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Svegliatevi! 1979
g79 22/6 pp. 16-19

Fanno luce sul flagello del cancro

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nelle Filippine

UN’ANZIANA donna di Singapore va dal medico per una tosse insistente. In Papua Nuova Guinea, un padre inquieto porta la figlia alla clinica dell’uomo bianco per mostrare al medico il viso gonfio e gravemente deformato di lei. Un contadino iraniano va all’ospedale in città per chiedere cosa può fare per la ferita in testa che non vuole guarire. Scoprono tutti d’essere affetti da ciò che, fino a poco tempo fa, era una malattia “occidentale”, il cancro.

In Occidente la sola parola cancro basta a scuotere gli animi. Ultimamente, però, si sono scoperti casi sempre più numerosi nei paesi in fase di sviluppo dell’Oriente. Secondo una recente stima, nell’Asia sudorientale e nel Pacifico le vittime del cancro durante il 1977 si aggirarono sui due milioni. Nelle Filippine, il cancro è passato dal settimo al quinto posto fra le malattie mortali. Nella maggioranza degli altri paesi orientali si registra la stessa tendenza all’aumento. Pertanto questa malattia è un flagello da combattere anche nei paesi in fase di sviluppo.

Ricerche

In collaborazione con i colleghi occidentali, i medici dell’Oriente stanno facendo molte ricerche per scoprire le cause del cancro e i modi di curarlo. Una branca di queste ricerche è definita “epidemiologia”. Essa studia fino a che punto i vari tipi di cancro colpiscono diversi gruppi di persone. Esaminando le abitudini, l’ambiente, ecc., dei pazienti, il ricercatore cerca di stabilire perché un certo tipo di cancro ricorre così spesso fra una particolare popolazione. In molti casi, sono state confermate le scoperte dei loro colleghi occidentali. Ma a volte le ricerche effettuate in Oriente hanno fatto nuova luce sul flagello del cancro.

Gruppi più soggetti

Gli studi epidemiologici identificano quelli che sono i gruppi più soggetti. Si tratta di coloro che hanno probabilità notevolmente superiori alla media di contrarre una certa forma di cancro. Fra le donne di Singapore di lingua cantonese, per esempio, sembra ci sia un’incidenza di cancro polmonare superiore alla media. I kadazan del Sabah hanno più casi di cancro della faringe delle popolazioni circostanti. Il cancro della mammella, a quanto pare, rappresenta una minaccia maggiore per le donne bianche che per quelle di altre razze. Negli Stati Uniti ci sono 73,5 casi ogni 100.000 bianchi, mentre in Giappone ci sono soltanto 13,9 casi su 100.000 abitanti. Per di più, le ricerche del prof. A. Habibi dell’Università di Teheran avvalorano il sospetto che questa forma di cancro colpisca più di sovente le persone di livello sociale elevato che non i poveri.

Che cosa significano queste scoperte? Si spera che i ricercatori aiuteranno a individuare la ragione per cui fra certi gruppi vi è un’incidenza più elevata di cancro.

Nell’Iran, il tipo più comune di cancro è quello della pelle. Perché? Probabilmente, dicono i medici, per l’esposizione ai raggi solari e per la scarsa igiene personale dei colpiti. È ben noto che il sole contribuisce al cancro della pelle, e molti medici hanno una mezza idea che un bagno quotidiano serva a difendere da tumori maligni della pelle e in altre parti del corpo.

L’India registra un’incidenza insolitamente alta di cancro della gola, della testa, del collo e delle guance. Perché? I ricercatori ritengono sia dovuto alla comune abitudine di masticare noce di betel e usare tabacco.

Sostanze chimiche e alimentazione

Da molto tempo gli scienziati credono ci sia un legame fra certe sostanze chimiche e il cancro. Per esempio, nelle Filippine l’uso del DDT come insetticida nella produzione di frutta e verdura è stato proibito proprio per questa ragione.

Il dott. Bhaskara Reddy del Guntur Medical College dell’India meridionale citò alcuni fattori che sembrano confermare tale teoria. Riferì che a Guntur e dintorni c’era stato un netto aumento in ogni tipo di linfomi (ingrossamento dei linfonodi) negli ultimi sette anni. Per coincidenza, nello stesso periodo erano state costruite nella zona alcune fabbriche di insetticidi e fertilizzanti. È in corso un attento studio per stabilire la relazione che c’è fra queste due cose.

Le aflatossine sono un’altra sostanza chimica cancerogena. Sono prodotte da una muffa che può comparire sui cibi. I ricercatori filippini l’hanno trovata su noccioline, granturco e cassava, fra l’altro. Le notizie dall’Indonesia confermano che queste sostanze chimiche contribuiscono al cancro del fegato.

Nel frattempo, i medici hanno esaminato la relazione esistente fra il cancro e l’alimentazione di un individuo. Nello Sri Lanka, il cancro dell’esofago è comunissimo, ed è due volte più frequente fra le donne che fra gli uomini. Le indagini hanno rivelato due cause principali. Vi contribuiscono senz’altro masticare noce di betel e fumo. Ma pare che il fattore più importante sia la carenza di ferro nell’alimentazione delle donne.

I ricercatori hawaiiani avevano del materiale interessante su cui lavorare in questo campo. Hanno studiato i cinque maggiori gruppi etnici delle Hawaii: cinesi, giapponesi, bianchi, filippini e hawaiiani. Sembra ci sia una considerevole differenza nel numero dei casi di cancro fra questi gruppi. Il cancro dello stomaco è cinque volte più frequente tra i giapponesi che tra i filippini, mentre il cancro della mammella è tre volte più frequente tra le bianche che tra le filippine.

Gli studi hanno cercato di trovare una relazione fra queste statistiche e l’alimentazione dei diversi gruppi. I primi risultati hanno mostrato che il consumo totale di grassi di ciascun gruppo era direttamente proporzionale all’incidenza di casi di cancro della prostata fra gli uomini e di cancro della mammella fra le donne.

I ricercatori giapponesi hanno scoperto qualcosa di positivo, cioè il buon effetto della vitamina A nella prevenzione del cancro polmonare. Si notò che coloro che mangiavano verdura in abbondanza erano meno soggetti al cancro polmonare. Simili scoperte furono fatte tra i cinesi di Singapore.

Cancro e altre malattie

Le ricerche effettuate in Oriente indicano che a volte il cancro è provocato da un’altra malattia. Per esempio, in Egitto i tumori maligni più frequenti fra gli uomini sono quelli della vescica. Perché? I ricercatori li mettono in relazione con la schistosomiasi che è così diffusa in quel paese. Si sta cercando di scoprire perché esiste tale legame.

Gli scienziati giapponesi ritengono ora che il cancro del fegato possa essere causato da epatite B, malattia del fegato causata da un virus. Si è riscontrato che una madre infetta può trasmetterla al neonato. Viene spesso trasmessa anche con le trasfusioni di sangue. È pertanto evidente che si deve aggiungere il cancro alla lista delle possibili complicazioni da trasfusioni di sangue.

Nelle Filippine, come in altri paesi, le forme di cancro più comuni fra le donne sono quelle della mammella e del collo dell’utero. Nessuno sa realmente cosa causa il cancro della mammella, sebbene alcuni lo mettano in relazione con l’attività ormonale. Se a una donna si toglie la ghiandola pituitaria, lo si può arrestare, mentre se le vengono tolte le ovaie si può impedire che si estenda. D’altra parte, questo tipo di tumore maligno colpisce di rado gli uomini. Se, tuttavia, prendono una forte dose di ormoni femminili — come nel caso di un’operazione per cambiare sesso — corrono un rischio molto più elevato.

Le statistiche mostrano che anche la gravidanza ha i suoi effetti. Le donne che si sposano e hanno il primo figlio quando sono ancora giovani sembrano ridurre il rischio, mentre le donne che non hanno figli vanno più soggette a contrarre il male. L’allattamento può essere una protezione, sebbene alcuni non siano d’accordo. Nelle comunità di pescatori di Hong Kong, alcune donne allattano i figli solo con la mammella destra. Studiando l’incidenza del cancro della mammella in questo gruppo, i ricercatori hanno scoperto che una significativa maggioranza di quelle che l’avevano contratto negli anni successivi aveva il cancro nella mammella sinistra, quella che non aveva allattato.

D’altra parte, il cancro del collo dell’utero è forse causato da irritazione provocata da una fonte esterna, forse anche dalle cellule spermatiche. Secondo le statistiche, le ragazze che cominciano presto la vita sessuale, fra i 12 e i 16 anni, corrono un rischio più elevato di contrarre questo tipo di cancro. Altrettanto dicasi delle prostitute e delle donne che conducono una vita promiscua. Questo tipo di cancro è molto più raro fra le donne appartenenti a gruppi religiosi rigidi come i parsi dell’India o i musulmani. Fra le donne che rimangono nubili e conducono una vita moralmente pura, non insorge quasi mai.

Cancro polmonare

Le scoperte fatte nei paesi in via di sviluppo hanno confermato i dati ottenuti in Occidente sul legame esistente tra fumo e cancro. A una recente conferenza stampa tenuta a Manila, il medico australiano Nigel Gray dell’Unione Internazionale contro il Cancro ha detto che il fumo può causare cancro della bocca, della gola, delle labbra, della vescica e dei polmoni. Ha pure un legame con parecchie malattie non cancerose.

Il medico giapponese Takeshi Hariyama ha detto alla stessa conferenza che, sebbene esista il forte sospetto che ci sia un legame fra il cancro e molte altre cose, la prova più positiva di causa ed effetto scoperta finora è il legame esistente tra fumo e cancro polmonare. Mentre il terzo mondo diviene sempre più occidentalizzato, il flagello si estende com’è avvenuto in Occidente. Oggi il cancro polmonare è quello che causa più morti fra gli uomini nelle Filippine, in Giappone e in molti altri paesi, soprattutto per il vizio del fumo.

Utilità dei fatti appurati

Sebbene il cancro sia ancora una malattia molto grave, non è più automaticamente una sentenza di morte com’era un tempo. Nelle pubblicazioni specializzate si vedono spesso frasi come “altissimo indice di guarigione, specie se scoperto in tempo”. In Oriente e in Occidente sono in corso ricerche per scoprire cure migliori. In Giappone si sta producendo un vaccino contro l’epatite B, che può causare il cancro, mentre nelle Filippine sono stati stanziati dei fondi per incoraggiare ricerche su piante locali dotate di proprietà antitumorali. Combinando in diversi modi chemioterapia (trattamento con sostanze chimiche) e immunoterapia (l’utilizzazione del sistema immunitario) con le radiazioni e la chirurgia, si cerca di migliorare il trattamento e la cura del male.

Nel frattempo, è utile conoscere la parte che hanno l’individuo e l’ambiente. È incoraggiante sapere che alcuni dei tipi di cancro che si diffondono con maggiore rapidità si possono in ampia misura evitare semplicemente non fumando e non masticando noce di Betel. Il cancro del collo dell’utero sarebbe curabile al 100 per cento, se scoperto in tempo mediante semplici esami clinici che si possono fare nella maggioranza dei paesi. Anche il cancro della mammella può essere scoperto in tempo con un esame che si può imparare con facilità e fare da sé.

Inoltre è utile sapere che la forte luce solare può provocare tumori della pelle. Dato che un’alimentazione equilibrata, contenente molto ferro e verdura, evitare i cibi ammuffiti e fare il bagno tutti i giorni — oltre a condurre una vita pura e morale — sono cose che possono impedire il diffondersi di questo flagello, non ci si perde certo a farle. Questo indipendentemente da ciò che si potrà scoprire in futuro con le ricerche sul cancro.

Naturalmente, molte cause del cancro sono ancora sconosciute, e non esistono diete né farmaci miracolosi, né “guarigioni sicure”. Tuttavia, possiamo e dobbiamo prendere tutte le precauzioni ragionevoli per evitare tale malattia, ed essere desti per scorgere qualsiasi segno premonitore. Ancor meglio, possiamo essere incoraggiati dalla promessa di Dio che ogni infermità è solo temporanea. Sotto il dominio di Dio retto da Cristo Gesù questo flagello che colpisce l’umanità non esisterà più. — Riv. 21:4, 5.

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