Uno sguardo al mondo
Proprietà medicamentose della saliva
◆ Si vedono spesso animali che si leccano tagli o altre ferite. Un’équipe di scienziati con a capo il dott. Michael Young dell’Università della Florida pensa di sapere il perché: la saliva contiene un principio medicamentoso. Questa sostanza definita “fattore di crescita dei nervi” è una proteina. Applicata su una ferita aperta, o in via sperimentale da scienziati, o da un animale ferito che si lecca o è leccato dai suoi compagni, la ferita guariva da quattro a cinque volte più rapidamente. Anche ricercatori australiani riferiscono che quando si impediva ai topi di leccarsi le ferite guarivano molto più lentamente di quelli che potevano farlo. È noto che anche altri animali, e l’uomo, hanno questa sostanza nella saliva. Si sta cercando di vedere se è possibile utilizzarla per produrre un farmaco da somministrare dopo interventi chirurgici e in caso di grave ustione o di altro trauma.
‘Non ci sono più vergini’
◆ Un importante studio effettuato dai professori Melvin Zelnik e John Kantner della Johns Hopkins University mostra che circa il 50 per cento dei dieci milioni e trecentomila ragazze americane dai 15 ai 19 anni hanno avuto relazioni preconiugali, vale a dire hanno commesso fornicazione. Questa percentuale è raddoppiata rispetto a quando Zelnik e Kantner cominciarono le ricerche nel 1971. Zelnik osserva: “Le cose che in passato davano a una ragazza validi motivi per mantenersi vergine . . . non esistono più”. Nella Louisiana (U.S.A.) una studentessa dell’ultimo anno della scuola superiore ha detto delle ragazze che ora frequentano il primo e il secondo anno della sua scuola: “Quando arrivano al diploma non ce n’è più una vergine”. Una conseguenza di questa immoralità: ogni anno negli U.S.A. un milione di adolescenti restano incinte e l’aumento più netto si registra tra le ragazze al di sotto dei 14 anni. Un’altra conseguenza: tra gli adolescenti le malattie veneree sono molto diffuse; infatti, il 25 per cento del milione di nuovi casi di gonorrea denunciati ogni anno si registra fra loro.
Guerra più ‘umana’?
◆ A una conferenza tenuta recentemente a Ginevra da 72 nazioni è stata preparata la bozza di un trattato sulle regole della guerra. Dovrebbe rendere la guerra meno dura per i civili. Ad esempio, esso vieta il lancio di bombe incendiarie su concentrazioni di civili e proibisce l’uso di ordigni esplosivi introdotti in un “oggetto mobile apparentemente innocuo”. Tuttavia il giornale francese Le Monde diceva: “Questo tentativo di ‘umanizzare’ la guerra ha trovato rapidamente i suoi limiti. Le sole armi il cui uso è stato vietato ‘in qualsiasi circostanza’ non sembra si trovino negli arsenali di nostra conoscenza”.
Sempre in base al nuovo trattato, dice il giornale, “si possono spudoratamente mettere mine attorno a un bersaglio militare, e anche ordigni esplosivi in utensili usati nelle cucine dell’esercito”. Il trattato “non menziona le armi chimiche (consistenti soprattutto di gas paralizzanti) che al presente stanno attraversando un momento di grande popolarità negli arsenali delle superpotenze e di altre nazioni” fa rilevare Le Monde. “Sarebbe piuttosto rischioso dedurre da questo che le guerre combattute oggi . . . diverranno più ‘umane’”.
Armi per i poveri
◆ Dei 500 miliardi di dollari destinati agli armamenti nel 1980, la maggior parte è stata spesa dalle due ‘superpotenze’, ma l’aumento più grande nella spesa degli armamenti si è avuto nelle nazioni che meno se lo possono permettere. In un recente decennio, gli stanziamenti militari dei paesi sviluppati sono aumentati del 5,8 per cento. Ma il Guardian inglese scrive che nei paesi del ‘Terzo Mondo’ tali stanziamenti sono aumentati in media del 107,1 per cento, quasi venti volte più in fretta! Si calcola che ora i governi spendano solo nelle ricerche di nuove armi otto volte di più che per risolvere i problemi energetici.
Il complotto di Piltdown
◆ Scrivendo per la rivista Natural History, il dott. Stephen Jay Gould, storico della Harvard University, afferma che il famoso gesuita Pierre Teilhard de Chardin fu complice dell’inganno dell’“uomo di Piltdown”, “la più famosa e spettacolare frode scientifica del ventesimo secolo”.
Questo inganno ebbe inizio nel 1912 quando l’avvocato e archeologo dilettante Charles Dawson asserì di avere trovato nelle vicinanze di Piltdown (Inghilterra) i resti fossili di un uomo scimmia. Ma nel 1953 gli scienziati inglesi fornirono la prova che l’“uomo di Piltdown” era un falso. La datazione col metodo radioattivo indicò che il cranio era quello di un uomo moderno. La mandibola apparteneva a un orangutan. I denti erano stati trattati artificialmente e le ossa macchiate chimicamente per farle apparire antiche. Nella stessa zona erano state messe anche antiche ossa animali portate da paesi lontani per far pensare che si trattava di qualcosa di molto vecchio.
Per molto tempo Dawson fu accusato d’essere il solo perpetratore dell’inganno, ma Gould afferma, in base alle sue ricerche, che Teilhard, da poco ordinato sacerdote e impegnato allora in studi di paleontologia, fu complice del “complotto di Piltdown”. Gould dice che alcune ossa rinvenute nelle fosse di Piltdown provenivano da altri paesi dove Teilhard aveva raccolto esemplari durante precedenti viaggi. Inoltre Gould afferma che, nelle lettere scritte da Teilhard a uno degli scienziati che ha scoperto la frode, il gesuita mentiva per nascondere la parte avuta nell’inganno.
Il Brasile e gli “indios”
◆ In Brasile ci sono problemi di scontri fra le tribù locali di indios e i colonizzatori bianchi, qualcosa che fa ricordare il vecchio West americano. Gli indios affermano che i bianchi invadono gradualmente le loro riserve e che le loro richieste di aiuto sono state accolte con troppa lentezza. Dopo un massacro avvenuto lo scorso settembre, sono stati inviati poliziotti armati di mitra per mantenere la pace. Però la rivista Veja osserva: “Solo la precisa definizione di linee di confine tra le proprietà dei bianchi e quelle degli indios impedirà il proseguimento di una guerra che lo scorso secolo ha dilaniato altri paesi e che oggi sopravvive solo in nostalgiche storie del selvaggio west”.
I cattolici e il concubinato
◆ L’arcivescovo Emmanuel Milingo di Lusaka, nella Zambia, ha recentemente ammesso che “più del 30 per cento dei cattolici dell’arcidiocesi di Lusaka hanno concubine”. Un sondaggio effettuato dalla chiesa e rilasciato dall’arcivescovo al Times of Zambia rivela che “su 10.903 coppie, 3.225 vivono in concubinato”. Come considera la Chiesa i figli nati da tali unioni non conformi alla Bibbia? Secondo la relazione dell’arcivescovo Milingo, dice il Times, “i figli nati da unioni non legalizzate, ma di genitori cristiani”, o di una “coppia cristiana che vive in concubinato” o anche di “una seconda moglie di un cristiano sposato in chiesa avevano il diritto d’essere battezzati e i ministri di religione avevano l’obbligo di battezzarli”.
Sempre meno sacerdoti
◆ “Un sondaggio effettuato fra i sacerdoti canadesi dai vescovi della Chiesa Cattolica indica che la categoria ha il problema della vecchiaia”, dice lo Star di Toronto. Il sondaggio della chiesa mostra che l’82 per cento di tutti i sacerdoti canadesi ha passato la quarantina, e molti sono vicini all’età della pensione. Tuttavia, riferisce lo Star, “i sacerdoti al di sotto della trentina, quelli che li sostituiranno, sono soltanto il 2,4 per cento. . . . Se si tiene presente lo scarso numero di uomini che entrano in seminario, i risultati del sondaggio fanno pensare che la crisi è molto più seria di quanto non si sia pensato finora”.
Citando un esempio, lo Star-Phoenix di Saskatoon dichiara: “Negli ultimi cinque anni, a Edmonton sono stati ordinati solo due sacerdoti cattolici in paragone con oltre dieci all’anno due decenni fa. E quest’anno non sarà ordinato nessun sacerdote. Il rev. Mike McCaffrey, direttore del Newman Theological College della vicina St. Albert, . . . dice che non solo la chiesa attira meno candidati per il sacerdozio ma che sono anche più scadenti”.
Un altro sacerdote, Les Drewicky della cattedrale di San Giuseppe di Edmonton, dice che la scarsità di sacerdoti è il sintomo di una malattia più grave: “Il problema di base è che la chiesa nel complesso — ciascun singolo cristiano — sta perdendo lo spirito di missione”. Ha definito la situazione della chiesa “una crisi di fede”.
Banditi inesperti
◆ “È la seconda volta in due giorni” riferisce il Post di New York, “che un rapinatore si fa saltare un dito, lasciandolo sul luogo della rapina come prova per la polizia”. Evidentemente alcuni criminali di New York, dal grilletto facile, hanno fretta di provare le loro armi sul “lavoro” prima di avere imparato a usarle. Entrambi questi banditi inesperti sono finiti in ospedali del posto.
Vecchi semi germogliano
◆ Oltre cent’anni fa il botanico William Beal cominciò un esperimento con alcuni semi di piante per vedere quanto potevano durare e continuare a germogliare. Seppellì vicino al suo laboratorio di East Lansing (Michigan, U.S.A.) venti bottiglie, ciascuna delle quali conteneva 1.000 semi di 20 varietà di piante. Dopo cinque anni tirò fuori una bottiglia e piantò i semi che germogliarono. Fece la stessa cosa ogni cinque anni fino al 1920, riscontrando che tutti i campioni dissotterrati germogliavano. Alla sua morte avvenuta nel 1924 i suoi colleghi continuarono gli esperimenti ogni 10 anni. Nel 1980, oltre cento anni dopo, è stata dissotterrata un’altra bottiglia e sono stati piantati i semi. Ventinove semi hanno germogliato, ma sei di essi sono morti. I 23 che sono cresciuti erano di tre diverse varietà.
Meno suore
◆ Un rapporto della Reuter dalla Spagna dichiara che nel 1979 il numero delle suore cattoliche in quel paese era sceso a 62.200 dalle 82.000 di sei anni prima. Cento ordini monastici non hanno novizie da preparare. Le autorità ecclesiastiche hanno espresso pure grande preoccupazione per la crescente apatia e lo scetticismo verso la religione da parte della gioventù spagnola.