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  • g71 22/10 pp. 20-23
  • Giganti del nord-ovest

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  • Giganti del nord-ovest
  • Svegliatevi! 1971
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Legni duri e legni teneri
  • Il gigante cresce da un minuscolo seme
  • Abete americano
  • Ginepro della Virginia e abete rosso
  • “Sequoia sempervirens” e “Sequoia gigantea”
  • Molto utili all’uomo
  • Gli alberi più grandi del mondo
    Svegliatevi! 1974
  • La riproduzione selettiva degli alberi d’alto fusto
    Svegliatevi! 1992
  • L’incantevole foresta
    Svegliatevi! 1973
  • La creazione attesta che Dio ha un proposito
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
Altro
Svegliatevi! 1971
g71 22/10 pp. 20-23

Giganti del nord-ovest

SIMILI a pigmei in un paese di giganti appaiono i taglialegna che lavorano fra i maestosi alberi delle foreste, mentre spuntano le prime luci dell’alba sulle coste nordoccidentali del Pacifico. I raggi del sole dissipano lentamente la nebbia sospesa sopra i massi di roccia e gli alberi giganteschi dei monti Cascade. In questo paese del legname che si stende dall’Alasca sudorientale alla California settentrionale migliaia di uomini lavorano al taglio del legname.

Il rumore di motori simile a quello di motociclette rompe il silenzio della grande foresta mentre seghe a catena azionate a motore tagliano gli alberi giganteschi, facendoli cadere a terra, ponendo fine forse a mille anni di vita di un albero. Gli uomini somigliano a formiche vicino a questi alberi giganteschi mentre li riducono in ceppi. Legati con filo metallico, questi ceppi misurano talvolta da due metri e mezzo a tre metri e mezzo di diametro mentre sono spinti al luogo di carico in una scena che fa ricordare I viaggi di Gulliver.

Gli alberi sono le più grandi piante che esistano. Ma a differenza della maggioranza delle piante, finché vivono non smettono mai di crescere. Solo negli Stati Uniti ci sono oltre mille specie di alberi. I commercianti di legnami classificano di solito gli alberi in legni duri o legni teneri.

Legni duri e legni teneri

I legni teneri sono in genere le conifere, sempreverdi, che hanno la foglia aghiforme del pino. Il loro legno è di peso leggero quando è asciutto e si taglia facilmente. Abeti, pini e cedri sono esempi di conifere o del gruppo di legni teneri.

Gli alberi di legno duro, spesso con le foglie larghe, si riconoscono dalla compatta struttura del legno, che di solito è resistente e pesante. Molti di questi alberi sono decidui; in autunno perdono le foglie e in primavera spuntano foglie nuove. Comprendono molte varietà, come acero, noce, betulla, melo e pesco.

Il gigante cresce da un minuscolo seme

Che cosa fa crescere un albero e dà al legno le sue incomparabili proprietà? Proprio sotto la corteccia del legno c’è uno strato detto cambio; esso aderisce all’albero come una pelle tesa. È fatto di cellule nuove, vive. È qui che l’albero cresce, mentre ogni anno si aggiunge un nuovo anello di legno al tronco.

Il nuovo accrescimento diventa parte dell’alburno, che trasporta la linfa dalle radici alle foglie. Col tempo l’alburno costituirà la parte centrale o cuore del legno, che dà all’albero la sua forza.

Nel cuore del legno la composizione chimica della cellula cambia e diventa, per la maggior parte, cellulosa. Gli alberi sono fatti principalmente di cellulosa e lignina, plastica naturale. La lignina tiene insieme le cellule di cellulosa con una forza tale che può sostenere un abete americano o una Sequoia sempervirens, alti da sessanta a novanta metri, così che resista a violente bufere.

E pensare che questi giganti ebbero inizio da minuscoli semi! Nel caso della Sequoia gigantea, il seme è lungo circa sei millimetri. E in ciascun piccolo seme ci sono le parti essenziali necessarie al nuovo albero. Per esempio, c’è un piccolo filo bianco che un giorno diventerà il tronco dell’albero. Oltre a due piccole foglie il seme ha pure a un’estremità la punta della radice e una gemma all’altra estremità. In modo sorprendente, precisa World Book Encyclopedia, “anche se girate sottosopra un seme che si sta aprendo, così che la parte della radice sia girata in su, in poche ore si girerà in giù, come attratto dalla gravità. Nello stesso tempo, la punta con la gemma e le foglie si gira in alto, come attratta dalla luce del sole”.

E quali sorprendenti varietà di semi ci sono! Le conifere producono i semi in coni, e i coni variano in grandezza da quello dell’abete canadese grande quanto un ciottolo a quasi trenta centimetri di lunghezza per alcune specie di pini. Quando i semi sono maturi, i coni si aprono e i semi escono, per essere dispersi dal vento.

Alcuni semi hanno ali attaccate ad essi così che volano per lunghe distanze prima di cadere a terra. Altri rimbalzano o rotolano come le ghiande e alcuni hanno pezzi di lanugine e sono trasportati dal vento. E, naturalmente, i semi di molti alberi sono racchiusi nel frutto.

Abete americano

Il grande abete americano, che raggiunge oltre sessanta metri di altezza, è l’albero che dà alle pendici dei monti il contorno dentellato. L’abete americano può ben essere il re dei giganti per il suo valore, poiché questo albero di legno tenero produce più legname di buona qualità di qualsiasi altro albero dell’America del Nord. La sua composizione di fibre intrecciate ne fa un legno insolitamente forte in paragone con il suo peso. Tiene in modo eccellente i chiodi. Prende subito la tintura, si lavora facilmente e resiste bene alla carie bianca e alla carie rossa.

I capitani delle navi a vela apprezzavano l’abete americano per farne alberi a motivo della sua grande altezza e resistenza. Oggi l’abete americano è richiesto per la costruzione di case e usato sia per farne legname da costruzione che compensato. I ceppi degli abeti americani più piccoli e lo scarto sono utilizzati per fare pasta per carta, alcool per l’industria, prodotti chimici industriali, vaniglia artificiale nonché come legna da ardere.

Ginepro della Virginia e abete rosso

Il ginepro della Virginia, o albero delle canoe, è un altro gigante del nord-ovest, che può raggiungere i 45-60 metri di altezza con un tronco del diametro di quattro metri e mezzo. Essendo a grana diritta e facile a fendersi, questo albero si poteva lavorare anche con arnesi primitivi. Gli Indiani usavano il gigantesco ginepro della Virginia per fare pali totemici in cui scolpivano la loro storia. Dagli enormi ceppi di questo albero ricavavano anche le loro canoe, scolpendovi figure artistiche con scalpelli e accette di pietra, denti di castori e conchiglie di molluschi, levigando il legno con sabbia e pelle di squalo.

Oggi il ginepro della Virginia è un legno particolarmente pregiato per armadi a muro e depositi, perché scoraggia gli insetti a motivo del suo pungente odore. Ora gli architetti stanno provando a usare il ginepro della Virginia come naturale materiale di rifinitura nelle case moderne.

Gli abeti rossi sono la delizia dei fabbricanti di pasta per la carta. Una ditta può possederne migliaia di ettari. L’intera industria mondiale delle comunicazioni si troverebbe in difficoltà senza l’economica carta provveduta dagli abeti rossi per libri, giornali e l’uso quotidiano. Per l’edizione di un giornale ci può volere un’estensione di abeti rossi di 24.000 metri quadrati. La pasta si usa anche per fare rayon per indumenti.

Un altro abete gigante (Picea sitchensis), alto da trenta a sessanta metri, è una delle più belle conifere dell’Ovest. Alcuni di questi abeti giganteschi sono alti più di novanta metri. Giacché il legno di questo albero ha una composizione di fibre interne molto resistente in relazione al suo peso, il legno fu usato per gli aerei durante la prima guerra mondiale. Ora questo legno è usato per fare strumenti musicali di prima qualità con eccellente riproduzione del suono, come la chitarra e il pianoforte.

“Sequoia sempervirens” e “Sequoia gigantea”

Costeggiando l’oceano verso sud fino all’Oregon meridionale, si cominciano a vedere le Sequoia sempervirens. Re dei giganti per altezza, gli alberi delle Sequoia sempervirens sono i più alti fra quelli viventi, raggiungendo l’altezza di un edificio di trenta piani. Infatti, il più alto albero che si conosca negli Stati Uniti è una Sequoia sempervirens alta 112 metri. Molti tronchi di questa specie di sequoia hanno un diametro di oltre trenta metri. Il legno di questo albero è di colore rosso chiaro. Benché tenero e fragile, resiste in modo eccezionale alla putrefazione e agli insetti. Pertanto è usato spesso per le rifiniture interne degli edifici e per altri scopi quando la cosa importante è la durabilità.

La Sequoia sempervirens cresce nelle zone fra il livello del mare e i 750 metri di altezza, mentre la Sequoia gigantea si trova nelle zone più estreme dell’area dei giganti delle foreste, potendo resistere maggiormente al freddo e alla siccità e sopravvivere a maggiori altitudini. Benché non così alta come la Sequoia sempervirens, la Sequoia gigantea è più massiccia. Giacché nessun altro albero unisce un tronco così massiccio a tale altezza, molti considerano la Sequoia gigantea come il più maestoso albero del mondo. Si crede che alcuni di questi alberi abbiano più di 3.000 anni e non risulta che alcuno di essi sia morto di vecchiaia.

Il generale Sherman, sequoia dei monti della Sierra Nevada in California, è un ottimo esempio della gigantesca mole di questi alberi. È un albero alto 83 metri. Alla base ha una circonferenza di 31 metri. A 30 metri dal suolo questo gigante della famiglia degli alberi ha ancora un diametro di cinque metri e settanta centimetri. Il peso totale dell’albero si calcola sia di oltre 6.000 tonnellate. Tuttavia questo albero straordinario ebbe origine da un seme così piccolo che ce ne vorrebbero più di 11.000 per pesare un etto.

Poiché questi alberi sono a grana diritta e fragili, i taglialegna riscontrano spesso che quando li tagliano la semplice mole li fa frantumare in molti inutilizzabili frammenti di legno. Questo causa la completa perdita di un albero che forse ha impiegato mille anni o più a crescere.

Molto utili all’uomo

Cibo, riparo, vestiario, combustibile: tutte queste cose possono essere provvedute dagli alberi. Possiamo pure essere grati che gli alberi purifichino l’aria, assimilando l’anidride carbonica per mezzo dei piccoli fori che ci sono nelle foglie. Con l’aiuto della luce del sole, dell’acqua, dei minerali, mediante processi non ancora completamente conosciuti, l’albero fabbrica nelle foglie il cibo con quella che è chiamata fotosintesi. In tal modo si nutrono le cellule dell’albero.

Se gli alberi si estinguessero all’improvviso a causa dell’atmosfera inquinata, è comprensibile che l’uomo e altre creature viventi soffocherebbero infine e morirebbero per mancanza di aria respirabile.

Gli alberi hanno dunque una parte importante nella vita, non solo per i taglialegna della costa occidentale dell’America, ma per la maggioranza delle persone. Abbiamo tutti ragione di apprezzare le scrivanie, gli armadi, le sedie, le tavole e molti altri bei mobili fatti di legno. Siamo lieti di avere la carta, così che possiamo leggere la pagina stampata che ci trasmette parole di luce, speranza o conforto. Non dovremmo dunque apprezzare anche le altre cose che un albero può fare, purificare l’aria, provvedere ombra e abbellire il panorama? Possiamo essere grati che il nostro amorevole Creatore ornasse la terra di una così grande varietà delle più grandi piante, inclusi i sorprendenti giganti del nord-ovest.

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