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  • I pericoli del tabacco: la lista si allunga

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  • I pericoli del tabacco: la lista si allunga
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Svegliatevi! 1984
g84 8/2 pp. 19-20

I pericoli del tabacco: la lista si allunga

ORMAI quasi tutti sanno che il fumo favorisce il cancro del polmone, gli attacchi cardiaci e molte altre affezioni, facendo ogni anno centinaia di migliaia di vittime.a “È il nostro problema sanitario più grave di tutti”, dice il direttore del servizio informazione del pubblico della Società Canadese per il Cancro. E il ministro americano della Sanità definisce il fumo “la principale causa prevenibile di morte nella nostra società”.

Come se tutto questo non bastasse, i ricercatori continuano a scoprire un crescente numero di rischi per la salute rappresentati dal fumo. La lista dei pericoli del tabacco si allunga e indichiamo qui di seguito alcuni di quelli scoperti ultimamente.

● I fumatori vanno più soggetti a prendere l’influenza durante un’epidemia e di solito la prendono più forte dei non fumatori, secondo uno studio i cui risultati sono pubblicati dal New England Journal of Medicine. “Il rischio di contrarre l’influenza [sia leggera che forte] aumentava dal 47 per cento nei non fumatori al 72 per cento nei forti fumatori [quelli che fumano più di un pacchetto di sigarette al giorno]”, afferma il rapporto. I fumatori inoltre avevano perso il 20,5 per cento di giornate lavorative in più a causa dell’influenza. Il rapporto dice che la differenza sarebbe stata anche più grande se non fosse stato per il fatto che i non fumatori erano spesso costretti a stare nelle stesse stanze piene di fumo insieme ai fumatori. Non fumatori, attenti al pericolo!

● Il fumo distrugge la vitamina C che si assorbe dal cibo e dalle bevande. “Una sigaretta distrugge 25 mg di vitamina C presente nel corpo, il che significa che per ogni pacchetto di sigarette fumate ne vengono distrutti 500 mg”, dice Richard Lucas nel suo libro Nature’s Medicines (Medicine naturali). E un resoconto pubblicato dall’American Journal of Digestive Diseases aggiunge che la nicotina riduceva del 24-31 per cento la quantità di acido ascorbico (vitamina C) presente nel sangue. Pertanto il fabbisogno di questa essenziale vitamina è molto maggiore per i fumatori. “Forse questo spiega perché chi fuma in genere è più soggetto alle infezioni di chi non fuma”, dice Lucas.

● Il fumo rappresenta uno ‘speciale rischio per l’udito’ di “coloro che lavorano in ambienti con un alto livello di rumore”, scrive la rivista Family Health. Due ricercatori del Centro di Scienze Sanitarie dell’Università dell’Oklahoma hanno riscontrato che l’udito dei fumatori esposti per diversi minuti a forti rumori “impiegava molto di più a tornare normale” che quello dei non fumatori. Ma quando i fumatori stavano senza fumare per dodici ore, il loro udito tornava normale quasi altrettanto rapidamente. Il rapporto della succitata rivista indica che un modo efficace per ridurre la perdita dell’udito nelle industrie sarebbe quello di “affiggere cartelli di ‘Vietato fumare’ e farli rispettare”.

● Il fumo durante la gravidanza danneggia le arterie fetali, secondo un ricercatore olandese presso il Centro per le malattie toraciche dell’Università di Rotterdam. Un rapporto pubblicato dalla rivista Medical World News dice che “l’esame di microfotografie ottenute con il microscopio elettronico a scansione ha rivelato gravi alterazioni a carico delle arterie ombelicali di bambini nati a donne che fumavano dieci o più sigarette al giorno”. Il ricercatore ha fatto rilevare che “alcune cellule erano di forma irregolare, di grandezza anormale e presentavano grandi fessure in superficie . . . Non abbiamo riscontrato nessun danno del genere nelle arterie ombelicali delle madri non fumatrici”. Un professore della Cornell University ha osservato: “Il fatto che i vasi sanguigni dei feti siano danneggiati penso confermi quello che sappiamo sul sottopeso del bambino alla nascita e sull’alta incidenza di malformazioni congenite e di distacco prematuro riscontrata fra i bambini di donne che fumano”.

● Anche “il padre che fuma può danneggiare il feto”, scrive The New York Times. Uno studio (condotto presso il Metropolitan General Hospital/Case Western Reserve University di Cleveland) mostra che “quando una donna incinta non fumatrice è esposta al fumo delle sigarette fumate da altri [dal padre ad esempio], il sangue fetale contiene sensibili quantità di sottoprodotti del fumo di tabacco”.

● Che dire dei bambini i cui genitori fumano? Il fumo passivo è particolarmente nocivo per loro, scrive la rivista Science News, “perché nei bambini il fegato, che elimina le proprietà tossiche della nicotina, e la barriera cerebrale contro le droghe sono meno sviluppati che negli adulti”. I danni riportati variano dall’avversione a certi cibi, dovuta alla nausea causata dal fumo del tabacco, alla morte improvvisa del neonato.

● ‘Dove c’è il fumo, c’è il fuoco’ è effettivamente qualcosa di più che una figura retorica. Parlando di incendi scoppiati in abitazioni, quasi un terzo dei decessi e dei ferimenti sono dovuti a incendi provocati da sigarette accese, e secondo i vigili del fuoco della città di New York il numero delle vittime è di gran lunga superiore a quello provocato da qualsiasi altra causa singola. Sebbene negli Stati Uniti almeno 2.300 persone perdano la vita e 5.800 riportino ferite ogni anno in incendi provocati da sigarette, questo “problema sanitario” riscuote poca attenzione da parte del pubblico, secondo il direttore del Centro Ustioni di San Francisco.

Poiché vengono alla luce continuamente fatti nuovi sui pericoli del fumo per la salute, non sorprende che molti organismi protestino contro la triste inadeguatezza degli avvertimenti che compaiono sui pacchetti di sigarette e nella pubblicità. Un’inchiesta mostra che meno del 3 per cento dei cittadini notano tali avvertimenti, per non parlare poi di ascoltarli. Ma le forti pressioni esercitate dall’industria del tabacco hanno ancora la meglio. E nel mondo milioni di persone continuano a essere vittime del fumo, definito il “più grave problema sanitario del nostro tempo”.

[Nota in calce]

a Ogni anno muoiono 430.000 americani e 30.000 canadesi per malattie che si possono attribuire al fumo. E il British Medical Journal avverte che da ora al Duemila “dieci milioni di europei potrebbero morire a causa del fumo”.

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