Come considerate la Pasqua?
SONO le 20,30. In un paese dell’Africa settentrionale, nell’oscurità di una chiesa che ha 300 anni, una ventina di diaconi in lunghe vesti bianche stanno salmodiando e battendo i tamburi. Dai turiboli si diffonde il profumo dell’incenso. A un certo punto della cerimonia un gruppo di sacerdoti entra in scena e comincia a leggere la Bibbia in ge‛ez, un’antica lingua liturgica. I fedeli ascoltano. Solo pochi dei presenti comprendono le parole. Il rito continua fino alle tre di notte.
Nella Città del Vaticano il papa celebra una messa speciale. L’uditorio per l’occasione è composto dall’intero corpo diplomatico del Vaticano, nonché da centinaia di cardinali, prelati, sacerdoti e suore e da migliaia di pellegrini.
Sull’altra sponda dell’Atlantico, nella città di New York, la polizia ha chiuso al traffico la prestigiosa Quinta Strada, che si è trasformata in una specie di passerella su cui sfilano, in un trionfo di colori, newyorkesi elegantissimi: uomini in cilindro e frac, donne con vivaci cappellini.
Qual è la ricorrenza che si sta celebrando? La Pasqua. In tutto il mondo ci sono persone che ci tengono molto a questa festa religiosa. C’è chi l’ha definita la regina delle feste, e in latino è chiamata anche festum festorum, “la festa delle feste”, la festa per eccellenza.
Quanto è importante per voi?
Cosa pensate della Pasqua? Sapete perché si festeggia? Molti non lo sanno. Un’inchiesta condotta in Gran Bretagna ha rivelato che un inglese su tre non sa perché festeggia la Pasqua. Tuttavia in Gran Bretagna, come nella maggioranza dei paesi del mondo, la Pasqua è la festa religiosa più importante della cristianità.
Secondo la Grande Enciclopedia GE 20 (De Agostini) la Pasqua “per il cristianesimo è la prima, fondamentale festa dell’anno liturgico. In essa la Chiesa celebra la risurrezione di Cristo”. Un libro che analizza l’evoluzione storica e il significato della Pasqua spiega che è “la festa più importante del calendario cristiano, che si celebra con la più grande gioia, perché promette un’analoga risurrezione a tutti quelli che hanno accettato la Fede di Cristo”. (Easter—Its Story and Meaning) Prendete altrettanto seriamente la celebrazione della Pasqua? Credete davvero che la Pasqua abbia relazione con le vostre prospettive di vita futura?
Molti non considerano la Pasqua con la stessa riverenza. Visto il modo in cui la Pasqua viene sfruttata in senso commerciale, un quotidiano l’ha definita “la più grande storia che sia mai stata venduta”.a E ha aggiunto: “Secondo i fabbricanti di giocattoli la Pasqua, la massima solennità cristiana, è divenuta la seconda festa in ordine di importanza per lo scambio di regali”. La prima, naturalmente, è il Natale, e secondo alcuni ecclesiastici la secolarizzazione della Pasqua avrebbe seguito il modello della secolarizzazione del Natale.
Per fare un esempio, per il periodo pasquale del 1989 le industrie dolciarie degli Stati Uniti aumentarono la produzione in vista di un volume di vendite che si sarebbe dovuto aggirare sugli 815 milioni di dollari. Dopo le festività natalizie, il periodo pasquale è quello in cui negli Stati Uniti si consumano più dolciumi. Una ditta produce più di cento tipi di coniglietti pasquali.
Sulle colonne del Detroit News Jack Santino, che insegna folclore e cultura popolare alla Bowling Green State University dell’Ohio, ha ammesso che la secolarizzazione della Pasqua ‘è “tipica” dell’odierna società dei consumi’. Il giornale aggiungeva che ormai “la Pasqua si incentra sul coniglietto pasquale, non più sulla risurrezione”.
Una festa come tante
Nell’emisfero settentrionale la Pasqua annuncia l’inizio della primavera ed è accompagnata di solito da una settimana di vacanze scolastiche. Così, dove il clima lo permette, molti giovani si riversano sulle spiagge a far baldoria. Per altri la Pasqua segna semplicemente la fine della stagione sciistica, l’ultima occasione per dedicarsi agli sport invernali.
In Norvegia, dove quasi l’88 per cento della popolazione appartiene alla chiesa di stato, evangelico-luterana, in un sondaggio recente solo il 14 per cento circa degli intervistati ha detto di avere intenzione di andare in chiesa il giorno di Pasqua. Il 75 per cento circa ha ammesso di non considerare più la Pasqua una festa religiosa, e che piuttosto sarebbe andato a sciare.
Per molti, alcuni importanti simboli pasquali sono diventati sinonimo di divertimento. Prendiamo ad esempio l’uovo, che in molti paesi è probabilmente il simbolo pasquale più diffuso. Il simbolismo dell’uovo ha un profondo significato religioso. La nuova vita che emerge da un uovo apparentemente inanimato rappresenterebbe la risurrezione di Gesù Cristo. Per questo l’usanza di decorare le uova colorandole con disegni sgargianti è un importante aspetto della celebrazione della Pasqua.
Ma per alcuni le uova pasquali servono principalmente per far divertire i bambini. In una città la tradizionale caccia all’uovo pasquale che si tiene nella chiesa locale finisce in una battaglia a colpi di uova! “Per i bambini”, osserva Robert J. Myers nel suo libro Celebrations, “Pasqua è sinonimo di allegria, di sorprese e probabilmente di tanti dolciumi da arrivare fino a Halloween [la vigilia di Ognissanti]!”
Teoricamente, la Pasqua continua ad essere la principale festa religiosa della cristianità. All’atto pratico, però, sembra che sempre più persone le diano poca importanza, considerandola solo una festa come tante. E voi, come considerate la Pasqua? Prima di rispondere a questa domanda, però, forse dovreste chiedervi: ‘Come considera Dio la Pasqua? Approva questa festività? Celebrare la Pasqua è davvero un obbligo cristiano?’
[Nota in calce]
a In inglese: The Greatest Story Ever Sold, gioco di parole sul titolo di un famoso libro sulla vita di Cristo intitolato The Greatest Story Ever Told, “La più grande storia che sia mai stata narrata”.
[Testo in evidenza a pagina 4]
Alcuni simboli pasquali sono diventati sinonimo di divertimento