso pensieri incoraggianti? (Vedi anche l’immagine.)

17 Adattiamo lo studio della Bibbia ai nostri bisogni. Di tanto in tanto potresti trovare utile studiare alcuni aspetti della personalità di Geova. Ad esempio, per l’apostolo Paolo fu di grande beneficio riflettere sul riscatto e sul perdono di Geova. Tu puoi fare lo stesso. Usa la Guida alle ricerche per i Testimoni di Geova, l’Indice delle pubblicazioni Watch Tower o altri strumenti per lo studio della Bibbia disponibili nella tua lingua per approfondire qualità di Geova come la misericordia, la prontezza a perdonare e l’amore leale. Dopo aver trovato articoli che potrebbero tornarti utili, fai un elenco di quegli articoli e mettilo in un posto in cui puoi vederlo facilmente. Poi, quando inizi a sentirti giù, studia quegli articoli. Cerca di applicare quello che leggi alle tue circostanze (Filip. 4:8).

Un giovane fratello sta facendo il suo studio personale usando la Bibbia, un tablet e un taccuino. Scrive una nota nella Bibbia, che è aperta sul tavolo.

Per il tuo studio personale, scegli degli argomenti che ti aiutino a vincere i pensieri negativi (Vedi il paragrafo 17)


18. Quali progetti di studio hanno trovato utili alcuni?

18 Eliza, menzionata prima, ha deciso di approfondire come progetto di studio il personaggio biblico di Giobbe. Lei dice: “Mi rivedo molto in Giobbe. Lui ha affrontato una prova dopo l’altra. Eppure nemmeno nel suo momento più buio ha smesso di confidare in Geova, anche se non sapeva perché gli stessero succedendo tutte quelle cose” (Giob. 42:1-6). Diane, menzionata prima, dice: “Io e mio marito abbiamo iniziato un progetto di studio usando il libro Avviciniamoci a Geova. Siamo grati del fatto che Geova ci modelli proprio come un vasaio fa con l’argilla. Anziché concentrarci su quanto siamo delusi di noi stessi, cerchiamo di immaginare Geova che ci modella e che cerca di renderci persone migliori. Questo ci avvicina ancora di più a lui” (Isa. 64:8).

GUARDIAMO AL FUTURO CON FIDUCIA

19. Cos’è realistico aspettarsi?

19 Anche se abbiamo buone abitudini spirituali e un programma di studio adatto ai nostri bisogni, non possiamo aspettarci che i pensieri e i sentimenti negativi scompaiano del tutto. A volte potrebbero esserci dei giorni in cui ci sentiamo particolarmente giù, ma con l’aiuto di Geova possiamo attenuare i sentimenti negativi. Possiamo essere sicuri che nella maggioranza dei giorni sentiremo di avere la coscienza pulita e ogni ragione per essere felici della nostra vita e del servizio che rendiamo a Geova.

20. Cosa siete decisi a fare?

20 Siamo decisi a non lasciarci dominare dai sentimenti negativi che potremmo provare a motivo del nostro passato, dei nostri problemi o delle nostre debolezze. Con l’aiuto di Geova possiamo tenere i sentimenti negativi sotto controllo (Sal. 143:10). Ci attende una vita in cui non dovremo più lottare per pensare in modo positivo. Ci sveglieremo ogni mattina senza ansie, felici di servire il nostro amorevole Dio, Geova.

COME RISPONDERESTE?

  • Per quali motivi a volte l’apostolo Paolo si sarà sentito particolarmente scoraggiato?

  • Come riuscì Paolo a mantenere una coscienza pulita e un atteggiamento positivo nonostante i sentimenti negativi?

  • Cosa possiamo fare per combattere i sentimenti negativi?

CANTICO 34 “Camminerò nella mia integrità”

a COSA SIGNIFICA: In questo articolo l’espressione “sentimenti negativi” si riferisce a uno stato occasionale di tristezza o a sbalzi d’umore. Non si riferisce alla depressione cronica, che è un serio problema di natura medica.

b Gli scritti di Paolo fanno pensare che avesse problemi di vista, cosa che gli avrebbe reso difficile scrivere lettere e compiere il suo ministero (Gal. 4:15; 6:11). È anche possibile che Paolo si stesse riferendo all’ansia che alcuni falsi maestri gli procuravano (2 Cor. 10:10; 11:5, 13). Qualunque fosse il motivo del suo malessere, si trattava di qualcosa che lo faceva soffrire.

c Alcuni nomi sono stati cambiati.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2026)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi