Come considera Dio la Pasqua?
LA PASQUA — la “regina delle feste”, il festum festorum — teoricamente dovrebbe celebrare la risurrezione di Cristo. Ma cosa disse Gesù in quanto al commemorare la sua risurrezione? Gli apostoli ci hanno forse comandato di celebrarla? Celebrare la Pasqua è un comando di Dio o una tradizione umana? È facile trovare le risposte a queste domande esaminando due fonti di informazioni: la storia e la Bibbia.
La parola alla storia
In primo luogo, cosa impariamo dalla storia? Nel V secolo lo storico Socrate lo Scolastico affermò nella sua Storia Ecclesiastica: “Mi sembra che la festa della Pasqua sia stata introdotta nella Chiesa rifacendosi a qualche vecchia usanza, così com’è accaduto per molti altri costumi che si sono affermati”.
Il libro Curiosities of Popular Customs (Aspetti curiosi delle usanze popolari) spiega che “la tattica della Chiesa primitiva era invariabilmente quella di dare un significato cristiano alle cerimonie pagane ancora esistenti che non si riusciva a sradicare. Nel caso della Pasqua la trasformazione fu particolarmente facile. La gioia per il sorgere del sole letterale, e per il risveglio della natura dalla morte invernale, divenne la gioia per il sorgere del Sole della giustizia, per la risurrezione di Cristo dalla tomba. Oltre a ciò, alcune ricorrenze pagane che cadevano verso il 1º maggio furono spostate per farle coincidere con la celebrazione della Pasqua. Furono fatte molte innovazioni”.
Nel suo libro Celebrations Robert J. Myers ribadisce questo fatto, affermando che “furono inclusi nella festa molti riti pagani della rinascita, celebrati all’equinozio di primavera”. Queste affermazioni sono sostenute dalla New Encyclopædia Britannica, che spiega: “Come a Natale, anche a Pasqua le usanze popolari riflettono molte antiche usanze pagane, in questo caso legate a riti primaverili della fertilità, come il simbolo dell’uovo pasquale e quello della lepre o del coniglio pasquale”.
Ha un’origine pagana?
È evidente, perciò, che la Pasqua così come la si celebra oggi è zeppa di riti e usanze pagane. Questo, tuttavia, non vuol dire che essa non abbia nessun legame con alcuni avvenimenti descritti nella Bibbia.
Ad esempio, la Pasqua della cristianità è stata definita l’erede della Pasqua ebraica descritta nella Bibbia. Il succitato libro sulle usanze popolari spiega che “nella Chiesa primitiva la Pasqua cadeva lo stesso giorno della Pasqua ebraica, e in effetti le due festività hanno un’origine comune”. Non sorprende quindi che in molte lingue, tra cui francese, greco, italiano e spagnolo, la Pasqua della cristianità e quella ebraica siano chiamate con lo stesso nome o con nomi simili.a
Ad ogni modo, i primi cristiani non tenevano una festa annuale per celebrare una versione cristianizzata della Pasqua ebraica. A proposito della Pasqua della cristianità, un’opera di consultazione afferma: “La festa primitiva era in effetti l’anniversario (il 14 nisan, secondo il calendario lunare ebraico) della crocifissione di Gesù”. — Abingdon Dictionary of Living Religions.
La Bibbia ci dice che la sera prima di morire Gesù si radunò con i discepoli in una grande stanza per osservare la Pasqua ebraica. (Marco 14:12-16) Fu dopo aver celebrato la sua ultima Pasqua ebraica che Gesù istituì quello che è noto come Pasto Serale del Signore. In quell’occasione comandò ai discepoli: “Continuate a far questo in ricordo di me”. — Luca 22:19.
Questo Pasto Serale del Signore, che si doveva celebrare una volta l’anno, serviva a commemorare la morte di Gesù. A proposito di questo anniversario, l’apostolo Paolo disse: “Ogni volta che mangiate questo pane e bevete questo calice, continuate a proclamare la morte del Signore”. — 1 Corinti 11:25, 26.
Adulterato l’insegnamento biblico
Ubbidendo a questo comando scritturale, i veri cristiani osservavano questa ricorrenza il 14 nisan di ogni anno. Col tempo, però, si cominciò a celebrare anche la risurrezione di Gesù. La New Encyclopædia Britannica spiega che “i primi cristiani celebravano la Pasqua del Signore contemporaneamente agli ebrei, la notte della prima luna piena (pasquale) del primo mese di primavera (14-15 nisan). Entro la metà del II secolo, la maggioranza delle chiese aveva spostato questa ricorrenza alla domenica successiva alla festa ebraica”.
Il libro Seasonal Feasts and Festivals afferma: “A quanto pare fu solo verso la fine del IV secolo e a Gerusalemme che il Venerdì Santo e la Pasqua furono osservati come commemorazioni separate”.
Alcuni studiosi ritengono che, a causa della crescente ostilità tra quelli che si professavano cristiani e gli ebrei, alcuni capi della cristianità non vollero che la data della loro festa più importante coincidesse con quella della principale festa ebraica. Questo modo di pensare portò a un cambiamento. Col tempo la maggior parte della cristianità cominciò a celebrare la risurrezione di Gesù la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, e ne fece la sua festività religiosa più importante. In effetti questo fece passare in secondo piano la celebrazione della morte di Gesù.
Da queste fonti, dunque, risulta che la Pasqua della cristianità in effetti usurpa il posto che in origine spettava all’anniversario della morte di Gesù.
La parola alla Bibbia
Cosa impariamo dalla Bibbia a proposito della Pasqua della cristianità? Naturalmente le Scritture documentano ampiamente il fatto che Gesù fu risuscitato. La risurrezione di Cristo è una dottrina fondamentale del vero cristianesimo. L’apostolo Paolo ne era fermamente convinto. Egli disse: “Se Cristo non è stato destato, la nostra predicazione è certamente vana, e la nostra fede è vana. Inoltre, se Cristo non è stato destato, la vostra fede è inutile; voi siete ancora nei vostri peccati”. — 1 Corinti 15:14, 17.
Nondimeno, la Bibbia non menziona mai neanche indirettamente una celebrazione annuale della risurrezione di Gesù. Lo storico Socrate lo Scolastico ammise: “Il Salvatore e i suoi apostoli non ci diedero alcuna legge che ci imponga di osservare questa festa: né il Nuovo Testamento ci minaccia con qualche pena, punizione o maledizione se la trascuriamo”. Più di recente, la rivista The Christian Century affermava in un articolo sulla Pasqua: ‘I primi cristiani cominciarono a celebrare la risurrezione nel II secolo’. Pertanto, la Pasqua della cristianità fu introdotta molto tempo dopo la morte di tutti gli apostoli e dopo che la Bibbia era stata completata. Non è un segreto che la Pasqua della cristianità sia una tradizione di origine umana anziché divina.
Qualcuno, però, potrebbe chiedersi cosa c’è di male nel ricordare la risurrezione di Gesù. È vero che la Bibbia non comanda ai cristiani di celebrare la Pasqua, ma c’è qualche passo biblico che lo proibisca?
Adorazione pura e incontaminata
È vero che nella Bibbia non c’è nessuna proibizione specifica per quanto riguarda il celebrare la risurrezione di Gesù. Ma è altrettanto vero che la Bibbia avverte i cristiani di non contaminare la pura adorazione con tradizioni umane. Questo vale in special modo per una tradizione, come quella della Pasqua della cristianità, che è strettamente legata a usanze pagane e agli antichi riti di false religioni.
Nella prefazione al suo libro di 123 pagine sulla Pasqua della cristianità, Alan W. Watts afferma: “La storia dettagliata della Pasqua è un intricatissimo miscuglio di storia e mitologia, al punto che l’ardua impresa di distinguere l’una dall’altra va ben oltre gli intenti di un libro di dimensioni ridotte”. Stando così le cose per quanto riguarda la Pasqua, accetterebbe Dio la nostra adorazione se essa includesse un simile miscuglio di usanze pagane? No. Dio accetta solo “la forma di adorazione che è pura e incontaminata”. E questa implica che ci si ‘mantenga senza macchia dal mondo’, e quindi anche che si evitino le usanze mondane legate alla Pasqua. — Giacomo 1:27.
L’apostolo Paolo, avvertendo i cristiani che nella congregazione sarebbero state introdotte tradizioni umane, disse: “State attenti che qualcuno non vi porti via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”. — Colossesi 2:8.
Gesù stesso condannò le tradizioni ebraiche che torcevano le verità scritturali e adulteravano la vera adorazione. In Marco 7:6-8 possiamo leggere ciò che disse ai capi religiosi del suo tempo: “Isaia profetizzò appropriatamente di voi, ipocriti, come è scritto: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me. Invano continuano ad adorarmi, perché insegnano come dottrine comandi di uomini’. Lasciando da parte il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”.
In 2 Corinti 6:14-17 la Bibbia avverte: “Non siate inegualmente aggiogati con gli increduli. Poiché quale associazione hanno la giustizia e l’illegalità? O quale partecipazione ha la luce con le tenebre? Inoltre, quale armonia c’è fra Cristo e Belial? O quale parte ha il fedele con l’incredulo? . . . ‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e cessate di toccare la cosa impura’”.
L’anniversario della sua morte
Inoltre, in base a ciò che la Bibbia insegna, la disposizione per la nostra salvezza include il sacrificio della vita perfetta di Gesù, la sua risurrezione e il fatto che presentò il valore del suo sacrificio a Dio in cielo. Tutti questi elementi sono importanti. (Ebrei 7:25; 9:11-14) Gesù comandò ai suoi seguaci di celebrare l’anniversario della sua morte. Questo è l’unico avvenimento che le Scritture comandano ai cristiani di commemorare.
Quest’anno milioni di testimoni di Geova si raduneranno dopo il tramonto del 17 aprile (14 nisan) per commemorare la morte di Gesù. La celebrazione includerà un discorso che spiegherà il significato della morte di sacrificio di Gesù. Questo discorso vi aiuterà a capire quanto è grande l’amore che Geova Dio ha mostrato all’umanità offrendo il suo unigenito Figlio affinché anche voi possiate avere la speranza di vivere per sempre. Radunatevi con noi in quello che è il giorno più importante del 1992!
[Nota in calce]
a In inglese la Pasqua della cristianità è Easter, mentre quella ebraica è Passover. La stessa differenza di termini si nota, ad esempio, in tedesco.
[Testo in evidenza a pagina 6]
Ricorrenze pagane furono spostate per farle coincidere con la celebrazione della Pasqua
[Testo in evidenza a pagina 8]
La Bibbia non menziona mai neanche indirettamente una celebrazione annuale della risurrezione di Gesù
[Riquadro a pagina 6]
Da dove deriva “Easter”, la parola inglese per “Pasqua”?
▪ “Il nome, che è in uso solo fra i popoli di lingua inglese e tedesca, deriva con tutta probabilità da quello di una dea del popolo pagano dei sassoni: Ostara, Osterr o Eastre. Essa era la personificazione dell’est, del mattino, della primavera”. — William S. Walsh, Curiosities of Popular Customs.
▪ “Da un antico cronista inglese, Beda il Venerabile, veniamo a sapere che la parola ‘Easter’ era in origine il nome di una dea anglosassone dell’aurora, nota come Eostre o Ostara, la cui festa principale si teneva all’equinozio di primavera. Dobbiamo credere a Beda sulla parola, poiché nessun altro menziona questa dea, ma è improbabile che Beda, un devoto cristiano, si sia arrovellato per inventare un’origine pagana per la Pasqua. Tuttavia, che esistesse o no una tale dea, sembra assai probabile che ci debba essere qualche legame storico tra le parole ‘Easter’ e ‘East’ [est], dove il sole sorge”. — Alan W. Watts, Easter—Its Story and Meaning.
▪ “Si pensa comunemente che il termine che designa la festa della Risurrezione di Cristo tragga origine dall’anglosassone Eastre, dea della primavera. Tuttavia, recenti studi di Knobloch . . . propongono un’altra spiegazione”. — New Catholic Encyclopedia.
▪ “Il nome inglese Easter, come il tedesco Ostern, deriva probabilmente da Eostur, termine norreno [norvegese antico] che designava la stagione primaverile, e non da Eostre, nome di una dea anglosassone”. — The Encyclopedia of Religion.
[Prospetto a pagina 8]
PASQUA PASQUA EBRAICA
danese påske påske
finlandese pääsiäinen pääsiäinen
(juutalaisten)
francese Pâques La Pâque
greco Paskha Paskha
inglese Easter Passover
olandese Pasen joods paasfeest
spagnolo Pascua Pascua
florida
swahili Pasaka Pasaka
tedesco Ostern Passah
[Immagine a pagina 7]
Antichi riti di origine pagana ricevettero un significato cristiano e furono aggiunti alle celebrazioni pasquali
[Immagine a pagina 9]
Gesù istituì con i discepoli il Pasto Serale del Signore