Cancro: C’è speranza di guarigione permanente?
DI TUTTE le malattie che affliggono il genere umano, il cancro è una delle più temute. E con buone ragioni. I danni al fisico, le angosce e i decessi che esso causa sono impressionanti. Questo è avvenuto specialmente nel nostro ventesimo secolo.
Data la natura della malattia, chi scopre d’averlo in qualche forma subisce di solito un grave turbamento emotivo. Questo vale anche per i suoi cari. Per alcuni, l’avere il cancro è considerato automaticamente come una sentenza di morte.
Ma è realmente così? No; poiché mentre le vittime del cancro sono tragicamente numerose, e il totale aumenta, la proporzione di coloro che sono stati curati con successo è pure aumentata.
Ma pur essendoci stato un miglioramento nella cura del cancro, c’è qualche vera speranza che sia presto permanentemente debellato? Molte autorità mediche ritengono che l’offensiva senza precedenti lanciata ora contro il cancro farà un giorno trovare il rimedio. La Società Canadese del Cancro riferisce: “L’offensiva lanciata dai ricercatori contro il cancro è la massima e più costosa singola impresa nella storia della medicina. Il problema è così vasto e così profondo che praticamente ogni ramo della scienza moderna è impegnato nelle ricerche sul cancro”.
Ma nonostante tutti questi sforzi, dal punto di vista medico non si prevede ora la guarigione completa per ogni tipo di cancro. Non vi sono state “schiarite” scientifiche che possano infondere tale speranza. Nonostante ciò, possiamo dire con certezza che questa temuta malattia che affligge la famiglia umana sarà completamente vinta.
Prima di considerare come questo avverrà, esaminiamo più da vicino il problema. Quanto è esteso il cancro? Che cos’è? Che cosa causa la malattia? Come si cura al presente?
Uno spaventoso bilancio
Pur potendosi trovare in quasi ogni tipo di società, il cancro prevale specialmente nelle nazioni industriali “progredite”. Per esempio, negli Stati Uniti, Medical World News calcolò che nel 1973 vi furono circa 665.000 nuovi casi di cancro. Non vi sono inclusi i casi di cancro superficiale della cute. Calcolò pure che nel 1973 morirono di cancro circa 350.000 persone. E le statistiche fanno pensare che, al ritmo attuale, un Americano su quattro contrarrà infine qualche tipo di tumore maligno.
Eccetto i disturbi cardiaci, il cancro è la principale causa di morte negli Stati Uniti. Negli uomini, il tipo di cancro che causa più vittime è il cancro polmonare. In anni recenti è diventata un’epidemia. Secondo un resoconto la mortalità causata da questa forma di cancro è aumentata del 1.400 per cento negli scorsi quarant’anni. Nelle donne, la mortalità più elevata è dovuta al cancro della mammella. E sia negli uomini che nelle donne, il cancro del colon e del retto è al secondo posto per il numero di vittime.
Un tempo, il numero dei superstiti fra coloro che avevano il cancro era tristemente basso. Il Consiglio Nazionale Consultivo per il Cancro negli Stati Uniti dice che nel 1938 solo uno su cinque di quelli che avevano il cancro sopravviveva, aveva cioè la probabilità d’esser vivo cinque anni dopo la diagnosi. Ma nel 1969 la percentuale dei superstiti era salita a uno su tre. Nel 1973, un resoconto indicò che il 47 per cento di quelli che avevano il cancro sopravviveva.
Che cos’è il cancro?
Il cancro non è una singola malattia. È in effetti più di cento distinte malattie. Giacché le cellule del corpo differiscono, il tipo di cancro dipende dal tipo di cellula in cui ha origine. Comunque, tutti i cancri hanno in comune l’anormale crescita delle cellule. Questo si chiama natura maligna, cioè la tendenza a peggiorare progressivamente e a causare possibilmente la morte.
Una vasta categoria di tumori maligni è quella dei cosiddetti carcinomi. Sono i più comuni. Hanno origine nelle cellule di tessuti di rivestimento o epiteliali come la cute e le membrane mucose di organi come polmoni, stomaco, e nel tratto gastrointestinale e nella bocca. Un’altra vasta categoria è quella dei sarcomi, molto maligni ma non così comuni. Essi hanno origine nei tessuti connettivi come cartilagini, muscoli e ossa. Alcuni altri tipi, come la leucemia, non rientrano in alcune di queste categorie generali.
Normalmente, le cellule del corpo muoiono, ma altre si dividono in due sostituendo quelle che si distruggono. Ma nelle cellule cancerose la divisione delle cellule non avviene più in modo regolare. Pertanto alcune cellule diventano cancerose. Dapprima ce ne possono essere solo alcune in mezzo a milioni di cellule normali. Ma una volta che il cancro ha avuto inizio, queste cellule si sviluppano in modo anormale e incontrollato. Si dividono molto più in fretta di quanto dovrebbero, formando col tempo una massa o tumore.
Mentre si moltiplicano, le cellule cancerose tendono a spingere da parte le cellule normali, privandole talora del nutrimento di cui hanno bisogno. Alcuni cancri tendono a svilupparsi troppo per la quantità di sangue che ricevono, per cui parti del tumore degenerano per mancanza di nutrimento e diventano piaghe maleolenti ma sempre maligne e in aumento. Infine, il cancro distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino. Quando tumori maligni invadono gli organi vitali, la funzione di questi organi è ostacolata. La morte è spesso affrettata dal cattivo funzionamento di quell’organo.
Una delle principali caratteristiche delle cellule cancerose è la loro capacità di metastatizzare, cioè di staccarsi dal tumore originale e spostarsi in altre parti del corpo. Questo può avvenire attraverso le arterie e le vene del torrente sanguigno, o attraverso i canali linfatici, quei passaggi nei quali scorre la linfa, il liquido acquoso. Le cellule cancerose viaggianti si stabiliscono quindi in altre parti del corpo e cominciano a sviluppare tumori addizionali o secondari, detti metastasi.
Comunque, non tutti i tumori sono maligni. Alcuni sono benigni. Mentre sono anch’essi proliferazioni tumorali, restano localizzati e di solito racchiusi in una capsula. Sono pericolosi solo se continuano a crescere e ostruiscono organi e funzioni vitali a causa della loro dimensione o del punto dove sono situati. Per esempio, un tumore benigno relativamente piccolo nel cervello potrebbe essere causa di morte per la pressione che esercita sul cervello, non permettendogli il cranio rigido di espandersi. Tuttavia un tumore benigno molto più grande in un altro posto può non essere mortale se ha più spazio in cui espandersi.
Vi sono segni ammonitori?
Dà il cancro alcun segno ammonitore che sta avendo inizio? Al primissimo stadio non dà nessun chiaro, specifico avvertimento. Forse è localizzato in un punto dove non si può né vedere né sentire.
E nei primi stadi, inoltre, il cancro è di solito indolore. Normalmente, è quando il cancro è progredito fino a uno stadio pericoloso che procura dolore. Ciò accade quando il tumore preme su qualche zona sensibile o quando ostruisce un vitale passaggio interno come gli intestini o l’apparato urinario.
Mentre è difficile, se non impossibile, individuarlo ai primi stadi, vi sono alcune cose a cui si può fare attenzione. Esse possono suggerire che esiste una condizione precancerosa o un’effettiva condizione cancerosa. La Società Americana del Cancro elenca sette segni ammonitori.
Naturalmente, altre malattie possono causare questi disturbi. E possono non avere nulla a che fare con il cancro. Ma dal momento che questi disturbi possono essere segni ammonitori del cancro, meritano immediata attenzione. E prima si cura il cancro, più è probabile che la cura abbia successo.
Apparentemente, colpisce il cancro persone di una particolare età? Mentre colpisce sia giovani che vecchi, fa senz’altro il maggior numero di vittime tra le persone di età più avanzata, sebbene alcuni tipi tendano a colpire più spesso i giovanissimi. Si può dunque dire che, in generale, il cancro è principalmente una malattia dell’età avanzata.
Che cosa causa il cancro?
Perché le cellule cominciano a crescere in modo incontrollato? E perché alcuni sono colpiti dal cancro quando altri in circostanze simili non lo sono?
Evidentemente alcuni sono più soggetti al cancro di altri. Quando si presenta un certo fattore, o una combinazione di fattori, quelli che vi sono più predisposti possono essere colpiti dal cancro.
Certo, vi sono gradi di predisposizione. Ad esempio, nel caso del fumo delle sigarette, se nessuno fumasse, nessuno prenderebbe il cancro polmonare da fumo. Ma tra i forti fumatori, il rischio di prendere il cancro polmonare è da dieci a venti volte più elevato che tra i non fumatori. Questo non vuol dire che il fumo influisca nello stesso modo su tutti. Anche tra i forti fumatori alcuni non prendono il cancro polmonare. La loro resistenza è evidentemente maggiore.
Si può pertanto vedere che vi sono alcuni variabili fattori i quali possono accrescere per alcuni le probabilità di contrarre il cancro. Alcuni fattori che nel corso degli anni è stato scoperto “causano” o aumentano la possibilità di contrarre la malattia sono: fumo delle sigarette, energia raggiante della luce solare e raggi X, certe sostanze chimiche o combinazioni d’esse, varie anomalie ereditate e congenite, irritazione cronica dei tessuti, squilibrio ormonale e forse anche fattori emotivi. In anni recenti è stato scoperto che i virus “causano” il cancro negli animali, ma non è stato stabilito in modo definitivo che causino il cancro nell’uomo.
Comunque, perché il cancro si sviluppi dov’è presente una qualsiasi di tali ‘cause’, il sistema immunologico dell’organismo deve avere qualche fondamentale deficienza. Questo vuol dire che le difese dell’organismo contro la malattia sono in qualche modo venute meno. Come dice il dott. Robert Alan Good del centro di cancerologia Sloan-Kettering di New York: ‘Non abbiamo mai trovato una persona colpita da cancro che non avesse qualcosa di anormale sul piano immunologico’.
Società industriali
Forse la “causa” più significativa del cancro è il modo di vivere nelle società industriali. Pur essendo presente in quasi tutte le società, la maggiore concentrazione del cancro è nelle nazioni industriali. Non è altrettanto esteso nelle società rurali.
Con l’industrializzazione è venuta a crearsi una serie di condizioni anormali. C’è l’inquinamento con la sua gran varietà di sostanze chimiche irritanti immesse nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo e nel cibo che mangiamo. È stato riferito che il cancro polmonare è due volte più comune fra gli abitanti delle città che fra gli abitanti delle campagne. Il Journal di Atlanta dice: “Il Consiglio Nazionale di Ricerca . . . ha concluso che nelle città l’aria è 15 volte più inquinata che nelle campagne. E, come diceva il resoconto, il cancro polmonare è più comune in quelle zone delle città dove il generale inquinamento industriale è peggiore”.
Per giunta, nelle zone industriali il modo di vivere comporta insolite pressioni, un ritmo più rapido, più congestione. In breve, il corpo e la mente sono messi a più dura prova. Tutto questo contribuisce a indebolire il sistema immunitario dell’organismo.
Il Times di New York riferisce: “Si calcola che dal 75 all’85 per cento di tutti i cancri siano direttamente o indirettamente causati da fattori ambientali, la maggioranza dei quali sono in potenza evitabili”. E anche il dott. Frank J. Rauscher, dell’Istituto Nazionale del Cancro, dice:
“Dall’ottanta all’ottantacinque per cento dei cancri sono di natura estrinseca, cioè hanno origine da fonti esterne al corpo umano.
“In altre parole, il cancro si sviluppa a causa di qualcosa che la persona fa, di come vive, o di qualcosa a cui è esposta”.
Per fare un esempio di cause esterne possiamo citare il cancro polmonare contratto a causa del fumo delle sigarette. Circa il 90 per cento di quelli che contraggono questo cancro non l’avrebbero contratto se non fumavano.
Un altro esempio di causa esterna è l’asbesto. Da qualche tempo si notava che chi lavorava a contatto con l’asbesto era più soggetto al cancro polmonare e a un tumore del torace altrimenti raro detto mesotelioma. La malattia si sviluppa dopo avere avuto contatti per anni con le fibre di asbesto.
La vita nelle società industriali ha forse relazione con il cancro della mammella nelle donne? In un certo senso, sì. Nelle società industriali le donne tendono ad avere meno bambini o nessuno, in paragone con le donne delle società agricole. Inoltre, con la gran quantità di preparati e di cibi per bambini che si possono trovare nelle società industriali, molte donne che ci vivono preferiscono non allattare al seno i loro bambini. Si è riscontrato che il cancro della mammella è più frequente nelle donne che non hanno partorito figli, o nelle madri che non hanno allattato al seno i loro bambini. E il più delle volte si manifesta quando la donna ha superato la menopausa.
Pure interessante è la seguente osservazione del dott. Rauscher. Egli dice: “L’avere precoci rapporti sessuali può accrescere il rischio del cancro della mammella, e rende senz’altro più probabile il cancro del collo dell’utero. La donna che ha diversi compagni corre un rischio molto più elevato di contrarre il cancro del collo dell’utero che non le donne le quali non hanno diversi compagni e non ebbero precoci rapporti sessuali. . . . fra le prostitute il rischio e l’incidenza sono elevati”.
L’eccessiva esposizione alla luce del sole si pensa sia una “causa” dei cancri della pelle, specialmente fra chi ha la pelle chiara. Le autorità mediche avvertono chi ha la pelle chiara di non stare sdraiato per ore al sole al fine di prendere la tintarella.
Pertanto, pur non essendo stata isolata nessuna singola “causa” di cancro, è noto che vi contribuiscono molti fattori. E pare che in effetti la vita nelle società industriali indebolisca più in fretta la resistenza dell’organismo al cancro.
Come si cura il cancro
Nella cura dei tumori solidi, continua a prevalere la terapia chirurgica. La maggioranza dei medici ritiene sia meglio togliere il tumore dal corpo, e prima si può diagnosticare e asportare, maggiore è la probabilità di fermare il cancro e impedire le metastasi.
Recentemente, è sorto disaccordo fra i medici riguardo a quanto dovrebbe essere esteso l’intervento chirurgico in certi tipi di tumori. Al paziente si presenta un problema: il consiglio di quale medico seguire.
Certo, alcuni condannano del tutto la terapia chirurgica. Tuttavia certuni si sono sottoposti a un’operazione per farsi asportare un cancro, riscontrando che esso non è ricomparso. È dunque evidente che per alcuni questo tipo di cura ha successo.
Un altro metodo nella cura del cancro è la terapia radiante. In certi tipi di cancro è preferita a quella chirurgica; in altri, vi si ricorre insieme a quella chirurgica. Con questo metodo, si spera che le potenti radiazioni distruggeranno le cellule cancerose. Giacché le cellule cancerose sono anormali, di solito la quantità di radiazioni necessaria per distruggerle è inferiore a quella necessaria per distruggere le cellule normali. Ma poiché le radiazioni possono influire sfavorevolmente sulle cellule sane mentre si distruggono le cellule cancerose, il radioterapista dev’essere un esperto nel campo.
Recentemente è stato fatto un più esteso impiego della chemioterapia. Consiste nell’impiego di farmaci per combattere il cancro. Un tempo si sperava che i farmaci fossero un sensazionale mezzo per combattere il cancro. Ma questa speranza non si è realizzata. Delle decine di migliaia di farmaci sperimentati, pochissimi si sono dimostrati in qualche modo efficaci contro il cancro. Inoltre, un problema che sorge coi farmaci è che, pur dando alcuni utili risultati, possono anche avere nocivi effetti collaterali.
L’immunoterapia è un recente campo di studio. Gli scienziati sperano di poter controllare il sistema immunitario dell’organismo per servirsene nella lotta contro il cancro. Se si può isolare un agente efficace, si spera di poterne ricavare un vaccino. Fino a questo momento, però, si è ottenuto solo un successo limitato nella cura dei cancri della cute con questo metodo.
Altre terapie
Mentre i suddetti metodi di cura sono comuni, ve ne sono stati e ve ne sono altri. Alcuni hanno acquistato una certa popolarità in passato, solo per scomparire quando la loro efficacia non era dimostrata.
Sono comunque da condannare quei “rimedi” promossi da gente senza scrupoli il cui solo interesse è di spillare denaro a chi ha il cancro. Di solito questa gente è rapidamente smascherata dalle autorità che agiscono contro di essa. Al giorno d’oggi qualsiasi asserzione di un “rimedio sicuro” deve dar luogo a sospetti. Al presente non è in vista un tale rimedio. Il cancerologo dott. Salvador E. Luria, vincitore di un premio Nobel, dichiarò: “Sarebbe un’illusione e un pericoloso inganno ai danni del pubblico immaginare un programma drastico che prometta un ‘rimedio per il cancro’ entro tre o cinque o dieci anni”.
Fra le cure “non ortodosse” ora impiegate, e una delle più controverse, è una sostanza detta Laetrile, ricavata dai noccioli delle albicocche. Negli Stati Uniti il suo impiego nella cura del cancro è vietato. Ma è permesso nel Messico. I suoi sostenitori credono sinceramente che possa avere successo nella lotta contro il cancro. I suoi avversari sono ugualmente sinceri nel condannarlo.
Uno dei più famosi tra coloro che ne fanno uso, il dott. Ernesto Contreras del Messico, sostiene che non è un “rimedio” ma un mezzo per tenerlo sotto “controllo”, e lo paragona all’impiego dell’insulina nel diabete. Comunque, egli dichiara: “I tumori maligni primari delle ossa, dei muscoli, delle articolazioni, ecc., i tumori primari del cervello, e le leucemie acute generalmente non rispondono bene alla terapia col Laetrile”. Nei casi in cui il cancro è in uno stadio avanzato, egli dice, “esercita un’azione palliativa nel 60% dei casi”, e “produce un notevole effetto analgesico e una sensazione di benessere”. In una piccola percentuale di questi casi, circa il 15 per cento, asserisce, “la malattia si arresta o anche regredisce”.
Le suddette asserzioni, benché più moderate di quanto dicono alcuni sostenitori del Laetrile, sono ancora messe in dubbio da quasi tutti coloro che esercitano la professione medica. Recentemente, la sostanza è stata provata su animali sperimentali nel centro di cancerologia Sloan-Kettering di New York. Il dott. Robert Good, direttore dell’istituto, dichiarò: “In questo momento, non c’è nessuna prova che il Laetrile abbia alcun effetto sul cancro”. Aggiunse: “Non sembra che il Laetrile abbia alcun benefico effetto sui tumori. . . . ha suscitato molta eccitazione ma vi sono poche prove scientifiche”. Certo, i sostenitori della cura contestano tali conclusioni.
Come prevenire il cancro
Alcuni che si interessano del cancro raccomandano un altro indirizzo che riguarda una migliore nutrizione. Si pensa che un corpo sano sarà più in grado di difendersi dagli attacchi del cancro. E un crescente numero di esperti riconosce i vantaggi derivanti da tale “medicina preventiva”. Il National Observer riferì: “Quando il dott. Roger J. Williams disse la scorsa settimana all’Accademia Nazionale delle Scienze che la migliore prevenzione contro il cancro potrebbe essere un’alimentazione più nutriente, nessuno rise”.
Nel campo della prevenzione, una cosa che molti possono fare è smettere di fumare. Si ridurrebbe così la mortalità da cancro polmonare del 90 per cento circa. Pure sensato è il consiglio dato dal dott. Marvin Schneiderman dell’Istituto Nazionale del Cancro: “Raccomanderei . . . la moderazione in tutte le cose. Non fumate. Riducete l’alto consumo di grassi. Riducete l’alto consumo di calorie. Agli uomini senz’altro, e forse anche alle donne, molta più attività, molto più esercizio”. Questa veduta è del tutto analoga a quella assunta dal cancerologo dott. Boris Sokoloff, il quale spiega che, in media, chi è affetto da cancro pesa più di chi non ne è affetto e che “l’eccessiva nutrizione è insolitamente comune nella storia delle persone malate di cancro”.
Si raccomandano pure regolari controlli medici. Il segreto per riuscire a tenere sotto controllo il cancro dipende spesso dall’individuarlo presto. Prima viene diagnosticato, con più successo si può curare. A questo riguardo, imprimetevi nella mente i sette segni ammonitori. Se avete uno o più di quei segni, fate bene a ricorrere al medico.
Guarigione permanente
Tuttavia, indipendentemente da quanto si faccia per prevenire il cancro, e da quanto sia efficace la cura, da un punto di vista umano non si prevede nessun rimedio. Ma senza dubbio un rimedio permanente è in vista!
Il Creatore dell’uomo, Geova Dio, sa perché il corpo umano si indebolisce e che cosa bisogna fare per combattere permanentemente tutte le malattie. E presto il celeste regno di Dio intraprenderà un’opera a favore del genere umano da cui risulteranno rimedi permanenti per tutte le malattie, cancro compreso.
La Parola di Dio promette che egli “asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. (Riv. 21:4) Il re del celeste regno di Dio, Cristo Gesù, assicurò che ci sarebbero state queste guarigioni. Quando fu sulla terra, guarì malati e destò morti come prova di ciò che avrebbe fatto in qualità di re costituito da Dio. — Matt. 15:30, 31; Giov. 11:38-44.
Tutte le prove in adempimento della profezia biblica indicano che è molto vicino il tempo in cui il regno di Dio amministrerà gli affari della terra senza alcuna rivale forma di dominio. Questo significa che è pure vicino il tempo in cui avrà inizio il grande programma di guarigione nel nuovo ordine di Dio. È di grande incoraggiamento sapere che allora questo grande flagello, il cancro, sarà completamente e permanentemente sradicato. Lo spaventoso numero di vittime, le sofferenze e le lagrime causate dal cancro saranno allora cessate per sempre!
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Segni ammonitori del cancroa
1. Insolita emorragia o escreto.
2. Un nodulo o inspessimento nel petto o altrove.
3. Una ferita che non guarisce.
4. Mutate abitudini nell’evacuare o nell’urinare.
5. Raucedine o tosse persistente.
6. Continua indigestione o difficoltà a inghiottire.
7. Cambiamento di dimensione o colore di una verruca o di un neo.
[Nota in calce]
a L’elenco è stato fatto dalla Società Americana del Cancro.
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Tra i forti fumatori, il rischio di prendere il cancro polmonare è da 10 a 20 volte più elevato che tra i non fumatori
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Si pensa che l’eccessiva esposizione alla luce del sole sia una “causa” del cancro della pelle